giusto, come osservazione, in questo modo però rinunci alla praticità di avere due scotte, quando qualcosa andasse male (si incattiva la scotta, devi issare un'altra vela (peeling) etc.), con questo schema prevederei di avere a disposizione un'altra cima, dello stesso diametro della scotta, per risolvere queste situazioni.
Clavy, tutto vero ciò che dici, ma su una barca come la mia (comet 333 dell'86) peeling non se ne fanno, a bordo oltre il genoa rollabile ho solo la tormentina (oltre a spi e gennaker).
Avevo le due scotte con le due gasse, che la maggior parte delle volte mj ritardavano la manovra costrungendomi ad andare a prua. Allora ho fatto la scotta univa con bocca di lupo sulla bugna, semplicemente perfetta, finchè non ho dovuto scioglierla. Allora mi è venuto in mente di provare la scotta unica ma con grillo tessile, per unire i vantaggi delle gasse (facilmente apribili) e della bocca di lupo (nessun (quasi) nodo tra le scatole)
Vedremo, vi farò sapre come va.
(03-05-2024 10:53)ibanez Ha scritto: [ -> ]Allora, avevo detto che mi sarei arreso all utilizzo delle gasse.....
Scusa, ma se proprio non riesci a fare una gassa intrecciata, ti sembra così vergognoso fare una gassa cucita o hai paura che sul genova del comet 333 questa non tenga?
Le gasse cucite sono una soluzione, così come lo sono le gasse impiombate che probabilmente farò appena mi chiudo in garage e mi costruisco un soft.fid.
Nel frattempo riprovo il nodo bandiera, non mi costa nulla e non taglio in due la scotta
(03-05-2024 08:27)opinionista velico Ha scritto: [ -> ]Qui a casa mia una gassa annodata su scotta da 10 (diconsi dieci) mm, che uso sul catamarano, fa quasi 40 mm e quasi 30 mm il nodo di arresto del missionario. Boh! Forse parliamo di nodi diversi oppure non ho capito il senso dell’osservazione
Stessa scotta da 10 mm con grillo in tessile dyneema da 3 mm su gassa impiombata (il grillo grosso a fianco è quello della foto precedente con d 8 mm)
Razzolando nel mio archivio ho trovato il sistema di gasse annodate (a sinistra) lasciatomi in eredità dal precedente armatore (2007) che poi ho pensato (probabilmente sbagliando) di sostituire con il sistema di gasse impiombate + grillo tessile che si vede a destra e che uso tuttora (scotte e grillo sono ancora quelle). La cimetta gialla che si vede nel nuovo sistema a destra serve per legare il fiocco avvolto prima di metterci la calza (le scotte vengono tolte e riarmate ogni volta).
A confronto spessori, certamente migliore lo sbirro, interessante.
Mah, ho letto tutto, come Bullo viro con le gasse da più di mezzo secolo e raramente ho avuto problemi se alla scotta non c'era il solito campagnolo. Anch'io pur avendola provata talvolta su barchini non ritengo la boccadilupo vantaggiosa.
Ciò detto per chiarezza di ooooppinioni, direi che l'ultima tua idea del bandiera doppio sia la migliore, almeno hai la sicurezza che la scotta non ci scorra dentro, puoi facilmente liberarla e il tutto passa liscio liscio.
Anche io viro con le due gasse da poco meno di mezzo secolo, però su questa barca Comet 333 con stralletto come ho già tentato di spiegare, le gasse danno particolarmente fastidio. So bene che le due gasse impiombate con Grillo Tessile risolverebbero il problema, ma come già detto ho voluto tentare una soluzione intermedia, che mi consente di non tagliare la scotta in due e di avere la facilità di virata che cerco, non perché vado sempre di bolina, ma semplicemente perché spesso quando viravo ero costretto ad andare a prua a causa del ritardo causato dalla gassa che si impigliava sullo stralletto. Allora ero passato alla Bocca di Lupo , che però ha lo svantaggio di non potersi più sciogliere,.
