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Versione completa: Impianto elettrico 220 V
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Mi avete dato risposte molto utili in passato e quindi sono invogliato a fare altre domande (peggio per voi...scherzo !!!).
Oggi si tratta dell'impianto elettrico 220 V: il vecchio proprietario evidentemente si fidava molto delle protezioni presenti sulla colonnina in banchina ed aveva predisposto un cavo che dalla colonninna arrivava direttamente alle prese elettriche in barca (comunque lui è ancora vivo...).
Io sono un pò più prudente quando si tratta di 'scossa' e quindi vorrei mettrere sull'arrivo linea una mia protezione.

Le domande sono principalmente due:
1) in arrivo linea voi cosa mettereste magnetotermico, salvavita, o cosa altro ?
2) mettendo la protezione in ingresso al cavo che arriva in barca, non proteggo il tratto di cavo che va dalla colonnina alla barca medesima; qundi pensavo di creare un 'accrocchio' portatile contenente la protezione elettrica che mi consiglierete in modo da poterlo posizionare sulla banchina appena dopo la presa. In questo modo proteggerei il cavo in tutto il suo percorso. Secondo voi ?

Come sempre grazie in anticipo a tutti coloro che vorranno apportare il loro contributo.

Spostata da Edolo per ristrutturazione forum
Ciao,per quanto riguarda la protezione in barca basta un magnetotermico differenziale con In=0,03A (30mA). In parole semplici quello che hai in casa con l'ancorotto blu. Per quanti riguarda il tratto dalla colonnina alla barca non serve nulla perchè sulla colonnina è già previsto il differenziale o perlomeno dovrebbe. Se non c'è ci sarà sicuramente alla partenza della linea, quindi al amssimo spegni tuttoil pontile.
Non ti crucciare, io sulla mia ho progettato da un anno il rifacimento dell'impianto elettrico ma non l'ho ancora fatto e vado senza protezioni sulla 220. Comunque quello sul pontile ti protegge sempre in maniera egregia. Al limite puoi provarlo schiacciando il tasto giallo e controllando che sganci. Attenzione a non lasciare attaccata la corrente quando non sei in barca, Bruno è fissato su questo punto e ha ragione.
Buon vento Marco
Dentro un gavone in pozzetto monti una presa CEE con scatola
per il differenziale/automatico, tutto in un pezzo, lavoro pulito e barca protetta.
Trovi il tutto nei negozi di forniture elettriche a Genova la 'cime'
Non andare in quelli di nautica spendi il doppio
BV
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da robertoge
Mi avete dato risposte molto utili in passato e quindi sono invogliato a fare altre domande (peggio per voi...scherzo !!!).
Oggi si tratta dell'impianto elettrico 220 V: il vecchio proprietario evidentemente si fidava molto delle protezioni presenti sulla colonnina in banchina ed aveva predisposto un cavo che dalla colonninna arrivava direttamente alle prese elettriche in barca (comunque lui è ancora vivo...).
Io sono un pò più prudente quando si tratta di 'scossa' e quindi vorrei mettrere sull'arrivo linea una mia protezione.

Le domande sono principalmente due:
1) in arrivo linea voi cosa mettereste magnetotermico, salvavita, o cosa altro ?
2) mettendo la protezione in ingresso al cavo che arriva in barca, non proteggo il tratto di cavo che va dalla colonnina alla barca medesima; qundi pensavo di creare un 'accrocchio' portatile contenente la protezione elettrica che mi consiglierete in modo da poterlo posizionare sulla banchina appena dopo la presa. In questo modo proteggerei il cavo in tutto il suo percorso. Secondo voi ?

Come sempre grazie in anticipo a tutti coloro che vorranno apportare il loro contributo.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Esiste una normativa molto ben precisa sulla 220V AC di bordo. Sicuramente ci va la protezione salvavita all'arrivo del cavo in barca. La seconda opzione lasciala perdere, se il cavo che usi non è rovinato, e i connettori sono quelli da barca non corri virtualmente alcun rischio. Sarebbe probabilmente più pericoloso l'accrocchio che hai in mente, visto che dovrebbe comunque stare in una scatola stagna.

Non ricordo il numero esatto della normativa, ma se cerchi con google la trovi, io l'ho scaricata da lì, ed è naturalmente in inglese. Il proprietario precedente sicuramente dovrebbe accendere un bel cero alla Madonna...
Al di là delle normative, che comunque vanno rispetatte, i requisiti minimi per la protezione della dorsale dell'impianto, secondo me, sono:
Interruttore diferenziale 30mA
Breaker magnetotermico bipolare 16A
Isolatore galvanico sulla terra;
Interlock nel caso hai generatore od inverter collegati sulla stessa linea di utenza AC, che eviti l'uso simultaneo di due sorgenti AC.

