12-12-2008, 21:47
13-12-2008, 01:43
di cognome ahahah
30-12-2008, 17:38
Fate questa prova pratica. Con poco vento mettettevi in piedi tra l'albero e il genoa per sentire materialmente il vento che investe la vostra faccia poi cambiate posizione e sempre in piedi mettettevi un metro dietro alla balumina del genoa sempre in piedi. Dove c'è più vento c'è maggiore depressione. A voi la risposta. La vela è un'opppinione.-
30-12-2008, 17:49
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da bullo
Fate questa prova pratica. Con poco vento mettettevi in piedi tra l'albero e il genoa per sentire materialmente il vento che investe la vostra faccia poi cambiate posizione e sempre in piedi mettettevi un metro dietro alla balumina del genoa sempre in piedi. Dove c'è più vento c'è maggiore depressione. A voi la risposta. La vela è un'opppinione.-
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Ciao Bullo, allora sei d'accordo con me?!
Fate questa prova pratica. Con poco vento mettettevi in piedi tra l'albero e il genoa per sentire materialmente il vento che investe la vostra faccia poi cambiate posizione e sempre in piedi mettettevi un metro dietro alla balumina del genoa sempre in piedi. Dove c'è più vento c'è maggiore depressione. A voi la risposta. La vela è un'opppinione.-
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Ciao Bullo, allora sei d'accordo con me?!
30-12-2008, 21:56
Si! Ero già intervenuto spiegando che la teoria dell'effetto venturi è ormai superata da più di 40 anni. Prove fatte alla NASA da Arvel Gentry e da John R. Stanton, riportate sul libro ' La regolazione delle vele' edito Mursia dimostrano tutto il contrario. Troppo lungo riportare tutto, basta comnperare il libro e leggere. Comunque è molto difficile far cambiare parere, quando uno è convinto della sua idea, specie se va in barca da molti anni. Es: il 90% alle andature lasche naviga con le vele in stallo. Non capiscono quando uno con barca meno perfomante li supera, potrebbero scrivero un libro: Come fermare una barca. A Venezia pensano che la nebbia se ne vada quando l'acqua cala e venga quando cresce, come spiegare che dipende dalla temperatura e dall'umidità. Impossibile! Per questo la vela è un'opppinione.-
30-12-2008, 22:01
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da bullo
Si! Ero già intervenuto spiegando che la teoria dell'effetto venturi è ormai superata da più di 40 anni. Prove fatte alla NASA da Arvel Gentry e da John R. Stanton, riportate sul libro ' La regolazione delle vele' edito Mursia dimostrano tutto il contrario. Troppo lungo riportare tutto, basta comnperare il libro e leggere. Comunque è molto difficile far cambiare parere, quando uno è convinto della sua idea, specie se va in barca da molti anni. Es: il 90% alle andature lasche naviga con le vele in stallo. Non capiscono quando uno con barca meno perfomante li supera, potrebbero scrivero un libro: Come fermare una barca. A Venezia pensano che la nebbia se ne vada quando l'acqua cala e venga quando cresce, come spiegare che dipende dalla temperatura e dall'umidità. Impossibile! Per questo la vela è un'opppinione.-
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Parole sante.
Ciao, BV e BA
Si! Ero già intervenuto spiegando che la teoria dell'effetto venturi è ormai superata da più di 40 anni. Prove fatte alla NASA da Arvel Gentry e da John R. Stanton, riportate sul libro ' La regolazione delle vele' edito Mursia dimostrano tutto il contrario. Troppo lungo riportare tutto, basta comnperare il libro e leggere. Comunque è molto difficile far cambiare parere, quando uno è convinto della sua idea, specie se va in barca da molti anni. Es: il 90% alle andature lasche naviga con le vele in stallo. Non capiscono quando uno con barca meno perfomante li supera, potrebbero scrivero un libro: Come fermare una barca. A Venezia pensano che la nebbia se ne vada quando l'acqua cala e venga quando cresce, come spiegare che dipende dalla temperatura e dall'umidità. Impossibile! Per questo la vela è un'opppinione.-
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Parole sante.
Ciao, BV e BA
02-01-2009, 01:57
Buon Anno a tutti.
Ritorno ancora sull'argomento, perche' ritengo che senza una solida conoscenza teorica, la regolazione delle vele diventa solo una risposta pratica a determinate condizioni; richiede un tempo infinito per essere assimilata (ci sono cosi' tante variabili) e il patrimonio assimilato con tanta fatica, diventa senza valore al cambiare delle condizioni. Vi risparmio il discorso sulla teoria del moto circolatorio, anche se importante, e mi soffermerei su quello che succede prima, in mezzo e dopo il nostro 'CANALE'.
