I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Carena lucida VS carena opaca
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2 3 4
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Mr. Cinghia
Pero'... pero' ..pero'... Tutte le barche che vanno su e giu con la gru (cioe' quelle che non sostano in acqua) hanno sempre la carena a specchio e non 'satin' o no? Derive in primis, me ne ricordo poche satinate sotto.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
quoto il discorso.
A parte che anche ammesso che uno sappia il grado di rugosità poi non è facile applicarla sulla carena, poi c'è il discorso che se la barca rimane in acqua, limo e incrostazioni marine ne potrebbero variare il grado.
Difficile dire quando è predominate l'affetto benefico e quando l'aumento di attrito.
la faccenda della rugosità che nn è nemmeno giusto
chiamarla così(quanto può essere rugosa una superfice
trattata con il 1000 ad acqua?)è stata sperimentata
in inghilterra nei primi decenni del secolo scorso
con le gare di canotaggio tra le università.
la squola era:carene lucide e cerate.
poi nella sperimentazione un club scoprì appunto
il comportamento delle molecole dell'acqua a contatto
con altri materiali ecc ecc....
applicarono lo studio sulle loro imbarcazioni ..et voilà!
nn chiedetemi nomi e date perchè nn le ricordoBig Grin
ma il succo resta.la carena deve risultare bagnata.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da lupo planante
infatti... ma vorrei un riscontro pratico e non solo chiacchere da barBig Grin
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Se fai una virata imperfetta ti giochi tutta la differenza di carena.
Virate ne fai tante, e la virata perfetta non esiste.
Poi se vai dalla parte sbagliata ti giochi settanta volte sette le differenze di carena, centratura dell'albero, vele, cazzi e mazzi.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Se fai una virata imperfetta ti giochi tutta la differenza di carena.
Virate ne fai tante, e la virata perfetta non esiste.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Parla per te!!!Big GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig Grin
Se vogliamo fare accademia possiamo parlarne per giorni, interessante quello che è stato scritto, ma fine pratico...
come qualcuno ha detto se non scarichi i pesi o manovri male casca il palco.Disapprovazione
Certe raffinatezze servono solo quando tutto è perfetto, come in AC, ma nei campionati zonali, ORC, IRC, ma pure in monotipie dove l'aspetto tecnico dell'imbarcazione non è estremizzato come in AC, non ha senso parlarne. Se parliamo di questo dovremmo parlare anche dell'attrrito degli indumenti dell'equipaggio, e tante altre cose che in linea teorica sono utili ma in linea pratica contano poco.

Io vedo regatare con l'orto botanico sotto le carene, con eliche che non si chiudono, senza scaricare acqua e gasolio e magari anche vincono o perchè sono bravi o fortunati oppure un compenso da sballo...Wink
Ma dov'è Einstein, questo è un tipico 3d per lui...
Ma su Virtual Skipper si può scegliere la carena satinata ?
Navigare necesse...!Wink
BV Big GrinBig Grin
Claudio
La mia esperienza: da sempre ho fatto una carena liscia con carta ad acqua del 400, perchè tanti anni fa un produttore di antivegetative mi fece vedere questa prova. Specchio verticale di 1 m circa di H. una parte di questo specchio carteggiato ad acqua con 400.
Due bicchierini di carta versati contemporaneamente sulle due superfici....l'acqua versata sulla parte carteggiata arrivava sempre prima in fondo..... Spiegazione: le molecole di acqua sono di 400micron, il primo strato di acqua si deposita nella porosità , glia ltri scorrono acqua su acqua.
A settembre per la prima volta ho spruzzato una antivegetativa che praticamente viene molto liscia come fosse una vernice. La barca fa due/tre decimi in più....crollo di un mito? Composizione chimica diversa, log starato? Dai risultati sembra giusto.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da aleufo
La mia esperienza: da sempre ho fatto una carena liscia con carta ad acqua del 400, perchè tanti anni fa un produttore di antivegetative mi fece vedere questa prova. Specchio verticale di 1 m circa di H. una parte di questo specchio carteggiato ad acqua con 400.
Due bicchierini di carta versati contemporaneamente sulle due superfici....l'acqua versata sulla parte carteggiata arrivava sempre prima in fondo..... Spiegazione: le molecole di acqua sono di 400micron, il primo strato di acqua si deposita nella porosità , glia ltri scorrono acqua su acqua.
A settembre per la prima volta ho spruzzato una antivegetativa che praticamente viene molto liscia come fosse una vernice. La barca fa due/tre decimi in più....crollo di un mito? Composizione chimica diversa, log starato? Dai risultati sembra giusto.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]Hai un bacino personale per uscire a vela ? Perchè gli esperimenti corretti si fanno in condizioni identiche e controllate, 2-3 decimi potrebbero essere anche dovuti al tempo che non è passato invano per l'equipaggio...Wink
Klauss scusa ma non capisco che cosa vuoi dire???? Comunque la differenza di velocità è rilevata a motore con gli stessi giri nello stesso tratto di mare in condizioni di assenza di vento (non certo a vela dove un sacco di variabili sono daccordo con te intervengono a falsare ).
Aleufo, è troppo spannometrica la tua prova.

Invece è interessante la storia dei due specchi verticali... proverò.

