16-02-2024, 21:47
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17-02-2024, 08:33
Mah! Non è che capisco tutto il senso del discorso.
- Per arrivare ad avere una controflessione del profilo bisogna fare macroscopici errori di regolazione: questo perché il carico iniziale su paterazzo e alte determina una preflessione del profilo e per invertire questa preflessione...ce ne vuole di precarico sulle diagonali!
- L'imbando sottovento delle diagonali è un falso problema ed è determinato soprattutto, al crescere del vento, da carichi di compressione sul profilo.
Unico punto è il discorso finale sulle superfici, però la tendenza - nel mondo crociera - sembra quella di cristallizzare la soluzione di vela di prua a ridotta sovrapposizione aggiungendo un cosiddetto code 0
- Per arrivare ad avere una controflessione del profilo bisogna fare macroscopici errori di regolazione: questo perché il carico iniziale su paterazzo e alte determina una preflessione del profilo e per invertire questa preflessione...ce ne vuole di precarico sulle diagonali!
- L'imbando sottovento delle diagonali è un falso problema ed è determinato soprattutto, al crescere del vento, da carichi di compressione sul profilo.
Unico punto è il discorso finale sulle superfici, però la tendenza - nel mondo crociera - sembra quella di cristallizzare la soluzione di vela di prua a ridotta sovrapposizione aggiungendo un cosiddetto code 0
17-02-2024, 09:21
E' ovvio che più dai quartiere alle sartie serve meno compressione, si ottiene lo stesso effetto aumentando il numero di crocette.
Il ragazzo è giovane e non sa che il codice zero, frullone, per bolinare c'era già prima del 90 si usava sui libera in Adriatico, Albert li faceva già, io ne avevo uno fatto da Philiphon che lavorava alla North.
Non si capisce perchè le barche da crociera che non hanno problemi di stazza non abbiano stralletti e volanti, sopratutto uno stralletto che agguanti l'albero che non si pieghi verso poppa, verso prua ci sono le crocette acquartierate verso poppa.-
Il ragazzo è giovane e non sa che il codice zero, frullone, per bolinare c'era già prima del 90 si usava sui libera in Adriatico, Albert li faceva già, io ne avevo uno fatto da Philiphon che lavorava alla North.
Non si capisce perchè le barche da crociera che non hanno problemi di stazza non abbiano stralletti e volanti, sopratutto uno stralletto che agguanti l'albero che non si pieghi verso poppa, verso prua ci sono le crocette acquartierate verso poppa.-
17-02-2024, 09:35
anche a me non e’ completamente chiaro l’effetto della maggiore angolazione delle diagonali basse sulla regolazione, ma una cosa mi e’ apparsa subito chiara da quando e’ stata adottata questa soluzione ed osservando o visitando barche sotto i 12 metri: le diagonali basse in murata creano un vero impedimento al passaggio a prua; nella mia barca le alte sono a murata ma le le basse sono interne e, dal punto di vista dell'accessibilità e per le barche piccole, mi sembra una soluzione di gran lunga piu’ accettabile.
17-02-2024, 10:44
Il "ragazzo" è Vittorio D'Albertas già North Sails Italia e Danimarca ed attualmente Responsabile (nonché CEO) della Quantum Sails Italia, poi magari non ne sa granché, però proprio un caxxone non dovrebbe essere !!!
19-02-2024, 10:20
(17-02-2024 10:44)Najapico Ha scritto: [ -> ]Il "ragazzo" è Vittorio D'Albertas già North Sails Italia e Danimarca ed attualmente Responsabile (nonché CEO) della Quantum Sails Italia, poi magari non ne sa granché, però proprio un caxxone non dovrebbe essere !!!Eh si, ma vuoi mettere con bullo????
Ma poi, perché le barche da crociera non hanno tutta quella roba fra le balle?
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19-02-2024, 10:30
(17-02-2024 10:44)Najapico Ha scritto: [ -> ]Il "ragazzo" è Vittorio D'Albertas già North Sails Italia e Danimarca ed attualmente Responsabile (nonché CEO) della Quantum Sails Italia, poi magari non ne sa granché, però proprio un caxxone non dovrebbe essere !!!
guardo i suoi video da anni, molto interessanti in genere, molto.
Due settimane fa l'ho incrociato in regata a Torre del Lago, ammetto che mi ha fatto strano vederlo dal vivo, ma con questo non è che sono andato li a fare "sono un tuo ammiratore", mi è bastato farmi sorpassare in partenza
19-02-2024, 11:12
La barca da crociera dovrebbe puntare sopratutto alla sicurezza, l'albero sopporta carichi di compressione mi dicono pari al disloc. della barca, lo fa se dritto, più punti dove è bloccato è meglio.
