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Versione completa: Posizione delle lande, interessanti considerazioni
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(19-02-2024 17:50)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]parlate della stessa cosa.
anche perchè per Bullo il quartiere che intendi te (ovvero l'acquartieramento poppiero delle sartie) è uno e solo uno: 0° ..conoscendolo 32
Li so... infatti mi aspettavo la risposta Smile

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(19-02-2024 17:17)mlipizer Ha scritto: [ -> ]Sul manuale c'è scritto il valore di tensione, ma mi domando se questo valore debba essere cambiato e come al variare delle condizioni di vento e onda.

• V1: 27 (tensiometer PT 3 M)
• D2: 25 (tensiometer PT 2 M)
• D1: 21 (tensiometer PT 3 M)

Conoscendo tu il diametro della fune - immagino diametro 7 - da questo sito cliccando su etichetta hai i carichi suggeriti dal tuo manuale

https://loosnaples.com/it/prodotto/tensi...al-models/

carichi che quindi sono abbastanza tradizionalmente per le alte entro il 25% del carico di rottura ma forse hai il dyform...
(19-02-2024 10:20)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Eh si, ma vuoi mettere con bullo???? Smile Smile Smile
Ma poi, perché le barche da crociera non hanno tutta quella roba fra le balle?

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Perchè il crocerista medio maschera con la pigrizia l'incompetenza.99
(20-02-2024 17:30)oudeis Ha scritto: [ -> ]Perchè il crocerista medio maschera con la pigrizia l'incompetenza.99
Sono perplesso. Se il crocierista è medio significa che un numero rilevante la pensa diversamente da te. Oltre a questo, le barche più vendute hanno le caratteristiche che vengono tanto vituperate in questi contesti. La conclusione logica è che la maggioranza dei crocieristi la vede in un certo modo, il che metterebbe invece tu (noi..., anche io mi metto fra quelli a cui piace la barca tecnica) fra quelli strani.
A questo punto però, se noi siamo strani, allora non siamo più crocieristi; quindi perché perdiamo tempo a commentare barche e soluzioni tecniche che non sono per noi? Io andavo in pista con la moto e ovviamente schifavo le moto da strada, ma non trollavo chi le apprezzava.

È ovvio che la visione di bullo non ha il minimo senso pratico. Non mi metto nemmeno chiedere perché la classe A di mia moglie non ha una cellula di sicurezza in tubi (minchia, sarebbe più sicura!) o le cinture a quattro punti. Perché non ha nemmeno il freno a mano? Io ci ho fatto le curve per 30 anni...
La domanda a cui non trovo risposta è "ma che ci frega?".


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Il crocierista deve puntare alla sicurezza.
Armo in testa, srallo di trinchetto, stralletto, volanti e volantine, le volanti e volantine si prendono solo con mare di bolina, si chiude il genoa e si apre la trinchetta, poi si prendono i terzaruoli con borosa unica, due sole mani la II° dove di solito c'è la III°.-
Pur non essendo radicale come Bullo in materia di armamento e proveniendo da un t.a. di progettazione IOR con baby stay regolabile e volanti alte, sono anche io rimasto dell'idea che non ostante le crocette acquartierate , con onda importante, sia di aiuto per la stabilità dell'albero aggiungere dei punti di sostegno longitudinali.
Ho modificato il mio Bavaria Cruiser 40 non di testa mia, ma seguendo quanto già progettato da Selden per la mia barca come optional del rig standard : con le quote indicate dalla Selden ho aggiunto un Cutter stay mobile in Dyneema Ultra Wire e volanti in Dyneema scalzato. Sullo strallo ci va una trinchetta in Dacron pesante, bugna alta, garrocci per il tessile.
Non è detto che gli armi vadano tenuti come sono, un' operazione di leggero/medio "tuning" si puo' sempre fare aggiungendo quello che il cantiere risparmia per semplificare e risparmiare.
Mi ritengo un crocierista medio ma con la particolarità di cercare di ottimizzare al massimo la barca di grande serie che posso permettermi sotto tutti gli aspetti ma principalmente quello della navigazione a vela crocieristica short handed.
Tornando in tema il video di D'Albertas mi ha fatto capire che le barche che hanno le alte a murata e le basse piu' interne non hanno scelto questa soluzione solo per passare meglio verso prua come pensavo.
(20-02-2024 22:22)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]ho aggiunto un Cutter stay mobile in Dyneema Ultra Wire e volanti in Dyneema scalzato.

