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Messaggio inserito da Masto
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Messaggio inserito da mindbomb
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Messaggio inserito da Masto
ma Mauro, se lasci una randa 'abbandonata' lascata la fai sbattere e si rompe tutto in un'attimo.
Randa al centro e col minimo di tela e tormentina lasca al punto giusto.
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Non sono convinto...
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allora perchè chiedi ?
tu come pensi vada tenuta la randa ?
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Chiedo perchè non lo so, o meglio: quando si legge di mettersi in cappa, parlo dei libri per la patente nautica, c'è scritto 'fiocco a collo, randa lascata e timone all'orza'...
ma qui si parlava di abbandonare il comando e di chiudersi in cabina.
Io , se abbandono il governo, la randa terzarolata la lascio al centro o al massimo con un minimo gioco, ok per il timone all'orza e per la tormentina lascata.
La randa lasca (del tutto) col muovimento delle onde e senza poter correggere manualmente, sono convinto che creerebbe un pericoloso effetto elastico con le conseguenze che puoi immaginare.
quelli della patente non leggono i libri di vela.
Nei libri di vela ci sono tante cose ma mai il libro della patente.
Interessante la questione dei cilindri gonfiabili con schiuma. Come si fanno? si comprano già belli e fatti? eliminano tante paure.
confesso di non essere mai arrivato ad abbandonare i comandi e quindi mi baso su una mia sensazione e non su esperienza diretta.
Con mare MOLTO forte mi sono trovato parecchie volte e ho capito che il modo migliore di prenderlo è di 3 quarti al giardinetto e di rallentare la barca il più possibile specialmente nelle ' discese' , esiste propio per questo l'ancora galleggiante, in mancanza di quella ( e nessuno mai ce l'ha pronta all'uso ) devi filare più cima possibile di poppa con legati parabordi o altre cose che ti rallentino, la cima filata ti farà anche tenere una certa linea rispetto all'onda. Il motore acceso io l'ho sempre tenuto ma a portarmi mi sono fidato sempre del vento.
Col groppo le vele non servono a nulla e con raffiche a 70 nodi si stracciano pure! Il groppo non fà a tempo a sollevare il mare! Si va a motore e besta, magari con un triangolino piccolissimo di fiocco! Ha ragione Enzo. Mettetevi un elemetto per la grandine.
Vi giuro che una volta fui costretto ad indossare una maschera da sub per l'acqua che veniva giù! Non si vedeva più un fico!
La burrasca invece andrebbe prevenuta. Lì sì che serve la vela, poca però.
Tom
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Messaggio inserito da AlessandroKirie
per quel che riguarda l'ancora galleggiante, un migliore effetto si ottiene filando la cima dopo aver già fissato entrambe le estremità a bordo, sulle gallocce di dritta e di sinistra.
sulla opportunità di usarla, a parte il caso di terra sottovento, credo che ci siano varie scuole: c'è chi sostiene che occorra distinguere fra barche a dislocamento pesante, tipo un chiglia lunga e barche di tipo moderno. solo per le prime (c'è chi dice) sarebbe utile rallentare la corsa, credo per una maggior tendenza ad ingavonarsi. per le seconde sarebbe meglio lasciarla galleggiare libera da vincoli che la rallentino.
non so...
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è vero, infatti io parlo sempre di barche serie e quindi a chiglia lunga, è il mio limite di essere legato a quel tipo di barca specialmente per mari forti.
Col plasticone ti resta solo l'opzione di surfare in velocità o di pregare
Per me chiglia lunga o corta, esistono solo barche buone e meno buone. Ci sono barche che resistono benissimo e non sono a chiglia lunga. Altre, magari a chiglia lunga che affondano.
Comunque chi si ficca in suituazioni del genere, per me non dovrebbe comandare una barca, ma andare a remi all'idroscalo!
Comunque basta intendersi bene sul nome 'groppo'. Se il groppo è un'improvvisa e localizzata perturbazione che viene da terra e che provoca un temporale violento da cumolo-nembi con raffiche che possono arrivare anche a 80 nodi, le vele bisogna scordarsele, perchè si rischia solo di strapparle dopo aver fatto sdraiare la barca: s'ammaina tutto e si scappa al largo a motore, ad un congruo numero di giri. Ricordate il comandante sui galeoni che gridava: 'Ammainate le veleeee!' Ecco, lì bisogna subito ammainare! E' facile infatti che al largo il groppo non arrivi e a motore si va benone perchè non c'è quasi mai onda. I groppi si formano in periodi d'alta pressione..
La burrasca invece è un'altra cosa. Quella va evitata e basta! Chi si ficca in una burrasca è perchè se la va a cercare. Io mi ci sono ficcato due volte, ma non comandavo io: io sarei rimasto in porto, quindi, fate voi!