Andate a vedere a piede albero cosa fa di bolina quando la barca pesta sull'onda.
Ve lo ripeto il frullone per la bolina l'avevamo dal 91.
Io le volanti non le ho mai avute tra le balle, preferisco la sicurezza.
Uno va a vogare come ho fatto ieri e ho usato il remo, a vela devi usare i vericelli, soluzione un bel motoscafo, la non c'è l'albero non ci sono vele.
Andate a vedere a piede albero cosa fa di bolina quando la barca pesta sull'onda.
Ve lo ripeto il frullone per la bolina l'avevamo dal 91.
Io le volanti non le ho mai avute tra le balle, preferisco la sicurezza.
Uno va a vogare come ho fatto ieri e ho usato il remo, a vela devi usare i vericelli, soluzione un bel motoscafo, la non c'è l'albero non ci sono vele.
19-02-2024, 12:41
A parte il discorso forma/struttura/sartie lasche o meno, c'è da considerare anche la zona di navigazione e/o come si naviga; per come navigo io una barca con randona e fiocco piccolo e crocette acquartierate ha lo stesso effetto del teak, un no-no deciso, ma per ragioni molto più razionali.
5 nodi di vento non li ho praticamente mai, al limite c'è bonaccia cippa, se ci sono metto comunque il motore senza se e senza ma. A partire dai 10-15 la barca va alla sua velocità normale con il genoa 130% che ho.
Crocette ortogonali prendo e lascio terzaroli tirando dritto in rotta con qualsiasi vento e qualsiasi andatura gran lasco incluso; ogni soluzione alternativa che possa rendere più difficile o addirittura impedire la manovra per me è un no deciso.
Andature portanti con vento oscillante fra 15 e 30 nodi metto una/due mani alla randa e lascio lì, regolo la superficie totale con l'avvolgifiocco, scende a 15 srotolo tutto, va a 25 arrotolo 1/3-50%. Con un fiocco piccolo significherebbe stare lì a prendere e togliere mani di terzaroli ogni due per tre, o avere qualcuno che stia lì di continuo a regolare la randa, visto che i laschi gran laschi magari durano 2000miglia e che eventualmente dovrei essere io a star lì a regolare, soluzione improponibile.
Alle andature portanti con poco vento la barca invece potrebbe andare di più, avrei lo spi ma troppo casino magari un giorno mi farò una vela specifica, per ora i vantaggi del piano velico che ho me lo rendono preferibile a qualsiasi altra soluzione.
5 nodi di vento non li ho praticamente mai, al limite c'è bonaccia cippa, se ci sono metto comunque il motore senza se e senza ma. A partire dai 10-15 la barca va alla sua velocità normale con il genoa 130% che ho.
Crocette ortogonali prendo e lascio terzaroli tirando dritto in rotta con qualsiasi vento e qualsiasi andatura gran lasco incluso; ogni soluzione alternativa che possa rendere più difficile o addirittura impedire la manovra per me è un no deciso.
Andature portanti con vento oscillante fra 15 e 30 nodi metto una/due mani alla randa e lascio lì, regolo la superficie totale con l'avvolgifiocco, scende a 15 srotolo tutto, va a 25 arrotolo 1/3-50%. Con un fiocco piccolo significherebbe stare lì a prendere e togliere mani di terzaroli ogni due per tre, o avere qualcuno che stia lì di continuo a regolare la randa, visto che i laschi gran laschi magari durano 2000miglia e che eventualmente dovrei essere io a star lì a regolare, soluzione improponibile.
Alle andature portanti con poco vento la barca invece potrebbe andare di più, avrei lo spi ma troppo casino magari un giorno mi farò una vela specifica, per ora i vantaggi del piano velico che ho me lo rendono preferibile a qualsiasi altra soluzione.
19-02-2024, 13:06
Mi sembra di capire che nel tempo gli alberi sono stati spostati più indietro per riequilibrare le superfici tra fiocco 110% e randa.
Per me che gironzolo in Tirreno preferibilmente con venti leggeri e medi la soluzione ideale sarebbe : piano velico ben allungato, fiocco 110%, randa non grandissima rispetto al fiocco, lande delle alte a murata e lande delle basse interne.
Sicuramente le crocette larghe tengono tutto su meglio, rimane come dice Rob il problema che se laschi molto la randa ce la stampi sopra.
