Buongiorno a tutti,
Ho deciso d'installare batterie al litio Lifepo4 sul mio Oceanis 411.
Dato che ho letto pareri contrastanti sulla copertura assicurativa in caso di installazione di queste batterie, ho chiesto a due persone di mia fiducia che ne pensano.
1) il mio assicuratore mi ha detto che a partire dal 2025 cominceranno a ridurre la copertura per barche con batterie al litio.
2) ho chiesto al mio perito di fiducia , che ha periziato la barca all’acquisto e che la conosce.
Il perito mi ha consigliato la massima cautela perché in Italia il quadro legale sulle batterie al litio non è definito.
Bisogna innanzitutto farsi certificare l'installazione da un elettricista impiantista, così lui si assume la responsabilità in caso d'incidente dovuto a installazione incorretta (sono ingegnere elettronico, capisco perfettamente come installare le Lifepo4, ma dato che non ho la certificazione e copertura annessa, farei una sciocchezza ad installarle DIY).
Ma anche cosi, dato che l’installazione delle batterie al litio richiede una modifica strutturale dell’impianto elettrico (nuove connessioni al caricatore, limitatori di carica vari, DC-DC verso alternatore), la certificazione CE del costruttore potrebbe decadere e quindi va rifatta con un ente che si prende la responsabilità (6000 euro). Questo è l’appliglio legale a cui le parti potrebbero ricorrere , in caso di incidente (soprattutto se grave tipo incendio in un marina con molte barche attorno). C'è un precedente esattamente legato a batteria Lifepo4 che ha preso fuoco per thermal runaway, e che è stato trattato così in tribunale.
Ora, io mi fido ciecamente del mio perito, ma vedo anche che c’è un boom di installazioni di Lifepo4 nel mondo (dove il soggetto è stato normato, come negli USA o UK) e immagino in Italia, quindi mi chiedo: come fanno gli altri? Si prendono il rischio legale o vi sono soluzioni che non conosciamo?
Vi ringrazio molto per qualsiasi esperienza o referenza possiate condividere nel foro o in privato.
Max
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(15-03-2024 09:24)maxneri Ha scritto: [ -> ]Buongiorno a tutti,
Ho deciso d'installare batterie al litio Lifepo4 sul mio Oceanis 411.
Dato che ho letto pareri contrastanti sulla copertura assicurativa in caso di installazione di queste batterie, ho chiesto a due persone di mia fiducia che ne pensano.
1) il mio assicuratore mi ha detto che a partire dal 2025 cominceranno a ridurre la copertura per barche con batterie al litio.
2) ho chiesto al mio perito di fiducia , che ha periziato la barca all’acquisto e che la conosce.
Il perito mi ha consigliato la massima cautela perché in Italia il quadro legale sulle batterie al litio non è definito.
Bisogna innanzitutto farsi certificare l'installazione da un elettricista impiantista, così lui si assume la responsabilità in caso d'incidente dovuto a installazione incorretta (sono ingegnere elettronico, capisco perfettamente come installare le Lifepo4, ma dato che non ho la certificazione e copertura annessa, farei una sciocchezza ad installarle DIY).
Ma anche cosi, dato che l’installazione delle batterie al litio richiede una modifica strutturale dell’impianto elettrico (nuove connessioni al caricatore, limitatori di carica vari, DC-DC verso alternatore), la certificazione CE del costruttore potrebbe decadere e quindi va rifatta con un ente che si prende la responsabilità (6000 euro). Questo è l’appliglio legale a cui le parti potrebbero ricorrere , in caso di incidente (soprattutto se grave tipo incendio in un marina con molte barche attorno). C'è un precedente esattamente legato a batteria Lifepo4 che ha preso fuoco per thermal runaway, e che è stato trattato così in tribunale.
