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In caso di vento rafficato(molto spesso sul Lago e' cosi') come si comporta una randa senza trasto ma con due punti fissi? si riesce a mollare velocemente la scotta della Randa in caso di necessita? nel caso specifico Oceanis 323.
grazie
Due punti fissi? Ricordo che la scotta era fissa su un punto e lo svergolamento regolato col vang.
Vista la poca sovrapposizione del fiocco a prua la randa non va cazzata col boma al centro ma con 10° rispetto all'asse longitudinale.
Ricordo che il 323 correva molto bene con 15 di app. di bolina larga sempre sopra i 7 nodi.
(22-03-2020 22:21)einstein Ha scritto: [ -> ]La prima.
[u]Dopo la virata bisogna recuperare velocità, quindi: più angolo di attacco, vele relativamente grasse (allentare paterazzo, raddrizzare albero, lascare tesabase) e dare svergolamento marcato; questa ultima manovra potrebbe sembrare una contraddizione se cerchiamo un aumento di potenza, ma in questo modo si favorisce il flusso, considerando anche il fatto che, con vento leggero, il gradiente verticale risulta molto più accentuato.[/u]
Naturalmente, all'aumentare della velocità, si potrà ridurre svergolamento e angolo.
La seconda opzione, con randa cazzata, per me stride con il concetto di gradiente detto sopra; ma non nego che sia una tecnica comunque usata.
ciao
Non saprei dire meglio.
Il boma sopravento può dare il senso di far qualcosa ma non mi è mai sembrato utile a camminare di più con poca aria.
Le rande piatte sopportano bene il sopravvento, quelle cicciotte no. se lascate base con poco vento meglio non portare il boma oltre la mezzeria e abbastanza inutile cercare lo svergolamento... Poi c e l altro modo.... Non e ne meglio ne peggio... Solo un altro.
(04-11-2021 13:35)bullo Ha scritto: [ -> ]Due punti fissi? Ricordo che la scotta era fissa su un punto e lo svergolamento regolato col vang.
Vista la poca sovrapposizione del fiocco a prua la randa non va cazzata col boma al centro ma con 10° rispetto all'asse longitudinale.
Ricordo che il 323 correva molto bene con 15 di app. di bolina larga sempre sopra i 7 nodi.-
scusa hai ragione , scotta fissa su un punto. la mia preoccupazione era nel caso di raffiche se devo mollare la randa,stando al timone , la scotta arriva sul winch sulla tuga e non posso farlo in fretta. alcuni mi dicono che avro' molti problemi con quel tipo di circuito randa, senza trasto e sanza carrello , fatica a regolare la randa non essendo immediata la risposta.....ma non l'ho ancora provata e sono fiducioso. se e' stata fatta cosi' probabilmente e' solo questione di prenderci la mano.
Non è un deriva che se non laschi ti rovesci, al limite andrai in straorza. Se sei solo è giunto il momento di ridurre.
Le raffiche decidono quanta tela tenere su.
La vela èun'opppppppinione.
Sto ripensando di armare all'occorrenza la scotta randa sulle rotaie del genoa , uno spostamento reversibile senza fare buchi ecc, lasciando come principale quello al centro del pozzetto, quando siamo in tanti bambini e consorte che cercano comodità (ed ogni scusa è buona per lamentarsi) e il vento lo permette, per non mettere troppo sotto sforzo le rotaie .
Ho fatto uno schema con un sistema che ripartisce le forze su tutte due le rotaie, non so se può funzionare.
Le rotaie sono sulla tuga
se sul dormiente della scotta metti un altro bozzello rinvii da ambo le mura la scotta, un pò alla tedesca per capirci così la puoi cazzare sopravvento.
(08-01-2022 22:40)Wally Ha scritto: [ -> ]se sul dormiente della scotta metti un altro bozzello rinvii da ambo le mura la scotta, un pò alla tedesca per capirci così la puoi cazzare sopravvento.
Non è troppo complesso e forse superfluo su un 29 piedi la scotta alla tedesca? Poi in quella maniera il carico sarebbero distribuito su un solo carrello, anche se effettivamente lavora sul quello opposto del genoa....
