I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Sistemi epoxy...stucchi e trucchi...
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Chi ha esperienze nella lavorazione con epossidica potrebbe inserire qui le sue ricette 'personali' per quanto riguarda additivi&co per creare stucchi di diverso tipo, il 'pastone' per i filetti,...

Fatevi avanti...
Stai parlando forse degli additivi, per ottenere colorazioni e rifiniture diverse, vero ? non delle cariche, xche´ non credo che sia il caso, almeno per la mia limitatissima esperienza, uscire fuori dalle tabelle del produttore. Comunque anche io questi giorni stavo pensando sempre piu´ a resine e pelli Big Grin, bravo Matteo. Aggiungo che in quest´ ottica, ho capito che la differenza, come al solito, sta solo nell´ antico: cioe´ che come al solito appresa la tecnica, che una volta che hai capito la storia dei feltri del peel-ply, dell´ anima del vuoto e altre cosucce, e´ relativamente geniale e semplice, e come poi 'coci' e mischi sto impasto che hai fatto Big Grin (scusate la deformazione del pizzaiolo Big Grin) che fa la differenza. su come sei riuscito a fermare la pelle sull´ angolo arrotondato e che ti fa impazzire xche´ si rialza sempre, ect. ect. dai ragazzi avviamo un topic sui compositi, piu´ leggo e piu´ purtroppo Sadsmiley (il mio amato legno continua ad essere nel mio cuore) credo che per noi auto sia l´ unica strada per poter realizzare abbastanza facilmente strutture complesse.
Sicuramente poi, no caro Bistag Big Grin se uno sogna di cat, tri e class 9,5 Big Grin

P.S.
in rete se ne vedono sempre di piu´ belli e 'mostruosi' Big Grin
Matteo guarda qua:

http://www.prochima.it/download/area_download.htm

Ci sono dei manuali tecnici molto utili, ovviamente mettono in risalto i loro prodotti, ma i concetti sono molto preziosi.
epoxy microfibre o silice colloidale o entrambe la viscsita (tixotropicità) va regolata a secondo dell'uso.
Ma che ci devi fare?? se è strutturale chiedi al Foschi visto che stai facendo il suo barchino. POi potresti chiedere a Polimeri che è del settore.
Hal9001 ma perchè non ti vieni a fare una Chianina che così ci si conosce???....lo so dall'Austria non è così comodo....
lo stucco epossidico e' duro, difficile da lavorare
e rognoso da carteggiare.
amen
Una domanda ma tu fai parte del forum il legno index? grazie Rberto<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da HAL9001
Stai parlando forse degli additivi, per ottenere colorazioni e rifiniture diverse, vero ? non delle cariche, xche´ non credo che sia il caso, almeno per la mia limitatissima esperienza, uscire fuori dalle tabelle del produttore. Comunque anche io questi giorni stavo pensando sempre piu´ a resine e pelli Big Grin, bravo Matteo. Aggiungo che in quest´ ottica, ho capito che la differenza, come al solito, sta solo nell´ antico: cioe´ che come al solito appresa la tecnica, che una volta che hai capito la storia dei feltri del peel-ply, dell´ anima del vuoto e altre cosucce, e´ relativamente geniale e semplice, e come poi 'coci' e mischi sto impasto che hai fatto Big Grin (scusate la deformazione del pizzaiolo Big Grin) che fa la differenza. su come sei riuscito a fermare la pelle sull´ angolo arrotondato e che ti fa impazzire xche´ si rialza sempre, ect. ect. dai ragazzi avviamo un topic sui compositi, piu´ leggo e piu´ purtroppo Sadsmiley (il mio amato legno continua ad essere nel mio cuore) credo che per noi auto sia l´ unica strada per poter realizzare abbastanza facilmente strutture complesse.
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da yukasdog
lo stucco epossidico e' duro, difficile da lavorare
e rognoso da carteggiare.
amen
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Pregiatissimo Yucas MI CONSENTA di dissentire o meglio di chiarire! Big GrinBig Grin:DCi sono vari tipi di stucco epossidico :dai duri e pesanti ai light e morbidi da carteggiare!
Ciao!
PierrWinkWink
Aggiungo, che vanno usati a secondo dell'uso a cui è sottoposto lo stucco stesso. Inoltre gli additivi possono benissimo essere mescolati per avere caratteristiche intermedie, per esempio: posso mescolare sfere cave e microfibre se voglio carteggiabilità e resistenza strutturale.
Rivelo un 'segreto' che come al solito ho trovato per caso e per necessità. Dopo aver levigato dello stucco fatto con microfibre ho svuotato il bidone aspiratutto, ma invece di buttare ho conservato la polverina che era un misto dello stucco stesso e della resina catalizzata. Non avendo più additivo ho provato quello ed ho notato che ha una durezza eccezionale. A questo punto l'ho usato per stuccare le zone di chiglia del mio trimarano, che sarebbero state soggette a sfregamento con sassi e sabbia. Per spianarlo ho usato decine di metri di cartavetrata del 40 e molte ore di tempo. Inoltre ho riutilizzato della polvere che avrei buttao nell'immondizia e risparmiato un pò di euro.
Ciao
Mario Falci
Il foschi nel suo libro per i filetti di unione tra i pannelli di compensato consiglia epoxy+microfibre di cellulosa...