Ora, io mi fido ciecamente del mio perito, ma vedo anche che c’è un boom di installazioni di Lifepo4 nel mondo (dove il soggetto è stato normato, come negli USA o UK) e immagino in Italia, quindi mi chiedo: come fanno gli altri? Si prendono il rischio legale o vi sono soluzioni che non conosciamo?
Vi ringrazio molto per qualsiasi esperienza o referenza possiate condividere nel foro o in privato.
Max
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Mi spieghi cosa dovrebbe certificare il perito? Scrive che la tua barca è sicura? Impossibile - si dovrebbe assumere la responsabilità di qualsiasi evento negativo. Che la tua barca è conforme ad una normativa che non esiste ancora? Sono genuinamente interessato a vedere una di queste "certificazioni".
Mi fai sapere il precedente di cui parli? Le LiFePo4 non sono soggette a thermal runaway quindi mi interesserebbe anche quello
Non esiste nessuna normativa in US - ma esistono guidelines dell'ABYC (non vincolanti). Alcune compagnie di assicurazione fanno riferimento all'ABYC, ma non esiste al momento un'indicazione univoca.
Da quello che so, una batteria CE con caratteristiche di forma, peso, voltaggio, amperaggio, capacità, e fattori di rischio compatibili con il progetto, è sostituibile a quella originale, per cui le LiFePo4 CE sono ok.
(15-03-2024 11:35)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Mi spieghi cosa dovrebbe certificare il perito? Scrive che la tua barca è sicura? Impossibile - si dovrebbe assumere la responsabilità di qualsiasi evento negativo. Che la tua barca è conforme ad una normativa che non esiste ancora? Sono genuinamente interessato a vedere una di queste "certificazioni".
Mi fai sapere il precedente di cui parli? Le LiFePo4 non sono soggette a thermal runaway quindi mi interesserebbe anche quello
Non esiste nessuna normativa in US - ma esistono guidelines dell'ABYC (non vincolanti). Alcune compagnie di assicurazione fanno riferimento all'ABYC, ma non esiste al momento un'indicazione univoca.
Da quello che so, una batteria CE con caratteristiche di forma, peso, voltaggio, amperaggio, capacità, e fattori di rischio compatibili con il progetto, è sostituibile a quella originale, per cui le LiFePo4 CE sono ok.
Buongiorno Andrea,
Ti ringrazio per il commento e mi scuso se non sono stato chiaro. Non ho scritto che il perito deve certificare alcunché.
Ho parlato di certificazione da parte di un elettricista qualificato ( come nel caso dell'ABYC) e di certificazione CE da parte di un ente qualificato.
A te l'assicuratore non ha sollevato alcun commento sulle batterie al litio?
Sto pensando di chiedere a Beneteau la stessa domanda, dato che loro hanno certificato CE la barca.
M
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(16-03-2024 06:48)maxneri Ha scritto: [ -> ]Buongiorno Andrea,
Ti ringrazio per il commento e mi scuso se non sono stato chiaro. Non ho scritto che il perito deve certificare alcunché.
Ho parlato di certificazione da parte di un elettricista qualificato ( come nel caso dell'ABYC) e di certificazione CE da parte di un ente qualificato.
A te l'assicuratore non ha sollevato alcun commento sulle batterie al litio?
Sto pensando di chiedere a Beneteau la stessa domanda, dato che loro hanno certificato CE la barca.
M
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Stesso problema con l'elettricista. Cosa dovrebbe certificare esattamente?
Che lui è stato bravo e non ha fatto casini?
Il mio assicuratore ha detto che a loro non importa che batterie abbia, basta che siano CE e si caratteristiche consistenti con quelle originali.
Questo non significa che in caso di contenzioso non possano accampare scuse, ma la stessa cosa vale per i pannelli solari, o qualsiasi altra diavoleria che puoi mettere in barca.
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Ho letto con attenzione tutte le condizioni generali sia della Corpi che della Rct, e non vi è alcuna menzione a qualasiasi certificazione di qualsivoglia apparato, tanto meno quello elettrico.
