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Versione completa: albero ( albero in legno )
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Grazie per i suggerimenti vedo se trovo l'olio e provo su parti meno impegnative dell'albero everifico i risultati in ogni caso mi godo il mio douglas che non cambierei considerando che è a profilo,cavo e con la canaletta ricavata nel profilo e non posticcia come ho visto altrove
Vi allego un articolo da Classic Boat del Marzo 2007 con un test comparativo delle vernici trasparenti...interessante

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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da altamarea

Isola bene l'albero con la resina epoxy, in questo caso non è strutturale ma protettiva, dopo gli dai due o tre mani di vernice anti u.v. ricordandosi che gli assorbitori dell'ultavioletto usati in tutti i tipi di vernice, sono di sacrificio e finiranno per estinguersi, qualche anno stai tranquillo, poi due mani e via, augurandoti di goderti al meglio il tuo.... douglas splendido e fatto con le proprie mani...

<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Resina epoxy = mille volte più rigida di qualsiasi vernice = distacco e crepe = infiltrazioni = non la levi più e rovini l'albero! Mai visto nessuno rivestire un albero in legno con epoxy... poi de gustibus! Un albero in legno flette moltissimo, come si può pensare che una pellicola di plastica rigida e durissima non si apra a metà alla prima uscita in mare??
Ok mi spiego meglio per delucidazione comune,l'albero è formato da 4 semi gusci che sono stati lavorati al suo interno per renderlo cavo e semilavorati all'esterno per dargli una pre forma,quindi uniti a palella o palazza come volete,in successione ho lavorato all'esterno per finire il profilo,assicuro che è più flessibile di un albero in alluminio e la differnza di peso nonè poi così eccessiva.
I 4 semi gusci sono stati lavorati seguendo la venatura del legno e incrociandola per evitare deformazioni strane o curvature non volute(il legno è vivo)poi al varo aveva 8 mani di trasparente per una durata di 2 anni,significa che ho già riverniciato una seconda volta,e questa è la terza.Non mi da fastidio fare questa cosa ma se durasse un poco di tempo in più be non mi dispiacerebbe affatto,potrei navigare di più visto che per varie traversie è un sollievo che posso fare poco
moleskine, ti devo una risposta sull'epoxy, l'ho inserita qui, scusa il ritardo
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=26750
L'unico modo perché il tuo albero in legno resista nel tempo lo smonti tutte le volte lo riponi al coperto nella barca e all'asciutto non ci saranno problemi il mio e fatto con legno di abete verniciato con impregnante a cera cinque sei mani e' cinque anni che lo uso.piu che altro e'il sole a l'acqua perciò al coperto. Se vai a vedere sul blog di Vela a Tarchia vedi la barca ciao.
Ciao a tutti. Ho disalberato e sto per la terza volta facendo manutenzione al mio albero in douglas di m11 .
In base alla mia esperienza, cerco di dare un contributo. Quando ho acquistato la barca, in diversi punti l'albero era danneggiato da crepe o punti marci. Ho ripristinato la struttura utilizzando listelli e tasselli di Douglas incollati e assemblati con resina epossidica caricata con micro sfere. Dopo 13 anni queste riparazioni si sono dimostrate corrette. Il problema è che la colla uretanica che salda i legni dell'albero cavo, dopo 60 anni incomincia a cedere. L'intervento più corretto sarebbe aprire completamente l'albero separando le 4 tavole , pulire le parti interne eliminando la vecchia colla e rimettere assieme il tutto con colla resorcinica, o poliuretanica, o epossidica, Ma qualcuno sostiene che andrebbe bene anche la colla vinilica come il Vinavil purché classificata D4.
Siccome io non ho voglia di fare tutto ciò, Mi sono sempre limitato a intervenire sulle parti scollate, facendovi colare resina epossidica caricata, e serrando non eccessivamente con morsetti. Per ora benonee, tranne un punto che dovró riprendere.
Altro discorso per la verniciatura che io ho precedentemente fatto con coppale anti-uv, il quale da sicuramente l'ottimo risultato estetico che però incomincia a deperire dopo un paio d'anni sfogliando e costringendo a carteggiare e riverniciare. Questa volta vorrei provare a utilizzare l'olio di lino crudo in partenza , e poi l'olio di lino cotto. Ho provato questo trattamento sul Tangone e devo dire che sono soddisfatto. Il legno è decisamente più opaco , ma rimane intriso di olio che lo protegge, non sfoglia ed offre quindi il grande vantaggio di poter applicare nuovamente olio quando il legno schiarisce e prima che esso secchi, evitando il lavoro lungo e faticoso della preparazione del supporto attraverso sverniciature carteggiature. Inoltre il costo dei prodotti non è paragonabile.

