I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Mettersi 'alla cappa'
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Lettura suggerita durante la cappa a secco:

Sancta Maria, ora pro nobis.
Sancte Francisce, ora pro nobis.
Sancta Virgo virginum, ora pro nobis.
Mater Christi, ora pro nobis.
Sancte Joánnes Baptista., ora pro nobis.
Mater Creatoris, ora pro nobis.
Mater Salvatoris, ora pro nobis.
Mater misericordiae, ora pro nobis.
Omnes sancti Angeli et Archangeli.
Orate pro nobis.
Omnes sancti beatórum Spírituum ordines.
Orate pro nobis.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Mansail
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mimmo.de
quand'é´il caso di mettersi alla cappa??

ho letto che si lega il timone ...in che posizione??
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Ci sono due modo di mettersi alla cappa per diverse condizioni:

1 - Cappa secca (a secco di vele con posizione di traverso al mare e al vento)
2 - Cappa filante (da prendere di bolina con fiocco a collo e randa lasca)



Comunque in entrambi i casi la barra va legata sottovento.



<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

... a me risultano 3 modi
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da bernardo
Lettura suggerita durante la cappa a secco:

Sancta Maria, ora pro nobis.
Sancte Francisce, ora pro nobis.
Sancta Virgo virginum, ora pro nobis.
Mater Christi, ora pro nobis.
Sancte Joánnes Baptista., ora pro nobis.
Mater Creatoris, ora pro nobis.
Mater Salvatoris, ora pro nobis.
Mater misericordiae, ora pro nobis.
Omnes sancti Angeli et Archangeli.
Orate pro nobis.
Omnes sancti beatórum Spírituum ordines.
Orate pro nobis.

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ci si aiuta con una spera o filando delle cime in acqua (chi l'ha fatto con le cime però mi dice che non ha trovato particolare giovamento) lo scarroccio in questo caso è molto forte

nella cappa secca(senza vele) fai filare una cima a prua con legata un'ancora galleggiante, allora si che ne trovi giovamento.

nella cappa ardente ( randa cazzata al centro e fiocco a collo) si crea una zona di remora al giardinetto sopravvento, che tenta di arginare i marosi che sopraggiungono.

nella cappa filante (randa completamente lascata e fiocco a collo) la zona di remora si sposta a mezza nave.
Fiocco a collo con la scotta che spinge e gratta sulla sartia. a me non piace molto.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da giove
ci si aiuta con una spera o filando delle cime in acqua (chi l'ha fatto con le cime però mi dice che non ha trovato particolare giovamento) lo scarroccio in questo caso è molto forte

nella cappa secca(senza vele) fai filare una cima a prua con legata un'ancora galleggiante, allora si che ne trovi giovamento.

nella cappa ardente ( randa cazzata al centro e fiocco a collo) si crea una zona di remora al giardinetto sopravvento, che tenta di arginare i marosi che sopraggiungono.

nella cappa filante (randa completamente lascata e fiocco a collo) la zona di remora si sposta a mezza nave.


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E cosa si dice a proposito della pericolosita' delle ancore galleggianti? Ho letto piu' di un articolo (spesso di inglesi) dove si riteneva pericoloso rallentare la barca quando alla cappa. Anche Montessier era di questo avviso mi pare di ricordare.
Mi sfugge qualcosa?
Per Roberto D. Moitessier non Montessier.Scusa ma sono cresciuto a Moitessier,Slocum e Dumas.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da giove
ci si aiuta con una spera o filando delle cime in acqua (chi l'ha fatto con le cime però mi dice che non ha trovato particolare giovamento) lo scarroccio in questo caso è molto forte

nella cappa secca(senza vele) fai filare una cima a prua con legata un'ancora galleggiante, allora si che ne trovi giovamento.

nella cappa ardente ( randa cazzata al centro e fiocco a collo) si crea una zona di remora al giardinetto sopravvento, che tenta di arginare i marosi che sopraggiungono.

nella cappa filante (randa completamente lascata e fiocco a collo) la zona di remora si sposta a mezza nave.


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a me pure hanno insegnato cosi anche se la pratica e tutta n'artra corsa!!!
Diavolone

con le valanghe di schiuma al cloruro di sodio il san bernardo è poco indicato...

forse con questi potresti avere un aiutino..


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Il momento di mettersi alla cappa? è come quando cambiare vela quando ti viene a mente di farlo, quando ne senti il bisogno...te e la tua barca


Buonvento

Giovanni
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da RobertoD
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da giove
[red]
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E cosa si dice a proposito della pericolosita' delle ancore galleggianti? Ho letto piu' di un articolo (spesso di inglesi) dove si riteneva pericoloso rallentare la barca quando alla cappa. Anche Montessier era di questo avviso mi pare di ricordare.
Mi sfugge qualcosa?