Per il trend, le polizze per auto elettriche al momento costano meno di quelle endotermiche.
Naturalmente, in caso di incendio, la compagnia potrebbe provarci, ma questo vale per qualsiasi altro aspetto,
Questa idea delle batterie che avrebbero influenza sull'assicurazione è sensata, ma piuttosto parziale.
Nessuna barca ha i pannelli solari e il regolatore di serie: questa è una modifica al progetto 1000 volte più impattante delle batterie. Per non parlare di chi "semplifica" mettendo il dcdc al posto del ripartitore: prima c'erano i diodi a proteggere il circuito dell'alternatore, e ora niente - un corto nell'avvolgimento e sono fiamme.
Mettiamo poi prese usb e altri ammennicoli, e ci sono tutte le premesse per cui l'assicurazione potrebbe rivalersi.
Perché tutta questa attenzione proprio sulle batterie? E proprio sul litio! Mi ricordo posts di gente che ha triplicato la capacità totale (quindi anche il danno in caso di corto) usando solo piombo: in questo caso il progetto originale è talmente lontano che potrebbe essere un'altra barca. Tutto bene perché è piombo?
Si è fulminato il caricabatterie e ne hai messo uno fanless più figo? Chi te li ha fatti i calcoli se c'è ancora sufficiente dissipazione di calore? O magari il cb originale è da 20A e ne hai messo uno da 25A.
A senso, tutte le barche finiscono per essere modificate ed è inevitabile; il senso comune direbbe che l'assicurazione copre fino a quando le modifiche non modificano il profilo di rischio in maniera significativa. L'evento poi deve essere generato dalla modifica perché ci sia rivalsa. Rimane fermo il principio di responsabilità individuale e che con le assicurazioni un avvocato di mezzo ci finisce quasi sempre.
Si sono lette anche cose assurde, tipo che il produttore si assume la responsabilità - sicuro! Se il mio caricabatterie originale di 15 anni fuori garanzia da fuoco a 10 barche risponde Dufour (spero di smettere di ridere prima di affogare).
Fra le altre cose sono temi già affrontati e le considerazioni sono sempre le stesse.
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(16-03-2024 09:04)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Stesso problema con l'elettricista. Cosa dovrebbe certificare esattamente?
Che lui è stato bravo e non ha fatto casini?
Il mio assicuratore ha detto che a loro non importa che batterie abbia, basta che siano CE e si caratteristiche consistenti con quelle originali.
Questo non significa che in caso di contenzioso non possano accampare scuse, ma la stessa cosa vale per i pannelli solari, o qualsiasi altra diavoleria che puoi mettere in barca.
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L'elettricista dovrebbe certificare l'
installazione, perche una batteria con marchio CE installata non correttamente (o semplicemente droppata al posto di quella al piombo) puo effettivamente essere pericolosa.
Immagino che sia l'analogo delle norme per l'impianto elettrico di casa. Vi sono delle norma europee che fissano i requisiti tecnici per le navi (emesse dal CESNI o altri - non sono sicuro quale sia l'ente ufficiale). L'assicuratore e il perito si riferiranno a quelle.
Per info: ho scritto a Beneteau, attendo risposta.
(16-03-2024 12:45)jacques-2 Ha scritto: [ -> ]Ho letto con attenzione tutte le condizioni generali sia della Corpi che della Rct, e non vi è alcuna menzione a qualasiasi certificazione di qualsivoglia apparato, tanto meno quello elettrico.
Per il trend, le polizze per auto elettriche al momento costano meno di quelle endotermiche.
Naturalmente, in caso di incendio, la compagnia potrebbe provarci, ma questo vale per qualsiasi altro aspetto,
Grazie per la risposta Jacques. Per info, il mio assicuratore mi ha annunciato che stanno lavorando ad una modifica alla copertura per le batterie al litio, che entrerà in vigore nel 2025.
