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Versione completa: albero rotante perchè no?
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Perchè non viene sviluppato l'uso dell'albero rotante, come nei catamarani? Solo per il problema delle sartie?
solo? perche' non si fanno le auto con le ruote come i treni? solo per il problema dele rotaieSmiley14Smile comunque si puo' fare, certo magari non sui barchi di serie ma insomma certo che si
bello il paragone rotaie, anche se in effetti i tram esistono.
Solo che considerata l'efficacia, non capisto perchè non ci sia una ricerca, anche per le barche di serie. Ho minimizzato il problema sartie perchè, a spanne, avrei una proposta: considerata la sempra maggiore larghezza in poppa potrebbero bastare due paterazzi (stralli di poppa). E' una fesseria?
per fare un esempio: Junoplano del Ing S. Buzzi cercalo in rete, guarda come hanno realizzato l'albero e ti rendi subito conto del perchè non è una cosa facilmente ed economicamente realizzabile su un monoscafo di serie.
questa ha l'albero rotante e tutti sti problemi non se li è fatti Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
si potrebbe pensare ad un disco di inox di spessore adeguato largo quanto la barca che per sicurezza abbia tutto intorno una vera ringhiera in inox, al cui centro ci sia un grande cuscinetto a sfere strutturato nella tuga rinforzata da travatura inox, nel centro del quale passi l' albero passante che appoggi in chiglia su un cuscinetto conico in inox, dal centro del disco si estenderebbero opportuni rinforzi saldati in putrelle inox fino al bordo dello stesso, all' estremità delle quali siano fissate le lande inox alle quali siano fissate le sartie inox il tutto risulterebbe in un albero rotante molto robusto, in cima al quale un cuscinetto a sfere in inox consentirebbe di relaizzare una piccola piattaforma fissa in inox per strallo, paterazzo, luci di via, anomomentro e antenna, naturalmente tutte le manovre dovrebbero essere a piede d' albero e non in pozzetto che ve ne pare ?

p.s. qualcuno di voi sa dove acquistare dell' inox a buon prezzo ? Big Grin
sarastro, sarcastro o sarcastico
@eulero non è proprio quello che si può definire un 'monoscafo di serie'
Non è vero che non ci siano monoscafi con l'albero pivotante, insartiato e non, in giro. Junoplano, appunto. I Giro 34 hanno l'albero pivotante, ad esempio. Diversi 45' ed over (la barca di Renzo Piano) di Vismara YD sono usciti con l'albero pivotante e le crocette (purtroppo). Diversi 60' oceanici hanno l'albero alare pivotante. Qual'è il problema dell'albero pivotante sul monoscafo ?? L'attacco delle lande in coperta che restringe l'angolo che le sartie fanno con la verticale, che dovrebbe essere almeno una decina di gradi, incrementando così vertiginosamente il carico di compressione da richiedere un profilo con un momento d'inerzia elevatissimo. Soluzioni:
Albero senza sartie: pesa tonnellate, l'incastro sulla barca pesa altre tonnellate, quando tira aria tutto flette e vanifica qualsiasi tentativo di tenere in forma le vele.(Junoplano)
Giro 34: hanno le sartie senza crocette e dunque un palo di diametro enorme che pesa una tonnellata per reggere il carico di compressione delle sartie, pure enormi.
Vismara: sartie e crocette pivotanti con sartie di tipo tradizionale (non con il rombo): l'asse di rotazione dell'albero non può mai coincidere con quello delle crocette, dunque pivotando l'albero cambia la tensione reciproca delle sartie alte/basse (e quello di Piano è venuto giùSmiley39)
60' Oceanici: due puntoni per allargare le sartie al di fuori dello scafo e ricondurre alla geometria multi...soluzione ideale...benissimo in oceano...un po' meno all'ormeggio o in BarcolanaWink.
E la barca della foto, in vendita...8.5° di angolo delle sartie (c'è scritto in bella vista nei piani, così chi la compra non può dire 'non lo sapevo')...e per fortuna che ha un moncherino di albero, frazionato a 3/4, così le sartie sono attaccate più basse; e le due sartie di poppa, sono volanti ?? comodo !!...
Avere un albero alare ruotante su un monoscafo non da quasi nessun vantaggio...' .solo casini.E' come mettere il motore della Ferrari F1 sul telaio della 500....non ha senso.
Ossia:devi avre il telaio che sfrutta l'albero ruotante alare....quindi solo multiscafi.Che sono avanti di 30 anni ai AC....Smiley14Smiley14Smiley14
molte grazie Albert e complimenti per la competenza, decisamente avevo sottovalutato il problema. Solo che avendo un catamarano sportivo 18 piedi (albero pivotante) e una barchetta d'epoca armata di randa aurica con canestrelli, osservo in entranbi una notevole efficienza (ciascuno con la dovuta proporzione). Soprattutto i canestrelli mi sorpendono, ruotando attorno all'albero 'accompagnano' la tela nella migliore posizione, infatti stringo molto bene in bolina (con trinchetta e fiocco al bompresso). E' uguale nel laser dove la randa è incappucciata all'albero (che è pure rotante), o nei catamarani wharram. Ecco che osservando soluzioni così apparentemente obsolete o dettate solo da ricerca di praticità (laser), mi sembrava strano, oggi, essere fermi a quel palo generatore di attriti all'aria superflui.