Come gia' detto, l'aria 'sente' che la vela sta arrivando e devia, in buona parte, anticipatamente sottovento ( lo stesso avviene anche per la chiglia). Questo fenomeno viene chiamato in gergo 'UPWASH' e ha grande implicazione nella regolazione delle vele.
Per capire meglio, proviamo ad esaminare le linee di flusso calcolate da ARVEL E. GENTRY, prima con sola randa, poi in coppia.
Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 43,02 KB
La linea di 'ristagno', si puo' definire come un margine di displuvio aerodinamico, una linea di demarcazione, che separa il flusso in direzioni opposte.
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Dal momento che la teoria aerodinamica ha grandi implicazioni sulla regolazione delle vele, vale la pena di ricapitolare.
Effetti della randa sul genoa:
1) Il flusso nella zona anteriore alla randa, produce uno spostamento della linea di ristagno verso la parte sopravvento della vela (SJ), e la barca puo' orzare maggiormente senza che il genoa si sventi. Questo spostamento di portanza e' UPWASH.
2) La balumina del genoa si trova in una regione di flusso ad alta velocita' creato dalla randa. La velocita' dell'aria e' quindi maggiore della situazione nella quale solo il genoa e' presente.
3) La velocita' dei filetti fuidi su tutta la superficie sottovento, e' aumentata di molto con genoa e randa presenti, e questo fatto contribuisce all'efficienza della vela di prua.
4) Velocita' maggiori sulla superficie sottovento del genoa, rendono possibile lo stringere di piu' il vento prima che il flusso sottovento si distacchi e vada in stallo.
5) A causa delle ragioni sopracitate, la regolazione e la forma della randa, influiscono in modo significativo sull'efficienza del genoa. Qualsiasi cosa che provochi un diminuzione di velocita' nella regione della balumina del genoa, come un distacco del flusso nella parte posteriore della randa, ha come risultato una diminuzione della forza propulsiva del genoa.
6) la regolazione della randa influisce in modo significativo sulla capacita' della barca di stringere il vento, infatti ha effetto sull'UPWASH vicino all'inferitura del genoa.
7) Alla resistenza introdotta dall'albero, e' sempre stata imputata la colpa di rendere la randa meno efficiente del genoa. Un altro fattore, probabilmente della stessa importanza, e' la velocita' aumentata sul genoa e il fatto che la condizione di Kutta e' soddisfatta in una regione locale di flusso ad alta velocita' relativa creata dalla randa.
Effetti del genoa sulla randa:
1) Il fiocco provoca uno spostamento del punto di ristagno della randa verso il bordo di entrata dell'albero, posizionando la randa in una zona di vento deviato sfavorevolmente, cioe' un 'HEADER'. Questo e' un 'DOWNWASH'.
2) A causa di quanto sopra , la velocita' di picco della portanza sul lato sottovento della parte anteriore della randa, diminuira' di molto. A causa delle velocita' ridotte, l'aumento di pressione e' meno brusco.
3) La velocita' minore del flusso sulla randa, rende meno probabile il distacco della regione limite e lo stallo.
4) Con un genoa a riva, una randa puo' essere usata con efficacia per angoli di incidenza piu' stretti, senza distacco e stallo,(condizioni presenti con solo randa). Anche questo e' un effetto della diminuzione di velocita' nella regione anteriore sottovento della randa. Poiche' il flusso si muove molto lentamente nella parte anteriore, un ulteriore rallentamento nella parte posteriore, per soddisfare le condizioni di Kutta, non e' un evento traumatico. QUESTO FATTO CONTRADDICE LA VECCHIA TEORIA SUL CANALE. (se il flusso accelerasse, sarebbe piu' probabile il suo distacco dalla randa).
5) Un flusso d'aria molto minore passa tra lo strallo e l'albero quando un genoa e' a riva. I flussi circolatori della randa e del genoa, tendono ad opporsi e ad annullarsi l'un l'altro nella zona tra le due vele e, in questo modo, una quantita' maggiore d'aria e' forzata sul lato sottovento del genoa.
Penso di aver abusato della Vs pazienza, ci sentiamo piu' avanti.
BV
Ritorno ancora sull'argomento, perche' ritengo che senza una solida conoscenza teorica, la regolazione delle vele diventa solo una risposta pratica a determinate condizioni; richiede un tempo infinito per essere assimilata (ci sono cosi' tante variabili) e il patrimonio assimilato con tanta fatica, diventa senza valore al cambiare delle condizioni. Vi risparmio il discorso sulla teoria del moto circolatorio, anche se importante, e mi soffermerei su quello che succede prima, in mezzo e dopo il nostro 'CANALE'.
Come gia' detto, l'aria 'sente' che la vela sta arrivando e devia, in buona parte, anticipatamente sottovento ( lo stesso avviene anche per la chiglia). Questo fenomeno viene chiamato in gergo 'UPWASH' e ha grande implicazione nella regolazione delle vele.