Eppure è una buona idea .
Non ci siamo capiti, la cima invece di annodarla sotto al boma la fai passare in un altro bozzello e lo rinvii a sx in pozzetto su un altro stopper cosí hai i due capi della scotta rinviati in pozzetto ognuno su un lato così puoi cazzare sempre da sopravvento
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(09-01-2022 01:27)Wally Ha scritto: [ -> ]Non ci siamo capiti, la cima invece di annodarla sotto al boma la fai passare in un altro bozzello e lo rinvii a sx in pozzetto su un altro stopper cosí hai i due capi della scotta rinviati in pozzetto ognuno su un lato così puoi cazzare sempre da sopravvento
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Ho capito, è un ottima idea, grazie!!
Sì, ma davvero è necessario cazzare sopravento? E tutto quel cordame in giro cosa farà quando lasco con i bimbi in giro per il bagnetto?
Oggi è grigio e uggioso, così mi vengono pensieri scomodi
Il "cordame" è sopra lo sprayhood, quindi fuori traiettoria,sempre meglio di essere al centro al centro del pozzetto, che rimane il suo posto quando voglio.
In famiglia siamo in 5 e il pozzetto non è grande.
Ciao amici,
Riporto un trafiletto che ho trovato sul web che parla di regolazioni vele con cattivo tempo e chiedo: per aumentare lo svergolamento della randa non bisogna spostare il trasto sopravvento? E anche il wang, sicuro che va cazzato?
per diminuire la spinta del vento nella parte alta
delle vele già ridotte e limitare al massimo lo sbandieramento e la tendenza alla
straorza, si dovrà spostare il carrello di scotta della randa completamente
sottovento, cazzare il wang e la scotta della randa “a ferro” ottenendo così uno
svergolamento in alto
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(28-08-2024 09:00)Comante Ha scritto: [ -> ]Ciao amici,
Riporto un trafiletto che ho trovato sul web che parla di regolazioni vele con cattivo tempo e chiedo: per aumentare lo svergolamento della randa non bisogna spostare il trasto sopravvento? E anche il wang, sicuro che va cazzato?
per diminuire la spinta del vento nella parte alta
delle vele già ridotte e limitare al massimo lo sbandieramento e la tendenza alla
straorza, si dovrà spostare il carrello di scotta della randa completamente
sottovento, cazzare il wang e la scotta della randa “a ferro” ottenendo così uno
svergolamento in alto
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Scusa ma se non conosci le elementari regolazioni di una randa come fai ad andare in giro a vela ?
Le regolazioni si fanno opportunamente rispetto all'andatura ed all'intensità o regolarità o meno del vento. Il carrello su si tiene x stringere di più quando intensità del vento lo consente. L'apertura della randa si gestisce con la scotta e con il vang in base appunto alla situazione ed andatura oltre al tipo di barca. Ovviamente la randa va smagrita opportunamente.
Quando il tutto non basta più si riduce la tela. Non il contrario.
Trasto sopravento per tenere il boma al centro con scotta poco cazzata in condizioni di vento leggero di bolina.
Se cazzi il vang lo svergolamento diminuisce, senza se e senza ma.
Il vang su grosse barche di bolina non serve a nulla, solo su certe derive per imbananare l'albero ed appiattire la randa.
Con la scotta si da lo svergolamento col carello sul trasto si apre o si chiude la randa.
La vela è un'opppppinione la mia è che con poco vento si svergola e si ingrassa la randa, ocio però che con pochissimo vento troppo grassa i filetti fluidi si possono staccare e stalla.
Con vento si appiattisce cazzando la base e imbanando l'albero, io con vento non svergolo lasco solo sottovento scarrellando, c'è l'onda e in alto mi fileggia col beccheggio, invece ho bisogno di potenza.
Più o meno bordata dipende anche dalla vela di prua genoa o fiocco.
La cosa più importante è guardare il log che ti dice se hai regolato bene o male.
Grazie delle risposte, ma forse ho formulato male la domanda. La riposto più diretta: siamo d'accordo che di bolina portando il carrello della randa sottovento e cazzando la scotta randa NON si genera uno svergolamento? Casomai lo si riduce
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