In un'altra zona del forum se le danno (verbalmente) tra chi dice che le barche di 30 anni fa erano le migliori e chì afferma che si costruisce meglio oggi. Invece noto con piacere che Albert, come me, non ha alcun pregiudizio e va con un poliscafo ed una barca d'epoca. Ma ancora di più nota con intelligenza, le affinità ed i legami di soluzioni adottate in tempi diversi. Guarderò con attenzione , alla prima uscita su barca con randa aurica , i canestrelli! Grazie Albert
Non solo, osserva la funzione del PICCO, che altro non è se l'antesignano della stecca. Non stanno 'tornando' le rande 'top square' traduzione AURICHE? Poi con la doppia drizza di penna e di gola puoi fare delle ottime regolazioni. Ricordiamo che la barca ha più di 7.000 (settemila) anni di evoluzione...

P.S.
Vedi Albert, quando uno è competente si prende sempre i meriti, anche quelli altrui,
certamente un albero pivotante con le necessarie possibilità di regolazione permette una maggiore efficienza del complesso albero-vele. questo a scapito di un aumento dei costi di produzione che difficilmente possono trovare riscontro nella produzione di grande serie, dove il target di riferimento è la crociera famigliare o la regata di club, anche spinta, ma comunque vincolata da regolamenti che impedisconol'uso di alberi rotanti. infatti le soluzioni 'avveniristiche' le troviamo su one-off dove l'armatore accetta costi aggiuntivi notevoli per ottenere quanto desiderato. onestamente non vedo utile un albero pivotante su una barca da crociera, a meno di non ipotizzare un albero di discreta superficie da prevedere come vela di cappa con vento forte, azzerando randa e fiocco ed utilizzando l'albero come unica superficie portante. anni fa alcuni multiscafi oceanici utilizzavano questa filosofia. potrebbe essere oggetto di una discussione.
Ciao Osef,
Concordo con le tue idee e penso che in futuro se ne vedranno molti di più. Le considerazini fatte da Albert sono molto valide anche se Finot a sempre sostenuto la validità dell'armo con albero rotante (pivotante credo sia un'altra cosa) vedi: the future of sailing la parte relativa al rigging - Cwing. Ho avuto modo di parlare in chi era responsabile alla costruzione dei Giro 34 e quando arrivarono a fare l'alloggiamento dell'albero ebbero on pochi problemi e vennero studiati vari sistemi poi adottato quello spiegato sul sito di Finot con albero passante e profilo sottocoperta conico con due cuscinetti uno in base d'albero e uno in tuga. Credo che la semplicità d'uso sia indiscutibile ma vanno studiati molto bene i carichi. Un bel sistema che risponde a quello che dici riguardo alla randa aurica è il sistema studiato da Wharram ma sempre per multiscafi: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
e se non ricordo male alcuni cappottarono perchè non sono riusciti a prendere i 'terzaroli' all'albero alare...Esempio di 'Aerorig' Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Scusa Osef ma mi riferivo a te!Smile
tranquillo mario, nessun problema...ci mancherebbe. Piuttosto, mi son piaciuti gli interventi. Volevo solo ribadire come mi sembra strano e spropositato che, per le vele, siamo giunti alla la tessitura (tessitura?) posando un filo alla volta su di uno stampo e laminare il tutto (prova a pensare se lo raccontavi 30 anni fa come ti guardavano). E comunque si è ricercato per una miglior efficienza. Per l'albero si è giunti al carbonio, leggerezza e rigidità, ma è sempre lo stesso palo, concettualmente
Anche le autovetture di oggi hanno lo stesso un motore e quattro ruote come quelle di 100 anni fa, ma non puoi dire che sono le stesse, esattamente come non puoi dire che gli alberi di oggi sono gli stessi di 30 anni fa. C'è stata moltissima sperimentazione, ad ogni coppa america o giro del mondo ci sono geometrie nuove, ma un conto è ciò che si fa per ottimizzare le prestazioni e un conto ciò che è destinato al velista del fine settimana, che già a sentir parlare di sartie volanti si sente male. Le variabili in gioco sono molte, prezzo, peso, prestazioni, facilità di utilizzo, estetica ed in base a tutte queste, gli alberi di oggi sono il frutto dell' evoluzione della specie. Che poi ci siano anche altre strade da battere, possibile, ma non tutte necessariamente percorribili.
Ciao albert
io ho provato il freedom 30 piedi e devo dire che è molto facile e efficente gli alberi di queste barche americane sono garantiti a vita.
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