Per curiosità, dove è specificato il tipo di batteria nei documenti della barca? Su che base non si possono sostituire le batterie originali con altre, piombo o litio che siano? Quante barche di più di 10 anni hanno le batterie di origine?
(16-03-2024 20:13)Dato Ha scritto: [ -> ]Per curiosità, dove è specificato il tipo di batteria nei documenti della barca? Su che base non si possono sostituire le batterie originali con altre, piombo o litio che siano? Quante barche di più di 10 anni hanno le batterie di origine?
Il punto è proprio questo: dato che non è possibile possibile sostituire 1-1 una batteria tradizionale con una al litio (occorrono modifiche all'impianto elettrico), chi e come certifica che la nuova installazione è a norma?
(16-03-2024 18:17)maxneri Ha scritto: [ -> ]L'elettricista dovrebbe certificare l'installazione, perche una batteria con marchio CE installata non correttamente (o semplicemente droppata al posto di quella al piombo) puo effettivamente essere pericolosa.
Immagino che sia l'analogo delle norme per l'impianto elettrico di casa. Vi sono delle norma europee che fissano i requisiti tecnici per le navi (emesse dal CESNI o altri - non sono sicuro quale sia l'ente ufficiale). L'assicuratore e il perito si riferiranno a quelle.
Per info: ho scritto a Beneteau, attendo risposta.
Grazie per la risposta Jacques. Per info, il mio assicuratore mi ha annunciato che stanno lavorando ad una modifica alla copertura per le batterie al litio, che entrerà in vigore nel 2025.
Max, mi indichi una norma ISO o una direttiva ministeriale che spiega come deve essere installata una batteria?
Credo che se un elettricista ti convince a pagarlo per una certificazione del genere, è un genio
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(16-03-2024 21:30)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Max, mi indichi una norma ISO o una direttiva ministeriale che spiega come deve essere installata una batteria?
Credo che se un elettricista ti convince a pagarlo per una certificazione del genere, è un genio
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Andrea, se mi avessi posto la stessa domanda riguardo alle installazioni elettriche domestiche, non avrei saputo rispondere, ma sappiamo che le normative esistono. Pertanto, ispirato dalla tua domanda, ho effettivamente trovato vari riferimenti. Qui riporto una lista non esaustiva:
- la norma internazionale EN 60092-507: specifica le prescrizioni per il progetto, la costruzione e l’installazione di sistemi elettrici alle unità da diporto che navigano nelle acque interne e per mare,
https://www.voltimum.it/articolo/notizie...icurezza-e
- direttiva 2013/53/UE, include dettagli su vari aspetti normativi che sono stati aggiornati nel corso degli anni fino al gennaio 2024,
https://www.certifico.com/marcatura-ce/n...to-d-acqua
- norma europea ISO EN 13297/2021 su cavi elettrici per imbarcazioni,
https://www.e-smart22.it/blog/infonews/t...barcazioni
- norma europea per la sicurezza delle batterie al litio (IEC 62619:2022),
https://www.tcemagazine.it/46956/batteri...626192022/
- articolo che descrive le normative di riferimento per le batterie litio, con un esempio di incendio da litio che ha distrutto uno yacht,
https://www.dailynautica.com/mercato-e-f...ni/118883/
Tuttavia, ripeto il mio punto di partenza: assumo che, come menzionato dagli esperti (assicurazione, perito, ecc.), le norme esistano. Il mio scopo non è mettere in discussione questa premessa, ma, partendo da essa, capire come altri velisti siano riusciti a ottenere un'
installazione delle batterie al litio con marchio CE,
certificata e quindi inattaccabile in caso di sinistro.
