Sono un possessore di un flying junior (vedi
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Io userei il mogano massello con trattamento epoxy completo.
Un legno molto resistente per la deriva, ma purtroppo anche molto pesante e molto duro da tagliare, è il compensato di betulla con incollaggio marino (melaminico o fenolico). Per il timone io userei normale compensato marino di okumé. Come trattamento bastano 3-4 mani di epossidica (o anche poliuretanica monocomponente per legno lucida o satinata come ti piace di più ) + 2 mani all'occorrenza quando il trattamento comincia a dare evidenti segni di usura (graffi, abrasioni, ecc). Se puoi vuoi una deriva per saltarci sopra senza problemi, allora la fai con tre strati di compensato. Nello strato centrale, più spesso con le venature per il lato lungo fai dei tagli e inserisci tondini inox a tutta lunghezza che poi affoghi con epossidica caricata a microfibre. Poi chiudi a panino con gli altri due strati più sottili orientando le venature del legno sul lato corto. In pratica realizzi una trave in legno armato.
lascerei perdere l’acciaio: la deriva del fj ha una bella sezione già di suo a fronte di una lunghezza contenuta. in compenso la proteggerei da sfregamenti più o meno fortuiti con un tessutino di vetro da 60 max 80g che rimarranno comunque trasparenti preservando il legno a vista ma creando di fatto una struttura a sandwich e permettendoti di lavorare meglio spigoli e bordi. Come legno il mogano o l’okume vanno benissimo ma eviterei i compensati che per loro natura ti daranno venature orizzontali e verticali alternate man mano che sagomi il profilo; prenderei del massello da tagliare e poi incollare mantenendo le vene parallele.
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Il legno è molto resistente per vena, il compensato essendo gli strati incrociati in tutti i sensi. Ho visto il timone ed è a posto, basta portarlo a legno e ripitturarlo, usa la poliuretanica è più resistente, c'è anche mono e puoi dare mano sopra l'altra senza carteggiare rispettando i tempi.
Se la deriva è nello stesso stato del timone, io carteggerei e stuccherei i bordi con resina epoxi caricata con microsfere e poi applicherei uno o due tessutini di vetro da 80g/mq come suggerito da shein. Se il risultato estetico è soddisfacente lasci così, se non lo è ci dai un paio di mani di poliuretanica bianca. Comunque per suggerimenti:
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non avevo visto il timone, concordo che ti risparmieresti un bello sbattimento ripristinando le appendici esistenti. solo un consiglio: prima delle micro sfere aggiungi alla resina della polvere di legno così lo stucco non ti viene bianco. ne basta pochissima, te la puoi fare da solo con un pezzetto di qualsiasi legno e un foglio di carta abrasiva a grana grossa
Se si può recuperare il vecchio timone non serve mettersi a pastrocchiare con resina, addensanti e segatura (tanto il colore non verrà mai uguale e la riparazione si noterà, ammesso che tenga in quella zona). Basta rifilare un pochino la parte scheggiata in basso e lavorare un po’ con raspa e carta vetrata avendo l’accortezza di non farlo troppo sottile altrimenti si rischeggerà subito. Si perderà qualche cmq di superficie del timone ma è del tutto irrilevante. È invece più problematico il rivestimento in vetroresina perché se la superficie non è ben uniforme si formeranno delle bolle che poi si rompono e lasciano i crateri. Occorrerebbe prima stuccare con epossidica addensata con silice colloidale (che resta trasparente) per pareggiare e riempire tutte le imperfezioni. Per fare un bel lavoro è probabile che serva un’altra stuccata finale sopra la vetroresina sempre con epossidica + silice colloidale. Come tessuto io userei un 120 o anche 160 gr/mq. Si tenga presente che una laminazione di 1000 gr/mq non pressata (es. con sottovuoto) forma uno spessore di circa 1 mm. Comunque resto dell’idea che una buona verniciatura sia più che sufficiente trattandosi di barche che stanno perlopiù a terra e spesso coperte.
Molti di voi hanno notato che il timone è in condizioni non-pessime ... il che è vero ... la deriva, invece, è messa un po peggio. Attualmente non riesco a mostrarvi delle foto, ma purtroppo ci sono state anche delle leggere infiltrazioni d'acqua (la vernice che avevo dato all'epoca non ha tenuto cosi bene). Poi tra sole, caldo, umidità, etc etc si è anche gonfiata su un punto l'impiallacciatura del legno, a causa proprio delle piccole infiltrazioni. In ogni caso, grazie ai vostri consigli, ho deciso di sistemare queste qui che già ho, invece che ricostruirne delle nuove. Pensavo di seguire i consigli di molti di voi, ossia di cartare timone e deriva, e stuccare gli angoli con resina e tessuti di vetro. Per irrobustire un po la deriva, pensavo di aggiungere resina + fogli su tutta la superficie, e ricartare, mentre invece per il timone vorrei solo rifare gli angoli sbeccati. Potrebbe andare?
Se la deriva è messa maluccio e il legno si è addirittura impregnato di acqua come dici, andarla a rivestire con la fibra non è proprio un bel lavoro perché l’umidità resterà intrappolata e continuerà indisturbata il suo lavoro di marcescenza. Secondo me spendi meno e fai prima a rifarla nuova con una tavoletta di compensato che ti garantisce stabilità del legno in tutti i sensi delle venature, senza bisogno di laminazione suppletiva se lo spessore è sufficiente per saltarci sopra con la barca scuffiata (questo non lo so perché non ricordo come è fatta la deriva del Fj). Per riparare le parti sbeccate del timone vedi tu, ma se sono solo quelle che si vedono in fotografia anche qui faresti prima a tagliare e rifilare come avevo già suggerito (probabilmente l’acqua è infiltrata anche in quella parte di legno rimasta a nudo e quindi lo stucco che userai per chiudere e risagomare avrà scarsa presa). Io farei così.
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La parte da eliminare (linea celeste) è proprio misera e non cambierà niente sulle prestazioni del timone. In realtà sarei ancora più drastico e taglierei lungo la linea gialla
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dando così una forma più ellittica
Alla fine ho scelto di rifare nuovi deriva e timone, ma di utilizzare ancora questi per questa stagione. Vi aggiornerò non appena inizierò i lavori!