Tom
Finalmente qui si riparla di vela
Credo che per prendere la cappa la posizione della randa debba essere valutata caso per caso, nel senso che ogni barca ha il suo equilibrio da trovare con fiocco a collo, randa lascata al punto giusto e timone all'orza (nella mia per esempio non l'ho ancora trovato
).
Ho appena finito di leggere 'la navigazione a vela con cattivo tempo' di K. Adlard Coles, il quale riferisce di esperienze sia dirette che raccontate da amici e conoscenti, di burrasche prese sia in oceano che in mediterraneo.
In sostanza la regola è: non ci sono regole.
Dipende dalle condizioni del vento, del mare, della barca e dell'equipaggio. In genere c'è comunque una sequenza provvedimenti da poter adottare non necessariamente in strettta successione e cioè finchè possibile dovresti affrontare il mare al mascone, poi sempre avendo acqua sottovento, mettersi alla cappa, anche usando un'ancora galleggiante per limitare lo scarroccio. Infine fuggire la tempesta, con o senza freno (spera o cima filata a doppino, parabordi, bugliolo o quant'altro) in relazione allo scafo. In tal senso un certo Moitessier (l'avete sentito nominare ?) preferiva fuggire il mare (parliamo dei 40 ruggenti ed oltre) a tutta velocità con un angolo della poppa alle onde di 15-20 gradi (ma sotto il posteriore aveva il Joshua mica un bavaria
).
Con la chiglia lunga od oceanica non puoi metterti a cappa: non funziona perchè non puoi scarrocciare. La cappa si basa appunto sullo scarroccio.
Tom
Per Mindbomb:
tormentina a collo cazzata 'giusta', non si rompe niente, se la tieni lasca rischi di spaccare lo stralletto perchè salta continuamente (la tormentina non è una vela da lasciar respirare come un genoa leggero).
Randa appena appena cazzata, non deve sbattere e deve essercene fuori davvero poca (deve fare il lavoro che farebbe la randa di cappa), è lei che tiene la barca leggermente all'orza, se il lavoro lo fa solo la tormentina la barca 'oscilla sull'asse di evoluzione' e non trova pace....
Quanto all'ancora galleggiante:
L'ancora galleggiante serve per tenere dritta la prua rispetto al vento, senza la barca a secco si mette al traverso. Sulle navi a motore si fila quando (come per le petroliere che hanno spesso un solo motore diesel 2 tempi per la propulsione) si deve lavorare a macchine spente, se in sala macchine rolli non riesci a usare ne tornio, ne saldatrice, ne flessibile ne paranchi, allora fili l'ancora galleggiante e, se beccheggi, riesci a lavorare meglio e ripartire prima....
Per rallentare la barca è sufficiente filare a poppa una cima a doppino che sia lunga almeno quattro volte la barca (che a doppino diventa due), sulle barche moderne dove si può surfare sull'onda è più raro doverlo fare, il problema è con le vecchie signore a chiglia lunga.... li anche filare l'ancora galleggiante è un buon excamottage. Per navigare però bisogna avere un ancora galleggiante sottodimensionata, e non quella che serverebbe per tenere la poppa al vento in proporzione alle dimensioni dello scafo.
Come ancora galleggiante si può usare anche un bugliolo, se a bordo non è l'unico che hai (non è bello restare in Mare senza bugliolo) se ne può anche approntare uno con il fondo bucato, funziona benissimo finchè non si rompe, dipende da quanto veloce vai....
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Messaggio inserito da bozzello
Ricordate il comandante sui galeoni che gridava: 'Ammainate le veleeee!'
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Boz, i galeoni non avevano velacci e controvelacci, ma solo vele quadre, non potevano mettersi alla cappa filante, quelli filavano l'ancora galleggiante e andavano giù a secco col mare in poppa, per questo avevano la poppa così alta....
Comunque non mi ricordo, io non c'ero ancora
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Enzo_Vr
avete detto tutte cose giuste, ma essenzialmente esagerate.
torniamo coi piedi per terra, o meglio, in acqua.
abbiamo premesso che si parla di groppi temporaleschi, non di uragani oceanici.
da cui la mia affermazione che conviene togliere tutta tela e dare motore a mezza forza per governare e farlo passare.
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A me il motore non piace, se non fosse vietato andrei a vela anche in porto
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
fate mente locale: quanto impieghereste sulla vostra barca ad issare la tormentina? Domandina cattiva: sapete dirmi dove è riposta con sicurezza?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] Si prepara prima già incocciata e chiusa con dei giunchi <blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Avreste qualcuno a bordo da mandare a prua per issarla mentre voi restate al timone?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote] Si, io<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
è senz'altro vero che una barca a vela dà il meglio quando è a vela, ma per tenere la rotta e il mare basta e avanza il motore ausiliario, se non siamo in grado di issare vele adeguate.