Anche su una barca nuova non hai una "certificazione elettrica esplicita", ma forse una menzione che tutto segue le norme, e parte del'impianto spesso e' fatto post costruzione non dal cantiere. In caso di un incidente, se tutto e' stato eseguito secondo le norme e se i componenti stessi sono a norma che cosa può dire l'assicurazione? Almenocche' non dimostri che la causa dell'incidente è dovuta a qualcosa non a norma, ma ritengo che sia l'assicurazione a doverlo eventualmente dimostrare. Certo che, per esempio, se si installano batterie al litio e poi non si mettono fusibili adeguati, diciamo almeno la base base dell'impianto, e' un po' andarsela a cercare ...
Nell’ultimo link di Maxneri si parla peró di “ioni di litio” (e si descrive thermal runaway).
Le LFP rientrano in questa categoria? Penso di no, ma non vengono citate nell’articolo.
Circa gli impianti civili, per il certificato prevenzione incendi è necessaria certificazione di “impianto a regola d’arte” da parte dell’elettricista.
(17-03-2024 04:57)maxneri Ha scritto: [ -> ]Andrea, se mi avessi posto la stessa domanda riguardo alle installazioni elettriche domestiche, non avrei saputo rispondere, ma sappiamo che le normative esistono. Pertanto, ispirato dalla tua domanda, ho effettivamente trovato vari riferimenti. Qui riporto una lista non esaustiva:
- la norma internazionale EN 60092-507: specifica le prescrizioni per il progetto, la costruzione e l’installazione di sistemi elettrici alle unità da diporto che navigano nelle acque interne e per mare,
https://www.voltimum.it/articolo/notizie...icurezza-e
- direttiva 2013/53/UE, include dettagli su vari aspetti normativi che sono stati aggiornati nel corso degli anni fino al gennaio 2024, https://www.certifico.com/marcatura-ce/n...to-d-acqua
- norma europea ISO EN 13297/2021 su cavi elettrici per imbarcazioni, https://www.e-smart22.it/blog/infonews/t...barcazioni
- norma europea per la sicurezza delle batterie al litio (IEC 62619:2022), https://www.tcemagazine.it/46956/batteri...626192022/
- articolo che descrive le normative di riferimento per le batterie litio, con un esempio di incendio da litio che ha distrutto uno yacht, https://www.dailynautica.com/mercato-e-f...ni/118883/
Tuttavia, ripeto il mio punto di partenza: assumo che, come menzionato dagli esperti (assicurazione, perito, ecc.), le norme esistano. Il mio scopo non è mettere in discussione questa premessa, ma, partendo da essa, capire come altri velisti siano riusciti a ottenere un'installazione delle batterie al litio con marchio CE, certificata e quindi inattaccabile in caso di sinistro.
Le "normative" che indichi purtroppo non sono rispettate neanche nell'impianto originale: in questo caso che dovrebbe fare l'elettricista?
Gli articoli invece sono rumenta assoluta. Denotano una mancanza di conoscenza specifica che squalifica qualsiasi cosa giusta possano dire. Anche chi li legge dovrebbe informarsi un po' meglio. Ci sono un sacco di posts dove spiego le diverse chimiche del litio e le loro caratteristiche, specialmente riguardo la relazione con thermal runaway e incendi. Alcune chimiche (tipo quelle usate nei cellulari o nei monopattini, per capirsi) liberano ossigeno causando il fenomeno dell'inestinguibilità di cui tutti hanno paura. Le LiFePo4 e le LTO invece NON liberano ossigeno, o altri gas infiammabili, per cui NON prendono fuoco e non hanno prestazioni sufficienti da avere fenomeni di thermal runaway degni di nota - in pratica scaldano meno delle batterie al Pb anche se in corto.
L'argomento è semplice in termini tecnici, ma tutt'altro semplice da gestire a livello di normativa. Considera neanche ABYC ha voluto entrare nel casino delle chimiche del litio per la complessità commerciale che avrebbe causato - tutti i giorni esce una variante nuova con caratteristiche tutte da scoprire, per cui ogni norma a riguarda finirebbe per favorire o sfavorire qualche player.
