<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da petite bleu
nocevento volte bravo!
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Acc...per altri cento...non sarei stato mille volte bravo
grazie Petit è il più simpatico dei complimenti.
Buon Vento Roberto.
Complimenti Roberto!!!! è un bellissimo lavoro!!!
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mar.and
Complimenti Roberto!!!! è un bellissimo lavoro!!!
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Grazie Marco, mi fa piacere il tuo apprezzamento.
Buon Vento Roberto.
[quote]Messaggio inserito da Novecento
Dicembre 2007,Afterglow(una bellissima poesia del grande Borges) è la mia lancia di 22 piedi che ha dei brutti segni di ruggine, CUT
La mia piu' sincera ammirazione!
Cosa e' quel naso che hai rifatto, cosi' 'alzato'?
s
E' molto comodo per issarsi a bordo
BV Roberto.
Per intenderci dalla banchina mano sul naso e si è a bordo specie per la signora...Aiò
Roberto.
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Sorta... di... un... Diavolone... mi...incuriosisci...quali ...sono...le...eccellenze??
Farla andare a vela sarà la prossima follia
Buon Vento Roberto.
Ho capito forse ti riferisci ai parabordi di prua...be si non sono belli da vedere, ma c'è una storia, la prima volta ho dato una cornata di prua sul ferro della banchina in alto quindi ho messo quello piccolo, poi si è rotta la gomma più in basso e ne ho messo un'altro più giù. Quando mi stacco chiaramente li tolgo
belli eh?
BV Roberto.
davvero tanti complimenti bravo tu e stupenda la linea della barca!!!!!!!!!
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da bifrak
davvero tanti complimenti bravo tu e stupenda la linea della barca!!!!!!!!!
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Grazie Bif...ti ringrazio e moltiplico a te i complimenti per la tua bellissima barca e per l'ottimo lavoro estetico-funzionale che hai fatto con la tua...che belle ste barche
Buon Vento Roberto.
Complimenti per il lavoro, e sopratutto per la voglia e l'impegno che ci hai messo, detto questo se mi consentite faccio le mie considerazioni, in base a quello che ho letto degli interventi....
per prima cosa ti faccio notare che nell'ultima foto della barca si vedono gia molto chiaramente i movimenti del fasciame.....questo cosa vuol dire? Vuol dire che, come ho letto, non è che ai maestri d'ascia di un tempo mancasse qualcosa, ma bensi, i maestri d'ascia di un tempo, che lavoravano per lo piu su barche da lavoro, sapevano bene che il legno è vivo e percui si muove continuamente, percui non avrebbe avuto senso per loro spendere tanti soldi e tanto tempo per cercare di fissare nel tempo qualcosa che non è fissabile.....e poi a che pro? Chi avrebbe potuto permettersi di pagare un tale lavoro? E per cosa? Difatto impiastricciare il legno di resina epossidica riduce i movimenti del legno rallentandoli, il risultato è che invece di dare una botta di vernice tutti gli anni, la barca resisterà qualche anno in piu...due? tre? boh? dipende da tanti fattori, ma poi si aprirà piu o meno nuovamente, ma con la differenza che invece di una semplice carteggiata e verniciata, dovremo fare in conti con un crostone di resina dura come un sasso da tirar via, per poi tentare di sistemare tutto alla meglio.
Ecco, questo era il ragionamento dei vecchi maestri d'ascia, dovuto solo ad un fatto di praticità.
Resinatura e copertura del fasciame con tessuto?
Certo, si è gia fatto, anche con il sottovuoto, in tutte le salse,
il fasciame è fasciame, non c'è niente da fare, prima o poi muove, il legno è legno...fa il suo mestiere, la resina ha dei movimenti diversi dal legno.
Finora dalla mia esperienza ho dedotto che la cosa migliore è quella di posare due strati di lamellare incrociato sopra il fasciame, si ottiene il risultato migliore, la barca rimane di legno e non di plastica, non si hanno marciture dovute al fatto che prima o poi l'acqua trova la via di infilarsi tra legno e resina.
Inoltre lavori come quelli eseguiti dall'amico novecento, pur ammirevoli, non sono giustificati dalla spesa necessaria a realizzarli, nessun professionista sano di mente potrebbe far spendere tanto ad un cliente per un lavoro che in questo caso supererebbe il valore dell'imbarcazione, e senza garantire la durata nel tempo, perchè non ci può essere una durata nel tempo, illimitata.
