egregi,
non so come armare correttamente il tangone:
Con il bilancino verso il basso, come sulle foto A
o con il bilancino verso l' alto come riportato sulle foto B?
Il pistoncino di sgancio verso il basso
io sono di “formazione” sgancio in alto ma aggiungerei la patta d’oca sul basso (che da foto ne sarebbe sprovvisto) e un po’ più lunga di quella in foto
Avere lo sgancio aperto verso l'alto ti consente di facilitare l'apertura (lo spi "VOLA") ma rende piu' difficoltoso lo sgancio con poca aria. Se non fai regate... nema problema.. altrimenti il prode prodiere dovrà esercitarsi. A me piace così.
Invece a mio avviso il caricabasso DEVE avere il punto di trazione vicino ai golfari perche' potrebbe avere carichi IMPORTANTI (spi strallato con vento sostenuto).
Il carica alto invece puo' stare in centro perche', al massimo, deve portare il peso del solo tangone.
Se lo armi al contrario rischi di spezzare il tangone.
In sintesi... tangone A ma i golfari (che tra l'altro non ho mai visto fatti così) saranno un po' restii a mollare il braccio in strambata con vento sostenuto.
La patta d'oca bisogna farla sia per l'amantiglio che per il caricabasso. no preso al centro, così si spezza facilmente. Chi ti ha detto di fare una cosa del genere? Qualche derivista? Il tangone va messo come su foto B, con il perno in alto. Le scotte, braccio e scotta devono avere dei barber, quello del braccio va tutto cazzato, di solito messo sulla falca in pozizione che non pieghi il candeliere quando strallati, quello della scotta si regola a seconda dell'andatura e dell'intensità del vento.
Bullo perché il perno del tangone verso l'alto? Non l'ho mai visto montato in quel modo
Il perchè lo chiedi è perchè non hai mai strambato col bilancino, patta d'oca. Ci si mette dietro al tangone, prima si stacca dall'albero poi si prende la scotta che diventerà braccio e s'infila dentro aprendo il perno con sagolino, ocio che la scotta che diventerà il nuovo braccio deve essere lascata fino allo strallo, barber cazzato, si stacca la scotta e si mette il tangone nell'anello sull'albero. La manovra risulta facile se c'è uno al timone bravo come sono io, che rimane in poppa filo e poi orzando di pochi gradi ti fa veneire la scotta, braccio, in mano. Il problema è perchè con vento invece di tirare il tangone verso il basso e liberare la scotta devi alzarlo ed è più complicato, con poco vento non c'è nessun problema è tutto facile.
Grazie per i vs. interventi. Solo due precisazioni forse utili: il tangone con una patta e il cavallotto è così di serie, come mamma Selden fece; Uso lo spi (calzato) in solitario con condizioni di vento debole.
Ma senza una rotaia come fai a regolare altezza del tangone ?
Semplicemente non hai quella regolazione ( 31.7 ad esempio era fisso ) e lavori solo con alto e basso. Circa il perno, anche io sono per l'apertura verso l'alto.
se vai cazzeggiando in solitario prova a rimandare il caricabasso a piè d'albero, così se devi cambiale l'angolo del tangone usi comodamente la scotta.
se ho dato scandalo, perdonatemi...
Frap mamma Selden avrà fatto i suoi calcoli in ufficio io li faccio con la pratica. Fare una patta d'oca con le cime esotiche, diametro 5/6 mm., che ci sono basta un anello in inox e fare 4 quattro groppi. Peven la cravatta con anello fissa sull'albero è più robusta della rotaia, la adottavano molti solitari in oceano, ne montavano però 2 a diversa altezza a seconda dell'intensità del vento.
Dama se devi inquadrare - strallare, alzare - abbassare il tangone vai ogni volta al piede albero?
la patta d’oca aggiuntiva è obbligatoria anche se lo metti in configurazione A perché com’è adesso alto e basso lavorano tra loro inducendo una flessione. Se esce così originale dall’alberaio, questo si merita di chiudere bottega (più probabile sia stato assemblato male da distributore/attrezzista…stesso augurio)
Ciao Bullaccio! Volevo solo segnalare che quel cavallotto non era un parto della mia fervida fantasia ma un' invenzione da altri fatta. Concordo con la tue quando scrivi che è il caso di sostituire il cavallotto con una patta d' oca; già che ci sono cambierò anche la patta d' oca del caricabasso che attualmente è costituito da cavetti d' acciaio che presentano dei "cinesi" poco piacevoli per le mani.
Frap, se il caricabasso è rinviato in pozzetto, cambia solo il punto del primo bozzello: da prua a piè d'albero. Per cazzeggiare con poco vento in solitario. Io mi accontentavo.
@Frappettini Sei un intraprendente nostalgico. Con delfiniera gennaker e calza ti semplificheresti la vita!
Abbiamo Genny A1 e bompresso ma per andature oltre i 110° ci vuole lo spi (altrimenti mi annoio).
E qui iniziamo ad incasinarci, anche se si va perdendendo sono un fautore dello spy, in poppa la possibilità di andare dritto per dritto secondo per me è impagabile. L'altra idea che mi sono fatto è che la barca deve essere progettata per il gennaker nel senso che se abbiamo 2 barche che devono scendere in poppa piena o quasi, uno con spy una con gennaker la seconda dovrà inevitabilmente fare più strada e, se questo non è compensato da maggiore velocità risulterà perdente. A parer mio le carene ior e anche dopo non sono pensate per questo e risultano svantaggiate. C'è poi il discorso (che interessa pochi) che comunque il genny in regata si paga tanto.
Allora: con quelle varee la posizione A è corretta, perchè il pistoncino di sgancio è sotto. Lo so anch'io che si va meglio a strambare con l'apertura all'insù, ma lo dovete dire anche alla Selden
L'amantiglio deve sostenere solo il peso del tangone, perciò può andar bene anche così. Il caricabasso invece deve impedire che lo spi se ne voli in alto e dunque serve l'archetto. Perciò non toccherei niente
Ho detto !!
Il genn, mia opppppinione, è più efficace con pochissimo vento su barche che camminano, la differenza tra il reale e l'apparente è talmente tanta che lo spi non sta su in quanto una volta gonfiato la barca prende velocità e l'apparente ti gira in prua e poggia poggia ma lo spi si chiude, anche uno spi leggero piatto riesci a tenerlo fino ai 45° di app. poi si chiude. Vedi le vecchie barche di coppa America sul lato poppa con poco vento genn. poi con più vento via via spi assimetrici fino ad usare uno spi normale con vento.
Parliamo di dover scendere in poppa piena perchè al lasco stretto e traverso è più efficace il genn.
Armare il tangone per la maggior parte dei marinai odierni è uno sforzo sovrumano, il tangone poi messo in falca da fastidio, anche i sacchi di vele sotto coperta danno fastidio, prendere una volante non strutturale su armo in testa scherziamo, grande fatica, cima in pozzetto, che fastidio, la drizza genoa una volta alzato si aduglia a piede albero non si regola più.
E' come andare a vogare però i remi danno fastidio, per avanzare devi premere.