Le batterie al Pb invece liberano idrogeno e SONO soggette a esplosione (ma scoprirai che, a dispetto delle norme, molte barche CE hanno le batterie in ambienti chiusi e con aerazione insufficiente). Non parliamo poi del calore... Grand Soleil mette la batteria motore direttamente nel vano motore (così sta bene al calduccio).
Ora... dove trovi un elettricista che fa una certificazione in questo marasma? Come si comporta davanti a "violazioni" dell'impianto di serie per esempio? Non dico che quello che dici sia sensa senso in linea di principio, ti dico solo che è sostanzialmente inattuabile. Tu ti fai domande giuste, ma le stesse domande te le devi fare in mille altre situazioni dove invece nessuno si pone il problema (tipo i pannelli solari o altre modifiche "innocue").
Oltre a questo, se hai bandiera italiana avrai il certificato di sicurezza (che si chiama appunto certificato di SICUREZZA), quindi, se la tua barca con le batterie al litio passa il RINA, allora hai già il tuo certificato.
(17-03-2024 10:15)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Le "normative" che indichi purtroppo non sono rispettate neanche nell'impianto originale: in questo caso che dovrebbe fare l'elettricista?
Gli articoli invece sono rumenta assoluta. Denotano una mancanza di conoscenza specifica che squalifica qualsiasi cosa giusta possano dire. Anche chi li legge dovrebbe informarsi un po' meglio. Ci sono un sacco di posts dove spiego le diverse chimiche del litio e le loro caratteristiche, specialmente riguardo la relazione con thermal runaway e incendi. Alcune chimiche (tipo quelle usate nei cellulari o nei monopattini, per capirsi) liberano ossigeno causando il fenomeno dell'inestinguibilità di cui tutti hanno paura. Le LiFePo4 e le LTO invece NON liberano ossigeno, o altri gas infiammabili, per cui NON prendono fuoco e non hanno prestazioni sufficienti da avere fenomeni di thermal runaway degni di nota - in pratica scaldano meno delle batterie al Pb anche se in corto.
L'argomento è semplice in termini tecnici, ma tutt'altro semplice da gestire a livello di normativa. Considera neanche ABYC ha voluto entrare nel casino delle chimiche del litio per la complessità commerciale che avrebbe causato - tutti i giorni esce una variante nuova con caratteristiche tutte da scoprire, per cui ogni norma a riguarda finirebbe per favorire o sfavorire qualche player.
Le batterie al Pb invece liberano idrogeno e SONO soggette a esplosione (ma scoprirai che, a dispetto delle norme, molte barche CE hanno le batterie in ambienti chiusi e con aerazione insufficiente). Non parliamo poi del calore... Grand Soleil mette la batteria motore direttamente nel vano motore (così sta bene al calduccio).
Ora... dove trovi un elettricista che fa una certificazione in questo marasma? Come si comporta davanti a "violazioni" dell'impianto di serie per esempio? Non dico che quello che dici sia sensa senso in linea di principio, ti dico solo che è sostanzialmente inattuabile. Tu ti fai domande giuste, ma le stesse domande te le devi fare in mille altre situazioni dove invece nessuno si pone il problema (tipo i pannelli solari o altre modifiche "innocue").
Oltre a questo, se hai bandiera italiana avrai il certificato di sicurezza (che si chiama appunto certificato di SICUREZZA), quindi, se la tua barca con le batterie al litio passa il RINA, allora hai già il tuo certificato.
Ti ringrazio, Andrea, per il tempo dedicato al mio caso e per le informazioni fornite, che rappresentano un utile passo avanti.
Tuttavia, la complessità dell'argomento e la mancanza di normative chiare non giustificano l'accettazione del marasma. Non concordo neppure con l'opinione che i rischi sollevati dall'assicuratore e dal perito (ripeto, i veri esperti di questo caso) si possano relegare a esagerazioni di parte.