Citazione:Estrovelico ha scritto:
...
Finora dalla mia esperienza ho dedotto che la cosa migliore è quella di posare due strati di lamellare incrociato sopra il fasciame, si ottiene il risultato migliore, ...
Scusa ma che differenza c'è tra una barca in fasciame 'dritto' ed una a fasciame 'incrociato'?
Non ho parlato di differenze....
ho detto che se si vuole in qualche modo fermare il fasciame, cosa che a quanto pare è in voga,una volta chiusi i comenti è molto meglio incollargli sopra due strati di tranciato, cioè il classico lamellare, invece di impataccarlo di resina! Tutto qua.
Altrimenti si lascia la barca come è nata, e si lascia il legno libero di fare il legno!
Citazione:Estrovelico ha scritto:
Non ho parlato di differenze....
ho detto che se si vuole in qualche modo fermare il fasciame, cosa che a quanto pare è in voga,una volta chiusi i comenti è molto meglio incollargli sopra due strati di tranciato, cioè il classico lamellare, invece di impataccarlo di resina! Tutto qua.
Altrimenti si lascia la barca come è nata, e si lascia il legno libero di fare il legno!
Chiedevo per conoscere; ma il fasciame incrociato come si applica?
Citazione:Lorena ha scritto:
Complimenti Roberto ,oggi ho avuto un po'di tempo e ne ho approffitato per leggere questo 3d .
Veramente bravo .
Grazie Lorena dei complimenti, ma evidentemente tu non t'intendi di barche in legno come l'amico Estrovelico.
Difatti Estrovelico afferma delle cose confutabili.
1°) Non vedo in nessuna foto movimento di alcuna tavola del fasciame, ma non solo nell'ultima foto come dice lui
ma bensi (così come ha scritto nel suo post)neanche dal vivo fino ad oggi a mezzogiorno. Consideriamo che è stata varata a giugno del 2008 e da allora non è mai uscita dall'acqua neanche per 5 minuti, quindi a giugno saranno due anni che è in acqua e se Estrovelico vuole fare una scommessa di qualunque tipo, sarà ospite a mie spese nel migliore albergo del Salento per quanto vorrà a patto che riesca a trovare un qualunque centimetro di legno che si è mosso....lo aspetto
Poi che scriva che qualunque persona sana di mente non andrebbe a spendere tutti quei soldi per una barca bla bla bla...potrei dirti tranquillamente che tutti indistintamente coloro che possiedono una barca spendono tanti di quei soldi che puntualmente non recupereranno mai più, quindi tu affermi che su questo forum ci sono poche persone sane di mente. Non avendo altro da dire per ora,mi limito ad aspettare una tua replica sperando sia più tecnica... ti saluto molto cordialmente il tuo lettore e letto Roberto Esposito Novecento
Non te la prendere novecento....rileggi attentamente quello che ho scritto,perchè non c'è niente di offensivo, e non pensare (presuntuosamente) di essere l'unico a capirne di barche solo perchè hai messo a posto un gozzo, perchè se pensi che sia cosi, allora molto probabilmente ti daranno fastidio le mie osservazioni e come si è visto...non ne comprederai il senso! Perchè sarai troppo occupato a pensare al tuo orgoglio ferito per capire che in realtà non sto criticando il tuo lavoro!
L'ultima foto mi dava l'impressione che le fiancate fossero gia segnate, ma evidentemente la foto è ingannevole, o il mio schermo non mi permette di visualizzarla bene, ma se leggi bene quello che ho scritto , piu attentamente, non ci vedi nulla di negativo, e magari potresti anche capirne il significato.....due anni in acqua sono pochi, con tutta la resina che hai messo dovrebbe durare molto di piu, e infatti l'ho sottolineato....
ma non sarà però un lavoro a vita, su questo ci puoi contare, e avrai modo di verificare se di legno ci capisco qualcosa oppure no.
Nel frattempo rileggi meglio e con calma prima di farti salire il sangue alla testa, perchè ammiro la tua passione e non critico te e il tuo lavoro, il mio era un ragionamento generico rivolto a questo tipo di lavori.
