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Versione completa: isolamento galvanico impianto 12V e terra della 220
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Sulla questione delle correnti galvaniche e dei collegamenti elettrici tra le masse di bordo ho letto molto, comprese teorie completamente opposte tra loro, e alla fine ho fatto una media tra quanto ho letto e quanto sapevo e la situazione oggi nella mia barca è che sono collegate elettricamente assieme:
- la massa del motore
- tutti i negativi comuni della batteria servizi (lifepo4) e del motore (piombo)
-i serbatoi inox gasolio e acqua
-l'asse del timone inox
- l'asse dell'elica
nell'asse dell'elica (collegato a tutto il resto) ho uno zinco sacrificale e nell'elica un altro zinco dedicato all'elica. L'impianto della corrente alternata è oggi totalmente separato, ho il cavo della colonnina che arriva al quadro dove ho un differenziale generale e poi interruttori magnetotermici che attivano caricabatterie, boiler, prese elettriche interne. Ora ho acquistato un isolatore galvanico e pensavo di collegare la terra della colonnina con questo, e da questo con la terra dell'interruttore differenziale generale. Vedo dal manuale che si consiglia di collegare alla terra del differenziale anche tutti i metalli dell'imbarcazione (e quindi necessariamente anche i negativi delle batterie). Qui il manuale dove si vede chiaramente dall'immagine quanto descritto Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . Nelle vostre barche la terra della 220 è collegata al negativo delle batterie? Io fino ad ora ho sempre tenuto rigorosamente tutto separato...mi sbagliavo?
Io mi trovo più o meno nella tua situazione e da quanto avevo letto, farei esattamente quanto da te indicato, senza modificare altro...poi magari qualcuno più esperto ti saprà dire se (o perchè) apportare altre modifiche.
Io sono messo così: lo Sterling sulla massa che arriva da terra col cavo della 220v Poi negativi 12 v delle batterie avviamento servizi etc tutti insieme Le masse delle 220v di bordo (gialle/verdi) tutte insieme su una massa porosa a scafo SE avete il piede saildrive che è in alluminio NON va mai collegato a niente.
Non hai specificato peró se le terre della 220 oltre che sulla piastra porosa le hai collegate ai negativi 12V. Sul manuale sterling sembra proprio che vada fatto cosi
Ho le masse 220v separate dai negativi 12v. Poi è ovvio che si ricircolano tra di loro sott'acqua perché i negativi sono attaccati anche al motore e dalla linea asse vanno in mare. Altri hanno tutto insieme. Comunque l'importante è metterei lo Sterling sul il cavetto di massa che arriva dalla colonnina, proprio per evitare che si formi un loop barca-mare-pontile- colonnina- barca
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La norma ISO 13297 dice chiaramente che in presenza di RCD/GFCI (interruttore differenziale, salvavita) tutte le masse dell'Ac 230V devono essere collegate alla massa del motore, (e quindi al negativo batterie), che con le sue appendici immerse si comporta da dispersore, questo ovviamente mette a rischio di corrosione le suddette appendici per correnti impresse da banchina, (ove talvolta il loro valore in volt è più alto della barriera di 1,6V introdotta dal separatore galvanico a diodi), personalmente ho misurato oltre 10Volt in un'occasione (infatti le eliche erano sparite...).
L'argomento è stato affrontato più volte e mi pare anche in dettaglio.
Dal punto di vista della protezione per elettrocuzione quando è presente una sorgente Ac 230V è necessario che la barca abbia un dispersore di terra immerso, ma questo può essere realizzato con una piastra porosa immersa, invece di sfruttare le appendici metalliche in acqua, riducendo così il rischio di vedersele smangiucchiare...
Altrettanto giusto osservare che nel caso del sail drive Volvo (Yanmar è diverso), il piede non può essere considerato un dispersore perchè è isolato dal blocco motore.
Grazie Maema. Mi scuso se l'argomento è stato affrontato piu volte.. Quindi in definitiva consigli di collegare la massa 220 con la massa 12v la quale a sua volta è collegata (nel mio caso) al motore, all'asse dell'elica e allo zinco in questo installato che dovrebbe fare da elemento sacrificale
... possibilmente suggerisco di montare una piastra porosa (sempre immersa) e separare le masse 220Vac dai negativi per evitare di utilizzare le appendici immerse come dispersori ed evitare quindi corrosioni dovute a correnti impresse dalla rete di terra di banchina... Ad esempio dove c'è un generatore elettrogeno non faccio mai mettere in comune i negativi delle batterie motore/generatore, se serve fare un parallelo di emergenza per l'avviamento utilizzo un doppio contattore.
io ho una domanda ma se non ho la 220 in barca allora non ho bisogno di isolamento gavlcanico no?
Se ti riferisci all'isolamento tra SD (almeno Volvo) e motore, serve lo stesso
Grazie Maema, l'immagine adattata qui sotto dovrebbe somigliare alla soluzione che descrivevi. Puoi chiarire se i collegamenti ai due busbar vanno uniti dove c'e' la freccia rossa (al centro della figura)? Se ho capito bene, il tuo busbar di destra (AC e grounding, senza ritorno batterie) ha solo il collegamento alla piastra porosa, senza avere anche il cavo sul motore.
