Ciao, qualcuno sa dirmi le misure specifiche del fiocco per il Comet 7.70?
Mi risulta sia da 12 mq
Grazie
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Il fiocco 1 è circa metà del genoa max, lp 150% della J, genoa 24 mq. fiocco 1 = 12 mq.; poi c'è il 2 e il 3 che è il ficco da tempesta.
(06-05-2024 13:17)bullo Ha scritto: [ -> ]Il fiocco 1 è circa metà del genoa max, lp 150% della J, genoa 24 mq. fiocco 1 = 12 mq.; poi c'è il 2 e il 3 che è il ficco da tempesta.-
Grazie! Vorrei capire la misura esatta in cm perché ho solo genoa, randa e tormentina
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(06-05-2024 16:48)alanix777 Ha scritto: [ -> ]Grazie! Vorrei capire la misura esatta in cm perché ho solo genoa, randa e tormentina
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La domanda è un po' strana: se vuoi la misura esatta, devi prendere le misure sulla tua barca, perché diventa determinante la configurazione del tuo rollafiocco.
Se vuoi leggerti un bel thread sull'argomento ho trovato questo:
https://forum.amicidellavela.it/showthre...tid=105442
aggiungo anche questo articolo che spiega un paio di misure:
https://www.solovela.net/immagini/Tecnic..._Genoa.pdf
Ok grazie!
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Ma questo fiocco dove andrebbe inferito ??
Sullo strallo con i garrocci oppure sull'avvolgifiocco al posto del genoa ??
Nel secondo caso l'inferitura non può essere corta come nel primo, perchè la girella dell'avvolgifiocco deve comunque arrivare a pochi centimetri dall'uscita della drizza o dal guidadrizza.
(07-05-2024 09:22)albert Ha scritto: [ -> ]Ma questo fiocco dove andrebbe inferito ??
Sullo strallo con i garrocci oppure sull'avvolgifiocco al posto del genoa ??
Nel secondo caso l'inferitura non può essere corta come nel primo, perchè la girella dell'avvolgifiocco deve comunque arrivare a pochi centimetri dall'uscita della drizza o dal guidadrizza.
Grazie albert, avvolgifiocco
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(07-05-2024 11:45)alanix777 Ha scritto: [ -> ]Grazie albert, avvolgifiocco
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Allora non si usa fare il fiocco#1, ma un Olimpico con la bugna di scotta sufficientemente alta per arrivare al carrello sulla rotaia.
Io non ho capito se questo fiocco intermedio deve essere avvolto o è un cambio che si fa con l'aumentare del vento, dice di avere anche il fiocco da tempesta.
Usare il fiocco uno con vento debole vuol dire non camminare, rendere la barca zoppa. Quando il vento diminuisce bisogna alzare di nuovo il genoa.
Le misure puoi anche ricavarle da solo come indicato in questo schema, partendo dalla figura in scala e conoscendo la lunghezza di I e J, la lunghezza dell’inferitura del tuo genova e la sua posizione lungo lo strallo, la lunghezza e la posizione del carrello (blu).
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Il fiocco olimpico cui alludeva Albert (in verde) dovrebbe avere all’incirca le misure che vedi (l’inferitura l’ho considerata uguale a quella del genova) con il carrello quasi tutto spostato in avanti per conservare un piccolo margine di regolazione. La superficie di circa 11,5 mq. misurati in piano (come se la vela fosse un normale triangolo bidimensionale), potrebbero dare i circa 12 mq. nello sviluppo tridimensionale.
Ovviamente io sono andato a spanna perché l’unica misura che ho dato per buona è stata la lunghezza dello scafo e la proporzione in scala del disegno cui ho fatto riferimento. Tutte le misure andrebbero invece prese a bordo con precisione.
Il punto di scotta va bene per la bolina, esattamente messo sul prolungamento della mediana dell'inferitura, alle andature via via più lasche va portato più in avanti e andrebbe portato più in fuori ma non si può, al massimo sulla falchetta mettendo una pastecca.