Ecco la soluzione del Grillo Tessile su scotta continua con doppio nodo bandiera, l'ho provato oggi ed è andata molto bene, non si è mai impigliato in virata, non ho tagliato la scotta, ha solo lo svantaggio di non poter cambiare una scotta alla volta, ma sulla mia barca, Con rollafiocco e senza altre vere di prua, per uso crocieristico, il cambio vela di fatto è una manovra non prevista. Come sempre per fare la stessa cosa ci sono mille soluzioni diverse e non sempre una è completamente migliore dell'altra. Questa qui al momento sposa le mie esigenze, il giorno che mi costruisco un soft Fid e ho voglia di giocherellare un po' in garage, probabilmente taglio la scotta e impiombo entrambe le estremità. Ma al momento è perfetta così, spero che possa servire a chi come me gradisce la Bocca di Lupo per la mancanza di appigli, Ma poi bestemmia quando gli capita di doverla sciogliere.
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Prima di tagliare puoi sempre impiombare l'estremità libere e quando soddisfatto poi tagli.
(04-05-2024 14:33)Wally Ha scritto: [ -> ]Prima di tagliare puoi sempre impiombare l'estremità libere e quando soddisfatto poi tagli.
Sì, è così che stavo facendo quando mi sono arreso perchè il mio ago non passava. Ci eiproverò
(04-05-2024 21:39)ibanez Ha scritto: [ -> ]... mi sono arreso perchè il mio ago non passava.
Per lavori di impiombatura non ci sono solo gli aghi da spingere o i fids ma ci sono anche gli aghi da tirare (secondo me più efficaci) di cui il "soft fid" mi sembra essere la versione flessibile in tessile.
I miei aghi da tirare sono fatti con del banalissimo fil di ferro ripiegato in due. Ne ho fatto anche uno con il tondino di acciaio armonico però mi trovo meglio con gli altri.
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Secondo me farsi gli attrezzi da soli, anche se non vengono perfetti come quelli che si comprano, rappresenta comunque un ottimo esercizio per capire come funzionano e come vanno utilizzati, cioè buona parte del percorso formativo per fare delle buone impiombature anche su cime che non si prestano ottimamente a questo scopo.
Poi, ovviamente, oltre all’attrezzatura adeguata ci vogliono idee chiare sul da farsi (non sempre tutto si trova sulla guida o sul manuale ma occorre applicare il motto del Sergente Gunny "Improvvisare, adattarsi, raggiungere lo scopo!"), molta manualità, molta concentrazione e moltissima pazienza.
(05-05-2024 07:11)opinionista velico Ha scritto: [ -> ]Per lavori di impiombatura non ci sono solo gli aghi da spingere o i fids ma ci sono anche gli aghi da tirare (secondo me più efficaci) di cui il "soft fid" mi sembra essere la versione flessibile in tessile.
I miei aghi da tirare sono fatti con del banalissimo fil di ferro ripiegato in due. Ne ho fatto anche uno con il tondino di acciaio armonico però mi trovo meglio con gli altri.
Secondo me farsi gli attrezzi da soli, anche se non vengono perfetti come quelli che si comprano, rappresenta comunque un ottimo esercizio per capire come funzionano e come vanno utilizzati, cioè buona parte del percorso formativo per fare delle buone impiombature anche su cime che non si prestano ottimamente a questo scopo.
Poi, ovviamente, oltre all’attrezzatura adeguata ci vogliono idee chiare sul da farsi (non sempre tutto si trova sulla guida o sul manuale ma occorre applicare il motto del Sergente Gunny "Improvvisare, adattarsi, raggiungere lo scopo!"), molta manualità, molta concentrazione e moltissima pazienza.
Opinionista, concordo su tutto, e la mia soluzione anticonvenzionale del voler annodare un grillo tessile te lo dimostra..
Anche i miei aghi sono fai da te, sono tre penne di diametro diverso. Poi ho l'ago a tirare di ferro filato come quello in alto, ma è troppo piccolo per l'anima della scotta da 12, la cui anima sarà almeno 8/9.
Se volessi farmene uno come quello in basso, che diametro di tondino dovrei utilizzare? Poi mi spieghi come fai a bloccare l'anima in quella Asola? Non credo che tu faccia un nodo, giusto?
(05-05-2024 09:48)ibanez Ha scritto: [ -> ]Anche i miei aghi sono fai da te, sono tre penne di diametro diverso. Poi ho l'ago a tirare di ferro filato come quello in alto, ma è troppo piccolo per l'anima della scotta da 12, la cui anima sarà almeno 8/9.