P.S. Stacca tutto quando lasci la barca incostudita per più di qualche ora.
A cosa serve il differenziale in barca?Ossia differenziale=salvavita?Nel sensoConfusedi e' isolati....non ce' terra sui paglioli....la terra della banchina e' diversa dalla tera della barca.....non capisco a cosa serve il salvavita...non stacchera' mai....
A cosa serve la terra in barca sul 220.....si mescola la terra della banchina....non ce' equipotenzialita'...
Bè Giorgio non direi. Il differenziale misura la differenza tra la corrente in uscita e quella di ritorno che devono essere uguali. Se la differenza supera il valore di taratura del differenziale stacca (ad esempio 30mA). La cosa funziona anche senza terra in banchina (che comunque secondo me ci deve sempre essere magari attraverso un isolatore galvanico). Esempio: se tu, sotto protezione differenziale, tocchi una fase e sei con i piedi in acqua, parte della corrente uscita sarà dispersa a Terra (nell'accezione elettrica della parola; in questo caso attraverso la soluzione salina). In questo caso se la corrente dispersa, che ti ha attraversato,è superiore al valore nominale del diff. questo scatta e probabilmente ti salva la vita.
Grazie a tutti, sapevo che avrei avuto delle risposte esaurienti.
Un'ultima cosa: mi sono chiari il differenziale ed il magnetotermico, ma non so cosa sia l'isolatore galvanico per la terra. Potete fornirmi indicazioni più precise su questo componente ?
L'isolatore galvanico è un apparecchio che separa in circuito di terra della banchina da quello di massa dell'imbarcazione, bloccando le correnti continue (possibili cause di corrosione galvanica) ma lasciando passare e alternate, conservando così la funzione di sicurezza. Ce ne sono di vari tipi marche e costi. Ad esempio:
http://www.kenixmarine.com/items/item205.htm
E' solo uno dei tanti.
Ci vuole!
Non succede quasi mai nulla, ma a fronte di una perizia potresti avere qualche grana in meno (metti che il tribunale affidi la CTU ad un ingegnere civile...).

La vita alle volte non gira come dovrebbe; un mio amico - motore fuso e querelle con l'officina che ha fatto dei lavori - non ancora riese a trovare un ingegnere con un curriculum coi controcaxi per una perizia di parte...

<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Giorgio
A cosa serve il differenziale in barca?Ossia differenziale=salvavita?Nel sensoConfusedi e' isolati....non ce' terra sui paglioli....la terra della banchina e' diversa dalla tera della barca.....non capisco a cosa serve il salvavita...non stacchera' mai....
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Straulino
Al di là delle normative, che comunque vanno rispetatte, i requisiti minimi per la protezione della dorsale dell'impianto, secondo me, sono:
Interruttore diferenziale 30mA
Breaker magnetotermico bipolare 16A
Isolatore galvanico sulla terra;
Interlock nel caso hai generatore od inverter collegati sulla stessa linea di utenza AC, che eviti l'uso simultaneo di due sorgenti AC.

P.S. Stacca tutto quando lasci la barca incostudita per più di qualche ora.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

quoto in pieno Straulino. Cosi deve essere límpianto.
Allora....ho detto in barca non con il 220 in acqua.....li hai ragione.....in barca non scatta perche' sei isolato dalla terra....non hai conducibilita' elettrica tra terra e paglioli.Quindi a parte le normative e' inutile.Oppure datemi una motivazione
Scusa Giorgio, ma non capisco la tua ostilità verso il differenziale. Con la barca sei in acqua. Non puoi a priori eliminare la possibilità di venire a contatto con essa.
Media tensione-acqua è un connubbio comunque pericoloso. E per la legge di Murphy 'se qualcosa può andar male lo farà'. Non credo siano i 40 euro per chi và in barca a cambiar la vita.
P.S. Leggo sempre più spesso commenti sulla possibilità di togliere il collegamento con la terra di banchina per evitare problemi di correnti galvaniche - Reputo questo un approccio sbagliato e pericoloso. Ci sono modi per evitare il problema di correnti galvaniche senza rinunciare alla sicurezza.
Appunto parlando di sicurezza...nel momento in cui il valore di terra e' diverso si creano dei problemi.Non ne sto facendo una questione di risparmio o di legge ma di cose vere...o vuoi fulminarti o con il 220 in acqua non ci vai...se stai affondando in banchina con il 220 si cortocircuita da solo.....quello che dico e':
Va bene tutta la normativa del mondo
Ma non serve in quanto non funziona la terra in barca...o meglio non va il differenziale e non basta la saturazione umida
Se un fulmine cade in banchina perche' con la terra collegata me lo devo portare in barca?
Lascimo stare le normative che per le barche non ci sono....ma ci sono per edifici industriali e civili....in barca la terra non ce'.
Potresti avere la barca in carbonio....allora ci attacchi la terra e devi stare sullo scafo a piedi nudi e forse scatta il differenziale.
Ne faccio solo una questione pratica.
Come per i paraflmini in barca.....perche' devo fare in modo che mi vada per forza sul bulbo e me lo distacchi?
Lascio tutto isolato e lui per induzione va in acqua....brucera' qualcosa ma non mi buca la barca.
Accetto tutte le normative del mondo.....ma sulle barche il discorso e' diverso.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Giorgio
Appunto parlando di sicurezza...nel momento in cui il valore di terra e' diverso si creano dei problemi.Non ne sto facendo una questione di risparmio o di legge ma di cose vere...o vuoi fulminarti o con il 220 in acqua non ci vai...se stai affondando in banchina con il 220 si cortocircuita da solo.....quello che dico e':
Va bene tutta la normativa del mondo
Ma non serve in quanto non funziona la terra in barca...o meglio non va il differenziale e non basta la saturazione umida
Se un fulmine cade in banchina perche' con la terra collegata me lo devo portare in barca?
Lascimo stare le normative che per le barche non ci sono....ma ci sono per edifici industriali e civili....in barca la terra non ce'.
Potresti avere la barca in carbonio....allora ci attacchi la terra e devi stare sullo scafo a piedi nudi e forse scatta il differenziale.
Ne faccio solo una questione pratica.
Come per i paraflmini in barca.....perche' devo fare in modo che mi vada per forza sul bulbo e me lo distacchi?
Lascio tutto isolato e lui per induzione va in acqua....brucera' qualcosa ma non mi buca la barca.
Accetto tutte le normative del mondo.....ma sulle barche il discorso e' diverso.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Allora visto che accetti tutte le normative del mondo e pensi di saperla più lunga di altri, prima prova a leggerla e poi ne discutiamo:

http://www.sychut.com/nav/el/ISO13297.pdf

visto che l'elettricità non è un'opinione! ma si vede che la gente che fa le normative non gli frega nulla se la gente muore a bordo per una scossa a 220, visto che il differenziale a quanto dici tu non può funzionare!

Gli isolatori galvanici o trasformatori d'isolamento servono appunto a dividere l'impianto di terra (non il negativo!!) della barca a quello di banchina! Ora, io immagino che se non fosse prevista una terra di bordo, chi sono questi cretini che si sbattono tanto per creare un isolamento tra quella di bordo e quella di banchina??
Io non ho mai detto di saperla piu' lunga....ne faccio solo una questione pratica.....mi spieghi perche' devo mettere un isolatore quando mi isolo non collegando la terra????Ossia quello che non ce' non si rompe.
La normativa ISO.....Rina.....LLoyd Register...American Bureau....Germaischer lloyd...cosa dicono?
A me dispiace molto quando discussioni puramente tecniche degenerano. Si possono scambiare opinioni e conoscenze reciproche che arricchiscono tutti noi, senza scadere nella bagarre. Comunque, se non viene presa male provo a dire la mia. L'isolatore galvanico a diodi isola la massa della barca, dalla terra della banchina esclusivamente per le correnti continue, unica fonte di correnti di corrosione galvanica, lasciando passare eventuali scariche in alternata in caso di necesità. Non è la stessa cosa se tu togli completamente la terra.
Big Grin<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Straulino
A me dispiace molto quando discussioni puramente tecniche degenerano. Si possono scambiare opinioni e conoscenze reciproche che arricchiscono tutti noi, senza scadere nella bagarre.
Non vedo la bagarre ma una chiaccherata interessante

Comunque, se non viene presa male provo a dire la mia.
Non da me anzi
L'isolatore galvanico a diodi isola la massa della barca, dalla terra della banchina esclusivamente per le correnti continue, unica fonte di correnti di corrosione galvanica, lasciando passare eventuali scariche in alternata in caso di necesità. Non è la stessa cosa se tu togli completamente la terra.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Senti non ho capito....ma deve essere colpa mia...cosa c'entra un negativo in continuo con una terra?
Mi ripeto solo chiaccherata mica discussioneBig GrinBig Grin
Non mi sembra di aver mai nominato 'negativo in continuo'. Allora, normalmente si tende ad isolare, togliendo fisicamente il collegamento di terra, le barche per evitare il pericolo di circolazione di correnti di corrosione galvanica. Innanzitutto bisogna precisare che le uniche correnti di corrosione galvanica sono correnti in continua, mentre correnti alternate non creano problemi di questo tipo. Il problema della terra in banchina è dovuto al fatto che occasionalmente presenta un potenziale elettrico di qualche decina di mV, dipendente da molti fattori tra cui ad esempio è la presenza in vicinanza di una linea ferroviaria (che usa una messa a terra di collegamento, utilizzando la terra come conduttore) che funzione in CC a 3000V. Per tutelarsi da questo rischio, mantenendo al sicurezza a 220V AC, basta interporre un isolatore che blocca il passaggio della continua a basse tensioni, ma mantenendo la funzione di messa a terra per le correnti alternate. Probabilmente potevo scriverlo meglio, ma forse il senso si capisce.
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