La vela èun'oppppppinione! Vedo che anche stare al timone è un'opppppinione.
Io quando timono sto o sapra o sottovento,devo vedere le vele, seduto sul trincarino, le draglie hanno tubi di plastica e sono imbottiti o quel tratto è fatto con fascia di tela per appoggiarmi.
La ruota deve essere molto grande o doppia per poter vedere sempre le vele.
Tu mi dirai di notte come si fa? Di notte bisogna sentire la barca e guardare il log però non farai bene come se puoi vedere i segnavento di giorno.
Buon vento.-
(18-01-2024 19:02)bullo Ha scritto: [ -> ]Vedo che anche stare al timone è un'opppppinione.
Tanto per aggiungere un'altra opinione, a parte manovre di porto o momenti molto specifici, per me stare al timone consiste al 90% in fare ogni tanto +1/-1/+10/-10 o regolare il sagolino del timone a vento. La barca va da sola e uno può occuparsi di tutto quanto il resto.
C'è comunque la sindrome da timoniere, dev'essere rimasuglio di simbolo del comando, del potere assoluto sul resto dell'umanità
quando vado nelle barche di amici tutti a offrire di prendere il timone (immagino gesto di generosità e ospitalità), quando altri vengono sulla mia li faccio stare subito alla ruota e sono tutti sorpresi e contenti, contenti loro e contento io.
Mi sembra di ricordare che abbiamo già provato in un altro post, circa 1 anno fa a dissuaderti dalla malsana idea di mettere la ruota. Quindi direi che ci hai riflettuto abbastanza e sarà difficile dissuaderti.
Quindi tornando alla questione paterazzo, a mio parere ha poco senso sdoppiarlo con una patta d'oca come mi sembra di capire sia tua intenzione.
Io metterei direttamente due paterazzi singoli che partono dalla testa dell' albero e arrivano alle nuove lande poste agli angoli dello specchio di poppa (più riesci a tenere le lande verso centro barca meglio è). Questi paterazzi verranno tesi tramite due arridatoi determinando la tensione "zero" e non verranno più toccati.Tra questi due paterazzi ad altezza opportuna metterei un paranco che li collega e cazzandolo o lascandolo modificherai la tensione dei due stralli di poppa. Ritengo che questo sistema sia intrinsecamente più sicuro perché sia in caso di rottura del paranco che nel caso salti una landa il sistema mantiene comunque una sua strutturalità, che dovrebbe salvarti l'albero.
W Rob!
E bravi gli amici "ospitali", magari ti offrono il timone per vedere come fa uno bravo...
La più grande invenzione velica si chiama Pilota ( automatico, a vento, a elastico
) che ti permette di goderti la navigazione e fare tutto
, che spesso è più bravo di tanti, se fosse consentito in regata ne vedremmo di belle
(18-01-2024 19:22)rob Ha scritto: [ -> ]Tanto per aggiungere un'altra opinione, a parte manovre di porto o momenti molto specifici, per me stare al timone consiste al 90% in fare ogni tanto +1/-1/+10/-10 o regolare il sagolino del timone a vento. La barca va da sola e uno può occuparsi di tutto quanto il resto.
C'è comunque la sindrome da timoniere, dev'essere rimasuglio di simbolo del comando, del potere assoluto sul resto dell'umanità quando vado nelle barche di amici tutti a offrire di prendere il timone (immagino gesto di generosità e ospitalità), quando altri vengono sulla mia li faccio stare subito alla ruota e sono tutti sorpresi e contenti, contenti loro e contento io.
Butta via il pilota automatico e portati bullo. Guadagni qualche decimo di nodo e non si guasta mai.
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Attento che bullo non si ricarica con il pannello solare, ma funziona con buon cibo e vino.
farei un business Plan e calcolerei bene il ROI prima di fare mosse avventate.
(18-01-2024 19:52)cmv88 Ha scritto: [ -> ]Attento che bullo non si ricarica con il pannello solare, ma funziona con buon cibo e vino.
farei un business Plan e calcolerei bene il ROI prima di fare mosse avventate.
Però ti fa compagnia
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@oudeis:La più grande invenzione velica si chiama Pilota ( automatico, a vento, a elastico
E' bello vedere come possano esistere tanti modi di intendere la vela ed andare in barca pensa che una delle prime cose che ho fatto sparire è il pilota automatico che giace in qualche garage ed una delle prime cose che faccio quando salgo a bordo di una barca è verificare che sia scollegato dal settore della ruota. Provate a vedere di quanto aumenta la sensibilità.
Se allenato riesco a stare al timone concentrato 2 ore, dopo posso starci anche 24 ore ma la concentrazione non è più la stessa, ci vuole tanto allenamento.
Bisogna conoscere bene la barca, fare molta pratica, al lavoro dopo anni di radar riuscivo a fare l'approdo stando solo con la testa in radar, vennero dei tecnici e dopo aver visto come si lavorava mi mi chiesero quanto tempo lavoravo stando in radar gli dissi circa 280 minuti,secondo loro era impossibile perchè la concentrazione dopo 20/25 minuti diminuiva di molto, secondo me è questione di allenamento, ocio però che parliamo di radar fluviali che ti segnano un gruppo di gabbiani vicini non quelli che avete sulle vostre barche inadatti per i canali della laguna.-
(18-01-2024 19:40)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Butta via il pilota automatico e portati bullo. Guadagni qualche decimo di nodo e non si guasta mai.
Non saprei proprio dove mettere l'ammiragliato da 50kg che porta sempre con sé.
È interessante vedere certe illogicità degli esseri umani. Ci facciamo un c..o così per competere in campi dove le macchine sono ovviamente più efficienti ed efficaci (e di ordini di grandezza).
Vuoi correre? Le macchine corrono più veloci e più a lungo. Vuoi saltare? Le macchine saltano di più... e sparare, nuotare, riconoscere i volti camuffati, diagnosticare malattie - tutto.
Un pilota automatico da poche migliaia di euro porta un Imoca intorno al mondo e ci sarebbe già la tecnologia per surclassare bullo anche sulle brevi distanze (nessuno la applica appunto perché non avrebbe senso fare un pilota per i bastoni), ma a noi piace far finta di essere più bravi.
Per essere chiari, non è che dico che sia sbagliato, anzi, ma giusto questa settimana ho fatto fare ad un sistema gen AI in un paio di secondi quello che prima faceva un network engineer in una settimana (e rompendomi anche i c.....i), e mi sono messo a pensare a cosa farà l'umanità fra qualche decennio. Ad un certo punto non esisterà più nulla dove l'uomo può fare meglio.
effettivamente il pilota della mia barca ha smesso di funzionare un bel po' di tempo fa... forse anche questo motivo ha inciso sulle mie scelte
(19-01-2024 11:38)vonkapp Ha scritto: [ -> ]effettivamente il pilota della mia barca ha smesso di funzionare un bel po' di tempo fa... forse anche questo motivo ha inciso sulle mie scelte
Dico una cosa che non ti piacerà, ma a Glenans insegnavano che, per avere sensibilità non si timona da dietro la ruota, ma seduti a lato con la ruota tra le gambe, provato e senti molto di più la barca oltra a poter timonare tenendo i raggi della barra con i polpastrelli, invece di impugnarla nel cambio, cambia tutto.