Operando nel settore delle riassicurazioni, posso dire che non assicurerei mai un portafoglio con una gestione del rischio così poco trasparente. Se mi trovassi a dover pagare un sinistro, il primo aspetto che controllerei sarebbero le installazioni artigianali di componenti potenzialmente pericolosi. E i fattori di pericolosità sono indicati formalmente nella documentazione delle batterie Lifepo4 e di charger Victron che intendo installare.
Scusate l'inclinazione professionale, o sarà perche vivo all'estero, ma si tratta di un ragionamento logico: i rischi vanno identificati e gestiti individualmente, incluso il rischio legale associato alla certificazione dell'installazione.
Non mi arrendo e vi terrò aggiornati sui miei progressi.
ps1: chiedero al perito se il certificato di sicurezza è sufficiente.
ps2: Dimenticavo di aggiungere che sia il perito, sia altre fonti che lavorano in cantieri nautici, mi hanno confermato che il modo formale per identificare un elettricista qualificato è attraverso il codice ATECO di iscrizione alla Camera di Commercio.
Non penso che l'elettricista ti fornisca un documento che dichiara che l'installazione è stata fatta "a regola d'arte". Certamente, conservando fattura, potrai al massimo dimostrare che il lavoro è stato eseguito da artigiano con cette qualifiche. Poi, mi chiedo, se cambi tu una lampadina e, questa, bruciandosi, da fuoco all'imbarcazione? Fino a che punto vogliamo andare? Un'assicurazione può trovare mille scuse per non pagare, o per pagare poco, ma per dimostrare le sue ragioni occorrono comunque evidenze oggettive e criteri di ragionevolezza.
Max, è sicuramente una questione di grande interesse, anche se non se ne sa molto. Da utente che cerca di capirci qualcosa, credo che sia utile distinguere tra due aspetti menzionati sopra. Uno è il rischio tecnico-legale, di avere torto in caso di sinistro e perdere ex post tutta la copertura. L’altro è il rischio commerciale, di possibile inasprimento dei premi (o riduzione contrattuale della percentuale d’indennizzo); anche nella RC auto l’offerta commerciale può prevedere premi e franchigie molto differenti per alcune classi di età, o per la presenza di ganci da rimorchio, etc.
La questione legale mi pare strettamente imparentata con quella tecnica. Prendo un esempio da questa nuova serie di video divulgativi sul canale di Pantaenius, in cui commentano la perizia su alcuni sinistri:
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Quello con gli occhiali è Nigel Calder, membro del Council ABYC; sulle questioni tecniche dice le stesse cose che dice Andrea. Dà per scontato che tutto il litio, LFP incluso, sia indicativo di maggior rischio, salvo vedere esattamente come è installato (lui ce l’ha sulla barca sua). La batteria del video era a polimeri di litio (molto più rischiosa di LFP), ma la perizia attribuisce la colpa all’intero impianto fatto male. Le buone prassi cui si riferiscono sono nell’ABYC E-11 (regole generali per DC e AC), cui si aggiunge il supplemento E-13 per (tutti i tipi di) litio. In questi incendi, se parliamo di possibile intestazione della colpa, credo che non cambi
tra prima e dopo il 2025: l’assicurazione contesterà subito qualsiasi difformità, mentre il perito dovrebbe dimostrare che le difformità non hanno cambiato l’esito. Temo che possa capitare anche a chi ha installato un alternatore più potente, o i pannelli solari.
