Ho un Plastivela GURA con albero maggiorato circa 10 metri fino in testa armo a 7/8 crocette con angolo di 5/6 gradi verso poppa dove mio padre ai suoi tempi aveva tolto le volanti per comodità visto che non erano strutturali
Il problema è che il fiocco fà una certa catenaria e cazzando lo strallo di poppa essendo un armo a 7/8 ovviamente aumenta
Per diminuirla, certo non posso farla scomparire del tutto, ho fatto montare le volanti nuove unite, non c’entra niente, a una randa nuova (UNA LIBIDINE SOLO A VEDERLA)
Le domande sono due:
La prima è: visto l’armo le volanti si regolano dopo aver tesato lo strallo di poppa o prima e se eventualmente bisogna tesarle prima cosa succede virando devo mollare anche lo strallo regolarle e poi cazzarlo di nuovo il mio ha un sistema precisissimo e semplice e l’albero si piega come un fuscello volendo
La seconda è: la catenaria come si sfrutta per migliorare le prestazioni
Scusate la domanda probabilmente incompleta e inesperta ma vado in barca da una vita dall’optimist al 420/470 per finire con le barche grandi ma non ho mai fatto regate su barche dove qualcuno ci capisse veramente qualcosa di volanti (me compreso) se non che bisogna cazzare quella sopravento quanto si stabiliva al momento in base all’ intensità del vento e al tempo di cottura delle melanzane alla parmigiana nel forno della barca rispetto a quello di casa cioè si andava a caso
Grazie
Quindi credo di aver capito così
regolo le volanti solo per la catenaria e solo di bolina
con la tensione dello strallo di poppa praticamente piego l'albero solo nella parte alta scaricando la randa
con poco vento di conseguenza dovrei usare solo le volanti con poca tensione sullo strallo di poppa immagino
Andatura di poppa tutto mollo dietro e albero come sulle star tutto avanti accentuando la catenaria di conseguenza
Quesito in più avendo sulla randa nuova i filetti sulla balumina che non avevo prima come si interpretano
Grazie
Splendida barca molto marinara ho preso certe buriane in Croazia
la mia è la versione regata originale del cantiere oltre all'albero e al boma maggiorati ha anche la chiglia maggiorata 1,65 contro 1,40
Non ho neanche provato la nuova randa e non sò se ha i filetti sul grasso credo solo sulla balumina casomai li faccio mettere visto che è nuova sono interessanti a chi piace la finezza delle regolazioni
quelli del fiocco li uso sempre e sono molto utili per ottimizzare il rendimento
Un ultimo punto: la regolazione dell' albero prima di uscire.
Io ho sempre fatto come certi staristi di vecchia formazione (mio padre).
In porto, prima regoli l' inclinazione dell' albero: ad albero dritto, prima prova con 5 gradi, poi aggiungi o togli in funzione di come la senti al timone quando esci.
Strallo di prua puntato, sartie puntate. Albero dritto
Poi, senza vento, rimonti tutte le zeppe del passascafo, issi la randa, cazzi bene scotta, vang e volanti (tutte e due), come se tu stessi andando in bolina col massimo del vento che riesci a portare a tutta tela. Lascia stare lo strallo di poppa.
Controlla la curva dell' albero e l' imbando delle sartie alte: tira le alte fino a recuperare quasi tutto l' imbando, le basse un po' meno.
Molla tutto e torna a controllare la tensione delle sartie e la forma dell' albero.
Se troppo tese, e giri in zone ventose, togli un paio di giri.
Per le ariette o regate glieli ridai.
Molla le volanti una alla volta e controlla se l' albero si 'svergola'.
Poi esci a vela e controlla l' albero se flette solo verso poppa e non anche sottovento.
Se flette sottovento devi tirare le alte e eventualmente mollare un po' le basse.
Se 'pompa' sull' onda stiamo andando male .... prova con le sartie basse o a mollare un po' le volanti.
In realta' ti servirebbero anche le volanti basse, rimandate all' attacco della crocetta (purtoppo gli armi anni '80 erano fatti cosi', spece quelli di Lievi).
Lo strallo di poppa lo usi solo in bolina per regolare l' apertura della randa in alto (in basso ci pensano vang e carrello).
In poppa, le volanti le lasci andare tutte e due o con vento e/o onda la tiri dopo aver strambato, tanto per non far scaricare solo sulla sartia la testa dello spi.
