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Versione completa: Raymarine EV 100 ed attuatore idraulico
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Preferisco l’elettromeccanico, ma è una scelta personale. Ho visto diversi attuatori idraulici su barche francesi e la cosa che mi ha (negativamente) impressionato è la necessità di installare la versione 400 dell’EVO su barche che avrebbero potuto montare un attuatore elettromeccanico Tipo I e quindi un EVO 200, con un sostanziale risparmio. Il consumo di corrente va a vantaggio anche quello dell’elettromeccanico, si dice che l’idraulico sia più affidabile, ma ho amici che hanno da vent’anni un elettromeccanico senza alcun problema di affidabilità. Personalmente ho montato sulla mia barchetta un rotativo Tipo I con EVO 200 che agisce sul timone utilizzando i frenelli. Non ho potuto montare il lineare perché non c’era fisicamente lo spazio, a posteriori sono molto contento di questa scelta (obbligata!) perché il rotativo è ancora più affidabile del lineare, in quanto il movimento rotatorio del motore non ha bisogno degli ingranaggi che lo trasformano in lineare. È quindi meno costoso, più efficiente e l’installazione è molto più semplice: si interviene sull’asse della ruota del timone e non sull’asse del timone stesso. Unico svantaggio, se si rompono i frenelli timone ed autopilota diventano inutilizzabili, mentre con il lineare almeno l’autopilota continua a funzionare, e questo non è da sottovalutare. Spero di essere stato chiaro.
Ciao Pepe, grazie mlile per le informazioni, tutto molto chiaro. Questa mattina ho parlato con un rivenditore Raymarine qui nel marina di Valencia e mi ha detto piu' o meno quello che mi hai scritto tu sostenendo che l'idraulico e' esagerato e richiede la unita' 400 mentre cio' che mi consiglia e' l'elettromeccanico con unita' 200. Nel mio caso specifico lo spazio non manca e l'idea di avere un sistema di governo alternativo nel caso in cui ci fossero problemi con i frenelli mi fa orientare verso il lineare. Nei prossimi giorni passano in barca per dare un'occhiata e farmi un preventivo, vi tengo aggiornati.
Vorrei precisare una cosa rispetto all'attuatore MKII, quello presente nell'EVO 100 che si monta direttamente sulla ruota. Sono piú di 20 anni che é sempre uguale, fa il suo lavoro dignitosamente e rappresenta su molte barche un'alternativa economica ma seria rispetto ai piú costosi e prestazionali attuatori inboard. La Raymarine indica, se non ricordo male, un limite di 7,5 tonnellate a pieno carico per l'utilizzo dell'MKII, poi si passa agli inboard. Non é vero, é un limite fittizio, giusto per evitare di vedere sul Vespucci un MKII 33
In effetti il limite é piú che altro dovuto al diametro della ruota: una barca piccola e leggera con una ruota di grande diametro potrebbe avere (quasi certamente avrá!) sotto autopilota prestazioni con mare formato peggiori rispetto ad una piú grande e pesante con la doppia ruota e quindi con un diametro della stessa molto piú ridotto. Lo sforzo che applicate alla ruota e normalmente indipendente dalle dimensioni della barca o della ruota, con una ruota grande parte della demoltiplica é dovuta proprio al diametro della stessa, il braccio di leva é piú ampio. Al contrario con una ruota di piccole dimensioni la demoltiplica é dovuta agli ingranaggi (pignone, catena, frenelli e settore). L'attuatore MKII "impugna" la ruota sempre con lo stesso braccio di leva sia su ruote piccole sia su quelle grandi, rischiando di essere lento nelle correzioni ma potente sulle piccole e veloce ma sfiatato sulle grandi. Spero di non avervi annoiato troppo.
Grazie per la precisazione... e' proprio il problema che mi tocca con il First 375: a causa della pala "generosa", specialmente sotto vela con vento teso il timone diventa molto duro nonostante la ruota grande. Di conseguenza, come hai ben spiegato, l'attuatore MKII fa fatica.
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