Caro br, cosa è successo ai tuoi acciai? Due possiiblità: - non sono perfettamente austenitici per qualità errata. - sono stati contaminati. Propendo, viste le foto, al 99,99% per la seconda ipotesi. Veniamo al da farsi. Il migliore degli inossidabili se viene contaminato continuerà ad essere il migliore degli inossidabili ma sempre farà una patina superficiale. Tu potresti tentare a decapare 10 volte, ma è una operazione pericolosa (il decapante non perdona negli occhi) e lunga. Cosa vuol dire "acciaio contaminato"? Se esamini al microscopio un acciaio prima della lucidatura a specchio, ha l'aspetto di una foresta di pini vista dall'alto. La lucidatura "piega" i pini tutti da una parte. Se in fase di lucidatura si era depositato materiale ferritico tra un pino e l'altro, allora questo materiale ha contaminato il tuo acciaio. Nei fatti, non succede quasi nulla e la tenuta non è compromessa ma esteticamente è un obbrobrio. Per contaminare il materiale basta nulla: mani o guanti sporchi di "ferraccio", qualcuno che si è messo a molare ferro in prossimità dell'acciaio, un temporale durante il trasporto dei cavi su camion aperto (sotto o vicino a materiale ferritico). La colpa, apparentemente, non è di nessuno ma non è giusto che a prendersi il problema sia l'armatore. Una barca a vela, oggetto di lusso, non è un cargo o un peschereccio. Ha nel suo sartiame esigenze si strutturali ma anche estetiche. Il fornitore deve riprendersi le sue sartie contaminate oppure, pagando il rigger per smontare e rimontare, può provare a fare un trattamento decapante di profondità. Alla fine, gli conviene di più rifare il lavoro a regola d'arte. La probabilità che tutta la sartia in pochi mesi si ossidi è molto elevata; la stesa piomba presenta segni di ruggine. Quel materiale è stato contaminato o in officina oppure nel trasporto dall'officina alla tua barca.
Riguardo le foto. Il cavo non sta male, è l'innesto della piomba e quel che sta succedendo dentro, secondo me, che va controllata.
Come si fa? Forse al tecnico conviene, per tempo e fatica, sostituire cavo e terminale.
Avrà usato la pressa per piombare chissà cosa e alla fine ha contaminato tutto. Nota però le macchie sul terminale, non sono di colatura. A mio avviso, è solo contaminazione pesante. Qualche mese e, se è come dico io, anche la sartia avrà le sue.
Br1, te le ha fatte quello che conosco anch'io? Ha ragione Tofani, ma i controlli seri costano poco meno del terminale. Comincia col protestare in presenza di testimoni...
Sicuramente come leggo da molti interventi qui nel forum ci sono persone che conoscono la teoria della Metallurgia molto meglio di me, ma nel mio piccolo posso dare qualche cosa imparata in tanti anni di pratica, quindi perdonatemi se magari i termini ne i concetti non sono del tutto "scientifici".
Anche se le sartie sono nuove, non vuol dire che non dovete farci niente, almeno una sciacquata con acqua dolce dopo ogni uscita la dovete dare. Se le sartie non sono sciacquate, il sale si attacca all'acciaio, sul sale si deposita lo sporco, e lo sporco può contenere ossidanti che colano lungo il cavo e si depositano in basso, al colletto del terminale e al suo interno. Inoltre, ogni volta che la sartia "salata" si ribagna, si crea una pellicola di salmastro che è in grado di indebolire la protezione superficiale del cavo che si protegge formando una pellicola scura, che viene scambiata per "ruggine" (la ruggine vera consuma la parte ferrosa di una lega, mentre questa "ossidazione" non consuma materiale) Altra contaminazione può avvenire tra le fasi di montaggio e alberatura, con le sartie che spesso strusciano per terra in cantiere, dove la polvere contiene di tutto, anche residui ferrosi di molature, che si insinuano negli interstizi del cavo e assai rapidamente in ambiente salmatro iniziano ad arrugginire, macchiando uno o più fili adiacenti. Una corrosione vera e propria invece si può avere in quei casi in cui ci sono delle correnti vaganti nell' impianto di bordo, ( accade spessissimo in quello della banchina) che di nuovo con l'aiuto della soluzione salina fanno partire un processo di corrosione che aggredisce e consuma l'acciaio.