Buon vento!
non ho le zeppe per regolare la base dell'albero non è passante ho però la possibilita di spostarlo avendo un perno orizzontale che ha tre posizioni prua centro poppa ora è al centro e va infilato nella base dell'albero che finisce con una piccola u
La posizione originale è al centro io quando l'ho smontato e poi rimontato ho fatto in modo che l'albero sia dritto non ho idea se le sartie hanno la stessa tensione ma comunque non pompa
credo di aver capito così albero al centro e tutto puntato albero dritto poi solo randa senza vento cazzo tutto di poppa vang,scotta e volanti tutte e due no paterazzo e recupero prima le alte e poi le basse lasciandole un pò meno tese
Ho avuto 4 barche con volanti strutturali e agivo così. La regolazione delle sartie 5° sono quasi dritte servono poco per tendere lo strallo. La tensione dello strallo lo regolavo cazzando le volanti alte che sono attaccate all'altezza dello strallo, più la cazzi più si tende. Il paterazzo serviva solo per aprire la balumina della randa,quando la barca sbandava troppo, la volante bassa era per togliere o dare abbananamento all'albero ed evitare il pompaggio
Bolina con poco vento
sartie non molto tesate, volante alta appuntata, bassa più tesata per tenere albero dritto ed avere la randa grassa, paterazzo in bando (lo strallo è molle e da più potenza al fiocco)
Bolina con vento medio
sartie più tesate, volante alta ben tesata, bassa allentata per recuperare un pò di grasso alla randa, paterazzo poco tesato,ma pronto a cazzarlo se arriva la raffica.(lo strallo è teso inferitura del fiocco più dritta e meno grasso sulla vela miglior angolo)
Bolina con vento forte
sartie ancora più tesate, volante alta a ferro, bassa mollata fino a togliere tutto il grasso alla randa, paterazzo che regola l'uscita dela randa , ma pronto a essere cazzato(strallo ben tesato)
Con onda tutto appena più morbido per avere potenza per passare l'onda, ancora più importante il paterazzo per scaricare la vela.
Vuoi un consiglio? fatti dei segni sulle scotte dei paranchi delle volanti o qualche riferimento, le provi a cazzare e vai a vedere l'albero che piega a preso e lo strallo quanta catenaria ha e poi capisci da solo come devi fare.
Stessa cosa per il paterazzo.
scusate ma la catenaria sarebbe?
riguardo le volanti, perchè mollare le basse in caso di vento forte? non si crea troppo grasso nella parte bassa della randa?
La 'catenaria' è lo scostamento, rispetto la rettilineità teorica, che assume lo strallo sotto la spinta del vento sulla vela.
Per fare un esempio scemo pensa ad un lenzuolo steso (o meglio ad un tappeto piuttosto pesante), l'arco che assume il 'filo da stendere' è una catenaria, in questo caso dovuta al peso del lenzuolo/tappeto.
In un armo a 7/8 contrasti questo fenomeno agendo sul tiro della volante alta.
Normalmente gli alberi a 7/8 sono più flessibili di un armo in testa e quando cazzi la volante alta hai l'effetto, oltre quello di mettere in tiro lo strallo, (essendo l'albero vincolato dalla mastra in coperta) che la parte centrale dell'albero tende a spanciare verso prua. Questo spanciamento non fà altro che recuperare il grasso della randa che diventa quindi più magra.
Il'infieritura di una randa non è mai rettilinea ma bensì è una curva più o meno accentuata in funzione dei vari parametri di progetto della vela stessa e dell'albero su cui và issata. Inoltre, non essendo la vela piana, ma con un profilo tridimensionale, a seconda di come l'albero seguirà la curva dell'infieritura la vela assumerà un profilo diverso. Con l'albero dritto la vela avrà 'pancia', curvando l'albero fino a seguire perfettamente la curvatura dell'infieritura la 'pancia' sarà recuperata ed avremo la vela 'piatta'.
Tornando al discorso delle volanti
Quindi poco vento cazzi VA per la catenaria, tieni le VB puntate per evitare che l'albero spanci smagrando troppo la randa.
