Vedo sempre piu cantieri che omettono il trasto della randa mettendo solo 2 punti fissi.
Cio' sta avvenendo anche su barche di dimensioni oltre i 10 mt.
A me sinceramente questa "evoluzione" sembra solo un metodo per far risparmiare il cantiere su barche "piccole", e sinceramente non mi piace per nulla.
Credo che una regolazione del trasto sia piu "puntuale" e pratica anche per un crocierone.
che ne pensate?
il trasto e' da navigatori o no?????
Meglio un buon "punto fisso" (magari coadiuvato da un vang potente ed un boma opportunamente rinforzato) che il solito trastino da 1 metro sulla tuga
il trasto è necessario.
su una barca a vela.
poi ci sono barche che hanno un palo piazzato in coperta e li può andar bene il punto fisso. tanto chi lo muove da li?
Magari meglio un bel motorone di quelli seri.
risparmiare....?!?
mi sembra lo abbiano tolto anche sul nuovo GS 46, che viene via a soli 600k....
Pero' c'e' il roll bar....
Esatto Paepi.... e la cosa ... mi perplime....
...assolutamente trasto...
si OK ma quali sono gli svantaggi dei 2 punti invece che del trasto?
io credo che non sia possibile una regolazione fine della randa, ma ...
piu esperti??
Trasto.
Forever.
Due punti ripartiscono solo lo sforzo in coperta: si usavano sulle barche di legno.
pensavo ne nascesse una discussione interessante
devo concludere che il trasto e' per "navigatori" i due punti per i "passeggiatori"?
(01-10-2015 03:30)infinity Ha scritto: [ -> ]pensavo ne nascesse una discussione interessante
devo concludere che il trasto e' per "navigatori" i due punti per i "passeggiatori"?
Più o meno è così, sempre più persone passano dal motore alla vela non per passione, ma soprattutto per motivi economici legati al consumo dei motori.
Quindi il mercato chiede barche sempre più semplici da gestire.
E quindi via trasto, via carrelli del fiocco, cunningham, regolazione del paterazzo e così via.
Secondo me prossimamente proporrano le barche con una leva a tre posizioni: bolina, traverso e lasco con le vele gia pre-settate.
E forse Beneteau con la vela alare ci sta arrivando
Comunque per me, che sono un novellino e dovrei preferire la semplicità, trasto per tutta la vita. Possibilmente vicino al timone da poter gestire anche con la ruota in mano.
Con un vang e il suo attacco al boma ben dimensionati, il trasto randa soprattutto quando e' in tuga per me può essere anche eliminato.
il trasto in tuga serve solo a ripartire lo sforzo.
il trasto per essere funzionale deve correre per baglio, il resto è chiacchiere
punto fisso? se po fa se la barca è ben pensata. certo no lo fare su un 50 piedi dove tra torretta randa e vang ci passano 3 metri e 4 persone...
(01-10-2015 03:30)infinity Ha scritto: [ -> ]pensavo ne nascesse una discussione interessante
devo concludere che il trasto e' per "navigatori" i due punti per i "passeggiatori"?
un trasto rollabile ??
Che cos'è la torretta randa?
Per barche da crociera con randa grande e fiocco/genoa senza sormonto la randa va lasciata più lasca, non serve scarellare sopra vento si può farne a meno, anzi non cazzando troppo si migliora la regolazione. Ad andature più lasche c'è il vang.
(01-10-2015 03:30)infinity Ha scritto: [ -> ]pensavo ne nascesse una discussione interessante
devo concludere che il trasto e' per "navigatori" i due punti per i "passeggiatori"?
credo sia così...
qunado sono in regata, si lavora più di trasto che di scotta, se sono a gironzolare in giro, il trasto lo uso solo per spostarlo da un lato quando ci fermiamo per fare +spazio in pozzetto
Trasto, paterazzo regolabile e carrelli del genova sono indispensabili anche per una barca da crociera.
Il trasto in tuga è più che sufficiente per una barca da crociera, dove le regolazioni di fino di fatto non esistono.
Non dimenticate che anche gli HR sono semplici da portare ma sono pensati non per inesperti bensì per chi fa lunghe navigazioni in equipaggio molto ridotto e, comunque, hanno tutte le succitate regolazioni, compreso il trasto in tuga (HR412).
Altre barche più "moderne", invece, sono palesemente pensate per semplificare la vita a chi arriva da un motoscafo da 200 litri l'ora, quindi levi tutte le manovre, levi il paterazzo acquartierando le crocette in maniera ridicola ma così si arriva meglio alla spiaggetta di poppa, levi il trasto perché tanto non lo sanno usare, metti un enorme tavolo in pozzetto che rende difficile qualunque manovra, due ruote di timone da 50cm di diametro che fa tanto VOR, levi il carteggio per fare la cabina doccia su un 30 piedi e gli interni li fai ampi e liberi, in modo che sia impossibile muovercisi a barca sbandata ma in porto siano una meraviglia.
Poi metti 55cv su un 40 piedi e risolvi brillantemente i problemi di performance.
Morale: il trasto è solamente uno dei dettagli più evidenti caduti in nome delle vendite ma sono tante le cose cambiate con la crisi.
per la crociera, il trasto (che sul gs 39 ho in tuga) non lo uso mai, se devo scarrellare sottovento prendo una mano in piu'... sopravento non lo porto, tanto cammina bene anche con le ariette...
forse non sono un navigatore...
ma le ultime 700 miglia per tornare dalla grecia in solitario (di cui almeno 500 solo a vela)e senza toccare il trasto...direbbero il contrario
naturalmente per un regatante sarebbe assurdo non averlo
io ho regatato tanto con un comet 45s che non aveva il trasto randa. era stata acquistata essenzialmente per la crociera poi l'armatore si era "infervorito"
si era ovviato con un paranchetto regolabile attaccato tra la fine del boma e la falchetta sopravvento.
svolgeva egregiamente la sua funzione in termini di regolazione.
era un po' una seccatura in manovra. bisognava liberarlo dallo strozzatore, sganciarlo dalla falchetta (solo la parte a falchetta non quella al boma ovviamente) e portarselo dietro a mano sull'altro bordo.
per venti medio leggeri funzionava benissimo per ventoni si toglieva e basta.
devo dire che quel paranchetto che a prima vista mi lasciava perplesso mi ha convinto completamente.