Per me che gironzolo in Tirreno preferibilmente con venti leggeri e medi la soluzione ideale sarebbe : piano velico ben allungato, fiocco 110%, randa non grandissima rispetto al fiocco, lande delle alte a murata e lande delle basse interne.
Sicuramente le crocette larghe tengono tutto su meglio, rimane come dice Rob il problema che se laschi molto la randa ce la stampi sopra.
19-02-2024, 15:15
Se ho inteso bene il punto che D'Albertas discute non è tanto l'angolatura delle crocette quanto la posizione delle lande a murata...
Poi non concordo né sulle difficoltà di regolazione né su un eventuale pericolo per il continuo lavorio degli imbandi sottovento.
Concordo invece sul discorso delle superfici sulle barche da crociera. Cioè credo che per un astratto "crocerista medio" possa essere non semplice o anche impossibile far rendere bene un sensibilmente più piccolo genoa 107% e una randa sensibilmente più grande rispetto a un vecchio armo in testa + un cosiddetto code 0 + eventuali asimmetrici per i laschi...
Poi non concordo né sulle difficoltà di regolazione né su un eventuale pericolo per il continuo lavorio degli imbandi sottovento.
Concordo invece sul discorso delle superfici sulle barche da crociera. Cioè credo che per un astratto "crocerista medio" possa essere non semplice o anche impossibile far rendere bene un sensibilmente più piccolo genoa 107% e una randa sensibilmente più grande rispetto a un vecchio armo in testa + un cosiddetto code 0 + eventuali asimmetrici per i laschi...
19-02-2024, 16:04
La cosa che invece mi stuzzica è l'idea di andare a modificare la tensione delle sartie. Anche se sulla mia è possibile e previsto, io non saprei come comportarmi nelle varie condizioni.
19-02-2024, 16:53
(19-02-2024 16:04)mlipizer Ha scritto: [ -> ]La cosa che invece mi stuzzica è l'idea di andare a modificare la tensione delle sartie. Anche se sulla mia è possibile e previsto, io non saprei come comportarmi nelle varie condizioni.
leggo in descrizione che hai un First 30 JK (senza paterazzo), beh, è davvero opportuno che tu modifichi la tensione delle sartie non avendo il paterazzo, in Internet ci saranno sicuramente dei rigging setup per la tua barca, dovrai dotarti di tensiometro e tabella da tenere a bordo
19-02-2024, 17:10
A me il discorso è parso sensato.
In sintesi... non essendoci piu' i genoa posso allagare crocette e sartie. Ma se sposto le diagonali basse a murata a parità di altre condizioni dovro' tenderle meno per avere la stessa flessione dell'albero (hanno un angolo piu' favorevole). Cio' pero' comporta che la diagonale sottovento avrà piu' tendenza ad essere "in bando" provocando nel crocierista medio (che le sartie non le regola) una sensazione di insicurezza (se è molle sta per rompersi).
A me il discorso fila... D'albertas per me spiega sempre molto bene
In sintesi... non essendoci piu' i genoa posso allagare crocette e sartie. Ma se sposto le diagonali basse a murata a parità di altre condizioni dovro' tenderle meno per avere la stessa flessione dell'albero (hanno un angolo piu' favorevole). Cio' pero' comporta che la diagonale sottovento avrà piu' tendenza ad essere "in bando" provocando nel crocierista medio (che le sartie non le regola) una sensazione di insicurezza (se è molle sta per rompersi).
A me il discorso fila... D'albertas per me spiega sempre molto bene
19-02-2024, 17:17
(19-02-2024 16:53)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]leggo in descrizione che hai un First 30 JK (senza paterazzo), beh, è davvero opportuno che tu modifichi la tensione delle sartie non avendo il paterazzo, in Internet ci saranno sicuramente dei rigging setup per la tua barca, dovrai dotarti di tensiometro e tabella da tenere a bordo
Sul manuale c'è scritto il valore di tensione, ma mi domando se questo valore debba essere cambiato e come al variare delle condizioni di vento e onda.
• V1: 27 (tensiometer PT 3 M)
• D2: 25 (tensiometer PT 2 M)
• D1: 21 (tensiometer PT 3 M)
19-02-2024, 17:21
Da quello che racconta Vittorio, la sua perplessità è a proposito di due aspetti: il primo è che le diagonali hanno un angolo talmente favorevole che basta che l'albero si scarichi di pochissimo sottovento e vanno in bando (è un problema? non è bello da vedere ma non necessariamente è un problema, ma è una mia opppinione). Il secondo è che i C0 più moderni sono talmente magri che si potrebbero bordare molto di più, ma a quel punto interferirebbero con le sartie, come farebbe un genoa.
