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Versione completa: Svergolamento randa - Trasto
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Interessante la discussione sul windsurf, ma mi sembra porti fuori strada rispetto all'argomento iniziale, che erano le manovre utili a svergolare le vele su una barca a vela.

Fuori tema per fuori tema sarebbe interessante discutere di come utilizzare queste manovre al meglio, molto più difficile che elencarle pedissequamente come ho fatto io :-)
Kovalsky di bolina il vang non si cazza, non serve se hai la rotaia di scotta.
Sono stato una settimana su un 323 e nonostante avesse la pinna corta e l'elica fissa e poca vela a prua mi ha impressionato la velocità, anche a motore. L'unico neo la ruota, anche se si può mettere per chiglia, su una barchetta del genere.-
(03-12-2018 10:43)Emiliano666 Ha scritto: [ -> ]Interessante la discussione sul windsurf, ma mi sembra porti fuori strada rispetto all'argomento iniziale...

concordo, con quel post volevo sottolineare che secondo me non si può svergolare una vela senza stecche a puntare e/o senza flettere significativamente l'albero, pena una modifica del profilo della stessa vela.
in altri post di altri thread si dice che svergolare aiuta nelle ripartenze dopo le virate e sulle onde per esempio, questo credo avvenga per diversi motivi, compreso il profilo diverso, ma siccome bullo e Einstein sono due adv di riferimento e non sono d'accordo, mi taccio in attesa di avere la barca in acqua per scattare due fotografie che confutino, se é il caso, la mia ipotesi
La vela di quel wind surf rappresenta bene lo svergolamento.
Quale manovra serva ad una vela per essere svergolata è legato all'armo. Con un albero flessibile come quello di un ws, basta aumentare il tiro del caricabasso e pigandosi l'albero, la balumina scarica. Su un 470 cazzi il vang, pieghi l'albero e apri la balumina . Su un cabinato, può cazzare quanto vuoi il vang ( al punto di spaccare il boma o gli attacchi del vang ), ma la balumina nn scarica, anzi tenendo cazzato il vang a ferro, gli fai fare l'unghia alla balumina.
Su un cabinato il vang può essere usato in bolina, come tensione minima di balumina, quando laschi la scotta sotto raffica. una sorta di "precarica". Va da se che questo tipo di finezza, prevede un uomo alla randa dedicato che normalmente ha senso solo in regata.
(03-12-2018 15:57)marcofailla Ha scritto: [ -> ]concordo, con quel post volevo sottolineare che secondo me non si può svergolare una vela senza stecche a puntare e/o senza flettere significativamente l'albero, pena una modifica del profilo della stessa vela.
in altri post di altri thread si dice che svergolare aiuta nelle ripartenze dopo le virate e sulle onde per esempio, questo credo avvenga per diversi motivi, compreso il profilo diverso, ma siccome bullo e Einstein sono due adv di riferimento e non sono d'accordo, mi taccio in attesa di avere la barca in acqua per scattare due fotografie che confutino, se é il caso, la mia ipotesi
Scusa marco, non ho ancora ben capito quale sarebbe la tua ipotesi in contrasto con la mia e di bullo, saresti così gentile di riassumerla, giusto per chiarire.
ciao
quello che avevo scritto più su, messaggi 10 e 15, cioè che a occhio lascando la scotta la balumina in alto si apre, svergola, ma il resto della vela si ingrassa e che quindi mollare scotta per scaricare vento produca anche un profilo più grasso deleterio al fine di controllare meglio un eccesso di portanza.
a tal fine io scarrello con la scotta (o il vang) cazzata perché così la vela mi si mantiene più piatta
(03-12-2018 17:27)marcofailla Ha scritto: [ -> ]quello che avevo scritto più su, messaggi 10 e 15, cioè che a occhio lascando la scotta la balumina in alto si apre, svergola, ma il resto della vela si ingrassa e che quindi mollare scotta per scaricare vento produca anche un profilo più grasso deleterio al fine di controllare meglio un eccesso di portanza.
a tal fine io scarrello con la scotta (o il vang) cazzata perché così la vela mi si mantiene più piatta
Grazie per il Bignami; ciò che dici purtroppo è una credenza abbastanza comune, ribadisco: quando laschi per svergolare, togli potenza a tutti i profili orizzontali, non solo in alto.
Per quanto concerne il depotenziare scarrellando (diminuendo l'angolo di incidenza) è un'altra corrente di pensiero che, a parer mio, è valida con vento rafficato e mare calmo, con onda è preferibile agire sullo svergolamento.
ciao
marco le vele si regolano, parlo di bolina, se ci sono raffiche e rischi di straorzare perchè non ce la fai più a tenerla devi lascare, tu che sei al timone chiami il randista che anche lui dovrebbe vedere.
Se al timone ci sono io invece non serve perchè non do mai troppo timone, non lo mando in stallo, la faccio orzare finchè le vele perdono potenza e poi poggio e rimetto in rotta, questo se non c'è onda perchè allora bisogna ridurre perchè quando sono sulla cresta devo dare una poggiattinaSmiley4Smiley4Smiley4Smiley53Smiley53Smiley53Smiley53
@einstein ti leggo sempre con piacere perché ho tanto da imparare, davvero! metteró alla prova la mia credenza appena posso, con una sola postilla: io non ho parlato di modificare la potenza di un profilo ma solo di ingrassare codesto profilo, cosa che insieme alla diminuzione dell'angolo di attacco produce certamente una riduzione della portanza, ma il profilo della vela, mia credenza, si degrada (in termini di spostamento del centro velico, superficie velica esposta e resistenza)
(03-12-2018 19:07)bullo Ha scritto: [ -> ]marco le vele si regolano, parlo di bolina, se ci sono raffiche e rischi di straorzare perchè non ce la fai più a tenerla devi lascare, tu che sei al timone chiami il randista che anche lui dovrebbe vedere.
Se al timone ci sono io invece non serve perchè non do mai troppo timone, non lo mando in stallo, la faccio orzare finchè le vele perdono potenza e poi poggio e rimetto in rotta, questo se non c'è onda perchè allora bisogna ridurre perchè quando sono sulla cresta devo dare una poggiattinaSmiley4Smiley4Smiley4Smiley53Smiley53Smiley53Smiley53
mi dai un'idea di comprendere il troppo timone?
ad istinto lo capisco ma vorrei un dato oggettivo su cui lavorare in barca .. io generalmente quando ho idea di dare troppo timone lasco la randa.. scarrello ecc... ma forse lo faccio troppo presto..
Scetti esci da solo scotte legate e lo capisci da solo. Ci vuole un pò di sensibilità, meno che andare con lo spi con scotte legate e portarlo col timone orza poggia.-
@ marcofailla

