26-11-2023, 15:37
(28-10-2023 10:06)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Non è difficile, ma serve un po' di manualità. Devi prima decidere se boxarle o no a seconda di quanto protetto è il posto dove vuoi metterle.BMS JK con bilanciatore attivo 2A . E' comunque necessario/consigliato aggiungere un bilanciatore supplementare?
In foto ci sono due banchi che ho costruito (sempre in fase di costruzione), il primo è boxato (manca il tappo) e il secondo è aperto (da completare, e avrà una copertura in policarbonato).
Il primo non è "compresso", mentre il secondo lo è. Non boxata permette di dissipare meglio il calore, problema che hai in estate, e permette di "comprimere" le celle (vedi le barre filettate ricoperte da tubo in silicone sui lati). Ridurre la temperatura, che in estate non è raro che superi i 40 gradi, e la compressione aumentano la vita della batteria. La compressione è un aspetto minore, ma la temperatura può esserlo (lo è anche per Pb): se le tieni vicine al motore dove in estate superi facilmente i 50 gradi. è meglio non boxarle o spostarle.
Il costo alla fine è lo stesso: il box costa 70-100 euro, mentre senza box hai bisogno di due piastre rigide, le bare filettate e un po' di ferramenta, che alla fine arrivi alla stessa cifra. Quattro celle da 280Ah buone prese da importatori europei vanno sui 650 Euro - un po' meno prese in Cina. Il BMS come quello in foto costa sugli 80 Euro (JK con bilanciatore attivo da 2A).
Alcuni mettono il BMS dentro il box - io non lo faccio perché preferisco averlo ispezionabile e perché non voglio che stia troppo al caldo.
Le celle sono separate da strisce di neoprene nel primo caso, per aumentare la circolazione d'aria, e da lastre di resina epossidica nel secondo per garantire la compressione ma evitare il contatto fra le celle. Nella foto c'è anche un foglio di teflon ma che poi toglierò alla fine. In entrambi i casi i busbars sono standard in rame stagnato (li vendono a sacchettate dovunque su internet).
I fili del BMS non sono collegati direttamente ai terminali delle celle ma sono avvitati sui busbars (ci ho fatto un foro filettato). In questo modo si può dare la giusta coppia di serraggio ai terminali e si può intervenire sul BMS senza smontare il banco. Dovrai re-intestare un po' di cavi perché le batterie standard al Pb hanno i terminali da 10mm (+) e 8mm (-) mentre la maggior parte delle celle LFP e BMS hanno terminali da 6mm e 8mm (nessuna differenza fra + e -). Non c'è bisogno di pratiche complicate che si vedono su internet (tipo top-balancing) perché le celle arrivano già bilanciate e ben accoppiate (stessa resistenza interna), per cui, una volta montato il banco, si mette in barca e fine della storia.
Fondamentale è un battery monitor adatto (tipo il Victron BMV) perché le batterie al litio hanno tensione praticamente costante per tutta la curva di carica e scarica; quindi, è impossibile capirne lo stato di carica dal solo voltaggio e serve un BM che tenga il conto di cosa entra e cosa esce.
Ultima nota sul BMS: è settato di fabbrica in maniera piuttosto aggressiva e non c'è necessità di spremere l'ultimo Ah. Il mio consiglio è di diminuire la soglia di cut off superiore da 3.65V a 3.6V e aumentare quella inferiore da 2.5V a 2.9V. In questo modo si ha sempre un range superiore al 90% di carica, ma si evitano situazioni al limite (non ci dovrebbe mai arrivare, ma non si sa mai).
Se non ci sente confidenti - meglio evitare