I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Storia di un'odissea
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Hai per caso chiesto suggerimenti a quelli del Cantiere Latino per il tuo lavoro?

fabrizio
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da brizio
Hai per caso chiesto suggerimenti a quelli del Cantiere Latino per il tuo lavoro?

fabrizio
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Big GrinBig GrinBig Grin
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Mario Falci
Bravo, quest'ultimo discorso mi interessa moltissimo. (....) Ed anche la grafite che ho usato anche io non riesce a fermare totalmente l'acqua. Inoltre non è vero che la resina che impregna il legno riesce ad andare oltre la superficie dello stesso. Fai una prova: impregna una tavola come quelle del tuo scafo, metti tutte le mani di resina che vuoi, e poi sega la tavola.
Comunque mi interessa nel tempo conoscere le condizioni dello tuo scafo.
Ciao
Mario Falci

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Ciao Mario, impregnazione del legno e´ un discorso complicatissimo e nello stesso tempo semplicissimo ! Mi spiego meglio. Ovviamente l´ imprgnazione del legno dipende dalla sua conformazione molecolare, dalla grandezza degli alveoli, dalla conformazione delle fibre, dalla sua percentuale di ritenzione idrica ect. Ad esempio io ho la mia casa ai Castelli Romani, e qui vista anche la disponibilita´ notevolissima di Castagno e la sua notevole resistenza all´ umidita´, viene ampiamente usato per fare tetti e manufatti che saranno utilizzati all´ aperto. Ora per avere un processo di impregnazione ottimale procedono cosi´:

- creazione del vuoto per eliminare tutta l'aria possibile dall'interno delle cellule del legno
- pressione e mineralizzazione del legno. Durante questa fase il legno viene sottoposto ad una forte pressione in modo da impregnarlo per mezzo di sali impregnanti in soluzione.
- l'ultima fase consiste in una ulteriore creazione del vuoto per eliminare dal legno il liquido in eccesso.

Ora e´ evidente che questo si potra effettuare solo su legni nuovi ed non ancora messi in opera.

Pero´ ad esempio le belle arti che restaurano antichi legni utilizzano un metodo in immersione nel liquido, essendo ovvio che non possono utilizzare la pressione, con successiva essiccazione a massimo 45 gradi di temperatura, con ottimi risultati (metodo di Hofmann).

In ultimo, sicuramente una cosa che non bisogna dimenticare, e´ di impregnare prima della carteggiatura finale per la verniciatura, essendo ovvio che cio´ riduce notevolmente l´ apertura degli alveoli.

Scusate il trattamento un po´ rozzo (ci sarebbe da dire tantissimo anche sulle sostanze utilizzate) ma questo e´ il topic di Novecento e del suo bellissimo restauro e ho voluto solo accennare. Se interessa potremmo aprire un topic specifico

Ciao Alberto
Ciao Alberto, te lo richiedo ancora Big Grin ehm ehm scusa ma sono curioso ma tu sei iscritto al forum il legno index?...no perchè bazzico anch'io quel forum tutta gente in gamba che lavora il legno come fosse plastilina, a proposito chi vuole vedere un vero restauro può seguire http://rurik.it/
Buon Vento Roberto.
P.S. Interessante quel discorso che hai cominciato trovo che sarebbe utile continuarlo in qualche sede oppure perchè no anche quì...Blush ehm...non sono io quello che decide Big Grin
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Novecento
Ciao Alberto, te lo richiedo ancora Big Grin ehm ehm scusa ma sono curioso ma tu sei iscritto al forum il legno index?...no perchè bazzico anch'io quel forum tutta gente in gamba che lavora il legno come fosse plastilina, a proposito chi vuole vedere un vero restauro può seguire http://rurik.it/
Buon Vento Roberto.
P.S. Interessante quel discorso che hai cominciato trovo che sarebbe utile continuarlo in qualche sede oppure perchè no anche quì...Blush ehm...non sono io quello che decide Big Grin
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Ciao Roberto, avevo gia´ esaudito la tua curiosita´ rispondendoti in precedenza su altro topic Smile. Si frequento quel forum che come dici tu e´ interessantissimo per noi appassionati del legno. Ma di solito leggo e non intervengo, sentendomi molto meno 'esperto' di chi ci scrive Wink. In quanto a continuare il discorso, disponibilissimo, amo il legno e parlarne mi piace tantissimo Smile
Ciao Alberto allora non mi sbagliavo Big Grin sono contento, si capisce che ti piace il legno...vediamo di parlarne...
Roberto.
sono ammirato
dalla prima all' ultima fotoSmile

saluti velici
sarastro
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da sarastro
sono ammirato
dalla prima all' ultima fotoSmile

