Chiedo consiglio su problematica riscontrata. Ho acquistato una barca di 24 piedi (Dufour 1800), ma alla prima uscita, con 5kn di vento ed equipaggio esperto, si è spezzato l’albero. Ho scoperto poi che era stato riparato malamente (con 2 staffe d'acciaio rivettate esternamente all'albero). Alcuni veterani della vela mi consigliano una riparazione nel seguente modo, convalidata da un artigiano che lavora l'alluminio (ma che non sa niente di vela/nautica e che quindi deve essere completamente imbocacto sul da farsi):
1. I due pezzi d’albero sono squarciati (rottura avvenuta a 5,10mt, in prossimità delle crocette), quindi si devono tagliare di circa 4 o 5 cm sia l’uno che l’altro moncone d'albero per rendere le due estremità dritte. La lunghezza dell’albero totale è di 10,80mt. La lunghezza diminuirebbe di 10cm;
2. Inserire all’interno del primo moncone per una lunghezza di circa 40cm un tubo (lungo 80cm) di alluminio duro dello stesso diametro dell’albero (una sorta di anima costruita appositamente) di spessore 3mm (lo spessore dell’albero è 1,5mm);
3. Quindi infilare la parte restante del tubo di 80cm dentro l’altro moncone di albero per gli altri 40cm rimanenti, unendo i due monconi e saldandoli (si potrebbero anche non saldare);
4. Rivettare “l’anima” di 80cm inserita internamente con rivetti distanti circa 15/20cm l’uno dall’altro, esternamente lungo i due lati dell’albero.
5. Abbassare l’attacco del boma dei 10 centimetri persi in alto;
6. Costruire un “tacco” da aggiungere alla base dell’albero (per recuperare i 10 cm persi); Di quale materiale si dovrebbe fare questo tacco ? Per essere resistente, ma che non ceda il passo a corrosioni galvaniche ? La base dell'albero sembra essere di una lega, ma non alluminio;
7. Sartiame e vele che sono illese dovrebbero poter essere usate esattamente come prima
Ritenete sia una riparazione sicura ed affidabile? Se ritenete sia un tipo di riparazione fattibile, avete consigli su misure, materiali o procedure migliorative?
l'operazione che descrivi si chiama mancionatura e si fa anche nel caso di alberi nuovi per cui non si è voluto pagare l'extra per il trasporto da intero, lo spezzone da inserire dovrebbe essere dello stesso modello di profilo ma di misura più piccola, avrai un po' più di peso in alto MA se la giunzione è a livello delle crocette non dovrebbe dare fastidio. Hai anche l'opzione di comprare un profilo nuovo e spostare tutto dal vecchio albero, resta comunque un lavoro che richiede tempo, ma non avresti il tacco e potresti comunque mancionare i due spezzoni per avere un albero di rispetto
Non vedo grosse controindicazioni; 80 cm mi sembrano surdimensionati alla bisogna; forse 60 bastano nel punto 3. pensi di saldare i 2 pezzi; a mio avviso non è necessario. in sede di rivettatura non lesinerei nell' applicare Tef-Gel sui rivetti (e mancioni) onde evitare corrosioni galvaniche e grippaggi. Applicherei 2 file di rivetti (a pezzo) sfalsati tra di loro. Tacco di 10 cm: di che materiale?
@clavy Si, mi dicevano che la tecnica è quella usata dalle case costruttrici per trasportare più agevolmente gli alberi lunghi oltre 14mt. Lo spezzone lo creerebbe ad hoc l'artigiano modellando un pezzo di alluminio e seguendo il profilo dell'albero. Stessa cosa per il tacco, che sarebbe costruito ad hoc sulla base d'albero originale. Ho valutato l'ipotesi del profilo nuovo, ma sarebbe molto più costoso sia economicamente che per tempi e modalità. L'artigiano che lavoro l'alluminio mi ha detto che gli porto l'albero la mattina e la sera me lo consegna. Abbassando il bome e inserendo il tacco...sartiame e vele restano ugualmente utilizzabili come in precedenza. Per logica sembra tutto ok...ma in pratica ?
@Frappettini Si, qualcuno mi ha anche detto che forse 60cm potrebbero andare pure, ma, mi chiedo ...quale possa essere la controindicazione nel farlo più lungo visto che sul costo non incide nulla? Anche sulla saldatura, mi hanno detto che non necessiterebbe in fondo ed effettivamente forse sarebbe meglio visto che il calore non è amico della'lluminio! Grazie per consiglio Tef-Gel. Si, l'idea è quella di due file di rivetti per pezzo e per lato albero, magari con rivetti più ravvicinati di 20cm, magari 10cm di distanza l'uno dall'altro. Ecco...sul materiale del tacco accetto consigli perchè non ho discusso di questo con l'artigiano
No saldare, L'albero lavora in compressione, per il piede usa un pezzo di alluminio pieno.
Non so aiutarti, ma mi chiedo come si possa vendere una barca che alla prima (non alla seconda) uscita ti regala un albero rotto. Eri all'oscuro della riparazione?