[attachment=36057]
E comunque, in presenza di mare formato è sempre preferibile la soluzione "B".
ciao
trim lho letto anch'io, c'è ZK in copertina e lui é d'accordo con te, e anch'io con te e con bill. io dico un'altra cosa. via web ci si capisce male, mi piacerebbe molto parlarne con te, bullo, le e con tutti gli altri in barca in un'uscitina di questo inverno siciliano con 22 gradi sopra lo zero
siccome una immagine é meglio di cento parole, io voglio semplicemente dire questo
[Immagine: 8828cb5417ce55b160ed7370c3cdd44a.jpg]
[Immagine: 34c58e2e470ef73d5738c9822594a17f.jpg]
tra le due foto ho mollato un po' la scotta randa tra una visita e l'altra, si é formata una superficie conica che ha modificato i profili incurvandoli
:-)
dimenticavo questa foto, scusate si può editare oltre i 30 minuti
[Immagine: da9adf8e5cbefde40bcf672c838ceb46.jpg]
(04-12-2018 12:55)marcofailla Ha scritto: [ -> ]... mi piacerebbe molto parlarne con te, bullo, le e con tutti gli altri in barca in un'uscitina di questo inverno siciliano con 22 gradi sopra lo zero

Piacerebbe molto anche a me, peccato ci sia qualche km di troppo fra noi.
ciao
PS A proposito della foto di copertina su Trim, dovevano specificare sotto: ecco come non deve essere regolata la tack del gen.
mmah, zk dice che li con un 38' scendevano pari al 50 piedi più avanti, ho capito però che pompavano costantemente il kite, ci sarà da credergli? io tendo a credere a quello che mi si dice anche perché penso che della aerodinamica delle membrane flessibili sottili (thin flexible membranes) neanche kutta ha ancora capito tutto
(04-12-2018 18:29)marcofailla Ha scritto: [ -> ]mmah, zk dice che li con un 38' scendevano pari al 50 piedi più avanti, ho capito però che pompavano costantemente il kite, ci sarà da credergli? io tendo a credere a quello che mi si dice anche perché penso che della aerodinamica delle membrane flessibili sottili (thin flexible membranes) neanche kutta ha ancora capito tutto

Dalla foto la tack è esageratamente lasca e sottovento, se la vela non è corta ed è stata tagliata per quella barca, avrei preferito vedere la bugna abbassata al max (sulla mezzeria della barca) e la scotta lascata a dovere. La tack va lascata (non troppo ) quando rimane dalla mezzeria a sopravento, mai sottovento.
ciao
Molto interessante.
ZK non può scrivere. Sarebbe possibile vedere la foto?
hmm, avendo qualche copertina all'attivo, le foto non sono mai scelte per significatività o esatta corrispondenza ad una perfettissima realtà, spesso la domanda dell'editore è : "ha una qualche foto da proporre", magari di amici di amici di amici, guardano se si intona al tutto e la mettono, così non si devono pagare diritti addizionali, specie piccoli editori, traduzioni eccSmile
(05-12-2018 00:32)osef Ha scritto: [ -> ]Molto interessante.
ZK non può scrivere. Sarebbe possibile vedere la foto?

Ecco la foto incriminata:
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Che ci azzecca (come direbbe qualcuno) con ciò che è spiegato molto bene nel testo?
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ciao
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