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Versione completa: Avvolgifiocco quanto ti posso rollare ?
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Grazie Albert, come sempre sei illuminante.
Però a questo punto, considerando un genoa nato per essere rollato, ci sono comunque una sorta di "terzaroli" già inseriti da progetto dal velaio o si può rollare a piacimento?
(24-02-2025 12:27)Najapico Ha scritto: [ -> ]Bolina stretta mai rullare
Bolina larga/ traverso 2/4 giri
Andature portanti fin quando hai rotaia per portare avanti il punto di scotta

Concordo in pieno
Allora....
@juan@juan: I "bolli" colorati che si mettono per indicare le "mani di terzi" sulle rande e sui genoa avvolgibili sono solo dei riferimenti per poter scrivere sui manuali del proprietario quanto ridurre le vele in rapporto all'intensità del vento, ma nel 99 % dei casi non corrispondono ad un rinforzo cucito o fibrato nella vela.
Perciò non succede nulla sia che si avvolga a metà tra i bolli o che i bolli non ci siano.

@ Angelino: Il foam luff è realizzato da noi con una schiuma a cellula chiusa spessa 5 mm che si mette nel lato opposto alla banda e quindi rimane dal lato della canalina libera, in scia al profilo sporgente dell'avvolgifiocco. Perciò non dà grossi problemi di turbolenza; certo che con poco vento la parte di inferitura della vela è meno "sensibile" alle regolazioni.
Il foam è a cellula chiusa, dunque non assorbe acqua e nel nostro caso viene rivestito con lo stesso poliestere adesivo che usiamo per la banda anti uv, quindi rimane protetto.

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(24-02-2025 12:27)Najapico Ha scritto: [ -> ]Bolina stretta mai rullare
Bolina larga/ traverso 2/4 giri
Andature portanti fin quando hai rotaia per portare avanti il punto di scotta

Mah, dipende cosa intendi per bolina stretta, nel senso che tieni una bolina impiccata per non far sdraiare la barca, concordo, però rinunci molto all'avanzamento e introduci scarroccio, va bene se devi restare in quella condizione per poco tempo (es. scapolare un ostacolo).
In condizioni di vento sostenuto e miglia da fare, imho meglio prendere quei due giri e andare via con angoli più aperti e far camminare la barca
Bella vela Albert complimenti, mi ispira molto. Il foam ha la stessa durata della vela o bisogna cambiarlo prima ? Rollando un 20-30 % (o quanto) la vela rimane decorosa per la bolina ?
Grazie.
dico un ovvietà, ma sono dell'idea che ci sia una vela per ogni vento, anche se scomoda da sostituire sul rollafiocco; se devo fare qualche miglio, magari posso pensare di ridurre avvolgendo quello già issato, ma per navigazioni più lunghe meglio cambiarlo e non e non far danni....
Io uso un 130% in zone tranquille mediamente. Se vado in Egeo o lunghe tratte atlantiche monto un 110% piuttosto piatto. che se rullato qualche giro diventa abbastanza piccolo da stare su anche con vento forte senza diventare un sacco
(25-02-2025 19:09)Angelino Ha scritto: [ -> ]Bella vela Albert complimenti, mi ispira molto. Il foam ha la stessa durata della vela o bisogna cambiarlo prima ? Rollando un 20-30 % (o quanto) la vela rimane decorosa per la bolina ?
Grazie.

Il foam dura quanto la vela. Non va cambiato, perchè non si usura come la banda anti UV.
Con 5-6 giri di avvolgifiocco la vela riesce a fare ancora una bolina decorosa .... oltre bisogna poggiare un po', più per lo stress sulla vela che per la forma.

Certo, se si prevede di andare fare un mese di vacanza in Egeo e di risalire il Meltemi, è conveniente portarsi via un 100 % da issare in zona, o una trinchetta su un secondo strallo, se c'è la possibilità.
Domanda per Albert o per chiunque sappia la risposta; dato che non mi piace il genoa rollato, tendo a tenerlo tutto aperto e do la prima mano, diciamo intorno ai 20 di reale, genoa 130% dacron ferzi orizzontali 7.22 oz su barca 33 piedi (comet 333).
In queste condizioni ho sempre il timore che il genoa che tira tanto possa uscire dalla canalina, se il gratile è quello giusto per la canalina è un timore infondato o può succedere?
Sono sempre tentato di dare 1 giro, non per riddurre ma per diminuire la tensione della ralinga, ha senso?
E in generale, cosa rovina più il genoa, l'essere utilizzato a 20-25 perchè nel frattempo ho dato 1 o due mani, oppure lavorare avvolto di 3-5 giri sempre con i suddetti 20-25?
Se la ralinga è della misura giusta e realizzata con buoni materiali non c'è nessun pericolo, anche perchè la penna della vela è assicurata all'avvolgifiocco dal moschettone della swivel (mentre in una vela su tuff-luff è solo la ralinga che la tiene in posizione).