Sull’
inasprimento della parte commerciale quello che ho capito è che nell’offerta di alcune assicurazioni
extra-UE c’è indennizzo ridotto, anche dimezzato in caso di litio (ovvero premio raddoppiato). Se capisco bene, tagliano con l'accetta senza distinguere tra i tipi di litio (così è più facile da applicare, e tirano dentro i casi di litio buono installato male). Quando parlano di installazione certificata mi sembra che intendano una cosa leggermente diversa: noi italiani intendiamo una specie di omologazione obbligatoria che decide chi ha ragione e chi ha torto. Loro sembrano intendere un meccanismo di mercato per la traslazione dei rischi:
“Ti rifaccio l’impianto elettrico e te lo certifico; in caso di incidente rispondo come installatore (che anche lì non avrà un cent dai produttori, ma dovrà avere l’assicurazione sua); questa product liability può essere privatamente riconosciuta dall’assicurazione finale dell’armatore, per evitare la maggiorazione del premio”. Trovi vari esempi su
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . forum di crocieristi a lungo raggio: dovrebbe essere visibile anche ai non registrati (T1 Terry è un installatore specializzato australiano; nota che si riferisce
al sistema, non alla sola batteria). Ma ricorderei che, barche o automobili che siano, stiamo parlando di accordi e pratiche commerciali che sono e possono restare molto diversi dai nostri anche nel lungo periodo. Inutile dire che è stra-benvenuta qualsiasi informazione sulle mosse dei nostri decisori nazionali; anche se, conoscendoli, spero che non arrivino mai.
(17-03-2024 18:57)Gabriele Ha scritto: [ -> ]Max, è sicuramente una questione di grande interesse...
Trovo corretto come è stato fatto, distinguere i vari piani.
Esiste un aspetto tecnico, riferito agli accumulatori, all'impianto, ecc.
Esiste un aspetto assicurativo commerciale in cui non si può che prendere atto di una tendenza su coperture e premi (che potrebbe comprendere per le LFP anche ragioni speculative, vista la sempre maggiore diffusione in ogni ambito).
Sarebbe utile comunque avere più circolazione di info anche quando ci sono sinistri nel nautico: nel 2022 ci fu il caso di total loss di Nexans - Art & Fenêtres di Fabrice Amedeo ma non si è mai saputo alcun dettaglio relativo alla tipologia di accumulatori ecc. tranne che erano evidentemente completamente allagati.
Due piccoli contributi sulle certificazioni.
Le barche vendute in EU devono essere accompagnate dalla dichiarazione di conformità CE, che ha una voce specifica per gli impianti elettrici. Il cantiere costruttore indica quali norme sono state realizzate nella progettazione e realizzazione dell'impianto ( ad esempio, le EN ISO 10133, 13297).
Per gli edifici in Italia l'installatore che opera una modifica sull'impianto elettrico è tenuto a rilasciare una Dichiarazione di conformità e ad accompagnarla con un documento che attesti la propria abilitazione. La presenza di tale dichiarazione deve essere dichiarata, tra l'altro, al momento della vendita e in quello di attestazione dell'abitabilità dell'edificio stesso. Lo stesso documento è necessario per tutti gli impianti (riscaldamento, condizionamento, antenna tv, trasporto gas, eccetera).
Le modifiche alla barca che incidano su quanto certificato dalla dichiarazione di conformità dovrebbero essere accompagnate da una dichiarazione di rispondenza alla normativa al riguardo rilasciata da un ente notificato.
(17-03-2024 19:29)_Mino_ Ha scritto: [ -> ]Due piccoli contributi sulle certificazioni.
Le barche vendute in EU devono essere accompagnate dalla dichiarazione di conformità CE, che ha una voce specifica per gli impianti elettrici. Il cantiere costruttore indica quali norme sono state realizzate nella progettazione e realizzazione dell'impianto ( ad esempio, le EN ISO 10133, 13297.
Le modifiche alla barca che incidano su quanto certificato dalla dichiarazione di conformità dovrebbero essere accompagnate da una dichiarazione di rispondenza alla normativa al riguardo rilasciata da un ente notificato.
Come segnalava l'autore del thread:" la certificazione CE del costruttore potrebbe decadere e quindi va rifatta con un ente che si prende la responsabilità (6000 euro)"
Anche questo sembra un punto non da poco.