(08-05-2024 06:12)opinionista velico Ha scritto: [ -> ]Le misure puoi anche ricavarle da solo come indicato in questo schema, partendo dalla figura in scala e conoscendo la lunghezza di I e J, la lunghezza dell’inferitura del tuo genova e la sua posizione lungo lo strallo, la lunghezza e la posizione del carrello (blu).
Il fiocco olimpico cui alludeva Albert (in verde) dovrebbe avere all’incirca le misure che vedi (l’inferitura l’ho considerata uguale a quella del genova) con il carrello quasi tutto spostato in avanti per conservare un piccolo margine di regolazione. La superficie di circa 11,5 mq. misurati in piano (come se la vela fosse un normale triangolo bidimensionale), potrebbero dare i circa 12 mq. nello sviluppo tridimensionale.
Ovviamente io sono andato a spanna perché l’unica misura che ho dato per buona è stata la lunghezza dello scafo e la proporzione in scala del disegno cui ho fatto riferimento. Tutte le misure andrebbero invece prese a bordo con precisione.
Grazie mille, davvero utile la tua ricostruzione. Nel week end prenderò qualche misura e poi magari vi romperò di nuovo le scatole
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(08-05-2024 08:19)bullo Ha scritto: [ -> ]Il punto di scotta va bene per la bolina, esattamente messo sul prolungamento della mediana dell'inferitura, alle andature via via più lasche va portato più in avanti e andrebbe portato più in fuori ma non si può, al massimo sulla falchetta mettendo una pastecca.-
Giusta riflessione
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Ovviamente devi verificare bene anche la posizione delle sartie e delle crocette (che sembrano molto lunghe) e le relative interferenze con la vela e la scotta.
Se dovrai far passare la scotta esternamente alle sartie avrai una sensibile riduzione delle capacità boliniere rispetto al genova e probabilmente dovrai accontentarti, al massimo, di una bolina larga.
L'angolo tra asse longitudinale e punto di scotta circa 8°,man mano che il vento aumenta dovrebbe aumentare 12°, 4° in meno, però la velocità nave rimane sempre la stessa raggiunta quella critica di bolina per cui l'apparente verrà meno in prua e sarà vantaggioso avere più spinta in avanti per vincere le onde che tendono a fermare la barca.
Bolinare è un'oppppppinione.
(09-05-2024 06:54)opinionista velico Ha scritto: [ -> ]Ovviamente devi verificare bene anche la posizione delle sartie e delle crocette (che sembrano molto lunghe) e le relative interferenze con la vela e la scotta.
Se dovrai far passare la scotta esternamente alle sartie avrai una sensibile riduzione delle capacità boliniere rispetto al genova e probabilmente dovrai accontentarti, al massimo, di una bolina larga.
Normalmente la scotta (e anche un angolino di vela) in bolina passa tra le verticali e le diagonali basse.
Confermo avendo avuto per tanti anni un cognac con piano velico molto simile.
Sicuramente in bolina la scotta ci passa all’interno della sartia verticale (con il mio olimpico la faccio passare anche all’interno della bassa), ma poi toccherà vedere cosa succede lascando. Inoltre le crocette in linea riducono i margini rispetto a quelle acquartierate (rispetto al mio disegno forse occorrerebbe stringere la base o rinunciare alla balumina dritta steccata). Sono dettagli da vedere direttamente in barca e difficilmente risolvibili a distanza su un forum, senza peraltro disporre di informazioni precise e complete.
(10-05-2024 06:27)opinionista velico Ha scritto: [ -> ]Sicuramente in bolina la scotta ci passa all’interno della sartia verticale (con il mio olimpico la faccio passare anche all’interno della bassa), ma poi toccherà vedere cosa succede lascando.
Quando si lasca, la scotta ovviamente va a strusciare sulla sartia verticale.
Se il bordo è lungo si passa l'altra scotta all'esterno, altrimenti si sopporta