Ho saputo della possibilità di miscelare l'olio di lino cotto con olio di pino. Qualcuno lo ha provato? Vedo inoltre che si parla dell' olio di tung che io non ho mai utilizzato ma sto valutando punto eventualmente sarebbe miscelabile con l'olio di lino? Oppure sarebbe applicabile su legno trattato dapprima con olio di lino crudo, poi con olio di lino cotto?

In base alla mia esperienza posso dire che la resina epossidica è sicuramente molto versatile ma non così miracolosa, anche perché non è semplicissima da preparare e necessita di particolari condizioni di temperatura e di umidità per garantire un buon risultato. Va assolutamente ricoperta per non rompersi e ho notato che a volte ingiallisce se esposta al sole, anche quando verniciata da 10 maani o più di coppale anti uv. Insomma io la sconsiglio per ricoprirei legni, e sicuramente ci sono alternative anche per l'impiego strutturale.
Ciao
ho provato quasi tutte le vernici su mio vecchio gozzo in mogano e posso dire che l'epossidica non va usata come vernice.
penso che a meno di qualche compromesso estetico ,esempio lucentezza, le migliori vernici per proteggere il legno siano gli impregnanti .
Sto verniciando il tambuccio del trimarano con una monocomponente Rylard dando un tante mani partendo dalla prima diluita all'80% aumentando fino all'ultima assoluta passando per 10/15 mani . è una prova spero funzioni.
Ho letto che ci sono poliuretaniche monocomponenti di una notissima casa che promettono durate molto alte in quanto sono vernici molto elastiche .
(08-09-2019 07:36)cormax66 Ha scritto: [ -> ]Ciao
ho provato quasi tutte le vernici su mio vecchio gozzo in mogano e posso dire che l'epossidica non va usata come vernice.
penso che a meno di qualche compromesso estetico ,esempio lucentezza, le migliori vernici per proteggere il legno siano gli impregnanti .
Sto verniciando il tambuccio del trimarano con una monocomponente Rylard dando un tante mani partendo dalla prima diluita all'80% aumentando fino all'ultima assoluta passando per 10/15 mani . è una prova spero funzioni.
Ho letto che ci sono poliuretaniche monocomponenti di una notissima casa che promettono durate molto alte in quanto sono vernici molto elastiche .

Certo che tu di legno ne hai.... complimenti, bellissima barca.

Non dubito che gli impregnanti, anche se non lucidi come il coppale, proteggano. Ma quanto durano?

Io sto approfondendo con olio di lino e di tung, che si utilizzano anche come fondo, se non si usa la resina, cosa che io ho già escluso.
Ho visto la scheda della Rilard oleofenolica. Leggo che NON SFOGLIA. ignoravo che esistessero vernici che non sfogliano
pitturalo di bianco, dura tantissimo
@luca

non so se scherzi, ma forse il bianco, assorbendo meno raggi uv perché riflettente, potrebbe durare di più

però bello non è rispetto al legno
(09-03-2009 21:24)Straulino Ha scritto: [ -> ]Condivido il pensiero di andros. Io non userei vernici o trattamenti pellicolanti. Puoi dargli quello che vuoi ma tanto spellicolano costringendo a scartavetrare prima di ritrattare. Io opterei per un lavoro di ripristino a legno vergine, trattamento a più mani di impregnante a solvente (non ad acqua che comunque anche se un minimo pellicola) fino al rifiuto del legno, e dopo un trattamento ad olio di lino cotto o meglio ancora olio di tung. In questo modo ogni anno pulisci e passi di nuovo l'olio senza scartavetrare.
fatto cos' sull'albero de FJ in pino. Non ho usato oli ma ultima mano impregnante "finitura cera". Poi una mano all'anno per estetica.
buongiorno a tutti
a breve spero iniziare il tentativo di risuscitare una barca olandese a chiglia semi lunga in VTR di 26 piedi inizi anni 60 con albero e boma in legno.

Ho letto con molto interesse in questo Foro del grande lavoro di manutenzione per la frequente manutenzione e poiché l- albero é appoggiato in coperta, mi domando se facendolo diventare abbattibile e proteggendolo adeguatamente dal sole e le intemperie per sei mesi all- anno potrei allungare sensibilmente i tempi della manutenzione . Ho ispezionato velocemente la barca progetto una sola volta e credo che l- albero sia cavo e lungo 28 piedi.

Poiché immagino che l- albero e il boma sono originali rendendo l-albero o abbattibile avrei anche un migliore controllo sulle loro condizioni senza dover disalberare ogni due anni. Destino finale della barca sarà la Grecia.

Ringrazio tutti per le opinioni e spero di aver postato nella discussione giusta.
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