(12-06-2025 13:02)cmv88 Ha scritto: [ -> ]@bullo sono d'accordo con te.
Difatti è proprio così,
La mia compagna fa la timoniera e randista.
Io tailer e prodiere.
Lo so che per alcuni uomini alfa è impensabile cedere il timone a una donna e pensare che faccia da timoniera e randista ma soprattutto ai giri di boa se sono impegnato con spinnaker o gennaker è difficile poterla aiutare.
Ho la fortuna di avere una compagna appassionata di vela e così deve restare il più a lungo possibile. Quindi se mi dice che fa fatica a gestire il paranco randa con una sola mano perché l'altra è impegnata al timone, non sto molto a sindacare si apre il portafoglio e si cambia il paranco senza troppi pensieri.
Pure io ho sempre lasciato il timone in mano alla mia compagna; è la prima cosa che le ho insegnato a fare ed ora, dopo parecchi anni, è senz'altro più brava di me (se escludiamo le manovre in porto e le condizioni meteomarine impegnative).
Io al timone non ci so stare, perché passo più tempo a guardare le vele che la prua e la barca procede ad mentulam canis.
Allora, questo è un Ecume de Mer, barca che qui in zona negli anni 70 "comandava" in VI classe IOR.
La randa è di circa 14 (quattordici) metri quadri e il paranco è in varea del boma.
La si è sempre gestita tranquillamente con un paranco a 4 vie con la torretta sul fondo del pozzetto.
Qualcuno ci aggiungeva anche un fino a 3 vie, ma a quel punto ci vuole un randista con due mani libere.
Idem per i sistemi a doppia scotta.
Se il timoniere deve fare anche la randa è indispensabile, come c'è su tutte le derive csu cui c'è timoniere/randista, la torretta con il cricco sulla puleggia prima dello strozzascotte per poter gestire agevolmente la scotta con una sola mano.
Poi, ovviamente, ciascuno ha le sue esigenze ed i suoi sistemi.
P.S. lo sforzo sulla scotta è proporzionale al momento raddrizzante e allo sbandamento della barca, non a quanti mq. di randa sono esposti al vento: a 30 gradi di sbandamento con tutta randa con 15 nodi di apparente c'è lo stesso carico che a 30 gradi di sbandamento con 20 nodi con una mano di terzi.
Ovviamente con le vele a segno.
Aggiungo una cosa: a mia moglie le mani nel paranco della randa e nel salpa ancora non le faccio mettere mai

Che stia al timone (è bravina); i lavori duri e sporchi li faccio io
In realtà nel nostro caso sarebbero 16mq . C'è anche chi l'ha portata a 18 mq facendo una Square top

