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Versione completa: batterie separate durante la carica?
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da anto
...le due batterie separate (anche le due dei servizi tra di loro) caricate ed utilizzate singoalrmente, avevano molta più rea e carica di sue in parallelo per quanto di indentica marca e amperaggio!
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Anto mi dispiace contraddirti ma non è così. Perdonatemi ma a questo punto devo essere un pò più tecnico. Gli accumulatori al piombo soffrono di un fenomeno chiamato 'shrinking' inteso come perdita di capacità all'aumentare del regime di scarica. La capacità nominale che normalmente viene attribuita ad una batteria, e definita dalla normativa EN, è intesa per un regime di scarica C/20 (C/10 per le semi-trazione e c/5 per alune particolari btterie trazione)). Significa che per esempio una battteria da 100 Ah dovrebbe essere in grado di erogare 5 A per 20h (con una tensione finale a vuoto di circa 10.8 V). Dico dovrebbe perchè non purtroppo non è così in quanto entrano in gioco altri fattori come temperatura etc. Ma per semplicità arrotondiamo . All'aumentare del rate di scarica, la capacità dimuinuirà (ad esempio potrebbe darti 10 h per 9 ore sempre con la stessa tensione finale). Questo derating è definito dalla equazione di Peukert, che tiene conto di un a costante che è intrinseca alla batteria (valore che varia da 1.1 a 1.5; più è basso, minore è il derating). Detto questo risulta ovvio che maggiore è la capacità totale a parità di assorbimento minore sarà il derating.
Esempio pratico con batterie da 100 ah con numero di Peukert di 1.2 (che è un numero attendibile per la maggior parte delle batterie commerciali):
Configurazione parallelo

C=200Ah
I=10
C=200 Ah (Capacità calcolata con tensione finale a 11.8 V);

Cofigurazione batterie singole
C= 100 Ah
I=10
C=87 Ah (Capacità calcolata tensione finale a 11.8 V); che per 2 fanno 174 Ah
che per 2 fanno 174 Ah

Questo pe dire che usandole alternativamente hai perso teoricamente 26 Ah (dico teoricamente perchè scaricare così significa distruggere la batteria)
Ovviamente quanto detto è stato suffragato anche da molti anni di esperienza sul campo.
Comunque sotto trovi un link ad un foglio di calcolo così puoi fare le proiezioni che desideri.
autoelex.co.uk/My_Homepage_Files/Peukert.xls
Sembrava strano anche a me e stavo on line, proprio in attesa della risposta di Straulino!
Grazie per le sempre precise delucidazioni.
matteo
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da anto
grazie a tutti,
volevo solo capire se il ripartitore di carica determina, oltre che la giusta ripartizione di corrente tra le batteri, anche una separazione totale tra le batterie quando il motore è spento, senza che queste restino in both. I ripartitori di carica intelligenti inoltre credo servino a far si che quando una batteria è+ carica, la corrente data dall'alternatore cessi di arrivare, ma mi chiedo, l'alternatore non è gia fornito di tale sistema di protezione? E se si, i due sistemi messi a questo punto in serie non causano qualche problema?
Attendo se possibile ulteriori delucidazioni.
Grazie ancora
Antonello
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I 'regolatori' esterni a microprocessore servono ad ottimizare il processo di carica, che non avviente più a tensione costante come con il regolatore interno all'alternatore, ma secondo dei cicli preprogrammati per tipologia di batteria.Gli algoritmi sono ormai standardizzati tra i diversi produttori e normalmente la ricarica avviene in 3 o 4 fasi. Comunque per rispondere alla tua domanda tengono separate le due uscite sia durante la carica che quando sono in standBy.
scusa straulino se sono troppo esigente, ma...approfittoBlush.
Questi regolatori a microprocessore (che credo siano quelli cosidetti intelligenti)quando ripartono la corrente, in arrivo dall'alternatore, tengono conto che stanno caricando ad esempio da un lato la batteria al piombo per l'avviamneto e dall'altro invece quella al GEL per i servizi? Cioè il ripartitore ha un comportamento diverso automaticamente in funzione del tipo di batteria collegata oppure ha un settaggio per ciascun canale?
grazie sempre
Antonello
Anto, normalmente sono possibili due soluzioni:
Un vero e prorpio regolatore esterno a microprocessore:

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In questo caso il regolatore esterno sostituisce quello dell'alternatore, variando la tensione di eccitazione del rotore e consentendo quindi all'alternatore di modificare la tensione di uscita secondo i cicli proprammati per lo specifico tipo di batteria. In questo caso la carica è comune per il banco servizi e motore che sono separati da uno splitter a diodi la cui caduta di tensione viene compensata dal sensore del regolatore stesso. Non è consigliabile con questa soluzione utilizzare accumulatori con tecnologie diverse (es. AGM per motore e gel per servizi) che richiedono tensioni massime di ricarica differenti.
Inoltre qui il cablaggio è più complesso.

La seconda soluzione e quella di un ripartitore di carica attivo:

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In questo caso il ripartitore è a valle del regolatore; la batteria motore avrà il ciclo di carica standard dell'alternatore (tranne una minima caduta di tensione dovuta alla presente interna al ripartitore di un diodo), mentre il banco servizi sarà gestito dai cicli di carica programmati per la specifica batterie. In questo caso la differente tecnologia delle batterie è più gestibile.
grazie mille Strau, rifletterò!Smiley14
Cosa ne pensi,Fabio (Straulino), dei caricabatteria DC/DC tipo questo:


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Il montaggio è molto smeplice, le batterie rimangono separate, ...
Ciao e grazie ancora
matteo
L'ho montato sul camper da 3 anni (la versione da 50A). Và benissimo.Praticamente il funzionamento è identico al ripartitore attivo senza la perdita dovuta al diodo.
Il charger si attiva quando rileva una tensione in ingresso superiore a 13.3v. , e carica la batteria servizi secondo quanto predispossto tramiste dip switch. All'avvio parte con 8 min. di ritardo consentendo così(in caso di batteria servizi particolarmente scarica) di dedicare l'intera disponibilità dell'alternatore alla batteria motore. Ogni 20 min riperte la pausa con 3mi. La costruzione è buona, case metallico, contatti placcati oro. Unico difetto ventole un pò rumorose. (però partono solo in caso di assorbimenti elevati).
Grazie.
Di che amperaggio va scelto, considerato alternatore da 80A, batteria motore da 75A e due batterie servizi 100+100 A?
Scusa se abuso della tua disponibilità
matteo
Che batterie servizi hai?
In fase di scelta. Saranno identiche in quanto le monterei in parallelo, gel o AGM.
Per il motore mantengo l'originale 75A classica 'senza manutenzione'.
Per 80A nominali di alternatore il charger da 50A è un pò sovradimensionato; per sicurezza opterei per il 30A specialmente se intendi usare tecnologia gel che mal sopporta ricariche veloci;omunque il charger è dotato di un sensore di temperatura sia per le batterie che per l'alternatore; quest'ultimo ti preserva da eventuiali eccessivi assorbimenti interrompendo il processo di carica in caso di surriscaldamento dello stesso .
Poi gli Ingegneri elettronici con le batterie che c'haz'zeccano? A me hanno chiesto 90 € per uno da 30A, e' giusto il prezzo?
Matteo, rifacendo due conti con il 30A ci stai un pò stretto. Vai con il 50A; l'assorbimento massimo lo hai solo nei primissimi minuti se arrivi alla carica dopo una scarica profonda. E comunque hai una protezione in temperatura.
Grazie Fabio!
Buona giornata
matteo
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