Buonasera a tutti,
vorrei capire se, parlando di barche da crociera/regata e non regata pura, esistono dei parametri oggettivi e se si quali sono, per interpretare al meglio il rating ORC.
Ad esempio, nelle imbarcazioni che vengono prodotte sia in versione crociera che in versione ''race'' o ''performance'', qual'è il metodo più oggettivo(se esiste), per capire se davvero vale la pena pagare un rating più penalizzante a costo, ad esempio, di poter avere 1 metro più di albero e 10mq in più di tela o 30 cm in più di deriva?
Oppure, capire se vale la pena portarsi appresso il peso di una coperta in teak o ad esempio di regatare con un rollafiocco piuttosto che con il tuff luff?
Per non parlare della questione più dibattuta, vele in dacron o materiali ad ''alta tecnologia"?
Immagino influisca il tipo di regate a cui si vuole partecipare, su un bastone probabilmente per ben figurare è d'obbligo una barca più leggera e reattiva in uscita dalle virate e con il tuff luff, mentre magari in una lunga potrebbe premiare un rating migliore anche a costo di una barca meno reattiva, più pesante e meno invelata.
Dico una sciocchezza?
Ricapitolando, qual'è il modo migliore, per districarsi meglio nella giungla dei compensi ORC?
Posso dirti con certezza che il cambio materiale vele, da dacron a tecnologiche, rimanendo invariato tutto il resto, misure vele comprese, su barca di 34 piedi, mi è costato una penalizzazione di memo di 1, uno, secondo di APH.
Nei bastoni conta molto la bolina, metà bolina metà poppa, nelle lunghe 25% bolina 75% altre andature.
Mia opppinione nelle lunghe meglio barca leggera più performante alle portanti, si corre anche con vento forte.
Io non so nulla stazze, sicuro che albero pesante e senza volanti paghi meno.
Ci vorrebbe uno stazzatore, Qui abbiamo Albert velaio.
Ogni barca è un pianeta a se e le varianti sono migliaia, pensa solo quanto potremmo discutere su scelta spy o gennaker, la realtà è una sola: devi prendere un bravo stazzatore e iniziare a provare, ci sono modifiche che si "pagano" ed altre no e purtroppo non è alla prima stazza che tutto questo viene fuori.
(19-12-2023 21:13)Gabbo85 Ha scritto: [ -> ]Buonasera a tutti,
vorrei capire se, parlando di barche da crociera/regata e non regata pura, esistono dei parametri oggettivi e se si quali sono, per interpretare al meglio il rating ORC.
Ad esempio, nelle imbarcazioni che vengono prodotte sia in versione crociera che in versione ''race'' o ''performance'', qual'è il metodo più oggettivo(se esiste), per capire se davvero vale la pena pagare un rating più penalizzante a costo, ad esempio, di poter avere 1 metro più di albero e 10mq in più di tela o 30 cm in più di deriva?
Oppure, capire se vale la pena portarsi appresso il peso di una coperta in teak o ad esempio di regatare con un rollafiocco piuttosto che con il tuff luff?
Per non parlare della questione più dibattuta, vele in dacron o materiali ad ''alta tecnologia"?
Immagino influisca il tipo di regate a cui si vuole partecipare, su un bastone probabilmente per ben figurare è d'obbligo una barca più leggera e reattiva in uscita dalle virate e con il tuff luff, mentre magari in una lunga potrebbe premiare un rating migliore anche a costo di una barca meno reattiva, più pesante e meno invelata.
Dico una sciocchezza?
Ricapitolando, qual'è il modo migliore, per districarsi meglio nella giungla dei compensi ORC?
Premesso che se esistesse una risposta "universale" ai tuoi quesiti non esisterebbe più la competizione e avremmo solo monotipi, provo a buttarti giù di getto qualche indicazione che viene dall'esperienza:
1. Dò per scontato che tu una barca ce l'abbia (GS 343?), prima cosa per capire è andare sul sito
http://www.orc.org, registrarti e scaricarti tutti i certificati ORC delle barche gemelle della tua (occhio che bulbo in piombo e bulbo in ghisa, così come albero maggiorato o normale fanno moltissima differenza). Dalla accurata lettura di questi certificati imparerai un sacco di cose ed eviterai esperimenti che con le nostre barchette costano barcate di soldi...
2. Se l'obiettivo è ottenere risultati importanti, allora l'ideale è puntare agli estremi di classe: o avere la barca più veloce (conseguentemente il rating ORC più penalizzante) oppure la barca più "lenta", quindi quella con il rating ORC più "alto" possibile per la classe. Questo perché è abbastanza normale che nella pratica delle regate sia favorito chi paga poco (perché il vento alla fine rinforza e i distacchi diminuiscono) oppure chi paga tanto e va molto forte (perché alla fine il vento "molla" e i distacchi si dilatano). Stare in mezzo significa spesso arrivare nel secondo gruppo...
3. Se chiami la segreteria dell'associazione degli armatori (l'UVAI) trovi gente molto gentile che può aiutarti facendoti girare un certificato di prova per la tua barca, con le modifiche che puoi avere in mente. Comunque il confronto con gli altri è fondamentale.
Per concludere, io non mi sono mai pentito di cercare sempre la massima velocità anche se, leggermente, a discapito del rating. Primo, perché il profumo della polvere da sparo del cannone di arrivo è sublime, secondo perché la barca veloce mette nei rifiuti gli altri e può scegliersi la sua regata, se sei dietro spesso sono gli altri che decidono i bordi che dovrai fare...
Spero di non averti ulteriormente confuso le idee, intanto buon vento e buone feste!!!