<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da Mario Falci
Ho letto attentamente. Secondo me si può semplificare e migliorare. I profilati di alluminio cavi che migliorano il confort, vanno verificati nella loro possibilità di tagliare la fettuccia se non si arrotondano opportunamente le bave dovute al taglio. Penso che otterresti la stessa sicurezza delle piastre con bulloni cucendo con una semplice macchina da cucire che fa lo zig-zag con ago per jeans e filo di spessore opportuno per vele. Meno peso, nessun elemento duro che rovina l'albero ed i piedi ecc. Poi non ha senso tagliare la fettuccia, basta accostarne due così:
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Ciao
Mario
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Chiaramente i profilati sono stati opportunamente arrotondati e levigati con carta fine, poi finissima (è stato uno dei lavori più lunghi e noiosi), proprio per evitare il problema che hai intuito. Se noti le fotografie vedrai che ho pure mantenuto il doppio strato di fettuccia all'altezza della pedata (nero in alto e colorato in basso), originariamente previsto solo per irrigidire quest'ultima (altro lavoro lungo e noioso).
Nella fase progettuale presi in considerazione anche la soluzione che hai proposto perché offre l'effettivo vantaggio di non dover tagliare la fettuccia. Mi sono interrogato a lungo su questa possibilità e alla fine l’ho esclusa per le seguenti ragioni:
1. Avrei dovuto utilizzare la medesima fettuccia, con le seguenti alternative: a) maggiore spesa nel caso di utilizzo della fettuccia da 5 o da 4 cm nera; b) minore spesa nel caso di utilizzo della fettuccia da 4 mm colorata, ma con minore resistenza dell’insieme e maggiore allungamento.
2. Avrei perso l'opportunità di avere gradini indipendenti, cioè smontabili. In sostanza, se dovessi intervenire su un gradino centrale per apportare migliorie o riparare rotture, dovrei smontare almeno metà scala.
3. Incertezza sulle misure del gradino. Come ho spiegato in precedenza attraverso gli esempi grafici dell'intervento in data 19.2, è importante dimensionare esattamente il gradino, sia per la funzionalità della scala che per ottenere una corretta posizione del piede (altrimenti fa male e ci si stanca presto… l'ho provato
). I gradini indipendenti mi hanno consentito di fare esperimenti e di ritoccare di qualche centimetro le misure che avevo ipotizzato in sede progettuale. Ciò non mi sarebbe stato consentito se avessi utilizzato il sistema della doppia fettuccia perché, una volta forata a misura, i fori sbagliati sarebbero rimasti.
4. Ho escluso a priori le cuciture (salvo quelle non strutturali eseguite a mano dal sottoscritto con ago e filo) perché non sono capace ad usare la macchina, che tra l'altro non ho. Avrei quindi dovuto ricorrere all'aiuto di qualcuno competente e professionista, visto che si tratta di un oggetto piuttosto delicato. Tieni presente che con la soluzione a doppia fettuccia continua, il carico grava sulla cucitura perché si alternano i lati della stessa con funzione portante (rosso, blu, rosso, blu e così via). Con la mia soluzione la struttura portante è invece sempre la stessa, cioè un’unica fettuccia da 5 cm di larghezza (con un carico di rottura intorno agli 800 Kg).
Nessun problema invece nel lavorare l'alluminio perché dispongo dell’esperienza e di tutte le attrezzature necessarie (al costo del solo materiale che, tra righetta, dadi e bulloni, non ha superato i 10 euro, visto che la filosofia era anche quella di realizzare la scala a tempo perso e al minor costo possibile, ovviamente salvaguardate tutte le esigenze di sicurezza). La cucitura avrebbe poi reso difficoltoso l'intervento successivo, mentre invece le piastre si possono sbullonare in qualsiasi momento. Infine le piastre metalliche irrigidiscono la struttura portante (soggetta ad allungamento) in misura maggiore rispetto alla cucitura.
Cmq grazie per il tuo contributo