saluti velici
sarastro
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
GRRRR...all' ultima in che senso Big GrinBig GrinBig GrinSmiley14
Grazie Sarastro
mi fa piacere
Buon Vento Roberto.
Ottimo lavoro,complimenti.Il mio legnetto (1969) ha il fasciame in mogano da 18mm incollato, quindi senza alcun calafataggio,parliamo di anni
pre epoxi.L'opera viva è come in origine,sull'opera morta sui comenti è stata fatta una fresatura con applicazione del solito listello con epoxi.Tiene perfettamente da anni.In conclusione,sotto il galleggiamento il legno non si muove mai,sopra mi sembra ,oggigiorno, quasi obbligatorio usare epossidica.I pochi cantieri che costruiscono ancora motopesca di legno fanno così:calafataggio tradizionale sull'opera viva,incollaggio epossidico sull'opera morta.Per cortesia mi dai gli estremi di questo forum sul legno , sembra interessante.
Ciao Roberto, non era una critica ai prodotti Cecchi, sono ottimi anche perchè li uso anche io e conosco i risultati. La mia barca del 1957 Aqualis di cui ho parlato svariate volte è stata restaurata allo stesso modo del tuo gozzo ma mettendo anche un tessuto di vetro da 130grammi. Quando parlo di una tavola da impregnare con epossidica intendo suggerirti di fare un campione. Dopo averlo impregnato potrai misurare quanto è entrata in profondità la resina nel legno e per capirlo basterà tagliarlo. Come dice Hal9001 per impregnare in profondità sono necessarie altre tecniche. Hai fatto una scatola in compensato ed ancora va bene ma io ho fatto un vaso per bonsai in legno di massello, quindi con tavole grandi, ed in situazioni di sole, vento ed umidità simili a quelle che dovrà sopportare la tua barca, ed è durato un solo anno in quanto le tavole erano così svergolate che ha cominciato a fare acqua.
Ciao
Mario


<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Novecento
Ciao Mario, purtroppo anche se ho un po' oscurato le scritte ormai si è capito che ho usato i prodotti della Cecchi. Sinceramente sono stato molto criticato, anche da un maestro d'ascia che conosco nella mia zona, per via dei prezzi, a suo detto eccessivi, e per il fatto che non ci sarebbe stato nessun motivo per fare il lavoro in maniera così radicale come l'ho fatto io. Io ho fatto una prova, prima di cominciare il refitting sulla mia barca, ho preso un compensato di 6 mm. di spessore (era quello che avevo in garage)gli sono passato sopra un po' con la levigatrice a nastro sino a ridurlo sottilissimo, poi l'ho incollato con la resina sino a formare una piccola scatola, l'ho resinato allo stesso modo come la mia barca, l'ho riempito d'acqua ed è ancora in garage raffreddo i pezzi quando saldo o taglio. Questa cosa l'ho fatta un anno prima di cominciare a lavorare sulla barca: l'acqua all'interno di quel box in legno è ancora li sono passati più di 2 anni.Non ho capito molto bene quando dici resini una tavola come la tua poi la tagli, magari dopo mi aiuterai a capire. Per concludere il motivo per cui ho usato quella marca sinceramente è stato la mia poca domestichezza con il prodotto,
Quindi prima, durante e dopo il lavoro ho tempestato di domande spesso anche Cecchi in persona ed anche più volte al giorno, trovando sempre tanta disponibilità, cortesia e competenza, per me non è poco.
Buon Vento Roberto.
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da fanfulla
Ottimo lavoro,complimenti.Il mio legnetto (1969) ha il fasciame in mogano da 18mm incollato, quindi senza alcun calafataggio,parliamo di anni
pre epoxi.L'opera viva è come in origine,sull'opera morta sui comenti è stata fatta una fresatura con applicazione del solito listello con epoxi.Tiene perfettamente da anni.In conclusione,sotto il galleggiamento il legno non si muove mai,sopra mi sembra ,oggigiorno, quasi obbligatorio usare epossidica.I pochi cantieri che costruiscono ancora motopesca di legno fanno così:calafataggio tradizionale sull'opera viva,incollaggio epossidico sull'opera morta.Per cortesia mi dai gli estremi di questo forum sul legno , sembra interessante.
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Ciao fanfulla ti ringrazio per i complimenti che ricambio anche a te per la tua barca e per la passione per il legno. A proposito di questo nobile materiale ho trovato veramente fantastico questo forum ( di cui faccio parte da un paio d'anni)
http://forum.il-legno.it/ dove troverai nella sezione 'IL LEGNO E L'ACQUA' appassionati come noi di barche, grandi artigiani e restauratori, e poi innumerevoli sezioni di tutte le varie lavorazioni del legno all'uso delle varie macchine di falegnameria, insieme a tanti appassionati che ti faranno rimanere stupito, come ad esempio il topic 'I MIEI LAVORI' troverai le foto di realizzazioni in legno eseguite da semplici appassionati come noi. Io ci scrivo poco ma lo leggo tantissimo...ti piacerà.
Tante belle cose Roberto.
X Mario adesso ho capito cosa intendevi quando hai detto di tagliare una tavola, dopo averla impregnata di resina. Sinceramente IMHO così come dicono quì gli amici ADV non penso che si possa vedere ad occhio nudo quanto la resina abbia impregnato o meglio saturato il legno. Rimane il fatto che nonostante il lavoro che ho svolto sulla mia barca non mi ritengo affatto un esperto, diciamo che per adesso è passata una stagione calda e quando dico caldo da noi è caldo, ed un inverno abbastanza freddo e piovoso e umido etc..etc.. Oggi sono stato a vedere la mia vecchietta sinceramente sembra di averla varata ieri...vedremo in futuro.
Il tuo acqualis è semplicemente stupendo l'ho visto sul topic da te inserito a proposito di quell'attrezzo che la tira a secco dove tu chiedevi un parere ed io ti avevo detto che sembrava fatto apposta per la tua barca, a tal proposito ti avevo anche chiesto visto che la prossima sfacchinata sarà di costruirmi l'armo in legno per la mia barca, quando hai tempo e voglia di mandarmi qualche foto dei particolari albero, boma, sistema per issare la randa e quant'altro ti avevo dato anche la mia mail; non mi serve domani, quando avrai tempo e se vorrai pure una foto ogni tanto.
Grazie Roberto.
Il tuo acqualis è semplicemente stupendo l'ho visto sul topic da te inserito ....

