I Forum di Amici della Vela

Versione completa: caro il mio vento
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
quest'anno ho comprato una piccola vecchia barca a vela, un Rimar 301 e prima che inizi la nuova stagione Vorrei far fare quelle manutenzioni che mi farebbero navigare tranquillo. a parte prese a mare e premistoppa vorrei disalberarla perche l'impianto elettrico e cotto dal sole e vorrei aggiungere antenna vhf e un faro da albero. Ho chiesto un paio di preventivi e mi sono accorto come sia una gara di tiro al piccione. Per lo stesso lavoro mi hanno chiesto dai 700 ai 1.500 euro . Va bene me lo aspettavo. Ma in particolare uno insiste parecchio perche al posto di uno strumento sicuramente un po vecchiotto un ecoscandaglio con misuratore della velocita, a dir vero a elica e poco attendibile lo sostituisca con uno strumento piu moderno della raymarine.
io sono perplesso la barca ha un cartografico vecchio ma con gps sono abbonato a boating penso di avere una stima della velocità attendibile con il telefono. Mi date un parere eventualmente non volendo fare un altro foro in coperta sapete di uno strumento ecoscandaglio e anemometro e velocità integrato tutto in uno che non costi 1.500 euro . Io girello fra Scarlino e l'elba mi pare mi Vogliano trascinare in una spesa inutile. grazie di un vostro parere
Ho navigato per decenni senza anemometro, con i fili di lana alle sartie, anzi il nastri della musicassetta che con la pioggia non si inzuppa, per la velocità se girelli tra elba etc va bene il telefonino per lo sfizio di saperla, poi ti abitui a valutarla dalla scia. Vhf portatile von presa12v per ricaricarlo e ciao. Faro in coperta... Quante volte lo userai, un bel flasch portatile e la frontale per chi va prua. Lo scandaglio questo si che servirebbe per gli ancoraggi... comunque meno strumenti ci sono meglio vivi... È più guardi il mare.
Concordo con giulianotofoli; molto spesso ci inducono bisogni non necessari specialmente nella strumentazione.
Mai dimenticare la legge del mare "quello che non c'è non si rompe"

Buon vento e buon restauro della tua barca.
Concordo che i prezzi siano forse esagerati, ma non troppo.
Sul fatto che meno elettronica hai e meglio vivi, invece no. Certo non rinuncerei al pilota automatico con la funzione wind vane, telecomando, al cartografico in pozzetto etc.
Se ne può fare a meno? Io no perché mi limiterebbe la possibilità di uscire da solo per tratte più lunghe di qualche ora. Altri? Forse: mio suocero ha ancora il brondi con i tastoni...

Sent from my SM-G991B using Tapatalk
Anch'io la vedo come giulianotofani. Su una barca di poco più di 9 metri non vedo alcuna necessità di troppa elettronica sofisticata.

L'ecoscandaglio per ancorare, un autopilota ST 2000 con tutti i suoi limiti sarà già più che sufficiente un VHF di nuova generazione con DSC e GPS integrato e già si è imbarcato abbastanza forse troppo.

Poi che possa piacere contornarsi di gadgets lo capisco e lo faccio anch'io, ma poi a conti fatti quanto li usiamo?
"Poi che possa piacere contornarsi di gadgets lo capisco e lo faccio anch'io, ma poi a conti fatti quanto li usiamo?"

Caro Cmv88 sono perfettamente d'accordo. Anche io ho riempito la barca di elettronica per sfizio e per il piacere di installare, collegare ecc. L'utilizzo? Scarsissimo. Certo lo scandaglio, il pilota ma sempre stand alone, l'anemometro mai guardato e del gps due o tre funzioni delle cinquanta che avrebbe. Radar e navtext praticamente mai usati. Accendo l' ais in crociera giusto per far vedere a qualcuno a casa dove mi trovo.
(18-10-2023 18:29)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Se ne può fare a meno? Io no perché mi limiterebbe la possibilità di uscire da solo per tratte più lunghe di qualche ora. Altri? Forse: mio suocero ha ancora il brondi con i tastoni...

Sent from my SM-G991B using Tapatalk

Per me è l' opposto, quando vado su barche col cartografico in pozzetto di giorno lo ignoro perchè non mi da fastidio, di notte lo copro. Un tablet all' interno nel tavolo da carteggio e la testa ben collegata ad osservare il mare e la costa, ritengo che siano molto più sicuri.
Un pilota automatico ben efficiente lo ritengo d' obbligo.
I cosiddetti cartografici adesso sono dei Multi function, io uso quasi sempre il mio settato in schermata wind con una decina di dati interessanti.
Navigazione su tablet in pozzetto.
Ais con allarmi sulla schermata cartografica . Tutto fuori proprio per guardarmi sempre intorno costantemente.
Vuol dire che non conosci la tua barca e non sei un marinaio, altrimenti le cose te le sentiresti nelle ossa, tipo mago Silver Smile
(19-10-2023 09:01)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]I cosiddetti cartografici adesso sono dei Multi function, io uso quasi sempre il mio settato in schermata wind con una decina di dati interessanti.
Navigazione su tablet in pozzetto.
Ais con allarmi sulla schermata cartografica . Tutto fuori proprio per guardarmi sempre intorno costantemente.

Sent from my SM-G991B using Tapatalk
(19-10-2023 08:25)fontma Ha scritto: [ -> ]Per me è l' opposto, quando vado su barche col cartografico in pozzetto di giorno lo ignoro perchè non mi da fastidio, di notte lo copro. Un tablet all' interno nel tavolo da carteggio e la testa ben collegata ad osservare il mare e la costa, ritengo che siano molto più sicuri.
Un pilota automatico ben efficiente lo ritengo d' obbligo.


Comunque segnalo che esiste pure la possibilità di settare i colori adatti alla notte e di diminuire la luminosità. Per il resto del commento (peraltro similare ad altri che ho letto) mi astengo, non per polemica ma perché sarebbe un discorso lungo e poi ognuno naviga come vuole.
Come detto da altri dipende tutto da come navighi, se fai qualche ora, con equipaggio, in condizioni "comode" puoi navigare senza strumenti, ma se fai regate, in doppio o in solitario non puoi farlo senza elettronica perche' vorrebbe dire partire sapendo di non averae speanze nei confronti degl i avversari. Non si tratta di essere molto o poco marinai ma che tipo di navigazione si fa

Inviato dal mio SM-A525F utilizzando Tapatalk
URL di riferimento