Quindi l'acciaio va sempre pulito e lucidato per proteggerlo dalle aggressioni, che siano candelieri, piastre o cavi. Nelle poche barche che ho ispezionato perchè lamentavano sartie "ossidate", ho sempre trovato ossidazione anche sui candelieri, musoni etc. mentre non mi è mai successo che il cavo che ho in stock si ossidasse qui in magazzino, nè prima di pressarci il terminale nè dopo. Consiglio quindi a tutti di sciacquare le sartie almeno nella parte bassa ad ogni uscita e, almeno una volta a stagione, meglio due, pulizia del cavo e trattamento con prodotti appositi per rigenerare la protezione esterna dei fili.
Mi era sfuggita la discussione.ORRENDO quello che si vede dalla foto. Chi ha fatto il lavoro ne dovrà rispondere come minimo.
@sailor13 dai non scherziamo, e sopratutto non giriamo le frittate. un lavoro cosi le sartie non lo devono fare... per nessuna ragione. il minimo e' che chi le ha fatte le rifaccia ex nuovo e che si assuma gli oneri della sostituzione. se domani viene giu il pioppo si da la colpa all' armatore perche almeno ongi 15 gg le doveva lavare? io una cosa cosi non l' ho mai vista, neanche sulle barche che ci mettono i tubi di "protezione"
Quali sarebbero i "prodotti specifici" da usare periodicamente per ripristinare la protezione esterna?
Acciaio inox non proprio puro? Prova con un magnete al neodimio (li trovi anche dentro vecchi hard disk) non ci dovrebbe essere attrazione.
...2 casi analoghi, stesso fornitore?...
il 316 è molto utilizzato nel medicale e alimentare. Credo che qualche produttore europeo come, penso, sia questo
http://www.petersen-stainless.co.uk/lift...-rope.html
esista ancora; il fatto è che arrivare direttamente al produttore per via delle esigue quantità che servono è praticamente impossibile e il prodotto, una volta entrato nelle filiera commerciale non è facilmente (o forse volutamente, non so) tracciabile e di certo nemmeno riconoscibile ad occhio inesperto se non troppo tardi.
Non ultimo problema ma causa della progressiva estinzione dei prodotti di qualità è che ci piacerebbe che tutti gli acciai fossero sempre made in sweden ma prezzati dalla distribuzione cinese.
Non é che banalmente hanno usato un seghetto contaminato per tagliare i cavi?
scusa Sallor, premesso che sei uno dei massimi esperti in materia... ma se la storia è vera dopo 3 mesi le sartie non possono ridursi così perchè non le ha sciacquate ad ogni uscita... condividerai che c’è qualcos’altro... tu hai un pensiero al riguardo in questo caso specifico?
Di ritorno dalle Cicladi dopo due mesi di vento e sale senza mai lavare nulla, mi sono ritrovato un po' di ruggine sulle sartie, sulla faccia anteriore. Nulla di simile alla foto postata dal nostro amico. Giusto un velo. Ho parlato col rigger Che me le ha fatte 5 anni fa, rimedio NO acidi, acqua e chanteclaire con spazzola morbida, poi CRC o WD40. Fatto, Perfette.
Mai visto uno sgrassatore neutro. Per non parlare dei tensioattivi Tanto vale darci di coca cola. Una soluzione Dinelli? Della serie facciamola facile però. .. l acido te lo fa usare... e nanche blando dal punto di vista degli organismi acquatici.
Il mio discepolo te lo fa usare, certo, il risultato è ottimo subito e da usare in casi pesanti. Però aggredisce la superficie e gli alza il pelo, che poi rifà la ruggine...Le mie sartie dopo 5 anni erano perfette, e prima di aggredire la lucidatura ci penso su... Chanteclaire ha soda , no mi pare sia acido. Ho provato e oltre non vado. Ogni caso è da vedere
il Dinelli e' un tuo discepolo? e io che pensavo fosse un autodidatta! e' lui che ti dice sgrassatore o hai sentito un guru ancora piu in alto? gli sgrassatori funzionano perche hanno dei tensioattivi che corrodono i metalli. a parte il danno ambientale, danneggiano pure le sartie e se li usi sulla piomba.. corrodi pure tutto il blocco. io non sono un esperto... ho solo letto le schede di sicurezza del prodotto.
Io ho sentito il costruttore delle sartie. Ubi Maior minor cessat.