<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Tabarly la riteneva estremamente pericolosa, da usare solo per rallentare lo scarroccio su una costa sottovento.
dipende dallo stato del mare
Ragà, non fate confusione!!!
L'ancora galleggiante veniva considerata pericolosa in navigazione col mare in poppa... al contrario della vecchia usanza di rallentare una barca con i frangenti sul posteriore filando appunto spere, cavi o quant'altro. Giustamente, i nostri predecessori illuminati (Moitessier e Tabarly) vedevano più lungo ed hanno capito che col mare in poppa bisogna fuggire e non rallentare.
La cappa filante si fa con la randa piena, terzarolata, ammainata, di cappa o come cavolo volete. Se è ketch si può fare anche con la randa di mezzana L'importante è il fiocco a collo e la barra all'orza legata. Quanta tela alle rande e quanto lasco lasciare ai boma delle stesse lo decide il comandante in base alla barca e allo stato del vento e del mare. A differenza della cappa secca che si fa, appunto, a secco di tela e barra all'orza.
Per chi sostiene che la cappa secca si usi al posto della filante in caso di vera buriana... ma sei stato alla cappa per reale necessità di maltempo?? La cappa filante ti apre un nuovo mondo. Fazzoletto di vela a prua, barca sbandata e quiete. La cappa secca non ti dà questa tranquillità.

La panna... come diceva qualcuno si differenzia solo per l'utilizzo. appunto.... per attendere.

Non tutti i libri danno risposte giuste. Non basta scrivere un libro per essere autorevoli.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da felix
Ragà, non fate confusione!!!
L'ancora galleggiante veniva considerata pericolosa in navigazione col mare in poppa... al contrario della vecchia usanza di rallentare una barca con i frangenti sul posteriore filando appunto spere, cavi o quant'altro. Giustamente, i nostri predecessori illuminati (Moitessier e Tabarly) vedevano più lungo ed hanno capito che col mare in poppa bisogna fuggire e non rallentare.
La cappa filante si fa con la randa piena, terzarolata, ammainata, di cappa o come cavolo volete. Se è ketch si può fare anche con la randa di mezzana L'importante è il fiocco a collo e la barra all'orza legata. Quanta tela alle rande e quanto lasco lasciare ai boma delle stesse lo decide il comandante in base alla barca e allo stato del vento e del mare. A differenza della cappa secca che si fa, appunto, a secco di tela e barra all'orza.
Per chi sostiene che la cappa secca si usi al posto della filante in caso di vera buriana... ma sei stato alla cappa per reale necessità di maltempo?? La cappa filante ti apre un nuovo mondo. Fazzoletto di vela a prua, barca sbandata e quiete. La cappa secca non ti dà questa tranquillità.

La panna... come diceva qualcuno si differenzia solo per l'utilizzo. appunto.... per attendere.

Non tutti i libri danno risposte giuste. Non basta scrivere un libro per essere autorevoli.<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Ti quoto, leggi quello che ho scritto sulla cappa.

Di Tabarly ho riportato il pensiero senza commentare solo per vedere che tipo di risposta sarebbe arrivata da lì a poco...Wink
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da felix
Ragà, non fate confusione!!!
L'ancora galleggiante veniva considerata pericolosa in navigazione col mare in poppa... al contrario della vecchia usanza di rallentare una barca con i frangenti sul posteriore filando appunto spere, cavi o quant'altro. Giustamente, i nostri predecessori illuminati (Moitessier e Tabarly) vedevano più lungo ed hanno capito che col mare in poppa bisogna fuggire e non rallentare.
La cappa filante si fa con la randa piena, terzarolata, ammainata, di cappa o come cavolo volete. Se è ketch si può fare anche con la randa di mezzana L'importante è il fiocco a collo e la barra all'orza legata. Quanta tela alle rande e quanto lasco lasciare ai boma delle stesse lo decide il comandante in base alla barca e allo stato del vento e del mare. A differenza della cappa secca che si fa, appunto, a secco di tela e barra all'orza.
Per chi sostiene che la cappa secca si usi al posto della filante in caso di vera buriana... ma sei stato alla cappa per reale necessità di maltempo?? La cappa filante ti apre un nuovo mondo. Fazzoletto di vela a prua, barca sbandata e quiete. La cappa secca non ti dà questa tranquillità.

La panna... come diceva qualcuno si differenzia solo per l'utilizzo. appunto.... per attendere.

Non tutti i libri danno risposte giuste. Non basta scrivere un libro per essere autorevoli.
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Caro Felix, mi pare stiamo dicendo la stessa cosa.

Diciamo che le mie fonti non sono prettamente bibliografiche, ma fanno riferimento ad un nutrito archivio di analisi di emergenze in mare

Per quanto riguarda il fuggire o contrastare dipende da molti fattori lo Tzu Hang insegna
Se leggi bene non dici le stesse cose, ma non voglio far polemica.
Io ho scritto e tu hai scritto. Va bene così!
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Non tutti i libri danno risposte giuste. Non basta scrivere un libro per essere autorevoli.<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Siccome sono d'accordo con quanto sopra, volevo appunto aprire una discussione. Infatti, volendo si puo citare di tutto e il suo opposto. Speravo che qualcuno con esperienza vissuta potesse dire la sua, come infatti e successo (pochi pero').

Montessier, Mountessier, Mintessier, Moitessier ... ho letto un libro e mezzo dei suoi, qualche anno fa, non mi ha impressionato molto. Mi e' sembrato sicuramente in gamba ma socialmente sfigato, non posso dire che sia uno dei miei miti. Grazie cmq per la correzione.

Saluti
azz.....!!!!!
veramente di filante a bordo dovrebbe esserci la vaselina, che potrebbe tornare utile con la polinesiana sopra menzionata
Big Grin

saluti velici
sarastro
Che giornatina... blasfema. Sadsmiley
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