@juan@juan Si, completamente inconsapevole, di fatto un vero e proprio vizio occulto, da perseguire legalmente. Pensa se fossi stato con la famiglia, con la bambina piccola. Dopo la rottura si è anche alzato un pò il mare, io gestivo albero e vele in acqua, che con molta fatica sono poi riuscito a tirar su e il compagno governava a motore. Un incosciente a vendere senza dirlo, uno sprovveduto chi ha riparato in quel modo!
@bullo OK, si penso proprio che non vada fatta saldatura, grazie. Per il piede, anche io avevo pensato ad alluminio pieno, non l'ho voluto scrivere per non condizionare eventuali risposte.
Secondo me se giri per cantieri un albero usato da adattare lo trovi.E potrebbe costati meno del lavoro di mancionatura del tuo.
Anche io valuterei questa opzione
Sinceramente non capisco. Lasciando perdere la questione penale direi che è il venditore che deve preoccuparsi di fornirti un albero idoneo e funzionante. Io non toccherei nulla per non rischiare che il venditore poi cerchi scappatoie per non rispondere di quanto venduto.
se il danno era visibile " (con 2 staffe d'acciaio rivettate esternamente all'albero)" non so quanto il venditore sia responsabile, è stata fatta una perizia? voglio dire comprare una barca a vela e non controllare l'albero fa pendere anche sull'acquirente parte della responsabilità.
Condivido il tuo pensiero, ed effettivamente quando abbiamo visto la barca non ci si siamo accorti delle 2 staffe. Non è stata fatta una perizia ufficiale da un tecnico e ciò non toglie che il venditore risulta essere un infame a non averlo fatto presente, perchè non l'avrei mai conprata o al massimo avrei proposto un prezzo di almeno €2000 in meno. Se nella scrittura privata non c'è scritto "vista e piaciuta", lo stesso è passibile di azione legale, infatti procederò in tal senso
Una riparazione che non tiene l'abero con 5 kn di vento sembra davvero strano forse fatta con il nastro adesivo ? Altro particolare è come ci si possa accorgere di 2 staffe rivettate all' esterno. Comunque prima di mancionare accertati che i 2 monconi siano perfettamente dritti su tutti gli assi (personalmente andrei deciso su un albero nuovo anche nell'ottica di una futura vendita), il vecchio proprietario non può esimersi da un intervento in quanto il vizio è strutturale e presente nel momento della vendita.
Di solito se l'albero cede "in prossimità" della crocetta è perchè ha ceduto una sartia verticale. Se la rottura è avvenuta sotto la crocetta e l'attacco delle sartie, una volta ripristinata la lunghezza originale dell'albero col mancione e lo spessore in scassa, tutto tornerà come prima, salvo l'altezza della trozza del boma, l'attacco del vang e la feritoia per inserire la ralinga/slitte/carrelli che richiederanno altro lavoro per essere riposizionati e per tappare e mascherare i fori precedenti. Ma il sartiame è originale ed ultraventennale ? Tutto questo lavoro per poi ritrovarsi al punto di partenza se dovesse cedere una sartia o un arridatoio già stressato ?
L'albero si è rotto dove era stato saldato e riparato malamente con delle staffe d'acciaio che avevano provocato ulteriore corrosione galvanica. Comunque, sicuramente l'osservazione che si ripete è quella che prendo in maggior considerazione...ovvero...vale la pena riparare per avere sempre il timore che possa accadere di nuovo ?! e un domani quando vorrò rivendere ...chi compra una barca con albero riparato ? Perchè di certo io non nasconderei il fatto come ha fatto il venditore con me! L'unica cosa che mi spinge a fare la riparazione è che oggi con € 500 in 3gg rimetto la barca in sesto e vado! Magari con calma mi cerco un albero e durante l'inverno provvedo alla sostituzione
Riposto provincia di Catania
Ma, se la rottura è in corrispondenza delle crocette e dunque dell'attacco delle diagonali basse, per inserire 40 cm di tubo all'interno si dovrà smontare e poi reinstallare tutta la ferramenta a lavoro concluso su uno spessore che non è detto sia compatibile con la ferramenta. Il fabbro ha preso visione dei pezzi ? Ovviamente andranno sfilate e poi ripassate tutte le drizze ed eventuali cavi elettrici.
Si, esatto. Tutto corretto quello che scrivi. Si, il fabbro ha preso visione. Anche le crocette devono essere rifatte, si è staccato (e perso in mare) il teflon dove passano le sartie e si sono spaccate nei punti di giuntura con il profilo. L'artigiano dice che li rifà serenamente. In fondo si dovrà inserire la nuova ferramenta per avvitare le crocette. Ferramenta che dovrà prendere in considerazione lo spessore del mancione inserito dentro. Ma solo queste. Si, le drizze verranno sostituite da un fil di ferro mentre si esegue il lavoro, per poi ripassarle dopo grazie al fil di ferro
Valuta seriamente l'albero nuovo, tra manodopera e "ferramenta" usurata da sostituire, sempre che tu riesca a trovarla (non è scontato se l'albero è vecchio) non spenderai molto di più.