Per capire meglio, proviamo ad esaminare le linee di flusso calcolate da ARVEL E. GENTRY, prima con sola randa, poi in coppia.
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La linea di 'ristagno', si puo' definire come un margine di displuvio aerodinamico, una linea di demarcazione, che separa il flusso in direzioni opposte.
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Dal momento che la teoria aerodinamica ha grandi implicazioni sulla regolazione delle vele, vale la pena di ricapitolare.
Effetti della randa sul genoa:
1) Il flusso nella zona anteriore alla randa, produce uno spostamento della linea di ristagno verso la parte sopravvento della vela (SJ), e la barca puo' orzare maggiormente senza che il genoa si sventi. Questo spostamento di portanza e' UPWASH.
2) La balumina del genoa si trova in una regione di flusso ad alta velocita' creato dalla randa. La velocita' dell'aria e' quindi maggiore della situazione nella quale solo il genoa e' presente.
3) La velocita' dei filetti fuidi su tutta la superficie sottovento, e' aumentata di molto con genoa e randa presenti, e questo fatto contribuisce all'efficienza della vela di prua.
4) Velocita' maggiori sulla superficie sottovento del genoa, rendono possibile lo stringere di piu' il vento prima che il flusso sottovento si distacchi e vada in stallo.
5) A causa delle ragioni sopracitate, la regolazione e la forma della randa, influiscono in modo significativo sull'efficienza del genoa. Qualsiasi cosa che provochi un diminuzione di velocita' nella regione della balumina del genoa, come un distacco del flusso nella parte posteriore della randa, ha come risultato una diminuzione della forza propulsiva del genoa.
6) la regolazione della randa influisce in modo significativo sulla capacita' della barca di stringere il vento, infatti ha effetto sull'UPWASH vicino all'inferitura del genoa.
7) Alla resistenza introdotta dall'albero, e' sempre stata imputata la colpa di rendere la randa meno efficiente del genoa. Un altro fattore, probabilmente della stessa importanza, e' la velocita' aumentata sul genoa e il fatto che la condizione di Kutta e' soddisfatta in una regione locale di flusso ad alta velocita' relativa creata dalla randa.
Effetti del genoa sulla randa:
1) Il fiocco provoca uno spostamento del punto di ristagno della randa verso il bordo di entrata dell'albero, posizionando la randa in una zona di vento deviato sfavorevolmente, cioe' un 'HEADER'. Questo e' un 'DOWNWASH'.
2) A causa di quanto sopra , la velocita' di picco della portanza sul lato sottovento della parte anteriore della randa, diminuira' di molto. A causa delle velocita' ridotte, l'aumento di pressione e' meno brusco.
3) La velocita' minore del flusso sulla randa, rende meno probabile il distacco della regione limite e lo stallo.
4) Con un genoa a riva, una randa puo' essere usata con efficacia per angoli di incidenza piu' stretti, senza distacco e stallo,(condizioni presenti con solo randa). Anche questo e' un effetto della diminuzione di velocita' nella regione anteriore sottovento della randa. Poiche' il flusso si muove molto lentamente nella parte anteriore, un ulteriore rallentamento nella parte posteriore, per soddisfare le condizioni di Kutta, non e' un evento traumatico. QUESTO FATTO CONTRADDICE LA VECCHIA TEORIA SUL CANALE. (se il flusso accelerasse, sarebbe piu' probabile il suo distacco dalla randa).
5) Un flusso d'aria molto minore passa tra lo strallo e l'albero quando un genoa e' a riva. I flussi circolatori della randa e del genoa, tendono ad opporsi e ad annullarsi l'un l'altro nella zona tra le due vele e, in questo modo, una quantita' maggiore d'aria e' forzata sul lato sottovento del genoa.
Penso di aver abusato della Vs pazienza, ci sentiamo piu' avanti.
BV
29-10-2018, 12:46
Tempo da lupi, allora gioco al "geologo"
Riesumo una GRANDE PERLA del 2008 (quando non ero ancora nato) che, a mio parere, esprime tutte le peculiarità del forum.
Anche una grande lezione, e spero una polemica chiusa
Grazie Einstein (almeno una volta con la maiuscola)
Grazie Bullo che nel 2008 conosceva già il Gentry. Nato imparato? (Per questa battuta un riconoscimento a @Gamble #60 #62).
Riesumo una GRANDE PERLA del 2008 (quando non ero ancora nato) che, a mio parere, esprime tutte le peculiarità del forum.
Anche una grande lezione, e spero una polemica chiusa
Grazie Einstein (almeno una volta con la maiuscola)
Grazie Bullo che nel 2008 conosceva già il Gentry. Nato imparato? (Per questa battuta un riconoscimento a @Gamble #60 #62).