Quando il vento aumenta contrasti maggiormente lo strallo con la VA ma contemporaneamente non servendoti la randa grassa laschi la VB in modo che l'albero possa curvarsi a pieno appiattendo la vela. Cazzando il paterazzo che flette la porzione di albero sopra lo strallo controlli (apri) la balumina della vela.
Spero di essere stato chiarò Bho?!?
Ciao Franco
Adesso che ci penso mi viene un dubbio le volanti non le ho ancora montate devo togliere ancora l'albero ma da quello che ho visto tirandolo giù l'anno scorso ho solo un aggancio per le volanti può essere che ci sia solo un ordine di volanti?
Poi non mi ricordo se l'attacco è sopra o sotto la crocetta mi sembra sopra appena viene il rigger glielo chiedo
Quesito: è vero che sugli armi a 7/8 molto flessibili è meglio non avere la tensione delle sartie troppo alta?
Grazie
l'albero, flessibile o no, deve stare dritto lateralmente. Bisogna dare quella tensione necessaria a tenerlo dritto e non farlo scadere sottovento. A voler fare i pignoli, ci vorrebbe una regolazione per ogni situazione, non esiste la regolazione che va bene con tutte le condizioni. In genere, maggiore il vento, maggiore la tensione della alta.
x Paddy
Mi spiace ma non ho ne anemometro ne log l'ho sfondato col ginocchio di notte e non ho neanche il gps quindi dati sulle prestazioni non posso fornirteli tutto và fatto a occhio
Visto che i costi della strumentazione per il vento, la velocità e i gps non sono proprio alla portata di tutti con quei soldi preferisco montare un autopilota e fare il carteggio alla vecchia maniera con carta nautica e il 777 della Dalmazia
bella cosa il gps cartografico ma di notte passare tra le isole senza vedere una banana e basarsi solo sulle sue indicazioni mette una certa ansia anche se probabilmente è solo impressione
scusate ho avuto uno scambio di opinioni con un istruttore di 470 a Trieste persona competente della mia società e mi ha fatto notare che a differenza di quanto credevo cioè che con un un armo a 7/8 flessibile cazzando il paterazzo la catenaria aumenta mi ha smontato con una seria spiegazione logica che provo nella mia ignoranza a spiegare e ad adattare al mio armo
allora mia convinzione
cazz. il paterazzo l'albero si flette a banana avvicinando a prua l'attacco dello strallo in alto quindi la tensione dininuisce con conseguente aumento catenaria servono le volanti per diminuire la forma della pancia della banana
Secondo lui in ogni caso indipendentemente da volanti o tensione sartie cazzando il paterazzo comunque si aumenta la tensione dello strallo solo se in testa albero lo strallo d poppa è fissato con un distanziatore verso poppa allora funziona anche in compressione facendo la 'banana'
SCUSATE I DISEGNI SCHIFOSI
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Non avendo io il distanziatore dello strallo di poppa ho in gioco solo la forza verso indietro e quindi diminuisco la catenaria in ogni caso anche senza volanti in quanto non si forma la banana da compressione
sono la tensione delle sartie che impedisce all'attacco dello strallo di andare avanti facendo piegare solo la penna dell'albero sopra appunto all'attacco stesso lasciandolo nella stessa posizione
le volanti aiutano a far diminuire la catenaria con poco vento senza dover intervenire sul paterazzo che scarica la randa
Il mio problema era che avevo un genoa disegnato apposta per avvolgifiocco della Olimpic Sail che ho dovuto far accorciare in penna per poter montare il loop per distanziare la palla dell'avvolgifiocco dalla penna prima non c'era e lavorava male era stato tanti anni fà istallato male o forse dovevano ancora aggiornare le procedure di montaggio migliori venute fuori in corso di utilizzo negli anni come randa una steccata non proprio delle dimensioni massime possibili per l'albero e il boma che ho e le volanti smontate per comodità non essendo strutturali
Mi sono spazzolato la tredicesima
ho smontato l'albero preso una randa nuova stecche classiche con garrocci spettacolare il massimo che ci poteva stare con le mie misure di armo (ottimo prezzo e cortesia veleria ULMAN SAIL TRIESTE)
cambiato sartie e paterazzo di poppa in normale inox (avevano 15 anni anche se ancora in ottimo stato) montate volanti in tessile con paranco e strozzascotte nuovi cambiato strallo di prua in quanto dopo anni di utilizzo in maniera sbagliata dell'avvolgifiocco a forza di torsioni sbagliate era andato
Monterò l'albero ben dritto e regolerò con cura la tensione sartie in modo che sia la più uguale possibile su tutte comunque con una regolazione da vento ben tese quindi mal che vadi senza vento cammino di meno
Sono curioso di trasformare la teoria in pratica l'unico modo certo per scoprire e verificare le particolarità del mio armo di vele e regolazioni nuovo
Ho fatto mettere molti filetti sulla randa spero di poter postare foto interessanti sulla loro posizione al variare delle regolazioni mobili cioè volanti e paterazzo
Spero di aver interpretato e capito bene anche perchè mi sarò spiegato male ma ha una sua logica secondo me
Attendo commenti da qualcuno più esperto ciao
Quella del distanziatore non la condivido.