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Se non si è in grado di issare le vele adeguate forse è meglio stare a casa o comprarsi un motoschifo....
Deep, concordo con te sul comportamento in burrasca. Lì la vela s'impone, anche se ridottissima, ma a vela nel bel mezzo di un groppo non si va. Non serve a nulla, visto che non c'è quasi mai onda: serve solo a stressare inutilmente l'attrezzatura, rischiando anche di stracciarle le vele e magari di disalberare.
Tom
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da Enzo_Vr
avete detto tutte cose giuste, ma essenzialmente esagerate.
torniamo coi piedi per terra, o meglio, in acqua.
abbiamo premesso che si parla di groppi temporaleschi, non di uragani oceanici.
da cui la mia affermazione che conviene togliere tutta tela e dare motore a mezza forza per governare e farlo passare.
fate mente locale: quanto impieghereste sulla vostra barca ad issare la tormentina? Domandina cattiva: sapete dirmi dove è riposta con sicurezza? Avreste qualcuno a bordo da mandare a prua per issarla mentre voi restate al timone?
è senz'altro vero che una barca a vela dà il meglio quando è a vela, ma per tenere la rotta e il mare basta e avanza il motore ausiliario, se non siamo in grado di issare vele adeguate.
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Adoro quest'uomo...
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(velisticamente).
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Messaggio inserito da Mr. Cinghia
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Messaggio inserito da Enzo_Vr
avete detto tutte cose giuste, ma essenzialmente esagerate.
torniamo coi piedi per terra, o meglio, in acqua.
abbiamo premesso che si parla di groppi temporaleschi, non di uragani oceanici.
da cui la mia affermazione che conviene togliere tutta tela e dare motore a mezza forza per governare e farlo passare.
fate mente locale: quanto impieghereste sulla vostra barca ad issare la tormentina? Domandina cattiva: sapete dirmi dove è riposta con sicurezza? Avreste qualcuno a bordo da mandare a prua per issarla mentre voi restate al timone?
è senz'altro vero che una barca a vela dà il meglio quando è a vela, ma per tenere la rotta e il mare basta e avanza il motore ausiliario, se non siamo in grado di issare vele adeguate.
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Adoro quest'uomo...
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(velisticamente).
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sì...molto realistico direi, senza tanti superuominismi...
Enzo:
è senz'altro vero che una barca a vela dà il meglio quando è a vela, ma per tenere la rotta e il mare basta e avanza il motore ausiliario, se non siamo in grado di issare vele adeguate.
Per questo motivo ho montato una trinchetta con veletta pesante da tempesta e relative volanti in spectra, naturalmente rollabile. A me non piace spostarmi a prua in certe condizioni. Con la trinchetta ottengo anche il vantaggio che la barca rimane meno puggiera, proprio perchè sposto indietro il piano velico.
Con 2 mani di terzaroli e quella veletta io tengo tranquillamente anche oltre 40 nodi. Naturalmente quelle non sono condizioni che 'vado a cercare'. Chi lo fa per me non è sano di mente.
Tom
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Messaggio inserito da mindbomb
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Messaggio inserito da Masto
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Messaggio inserito da mindbomb
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Messaggio inserito da Masto
ma Mauro, se lasci una randa 'abbandonata' lascata la fai sbattere e si rompe tutto in un'attimo.
Randa al centro e col minimo di tela e tormentina lasca al punto giusto.
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Non sono convinto...
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allora perchè chiedi ?
tu come pensi vada tenuta la randa ?
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Chiedo perchè non lo so, o meglio: quando si legge di mettersi in cappa, parlo dei libri per la patente nautica, c'è scritto 'fiocco a collo, randa lascata e timone all'orza'...
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forse ti riferisci alla manovra di panna ? ( opponendo il fiocco alla randa tutta lascata , come in una virata non finita, di solito te la fanno fare all'esame per la presa d'uomo a mare perchè la barca per un pò rimane ferma)
No si riferisce alla CAPPA. Ha ragione lui, ma la cappa tu non puoi assolutamente farla con le barche a chiglia lunga. Non va proprio! La barca rimane dritta, ma non ferma: scarroccia col timone tutto all'orza. E' proprio lo scarroccio che impedisce alla barca di sbandare eccessivamente sotto raffica.
Tom
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da bozzello
Enzo:
è senz'altro vero che una barca a vela dà il meglio quando è a vela, ma per tenere la rotta e il mare basta e avanza il motore ausiliario, se non siamo in grado di issare vele adeguate.
Per questo motivo ho montato una trinchetta con veletta pesante da tempesta e relative volanti in spectra, naturalmente rollabile. A me non piace spostarmi a prua in certe condizioni. Con la trinchetta ottengo anche il vantaggio che la barca rimane meno puggiera, proprio perchè sposto indietro il piano velico.
...
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perchè, la tua barca è puggiera?
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