Ci deve essere stato un malinteso, quella foto è stata semplicemente scaricata da internet.
Se vuoi vedere il restauro e la storia del viaggio di Aqualis vai su http://www.cantierino.it.
Non mi ricordo della tua mail, puoi rimandarmela?
Ciao
Mario
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Mario Falci

Il tuo acqualis è semplicemente stupendo l'ho visto sul topic da te inserito ....

Ci deve essere stato un malinteso, quella foto è stata semplicemente scaricata da internet.
Se vuoi vedere il restauro e la storia del viaggio di Aqualis vai su http://www.cantierino.it.
Non mi ricordo della tua mail, puoi rimandarmela?
Ciao
Mario


<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Ciao Mario ecco dove avevo visto e letto di Aqualius, il cantierino altro bellissimo sito internet, adesso era un po' che non ci andavo, ma stamane ci sono ritornato e tra gli altri ho visto l'ottimo lavoro che hai fatto sulla 'tua bella', veramente complimenti. Quanto mi piacerebbe far muovere la mia a vela, senza nessuna velleità, solo per sentire quel piccolo sciacquettio che fa la barca nel silenzio del motore spento Sadsmiley
Ma va bene, ti rimetto la mia mail , per quelle foto, la tua che armo ha? Forse aurico, comunque quando avrai tempo e voglia, considera che a me servono tutti i particolari dell'armo, visto che dovrò tutto autocostruire. boboespo@alice.it
Grazie e Buon Vento Roberto.
Roberto, se vuoi documentarti per l´ armo del tuo gozzo, vai su questo sito,
http://www.woodenboat.com, e´ la bibbia dei progettisti e costruttori di barche in legno,
ci troverai tutte le informazioni che desideri.WinkSmile
Grazie Alberto, sito molto interessante, e come tutti i siti interessanti, tutto in inglese Sad vedrò di dedicarmi un po' con la traduzione simultanea che c'è in internet, molto vasto come sito.
A, proprio oggi ho pensato a te perchè mi è arrivata una mail dal forum il legno, come tu sai quando partecipi ad una discussione li ti mandano una mail... per questa abitudine io quì nel nostro forum (ADV), i primi tempi mi perdevo tutte le risposte in quanto aspettavo una mail Big Grin
Ti ringrazio per il suggerimento.
Saluti velici Roberto.
Roberto, quel pesce che hai in mano t'è costato caro.
Non oso poi immagginare gli improperi della tua 'sirena' sulla coperta della barca...

Anch'io come te amo destreggiarmi in questi lavori anche se non ho una buona conoscenza nautica, ma con tutta franchezza non so se sarei riuscito a compiere l'opera... probabilemtne avrei abbandonato prima.

complimenti per la 'pazzia' ed alla pazienza della moglie sirenetta, che anche se non ha partecipato attivamente al restauro di certo avrà dovuto sopportaloBig GrinBig Grin
complimenti per il lavoro fatto Big GrinBig Grin
Grazie per i complimenti, si il grazie va anche a mia moglie 'la sirenetta' come dice walterone il sciosciaro Big Grin che mi ha pazientemente lasciato compiere questa piccola follia Big Grin
Saluti A Vela (e non a motore) Roberto.
nocevento volte bravo!
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