Avevo pensato a questo spazio dove inserire altri consigli più particolari, ad esempio interessante quello di Mario Falci...io per ora avevo riciclato solo la polvere di legno dell'orbitale per dare un colore più naturale al tutto...
Big Grin
preciso io allora:lo stucco epossidico, quello che tiene
e'... duro, difficile da lavorare
e rognoso da carteggiare.
amen
Smile

comunque.....che sia duro e cattivo e' un bene
perche' si installa in posti dove gli altri crepano
solo a guardarli..ecco direi che per fare le finiture
superficiali devi usarlo morbido,cellulosa e non vetro
e tanto additivo o a carteggiarlo ti ci vuole la motosegaTongue




<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Mario Falci
Aggiungo, che vanno usati a secondo dell'uso a cui è sottoposto lo stucco stesso. Inoltre gli additivi possono benissimo essere mescolati per avere caratteristiche intermedie, per esempio: posso mescolare sfere cave e microfibre se voglio carteggiabilità e resistenza strutturale.
Rivelo un 'segreto' che come al solito ho trovato per caso e per necessità. Dopo aver levigato dello stucco fatto con microfibre ho svuotato il bidone aspiratutto, ma invece di buttare ho conservato la polverina che era un misto dello stucco stesso e della resina catalizzata. Non avendo più additivo ho provato quello ed ho notato che ha una durezza eccezionale. A questo punto l'ho usato per stuccare le zone di chiglia del mio trimarano, che sarebbero state soggette a sfregamento con sassi e sabbia. Per spianarlo ho usato decine di metri di cartavetrata del 40 e molte ore di tempo. Inoltre ho riutilizzato della polvere che avrei buttao nell'immondizia e risparmiato un pò di euro.
Ciao
Mario Falci
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da bistag
epoxy microfibre o silice colloidale o entrambe la viscsita (tixotropicità) va regolata a secondo dell'uso.
Ma che ci devi fare?? se è strutturale chiedi al Foschi visto che stai facendo il suo barchino. POi potresti chiedere a Polimeri che è del settore.
Hal9001 ma perchè non ti vieni a fare una Chianina che così ci si conosce???....lo so dall'Austria non è così comodo....
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Volentieri Bistag, la prossima volta che scendo, non manchero´ di fare un passaggio a firenze Smile
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Novecento
Una domanda ma tu fai parte del forum il legno index? grazie Rberto<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Intendi forum-illegno.it ? se lui,si lo frequento, ma non partecipo molto Blush..preferisco leggere Smile
Salve, un anno fa ho restaurato il mio muscadet, ho usato circa 11 Kg di resina epossidica 10 10 cfs della Cecchi. Non avevo molta esperienza di questo tipo di colla e perciò, prima di fare bischerate serie sulla barca, ho fatto un sacco di prove. Costruisco clavicembali e strumenti a tastiera antichi e la cosa mi interessava anche per il mio lavoro, perciò ho affrontato il problema buttandoci anche tempo e resina, ho provato un bel pò di additivi in 'catalogo' e 'naturali', incollando pezzi di legno di varie essenze (conifere e latifoglie) e compensati marini e non, incollando lungo vena, lungo fibra, per testa, testa/vena, testa/testa, con vari gradi di umidità e temperatura, etc. etc.. La conclusione di tutte le prove che ho fatto, nello specifico per incollare pezzi non perfettamente combacianti, è stata che il miglior risultato l'ho ottenuto additivando la resina con segatura fine, fine e grossa se i pezzi combaciavano meno e per cordonature, ovviamente previa impregnazione delle parti con resina pura. Gli additivi in catalogo costavano un sacco e tenevano uguale alla segatura, se non meno. Una delle prove decisive era martellare i pezzi: con la segatura si spaccava il legno, sempre, con l'additivo specifico a volte si spaccava il cordolo di colla. Nel mio lavoro uso colle viniliche, alifatiche, di pelle, d'ossa, di coniglio, etc., l'epossidica poco, non ho una grande esperienza con questo tipo di colla ma ho fatto delle prove serie che considero attendibili, probabilmente qualcuno che usa l'epox nello specifico nautico potrebbe commentare quanto ho scritto, m'interesserebbe sentire pareri.
BBVV
Ciao Moscato , a me interessano moltissimo i tuoi risultati, a maggior ragione visto che sono fatte da un professionista del legno, come per forza deve essere un costruttore di strumenti. Penso però che le microfibre siano più resistenti della segatura, le hai provate?
Ciao
Mario Falci