Ho già visto fare questo lavoro su una barca simile alla mia e stavo pensando di replicarlo, ma mi domando ogni quanti anni vada cambiato il tessile.
(20-02-2024 22:22)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Pur non essendo radicale come Bullo in materia di armamento e proveniendo da un t.a. di progettazione IOR con baby stay regolabile e volanti alte, sono anche io rimasto dell'idea che non ostante le crocette acquartierate , con onda importante, sia di aiuto per la stabilità dell'albero aggiungere dei punti di sostegno longitudinali.
Ho modificato il mio Bavaria Cruiser 40 non di testa mia, ma seguendo quanto già progettato da Selden per la mia barca come optional del rig standard : con le quote indicate dalla Selden ho aggiunto un Cutter stay mobile in Dyneema Ultra Wire e volanti in Dyneema scalzato. Sullo strallo ci va una trinchetta in Dacron pesante, bugna alta, garrocci per il tessile.
Non è detto che gli armi vadano tenuti come sono, un' operazione di leggero/medio "tuning" si puo' sempre fare aggiungendo quello che il cantiere risparmia per semplificare e risparmiare.
Mi ritengo un crocierista medio ma con la particolarità di cercare di ottimizzare al massimo la barca di grande serie che posso permettermi sotto tutti gli aspetti ma principalmente quello della navigazione a vela crocieristica short handed.
Tornando in tema il video di D'Albertas mi ha fatto capire che le barche che hanno le alte a murata e le basse piu' interne non hanno scelto questa soluzione solo per passare meglio verso prua come pensavo.
Non sono convinto che la soluzione delle D1 interne sia buona. Mi sembra che abbia un bel po' di difetti, non ultimo di avere bisogno di rinforzi all'interno della barca. Vanifica un po' di vantaggi delle sartie a murata (in termini di abitabilità). Comunque è una intuizione interessante che ha dei meriti.
Sullo stralletto sono d'accordo. Sul 35 avevo le diagonali basse anteriori e posteriori e l'albero si muoveva pochissimo con onda. Il 40 non ha niente davanti all'albero e fa un po' di impressione a guardarlo dal basso.

Per il resto, tutto è utile e niente è necessario. Le barche da crociera da rada & spritz non sono buone per velisti evoluti che vogliano affrontare con regolarità situazione mediamente impegnative, ma sono sicure per l'uso che ne fa il crocierista tipo. Si parla di rada e spritz, veleggiare al traverso con il vento giusto, e occasionalmente un trasferimento con un po' di tempaccio (non troppo). Fine. È un modo di vivere la vela, peraltro quello della stragrande maggioranza della gente che va in mare.
Più attrezzatura sarebbe ridondante e rimarrebbe inutilizzata, oltre a non essere usata correttamente. Ovviamente non esiste un problema di sicurezza significativo, altrimenti sarebbero tutti morti.
Chi vuole di più, si attrezza la barca o si compra una barca diversa, semplice e senza frustrazione.
La realtà è che i bullo della situazione continuano a ragionare per assoluti in maniera che trovo estremamente autoreferenziale. Ovviamente, il velista da spritz ti dirà anche che in motoscafo ci mandi tua nonna e di farti gli affari tuoi (ma io no perché sono "inclusivo").
Che poi è strano che proprio io mi metta a difendere certe barche... io che prima o poi mi compro un class 40 e sparisco Smile

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Il progetto dell'albero non è una cosa che funziona a spanne, nè una cosa che richieda l'intervento di scienziati.

E' un "banale" progetto di una trave reticolare con i suoi nodi, i suoi incastri, tiranti e puntoni.

Se sposti all'interno una landa di un tirante per mantenere gli stessi carichi dovrai abbassare il nodo del primo ordine di crocette.

Se la diagonale si lasca troppo basta aumentare il carico delle verticali o allungare le crocette.

A "sentimento" non si va da nessuna parte.

E' ovvio che se il regatista con poco vento lasca lo strallo di prua o toglie una zeppa da sotto l'albero per avere più potenza, dovrà sopportare le sartie sottovento in bando.

Il crocerista dovrebbe invece avere un tuning commisurato al massimo momento raddrizzante (30° di sbandamento).
In realtà quando vado sulle barche da crociera al 90% trovo tutto il sartiame in bando, le crocette che hanno preso gioco per il pompaggio dell'albero etc. etc.

Comunque bisogna farsi una ragione che barche ed attrezzature sono ormai progettate per il charter e dunque per il massimo risparmio. Dove sono gli alberi a 3-4 ordini di crocette di inizio secolo ?? Spariti ... ormai ci hanno convinti che fiocchi non sovrapposti e lande a murata siano il top 32
Come d'uso Albert ha tutti i puntini precisissimi da mettere sulle I, e perfino conferma la mia oppppinione sul crocerista medio, con buona pace di Andrea B52 -se noi siamo strani, allora non siamo più crocieristi- ebbene no, se abbiamo un minimo di esperienza su ior e frazionati vari, se non ci divertiamo con randa e motore, se diamo ogni tanto una regolata a tutto il padiglione: siamo proprio strani!30
Il che non ci impedisce certo di navigare87
(22-02-2024 18:39)oudeis Ha scritto: [ -> ]Come d'uso Albert ha tutti i puntini precisissimi da mettere sulle I, e perfino conferma la mia oppppinione sul crocerista medio, con buona pace di Andrea B52 -se noi siamo strani, allora non siamo più crocieristi- ebbene no, se abbiamo un minimo di esperienza su ior e frazionati vari, se non ci divertiamo con randa e motore, se diamo ogni tanto una regolata a tutto il padiglione: siamo proprio strani!30
Il che non ci impedisce certo di navigare87
Forse mi hai frainteso.
Mettiamola come una domanda: supponiamo che tu dimostri di avere ragione e che noi velisti siamo nel giusto. Pensi che i cantieri smetteranno di fare certe barche e che il mercato smetterà di chiederle?
Se la risposta è no, sarebbe meglio riconoscere che esistono differenze nei segmenti di utenza, prima di finire come quello in controsenso in autostrada della barzelletta.

PS: è 72... per 52 mi mancano 20 anni.

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Il B52 è lo stratofortress
(22-02-2024 22:08)marmar Ha scritto: [ -> ]Il B52 è lo stratofortress
Mai bombardato nessuno. Per ora.

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