Il distanziatore sopra, es. il pennaccino, ti crea già una flessione in quel punto che contribuisce meglio a flettere l'albero, ma la compressione sull'albero c'è sempre. Sto riflettendo... no non cambia avrai sempre l'albero compresso nello stesso modo solo che vi applicherai subito una coppia nel punto inviando la flessione.
Se non hai crocette acquartierate cazzando il paterazzo automaticamente tendi lo strallo, ma imbanani pure l'albero scaricando la randa, come dicevi tu. Le volanti ti permettono di tendere lo strallo senza flettere l'albero.
Tutto il resto mi pare mansturbazione mentale.
Sono andato a vedere l'albero che ho smontato per studiare il discorso effettivamente non ho il distanziatore ma comunque l'albero si imbanana in ogni caso e aumenta la catenaria l'unica sono le volanti per compensarla
per passatempo intellettuale però mi son divertito a immaginare le forze in gioco con e senza il distanziatore e il discorso è logico anche se non applicabile al mio caso specifico su barche più serie con armo diverso magari con un diamante sul pennaccino probabilmente è così e si piega solo la penna e non tutto l'albero nella sua lunghezza
Scusate se ho disturbato con le mie masturbazioni mentali non lo faccio più pensavo fosse interessante io comunque ho cominciato a capire meglio il sistema di armo della mia barca e le varia regolazioni sartie e volanti a me questo basta
Il distanziatore non so cosa sia, ma sianceramente non ho molta esperienza su alberi da deriva, però come è fatta la testa d'albero influisce molto sulla distribuzione delle forze indotte dal paterazzo, non solo dalla distanza tra attacco strallo e asse neutro del profilo ma anche dall'inclinazione della testa d'albero.
La banana che si crea sulla forma dipende moltissimo dal Rake dell'albero, in un albero molto appoppato il paterazzo incurverà l'albero ma tenderà anche lo strallo di prua, viceversa in un albero dritto sarà più la compressione tra piede e testa che lo spostamento di questa verso poppa e di conseguanza la catenaria aumenta.
Il pennaccino è un altra cosa e non serve a incurvare l'albero ma anzi a irrigidirlo nella parte alta.
Si è giusto hai ragione a non sapere cosa sia il distanziatore di paterazzo forse non è presente sulle barche grandi moderne dove col computer studiano le forze in gioco e progettano armi perfetti solo eventualmente sulle barche da regata modificate a mano degli anni ottanta come la mia si faceva sperimentazione reale e solo chi aveva montato l'armo originale sapeva esattamente il completo sitema di modifiche magari inutili apportate
nel mio caso la barca l'aveva comprata mio padre usata sul lago di Garda vent'anni fà lui non mi può più aiutare ormai...
Ai quei tempi si provava tutto stralli, stralletti,volanti multiple e paterazzi doppi strutturali o no bisognava montare e provare se funzionavano e se rendevano non c'erano software di analisi tensioni
I velisti dei laghi in quegli anni non erano dietro a nessuno in quanto a tecnica ora le regole di stazza impongono limiti ai furbi con formule segrete
la mia era stazzata ior mi sembra non ne sono sicuro mi sembre half tonn o mini tonn qualcosa del genere anzi spero qualcuno mi sia utile che si ricorda di quelle vecchie formule di stazza IOR e AOR
anche se il mio GURA non sembra rispetto ai modelli di adesso una barca da regata ai quei tempi c'era gente che ci faceva regate serie sia sui laghi che sul mare e la barca nella sua categoria ci faceva anche la sua bella figura