Salve, un anno fa ho restaurato il mio muscadet, ho usato circa 11 Kg di resina epossidica 10 10 cfs della Cecchi. Non avevo molta esperienza di questo tipo di colla e perciò, prima di fare bischerate serie sulla barca, ho fatto un sacco di prove. Costruisco clavicembali e strumenti a tastiera antichi e la cosa mi interessava anche per il mio lavoro, perciò ho affrontato il problema buttandoci anche tempo e resina, ho provato un bel pò di additivi in 'catalogo' e 'naturali', incollando pezzi di legno di varie essenze (conifere e latifoglie) e compensati marini e non, incollando lungo vena, lungo fibra, per testa, testa/vena, testa/testa, con vari gradi di umidità e temperatura, etc. etc.. La conclusione di tutte le prove che ho fatto, nello specifico per incollare pezzi non perfettamente combacianti, è stata che il miglior risultato l'ho ottenuto additivando la resina con segatura fine, fine e grossa se i pezzi combaciavano meno e per cordonature, ovviamente previa impregnazione delle parti con resina pura. Gli additivi in catalogo costavano un sacco e tenevano uguale alla segatura, se non meno. Una delle prove decisive era martellare i pezzi: con la segatura si spaccava il legno, sempre, con l'additivo specifico a volte si spaccava il cordolo di colla. Nel mio lavoro uso colle viniliche, alifatiche, di pelle, d'ossa, di coniglio, etc., l'epossidica poco, non ho una grande esperienza con questo tipo di colla ma ho fatto delle prove serie che considero attendibili, probabilmente qualcuno che usa l'epox nello specifico nautico potrebbe commentare quanto ho scritto, m'interesserebbe sentire pareri.
BBVV
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Ciao MarioFalci, non ho provato le microfibre, effettivamente mi sarebbe piaciuto provarle ma alla fine non le ho comprate. Della serie 'Cecchi' ho provato 4 o 5 additivi, tra i più gettonati e consigliati per quello che volevo fare io, cioè incollaggi di integrazioni e ricostruzioni di parti danneggiate e stuccature varie, oltre al trattamento epoxy vero e proprio, che ho fatto seguendo le indicazioni del manuale Cecchi e del Cecchi in persona. Sicuramente le microfibre hanno una tenuta maggiore per incollaggi 'coesivi' oltre che adesivi, proprietà vincente della resina epox. Però facevo una considerazione: le microfibre sono praticamente fibra di vetro o altro materiale sminuzzata, solitamente è un materiale molto statico; usando una segatura di legno, ottenuta con sega a disco, si ha già una struttura a 'microfibra', soprattutto usando una conifera: pino, larice o anche abete, per citare i più diffusi e 'fibrosi', inoltre il legno ha fenomenali proprietà dinamiche, la resina epox non vetrifica come ad esempio la poliestere (ottimo potere coesivo ma poco adesivo), ma rimane comunque piuttosto dura, legandola ad un materiale non troppo statico, anche se questo viene impregnato, si ottiene un cordolo in grado di ammortizzare in certa misura le sollecitazioni veloci e non compromettendo significativamente la tenuta assoluta. In altre parole regge meglio un colpo che un cordolo fatto di 'vetro', anche se epox. Come resistenza alla fatica mi fido di più di un qualcosa che cede un pò rispetto al rigido, inoltre le sollecitazioni sarebbero troppo scaricate sul legno immediatamente adiacente alla colla, se questa dissipa un pochino d'energia mi pare meglio. Queste sono considerazioni che avevo fatto in passato con altre colle e in altri contesti, ma il concetto di base mi pare valido.
BBVV
Direi che queste considerazioni sono molto interessanti, poter usare un additivo naturale a costo 0 con gli stessi risultati o addirittura migliori rispetto agli additivi tradizionali...