Proposta: invece di perdere tempo a carteggiare, usciamo una volta in più in mare ad allenarci...Wink
Anche io ho sempre sentito dire che la carena a Geal-Coat non è la cosa migliore. Nella mia esperienza ho riscontrato un notevole incrementoi di prestazioni utilizzando la VC 17 International. A spanne, ma la barca con quella Av va di piu. Ed è un antivegetativa caricata al Teflon. Però mi chiedo: Perchè nei monotipi si lascia la barca a Geal-coat? Sarebbe interessante sapere comè verniciato un Coppa America
Lenny, cosa potresti suggerire di meno spannometrico, perchè il dubbio ti rimane sempre...penso.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da aleufo
Klauss scusa ma non capisco che cosa vuoi dire???? Comunque la differenza di velocità è rilevata a motore con gli stessi giri nello stesso tratto di mare in condizioni di assenza di vento (non certo a vela dove un sacco di variabili sono daccordo con te intervengono a falsare ).
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

2-3 decimi in regata sono una marcia in più
marca antiv. PLEASE!
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da loredano
2-3 decimi in regata sono una marcia in più
marca antiv. PLEASE!
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

2-3 decimi sono fantascienza.
-'Sig. Cinghia, prego, imposti la velocita' warp per uscire dal tunnel biassiale!!'
-'Certo comandante Lenny!'
-'Capitano Gof, si assicuri di aver levigato con rotorbitale 400 micron tutto il fondo della navicella altrimenti i motori plutonici non prendono i giri per la velocita' warp!'

YEAHHH!
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da lupo planante
... secondo voi è più 'performante' a livello meccanico, una carena lucida o una opaca?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Quale che sia il grado di finitura, una parete presenta sempre delle asperita' nelle quali le ns particelle fluide possono incastrarsi. Cosi', attaccate a particelle solide, esse ne acquistano la velocita', e, se la parete e' fissa, la loro velocita' e' nulla. Seguendo il principio della continuita', esse frenano le loro vicine ed e' progressivamente, ad una certa distanza, che ritroviamo la velocita' del flusso libero da ostacoli. Questo spazio di transizione, di spessore limitato, nel quale si applicano delle forze tangenziali di frizione e delle tensioni superficiali, si chiama STRATO LIMITE. La natura di questo strato varia in funzione di alcuni elementi:
LA VISCOSITA' DEL FLUIDO, LA VELOCITA' DEL FLUSSO (piu' il flusso e' rapido e piu' lo strato limite e' fine), LA DISTANZA D'ATTRITO, che conduce ad un riscaldamento del fluido, rendendolo turbolento (lo strato limite s' ispessisce, infatti l'acqua calda lava meglio dell'acqua fredda grazie alla dilatazione e all'allontanamento intermolecolare che essa provoca), L'ATTRITO SUPERFICIALE (piu' la parete e' rugosa, piu' la turbolenza e' precoce). Non possiamo niente contro la viscosita', poco sulla velocita' e la distanza d'attrito (la quale dipende in parte dalla condotta della barca), ma molto possiamo invece fare sulla preparazione delle superfici che determinano la frizione (nel suo movimento, lo scafo trascina con se le molecole dello strato limite piu' esterne, le quali a loro volta, freneranno lo scafo secondo lo stesso principio di continuita'; piu' lo strato limite e' spesso, maggiore e' il numero di particelle trascinate: la barca 'tira acqua'). Quindi per correre di piu' basterebbe ridurre lo strato limite, purtroppo pero' questo si ottiene solo in regime laminare che, eccezion fatta per le condizioni calme e mare piatto, sembra una rarita' sotto le ns carene.
Ritornando a noi, CARTEGGIARE O LUCIDARE?
Alcuni nuotatori si depilano, altri, invece, indossano mute rugose dalla superficie ' miracolosa'. E' necessario che l'acqua distribuita sulla carena formi delle goccioline o che si distenda?
Per certi ricercatori il legame tra la tensione superficiale e la resistenza d'attrito e' tutt'ora da dimostrare. Alcuni sono partigiani delle superfici 'idrofobe' estremamente liscie, sulle quali l'acqua si attacca il meno possibile, altri, invece, prediligono delle superfici 'idrofile', estremamente rugose, sulle quali l'acqua scivola sulla pellicola di molecole liquide aderenti alla superficie. LE DUE TEORIE SONO TUTT'OGGI IN DISCUSSIONE!
Biologi sovietici hanno studiato strutture analoghe alla superficie della pelle di squalo, allo scopo di produrre una turbolenza di minima entita' e quindi un miglior scivolamento.

Ricapitolando: Nel suo movimento, in funzione dello stato della sua superficie, la carena trascina le molecole dello strato limite; piu' questo e' spesso, piu' rappresenta un freno. I piccoli vortici, ben visibili nella scia dell'imbarcazione, sono i testimoni del trascinamento dello strato limite.

COLUI CHE TROVERA' IL MODO DI IMPEDIRE ALLE MOLECOLE FLUIDE DI ADERIRE ALLE CARENE, SARA' BENEDETTO DA TUTTI I REGATANTI.

Ciao a tutti
Mr cinghia sei anche tu per la 400 od è uno sfottò?

Fantascienza? No no, non questa la marca della antivegetativa
vado in leggero(?)off:
mi è capiitato con il gommmone di entrare in un banco
di mucillagine in superfice.
istantanea accellerazione del gommone.
perchè?(con la speranza che possa servire alla discussione)
International VC17, l'ho usata per anni prima di cambiare barca.
Einstein scrive: '[...] DUE TEORIE SONO TUTT'OGGI IN DISCUSSIONE! [...]', che tradotto significa: 'sti scienziati non ne sanno un c@77o Big Grin'
(mi sembra chiaro che se ci fosse una differenza 'misurabile' sarebbe facile smentire una delle due teorie: le teorie senza numeri sono chiacchiere e distintivo)
No no,nemmeno Vc 17, ma era più vicino fantascienza.
Pagine: 1 2 3 4
URL di riferimento