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Ma i mq non cambiano il succo della questione, anche se la randa fosse solo di 4 mq , se la mia compagna mi dice che fa fatica a gestirla e chiede il mio aiuto per cazzare e lascare, io voglio trovare una soluzione per lasciargliela gestire in maniera indipendente.
La torretta in pozzetto non c'è ( come non c'è sulle altre edm che conosco) , aggiungerla sarebbe un problema perché ridurrebbe l'esiguo spazio che c'è tra trasto e gavone di poppa. Probabilmente nel modello precedente al mio dove c'era una panca amovibile e un gavone meno capiente era possibile installare la torretta. Il sistema a torretta , con cri cri e paranco 5 a 1 lo abbiamo su un altra barca che utilizziamo, ma sulla mia mi sembra una soluzione poco praticabile, ma ci studierò.
Come detto io non ho problemi a gestirla, ma capisco che per lei, con una mano sola, seduta sul passaavanti, con i piedi puntati sulla panca, si crei una geometria sfavorevole alla forza che deve esercitare.
Probabilmente anche il tipo di violino e strozzatore attuale non facilitano il lavoro in quanto molto aggressivi.
La domanda iniziale verte solo sul tipo di paranco che sarebbe l'unica parte che attualmente vorrei modificare per migliorare il comfort di utilizzo per la mia compagna ( il secondo step sarebbe mettere un trasto con carrello harken Windward, per facilitare la regolazione del trasto). Attualmente non c'è un chiaro vincitore tra i due paranchi e per ora non sono emerse nemmeno soluzione innovative / creative.
Mi sa che alla fine l'unica è provare con metodo empirico e quindi acquistare i due paranchi e chiedere direttamente a lei con quale si troverà meglio.
Al di là della barca specifica mi sembra che quando vi è un paranco di mezzo questo venga spesso dimensionato per la forza di un uomo e non di una donna ( e tendenzialmente arrotondano alla demoltiplica inferiore). Con i sistemi combinati paranco e winch invece il tutto risulta spesso gestibile anche da una donna tant'è che ad esempio la gestione di una randa da 100 mq ( la più grande che abbiamo avuto per le mani) non ha dato particolari problemi. Alla fine il tutto sta nel dimensionare correttamente l'attrezzatura per adattarla alla forza dell' equipaggio
Non capisco, non siete in regata a cosa serve uno fisso alla randa, si riduce o si scarella un pò e si naviga in tranquillità.
In regata, sempre di bolina, al limte della straorza uno pronto a scarellare se non ce la faccio a tenerla, sono io al timone che la chiamo perchè sento la barca.
Problema è che date troppo timone quando aumenta la tendenza orziera, bisogna essere più dolci, per non far andare il timone in stallo invece di insistere alla poggia si porta un'attimo il timone al centro e poi di nuovo alla poggia per levare i vortici chre si erano formati
In realtà si, siamo in regata, quando il problema si pone.
First 260 - 21 mq - ho Lewmar Synchro 50 triplo al boma, doppio sul carrello e due singoli centrali sotto il carrello con due strozzatori fissi montati inclinati su spigolo panche. Carrello recentemente cambiato Viadana su sfere, vang e base molto demoltiplicati. Il sistema di scotta è un pò primi 2000, un po' laseristico da "scotta in mano" ma funziona. Il progettista è lo stesso ma l'armo è molto più allungato dell'Ecume e fiocco interno giusto a sovrapporsi appena.
(12-06-2025 14:17)albert Ha scritto: [ -> ]Allora, questo è un Ecume de Mer, barca che qui in zona negli anni 70 "comandava" in VI classe IOR.
Se il timoniere deve fare anche la randa è indispensabile, come c'è su tutte le derive csu cui c'è timoniere/randista, la torretta con il cricco sulla puleggia prima dello strozzascotte per poter gestire agevolmente la scotta con una sola mano.
Cmv88, se Albert scrive cosí, anche in grassetto, io farei come dice lui.
Qualsiasi altra cosa che vuoi fare stai certo che é giá stata provata e scartata da qualcun altro, Albert ti ha dato la soluzione testata e provata
Lo so difatti ho detto che ci penserò e studierò la cosa. Ma quella per me è l'ultima spiaggia in quanto sarebbe un intervento invasivo seppur definitivo. Prima preferisco vedere se interventi meno incisivi e facilmente reversibili portano almeno ad un miglioramento accettabile.
Vai in barca e bolini 8 ore al giorno da solo, risolvi il problema perchè impari ad andare con la scotta fissa, il timone lo lasci solo per regolare, tensione scotta per dare lo svergolamento e carello per chiudere e aprire
(13-06-2025 15:08)bullo Ha scritto: [ -> ]Vai in barca e bolini 8 ore al giorno da solo, risolvi il problema perchè impari ad andare con la scotta fissa, il timone lo lasci solo per regolare, tensione scotta per dare lo svergolamento e carello per chiudere e aprire
Azzz bullo ! ... ma se uno ti dice che vuol fare le regate con la moglie timoniera/randista, e tu per risolvergli il problema lo mandi a bolinare 8 ore da solo (non so se gli basta il lago

) .... è come se uno che deve sposarsi ti chiedesse un consiglio sulla prima notte di nozze, e tu lo mandassi in bagno col Postal Market e gli dicessi che così risolve ogni suo problema.....
Guarda la mia foto come rido, un pò di allegria, cmv88 lo conosco di persona è giovane io sono vecchio, un anno e mezzo vecchio, dopo i 75 diventi vecchio ma ancora pieno di spirito
(12-06-2025 18:12)cmv88 Ha scritto: [ -> ]In realtà nel nostro caso sarebbero 16mq . C'è anche chi l'ha portata a 18 mq facendo una Square top
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Ma il tizio della square top come vira? Ammaina la randa ogni volta?

Le volanti? Aiuto, paura

Le volanti su un Écume de mer non le avevo ancora viste. In effetti, nemmeno una square top

Dalla foto sembra che il tizio della square top abbia cambiato anche l'albero (non ho mai visto un ecume con albero nero) comunque, indipendentemente dal risultato finale, sono i lavori che piacciono a me: il miglioramento continuo della propria barca rivolto alle prestazioni a a spese della comodità e della gestione. E' poi bello ritornare agli anni 70, ai sesta ior quando si regatava con barche di serie (o derivate) dal volto umano. Ricordo lo sciachetrà di Barberis, un pò più grandi lo show 29, i pierrot (V°) solo per citarne qualcuna. Sono poi nate le versioni regata che non avevano interni e poi i proto.