Utilizzando la segatura della circolare può essere utlile setacciarla, ad esempio con la retina di una zanzariera, per eliminare i pezzetti più grossi? ed un mix segatura/microfibre???
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da matteobolzano
Direi che queste considerazioni sono molto interessanti, poter usare un additivo naturale a costo 0 con gli stessi risultati o addirittura migliori rispetto agli additivi tradizionali...

Utilizzando la segatura della circolare può essere utlile setacciarla, ad esempio con la retina di una zanzariera, per eliminare i pezzetti più grossi? ed un mix segatura/microfibre???
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Per addensare la resina, io utilizzo il talco. Si trovano sacchi da 5/10 kg a pochi euri !!!
ciao Matteo
Piero
La tecnica di 'moscato' l'avevo osservata dal posatore di parquet (pavimenti) quando si usavano i listelli di legno massello.
Una volta incollati i listelli lui stuccava tra listelli facendo un'impasto di vernice bicomponente e polvere di legno proveniente dalle precedenti levigature. Aveva diversi recipienti con polvere e segature di diverse essenze a seconda del tipo di parquet usato.
Risultato ottimo.
Regolarmente quando devo stuccare o ricostruire piccole parti utilizzo questo sistema, ogni volta che uso stucco specifico pronto me ne pento.
Anch'io, pur facendo solo piccoli lavoretti, già da tempo raccolgo la piccola segatura da tagli di legno o la polvere della levigatura di lavorazioni. Trovo coerenti poi le considerazioni sull'utilizzo, nelle ricostruzioni, di materali che hanno la stessa consistenza e rigidità del materiale 'base'.
b.v.
Io setaccio sempre le mie 'segature' con una rete antizanzare, trovare nell'impasto un pippolino più grosso fa un casino che la metà basta quando si stende lo stucco. Per fare una segatura più fibrosa è meglio usare quella da taglio per lungo fibra, sega a disco da banco, combinata etc.; larice e cipresso, per esempio, fanno una bella grana e sono pure imputrescibili. La segatura da troncatrice, perpendicolare alla vena, fa dei truciolini minuscoli molto poco fibrosi.
Secondo la mia modesta esperienza, tutti gli additivi, polveri, segature, trucioli, etc., si possono mescolare anche tra di loro per ottenere le consistenze volute, ovviamente usando il buon senso.
BBVV
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