Interessante è il discorso dell'inversione dell'albero, anche se per invertirlo si dovrebbe dare una gran bella tensione alle diagonali, mi sembrerebbe più giusto dire che mi troverei l'albero troppo dritto in basso, mettendo dei vincoli alla vela.
È invece giustissimo il discorso delle tensioni, del peso, e della sicurezza dell'armo. Scomponendo le forze, si vede bene che la componente in compressione, quando si hanno le lande strette, è drammaticamente maggiore a parità di componente trasversale (quella che tiene l'albero in piedi): le lande riducono di moltissimo le tensioni in gioco. In effetti (e qui mi trovo con bullo - che è parecchio strano...) il pompaggio potrebbe diventare un problema.
Il "ragazzo" è bravo - riesce a spiegare cose complicate in maniera comprensibile.
Interessante è il discorso dell'inversione dell'albero, anche se per invertirlo si dovrebbe dare una gran bella tensione alle diagonali, mi sembrerebbe più giusto dire che mi troverei l'albero troppo dritto in basso, mettendo dei vincoli alla vela.
È invece giustissimo il discorso delle tensioni, del peso, e della sicurezza dell'armo. Scomponendo le forze, si vede bene che la componente in compressione, quando si hanno le lande strette, è drammaticamente maggiore a parità di componente trasversale (quella che tiene l'albero in piedi): le lande riducono di moltissimo le tensioni in gioco. In effetti (e qui mi trovo con bullo - che è parecchio strano...) il pompaggio potrebbe diventare un problema.
Il "ragazzo" è bravo - riesce a spiegare cose complicate in maniera comprensibile.
19-02-2024, 17:21
(19-02-2024 17:17)mlipizer Ha scritto: [ -> ]Sul manuale c'è scritto il valore di tensione, ma mi domando se questo valore debba essere cambiato e come al variare delle condizioni di vento e onda.
• V1: 27 (tensiometer PT 3 M)
• D2: 25 (tensiometer PT 2 M)
• D1: 21 (tensiometer PT 3 M)
Eh, è questo il punto, dovresti reperire su internet che tensioni in genere la gente regola le varie sartie al mutare delle condizioni, almeno V1 e D1 (ovvero quelle regolabili in falchetta), mentre per le D2 direi di trovare una condizione da vento medio che ti fa un pò più all-around. Dovresti secondo me avere 2 regolazioni principali, la prima che è per vento medio (e che comprende il vento 0, non ci sottilizziamo troppo), la seconda per il vento forte. Ne beneficia la catenaria, il profilo della randa.. insomma un pò tutto quanto
19-02-2024, 17:32
Le diagoli basse si chiamavano " sartiole" e l'angolo tra albero e sartia in marineria si chiama quartiere, dare più o meno quartiere, mai scendere sotto i 7° meglio 14°/15° devi comprimerlo di meno.
L'albero in senso trasversale deve essere dritto, le diagonali devono essere appena puntate.
Mlpizzer ocio che ai laschi l'albero è tenuto su solo dalle sartie alte, Io che sono mona ci metterei il paterazzo doppio volante.-
L'albero in senso trasversale deve essere dritto, le diagonali devono essere appena puntate.
Mlpizzer ocio che ai laschi l'albero è tenuto su solo dalle sartie alte, Io che sono mona ci metterei il paterazzo doppio volante.-
19-02-2024, 17:45
(19-02-2024 17:32)bullo Ha scritto: [ -> ]Le diagoli basse si chiamavano " sartiole" e l'angolo tra albero e sartia in marineria si chiama quartiere, dare più o meno quartiere, mai scendere sotto i 7° meglio 14°/15° devi comprimerlo di meno.Non ho detto "quartiere". Se avessi voluto dire quartiere, avrei detto quartiere.
L'albero in senso trasversale deve essere dritto, le diagonali devono essere appena puntate.
Mlpizzer ocio che ai laschi l'albero è tenuto su solo dalle sartie alte, Io che sono mona ci metterei il paterazzo doppio volante.-
L'angolo a cui mi riferisco io (e il "ragazzo") è un altro.
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19-02-2024, 17:50
(19-02-2024 17:45)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Non ho detto "quartiere". Se avessi voluto dire quartiere, avrei detto quartiere.
L'angolo a cui mi riferisco io (e il "ragazzo") è un altro.
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parlate della stessa cosa.
anche perchè per Bullo il quartiere che intendi te (ovvero l'acquartieramento poppiero delle sartie) è uno e solo uno: 0° ..conoscendolo
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