Se volessi farmene uno come quello in basso, che diametro di tondino dovrei utilizzare? Poi mi spieghi come fai a bloccare l'anima in quella Asola? Non credo che tu faccia un nodo, giusto?
I miei fids (praticamente di tutti i diametri) li ho fatti usando i tubicini dell’antenna telescopica di una vecchia radio.
Se il tuo ago da tirare (come il mio in alto) è troppo piccolo puoi fartene uno con fil di ferro più spesso (i miei sono fatti con spranghina sottile da 1 mm più che sufficiente per le mie esigenze).
Con l’ago in basso non mi sono trovato bene perché forse ho fatto l’asola troppo larga anziché stretta e lunga. Per far entrare l’anima la rastremo quel tanto che basta per farla entrare di un paio cm e la blocco con un giro di nastro oppure cucendola intorno all’asola avendo sempre bene in mente il senso in cui deve scorrere (quindi evitando ogni protuberanza, anche apparentemente insignificante, che potrebbe bloccarsi da qualche parte; in ogni caso abbondante talco per facilitare lo scorrimento). Per farlo ho usato un tondino da 3 mm (molto rigido e robusto che per una cima da 12 basta e avanza) facendo diventare incandescente una estremità per poterla battere e appiattire, ma la parte più difficile è stato fare il buco.
Grazie opinionista, provo a farlo, lavoro in una officina meccanica e non dovrebbe essere complicato farlo, grazie!
(05-05-2024 17:41)ibanez Ha scritto: [ -> ]lavoro in una officina meccanica
Non ti sarà allora difficile realizzare anche un ago doppio (con asola leggermente allagabile) in tondino inox da 1,5 o 2 mm. Fosse il problema principale sarà trovare il tondino (qui da noi sotto i 3 mm è quasi una rarità).
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Ciao, io dopo averle provate tutte da ormai 5 o 6 anni ho adottato questo sistema che vedi in foto: Scotte impiombate e grillo tessile con un giro di nastro in velcro per bloccare il nodo diamante all'interno della brancarella di bugna. Funziona strabene, scorre benissimo in virata, è leggero, da che lo uso non ho mai avuto alcun problema. Consigliatissimo!
(06-05-2024 10:43)Tatone Ha scritto: [ -> ]Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Ciao, io dopo averle provate tutte da ormai 5 o 6 anni ho adottato questo sistema che vedi in foto: Scotte impiombate e grillo tessile con un giro di nastro in velcro per bloccare il nodo diamante all'interno della brancarella di bugna. Funziona strabene, scorre benissimo in virata, è leggero, da che lo uso non ho mai avuto alcun problema. Consigliatissimo!
Tatone, qusto è la perfezione! Peccato che io non posso farlo perchè la mia bugna non è così ampia.
Ma prima o poi anche io mi impiombo le gasse
Se ci stava la scotta passata a bocca di lupo ci starà anche il grillo tessile. Se proprio non ci sta il bottone, diminuisci il diametro del dyneema (così che il bottone diventi più piccolo) e aumenti la lunghezza del grillo in modo da fargli fare due giri.
Risfogliando “Rigging” di Brion Toss, che non consultavo più da molti anni, ho ritrovato il disegno della sua “Bacchetta magica per impiombare” che lui definisce “Lo strumento migliore per lavori di impiombatura su cime calzate” (pag. 143).
Eccola nella realtà (foto prese dal link sotto indicato)
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https://www.sailrite.com/Splicing-Wand-L...pe-3-8-3-4
Dovrebbe funzionare così
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PS. Il sistema di Tatone è quello ovviamente ottimale per quanto riguarda la posizione del nodo diamante o bottone. Posso però dire che in oltre 15 anni di utilizzo del sistema che ho illustrato nel mio intervento del 3 maggio h. 08:27 (cioè con il bottone messo a casaccio, quindi anche fuori dall’occhiello della bugna) non mi ha mai dato problemi di inciampo o bloccaggio da qualche parte (al contrario delle precedenti gasse annodate).
Poi concordo con cmv88 quando dice che si tende ad esagerare con i diametri del dyneema scalzato rispetto ad utilizzi abbinati a cime in poliestere a doppia calza. Per una scotta da 12 io userei un grillo fatto con dyneema da 6 (a voler proprio esagerare), quindi con un “bottone” da 18-20 mm che entra anche negli occhielli dei fiocchi per le derive.