I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Verniciare sotto i supporti dell'invaso
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Come verniciare l'AV sotto gli appoggi dell'invaso? Fate spostare la barca? Quando la virate per metterla in acqua date una rullata a quei punti aspettate un pó e e mettete in acqua? Con altri cavalletti scaricate un supporto alla volta e fate il lavoro?
Ho sempre visto il cantiere dare qualche rullata mentre la barca è sulle cinghie. Oltre i punti dove sono i supporti dell'invaso, c'è anche il fondo del bulbo da passare
da me ogni cavalletto ha i doppi tamponi... sviti uno, vernici... a vernice asciutta punti il primo e sviti il secondo...
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Io mi sono sempre accordato con il cantiere per mettere la barca in sospensione sulla gru (appoggiata alle cinghie) il pomeriggio precedente al varo come loro ultimo lavoro della giornata così da poter verniciare anche le taccate (previa carteggiata e pulitura come da manuale). Poi il giorno del varo mi alzo molto presto e vado in cantiere (da noi si può) a dare un’altra mano sulle taccate in modo che possa asciugare (abbastanza bene) nelle circa 2 ore prima che la barca sia varata. Mai avuto problemi rispetto all’altra parte della carena trattata secondo i criteri normali
@vonkapp Anche il mio cantiere ha qualcosa del genere !!!
Anche io due mani al volo mentre è sulle cinghie, subito dopo in acqua. Ad ogni alaggio ho l' impressione che le taccate siano rimaste più pulite del resto della carena.
Gli invasi con le taccate sono un sogno da queste parti.
Tutti i cantieri le taccate le fanno con la barche sulle cinghie e non c'è nessun problema.-
Se devi dare solo l'AV potrei concordare ma non troppo altrimenti i tempi di asciugatura fuori polvere etc etc che c'è le scrivono a fare. Ma se devi fare cicli piú invasivi tipo antiosmosi Ticoprene od altro, che fai? Per il prossimo inverno pensavo di studiare qualcosa magari un piede da impalcatura messa al contrario da appoggiare a terra e venga bloccato con bulloni ad U sul puntello dell'invaso principale ed in alto la vite di regolazione.
se devi dare solo l'antivegetativa puoi farlo abbassando il supporto di un paio di giri lasci asciugare è poi fai i altri tre, se invece si tratta di fare cicli anti osmosi bisogna costruire dei cavalletti apposta da adattare allo scafo. .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
fatto nel 2023
Per alzare i vasi e poi puntellare la barca esistono i crick e la binda, con i cugni alzano le navi. Non ho mai visto differenze con il resto della carena dove vengono fate le taccate e si aspettano solo quei 20 minuti prima di metterla in acqua.-
Non si può fare con le AV all'acqua. Quelle con solvente anche se non rispetti i tempi canonici resistono senza problemi. Magari non ci navigo 10 ore appena rimessa in acqua.
Io uso i puntelli sotto la prua e sotto la poppa per staccare i piattelli di quanto basta per poterci dare l'antivegetativa. L barca la tacco io qualdo la alo e so bene quanto carico (poco) ho dato ai piattelli e quanto ho scaricato sul bulbo e sui puntelli. I puntelli li carico/scarico utilizzzando il tanspallet del circolo che alza 2 ton

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Da me usiamo spostare, con le fasce, quel tanto la barca sulla invasatura per fare le tacche. 20 minuti eppoi varo. Posso dire che poi non c'è alcuna differenza, non noto maggiore attività biologica
Secondo me dipende molto dal tipo di antivegetativa, una autolevigante potrebbe soffrire di più a causa dello strato ridotto della singola mano.
Cmq Se non ci fosse differenza allora potremmo fare sempre solo una mano a tutta la carena senza neanche preparare bene il fondo.
Io invece in 40 anni di bagni con spugnetta la differenza nei punti delle taccature l'ho vista eccome!
Da me , di solito , sulle cinghie . Per spostarla sull’invaso : 120 euro !
Già, é quello che chiedono anche a mé
Come parlare da soli in mezzo al desrto del Sahara, vi si spiega come si fa ma è innutile.
La vela è un'opppppinione e anche fare le taccate è lo stesso.-
No bullo, é un forum, ognuno é libero di dare il proprio contributo per quello che sà o nei modi in cui lavora che possono differire da mare a mare, poi ognuno tra le proprie conclusioni, per quel che mi riguarda le taccate le faccio da una vita conuna mano sull'invaso e la se onda sulle cinghie.
nel primo giro di refit era su un invaso a selle longitudinali, quindi buona parte era impossibile da raggiumgere per il ciclo di C10/10.
risolto con un puntello ad hoc da mettere sulla chiglia (nei punti strutturali), sotto cui avevo un cric idraulico da 3ton. con cui alzavo di qualche cm, poppa o prua a seconda della necessita', contro bilanciavo il movimento del bulbo taccando con spessori.
nei successivi interventi o facevo rimuovere un puntello o facevo i ritocchi quando era sulle cinghie prima del varo.

l'attuale carrello ha selle trasversali e adottero' lo stesso sistema (in realta' l'ho gia' fatto spostando la fascia posteriore su una paratia strutturale che era stata "mancata" al momento dell'alaggio.)
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