Mi sono però capitati un paio di casi in cui la ralinga di tipo economico (pvc termosaldato su un estruso i plastica come si trova ormai su tutte le vele di serie/economiche) si sia tagliata e la vela si sia staccata dal profilo.

Il mio suggerimento per quando si terzaruolano i genoa è di avvolgere sempre un paio di giri più del necessario in modo da ridurre gli sforzi sulla vela e sull'attrezzatura e comunque di ridurre in sintonia randa e genoa per avere sempre una barca equilibrata.
(27-02-2025 10:27)albert Ha scritto: [ -> ]Il mio suggerimento per quando si terzaruolano i genoa è di avvolgere sempre un paio di giri più del necessario in modo da ridurre gli sforzi sulla vela e sull'attrezzatura e comunque di ridurre in sintonia randa e genoa per avere sempre una barca equilibrata.

Albert, scusa se approfitto.
Il mio genoa al 106% ha superficie di 36 mq, la randa 44.
La mia logica è stata di iniziare terzarolando la randa, che anche ridotta mantiene una buona forma, e di ridurre il genoa solo in un secondo tempo.
Potresti rispondere che solo l'esperienza dice cosa è corretto ....ma spero in qualcosa di più!
Mi pare sia comunque diverso il caso di un fraazionato col genoa al limite del 100% e quello di un armo in testa con genoa al 135-150%.
Un'altra domanda. Navigando col genoa parzialmente avvolto, di bolina contro le onde a volte mi pare ci siano degli sforzi anomali sul profilo dell'avvolgifiocco, in corrispondenza ai punti dove la vela esposta al vento si incrocia col profilo. E' solo una impressione?
II° domanda non è una tua impressione gli angoli di penna e mura risultano senza rinforzo, senza bugna.
I° domanda prendere una mano abassi la penna che non avendo copertura del genoa stalla.
Dopo con la seconda e terza mano bisogna vedere come si comporta l'albero se non c'è uno stralletto a prua.
Non ho esperienza con alberi del genere anche se ho navigato ma mai con vento forte, sempre in crociera.-
(27-02-2025 11:04)_Mino_ Ha scritto: [ -> ]Albert, scusa se approfitto.
Il mio genoa al 106% ha superficie di 36 mq, la randa 44.
La mia logica è stata di iniziare terzarolando la randa, che anche ridotta mantiene una buona forma, e di ridurre il genoa solo in un secondo tempo.
Potresti rispondere che solo l'esperienza dice cosa è corretto ....ma spero in qualcosa di più!
Mi pare sia comunque diverso il caso di un fraazionato col genoa al limite del 100% e quello di un armo in testa con genoa al 135-150%.
Un'altra domanda. Navigando col genoa parzialmente avvolto, di bolina contro le onde a volte mi pare ci siano degli sforzi anomali sul profilo dell'avvolgifiocco, in corrispondenza ai punti dove la vela esposta al vento si incrocia col profilo. E' solo una impressione?

Hai ragione in tutto.
La mia risposta precedente era rivolta a ibanez che ha un comet 333, con genoa 130% armato in testa d'albero.
Ora con i piani velici con randa prevalente e jib 105 % frazionato prima di avvolgere il fiocco si da una mano alla randa.
Sì, il profilo dell'avvolgifiocco viene sollecitato a flessione e torsione, perciò bisogna seguire le specifiche e i dimensionamenti quando si installano.
Grazie Albert, sempre prezioso!
(27-02-2025 13:36)albert Ha scritto: [ -> ]Ora con i piani velici con randa prevalente e jib 105 % frazionato prima di avvolgere il fiocco si da una mano alla randa.

Nel mio piccolo… confermo
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