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@st00042 Intedevo "isolatore galvanico" non isolante
@Gabriele Si esatto, non deve esserci collegamento fra le masse delle apparecchiature a 220Vac ed il negativo batterie, quindi neanche fra piastraporosa e motore (che ha il negativo a massa...). Per quanto riguarda "Lighting" è un altro discorso, sperare(!) che il fulmine segua il percorso dei cavi fino alla piastraporosa è difficile... un eventuale evento ceraunico (bella parola vero !) seguirebbe il percorso più breve, quindi considera: albero-> bulbo, se sono vicini, cioè albero passante appoggiato su struttura metallica connessa alla chiglia, oppure appoggiato in coperta collegato in linea verticale sempre con il bulbo da un cavo di adeguata sezione... ai fulmini non piacciono le curve ! Infine (non mi stancherò mai di ripeterlo) se sono presenti altre sorgenti di Ac a bordo, generatori, inverter a meno di sistema di distribuzione IT, il Neutro DEVE essere collegato alla stessa piastra porosa ed è importante che il punto EP sia lo stesso per tutte le apparecchiature, altrimenti gli interruttori differenziali (salvavita) non funzionano ! Anche se nel 50% dei casi non è così. Smiley24
(10-01-2025 12:23)maema Ha scritto: [ -> ]non deve esserci collegamento fra le masse delle apparecchiature a 220Vac ed il negativo batterie

Concordo, ma a vedere la figura soprariportata direi che non è così, mi sembra tutto collegato insieme...o sbaglio a leggere la figura?
Non sbagli: il collegamento indicato dalla freccia centrale non corrisponde alla raccomandazione. La soluzione preferita da Maema dovrebbe invece essere cosi':
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Il collegamento alla piastra porosa non si aggiunge ma sostituisce il collegamento al motore. Seguendo il commento di Maema, ho anche reso esplicito il collegamento con l'inverter (in modo da far funzionare il differenziale anche in navigazione), e ho tolto dalla figura la protezione fulmini (che e' da un'altra parte).
Ok ultimo dubbio sulla figura: non è detto che il motore tocchi l'acqua, ad es. se sull'asse c'è un parastrappi, l'elica è isolata e la stessa cosa si verifica per (alcuni) S-Drive. Discussione molto interessante!
Questo e' vero, ma segnalo che possono esistere anche i "ní" e che molti armatori non sono neanche sicuri di come sono messi. A maggio un amico mi stava facendo vedere una cosa sulla linea d'asse della sua barca in secca, e per puro caso ha mezionato il fatto di ritenersi isolato. Per curiosita' ho prolungato il tester e ho trovato continuita' tra asse (vicino l'elica) e attacco del cavo di terra sul motore. Il caso da evitare dovrebbe essere quello con una o piu' connessioni irregolari con l'acqua: per esempio la figura di prima (msg #11), ma senza una buona conduzione sulla linea d'asse e senza piastra porosa. Piuttosto che una cattiva terra, forse sarebbe meglio avere un sistema deliberatamente privo di terra: ma e' importante che sia realizzato di proposito da qualcuno che lo sa fare, e con un dispositivo di controllo dell'isolamento. Mi pare un po' pericoloso il ragionamento di chi a occhio ritiene di essere in un sistema isolato.
@maema In assenza di piastra porosa le masse AC le collegheresti a quelle DC per scaricare in acqua o comunque separate?
il differenziale 30ma funge anche in assenza di opportuna rete di terra (è stato introdotto proprio per ovviare all'elettrocuzione per dispersione laddove le qualità dell'impianto di terra non erano note o non erano proprio). se avete differenziale a bordo evitate di collegare la barca alla terra della banchina.
Santicuti, prima di commentare preciso che non lavoro nel campo delle installazioni elettriche, non ho competenze professionali sull'argomento e sono lieto di attendere il parere di qualcuno che ne sa di piu'. Se dovessi riassumere a un tecnico il tuo post, lo farei con una semplice domanda: "Su una barca con la terra tagliata, il differenziale funziona come in un'abitazione senza impianto di terra?". E da quello che capisco bisogna distinguere tra rete banchina e inverter. Nel caso delle abitazioni non a norma, il collegamento con la terra è comunque presente all’esterno, nella centrale di distribuzione e nella cabina di trasformazione. In casa ciò causa il passaggio di corrente fuori dai cavi e l'intervento del differenziale, in caso di contatto della fase con una persona che tocca il pavimento (anche se non hai la protezione da contatti indiretti, sulla carcassa degli elettrodomestici). Una barca senza linea di terra potrebbe essere in una condizione simile quando prende corrente dalla banchina, con analogo passaggio di corrente in caso di contatto persona\mare, e analogo comportamento del differenziale di bordo (e di quello del cantiere). Viceversa, su una barca in navigazione con AC generata da un inverter non messo a terra, non c’è un motivo ovvio per cui una persona con piedi a mollo (o che tocchi un passascafo o un rubinetto) causi l’apertura del differenziale. Ho scoperto che quest'ultima situazione a qualcuno puo' persino sembrare sicura, ma a me pare solo meno prevedibile.
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