Citazione:Estrovelico ha scritto:
Non te la prendere novecento....rileggi attentamente quello che ho scritto,perchè non c'è niente di offensivo, e non pensare (presuntuosamente) di essere l'unico a capirne di barche solo perchè hai messo a posto un gozzo, perchè se pensi che sia cosi, allora molto probabilmente ti daranno fastidio le mie osservazioni e come si è visto...non ne comprederai il senso! Perchè sarai troppo occupato a pensare al tuo orgoglio ferito per capire che in realtà non sto criticando il tuo lavoro!
L'ultima foto mi dava l'impressione che le fiancate fossero gia segnate, ma evidentemente la foto è ingannevole, o il mio schermo non mi permette di visualizzarla bene, ma se leggi bene quello che ho scritto , piu attentamente, non ci vedi nulla di negativo, e magari potresti anche capirne il significato.....due anni in acqua sono pochi, con tutta la resina che hai messo dovrebbe durare molto di piu, e infatti l'ho sottolineato....
ma non sarà però un lavoro a vita, su questo ci puoi contare, e avrai modo di verificare se di legno ci capisco qualcosa oppure no.
Nel frattempo rileggi meglio e con calma prima di farti salire il sangue alla testa, perchè ammiro la tua passione e non critico te e il tuo lavoro, il mio era un ragionamento generico rivolto a questo tipo di lavori.
E' chiaro che ti piace girare intorno alla verità perché non ti è nota: hai scritto 'se si vuole in qualche modo fermare il fasciame, cosa che a quanto
pare è in voga,una volta chiusi i comenti è molto meglio incollargli sopra due strati di tranciato, cioè il classico lamellare, invece di impataccarlo di resina!'
Prima di tutto l'epossidica non è in voga ma una soluzione valida quanto il calafato che offre una durata coerente con gli intervalli di manutenzione di una barca in legno. Sottolinei poi la quantità di resina, forse senza sapere che l'impasto bianco nei comenti non è esclusivamente base epossidica, ma una prodotto che combina le caratteristiche della epoxy con prodotti differenti.
Ti ho chiesto come si
incolla il tranciato e probabilmente non sai che si applica con prodotti che saturano l'intercapedine dei quali la più usata è a base Epoxy. Se poi si danneggia l'Afterglow, essendo ancora a fasciame 'dritto' è molto facile sostituire le tavole ripristinando l'integrità dello scafo.
Le ore spese poi essendo proprie sono ben spese perché lasciano la soddisfazione della conoscenza.
Una barca in legno è per sempre!
Caro, sai tutto tu vedo.....quindi che senso ha che io dica la mia?
Se chiunque si sveglia la mattina pensando di essere un maestro d'ascia(dopo aver telefonato alla cecchi
)si offende a morte per una semplice riflessione personale, dovuta semplicemente a qualche decennio di cantieristica, allora me ne sto zitto, e anche con molto piacere, di solito mi pagano per rimediare alle castronate dei vari guru, non per scambiare riflessioni mal interpretate su un forum!
Mi è sorto il dubbio che forse sia io che non sono capace a farmi capire quando scrivo!!
Dopo essermi ritirato in preghiera chiedendo all'Onnipotente di guidare la mia mano sulla tastiera....proverò, con calma a spiegarmi meglio, sperando che i discepoli del cecchi system non si straccino le vesta urlando blasfemo!!
Primo, in risposta a chi diceva che ai maestri d'ascia di un tempo mancava l'amore e che chi fa da se fa per tre, etc. etc.
avevo cercato di dire che barche del genere nascevano come barche da lavoro, e non a caso venivano concepite e costruite per essere sigillate tramite calafataggio, percui a nessuno verrebbe in mente di avventurarsi in una 'odissea' del genere, termine usato dallo stesso Novecento, quando invece bastava una rapida carteggiatura e una verniciata con monocomponente ad ogni inizio stagione per mantenere in salute le fiancate.
Una barca da lavoro però deve essere pratica e il suo mantenimento deve essere veloce semplice pratico e poco oneroso!
Ora però noi ragioniamo dalla parte dell'armatore 'amatore' che dopo aver avuto un apparizione di Cecchi in un carro di fuoco con nella mano destra un barattolo di resina epossidica e nella sinistra il libretto delle istruzioni su come diventare maestri d'ascia in 10 lezioni, si mette in testa di risolvere completamente il problema del movimento del legno, senza pensare che per il legno quel movimento è 'vita'!
Dal punto di vista dell'armatore 'amatore', io capisco e come ho detto, mi tolgo tanto di cappello davanti a tanto impegno, dal punto di vista pratico, mi sono permesso di fare qualche riflessione, ignorando che avrei scatenato l'ira del popolo dei novelli maestri d'ascia!
La mia osservazione, che è una semplice esposizione del mio punto di vista basato solamente sulla mia esperienza personale, mi scuso per la mia ignoranza ma io quello che so l'ho imparato in cantiere, anche se una quindicina di anni fa lessi anche il libricino di Cecchi, ebbene si lo ammetto, l'ho letto anche io....
comunque, come dicevo, secondo la mia esperienza, quando si è davanti ad una barca 'nata' con fasciame calafatato, cioè fatta per sigillarsi grazie al movimento del fasciame che gonfiandosi preme contro la stoppa, (che non a caso deve essere morbida e non impataccata di epossidica) la soluzione migliore sarebbe quella di continuare con quel sistema, tutto sommato semplice e poco oneroso.
La barca infatti ha galleggiato qualche decina di anni molto serenamente fino a quel momento, segno che chi l'ha costruita, proprio un cretino non doveva essere!
Mettiamo però che il nuovo armatore non sopporti quelle crepettine che fa la vernice quando le tavole dell'opera morta si muovono grazie agli sbalzi di temperatura e di umidità che normalmente si hanno col passare del tempo.
Allora qui interviene San Cecchi e giustamente armati di resina, additivi vari e stoppa si tenta l'impossibile.....bloccare il legno!
Tanti ci hanno provato, con risultati piu o meno buoni, ma il legno è legno, e fa il suo mestiere, percui, come nel caso di Novecento, dopo aver sigillato per bene i comenti con l'aiuto della resina epossidica e impregnato il legno con numerose mani di resina liquida, non resta che aspettare e pregare!
Io penso che il legno prima o poi muoverà di nuovo, non lo farà subito come nel caso del legno lasciato al naturale con calafataggio e pittuta monocomponente, lo farà dopo qualche anno, perchè dovrà vincere la forza esercitata dalla resina epossidica, la quale è molto tenace, anche se non abbastanza per averla vinta su un materiale vivo come il legno, che impiegherà piu tempo a liberarsi e muoversi, ma ci riuscirà quasi certamente....in un tempo difficile da stabilire, dipende dal lavoro eseguito.
Ora, il mio ragionamento era.....vale la pena impiegare tanto tempo e sopratutto denaro, per un lavoro del genere? Specie sapendo che poi un domani ci troveremo davanti allo stesso problema, ma con in piu la fatica di dover intervenire su uno scafo tutto impataccato di resina epossidica dura come un sasso?
Voi mi direte di si! E io taccio e mi inchino davanti al mistero della fede!
Un altra mia riflessione, era quella che, secondo me, difronte ad una barca in fasciame calafatato, un alternativa migliore sarebbe quella di incollare sullo scafo un paio di strati di tranciato di mogano incrociato, dopo aver preventivamente chiuso i comenti del fasciame. Mi dispiace deludere Rurik, ma so come si esegue un lamellare e come viene incollato, e mi rendo conto che non sia un lavoro da autodidata, in questo caso non basta recarsi al santuario del povero restauratore e invocare l'intercessione di Cecchi, occorre del mestiere, percui la mia osservazione non era rivolta al povero novecento, che si è fatto un mazzo cosi per resinare tutto, ma era una riflessione di ordine generale, anche perchè nel caso di un barchino di poco piu di 6 metri non avrebbe senso fare un lavoro del genere secondo me, e quindi Novecento ha fatto forse il meglio che poteva fare con i mezzi a disposizione!
Detto questo ancora rimango stupito dalla suscettibilità di alcune persone, che soltanto per aver messo mano ad una barca, ripeto, una barca, forse due....si credono infallibili e depositari della Verità, senza accettare il confronto con persone che forse, dico forse, potrebbero avere anche qualche esperienza in piu di loro....
mah....che dire?!
Complimenti per l'umiltà, io da parte mia pur lavorando in questo settore da parecchi anni ritengo che ci sia sempre qualcosa da imparare, percui non me la prendo piu di tanto, e leggo sempre con interesse gli interventi di tutti, perchè anche Novecento puo insegnarmi qualcosa....
ovviamente il piu delle volte se noto qualche piccola castroneria sto zitto, per non urtare l'orgoglio di chi con tanta passione ha eseguito il lavoro, e quando non sto zitto me ne pento subito, perchè comunque è grazie a persone come voi che io campo!