Vi racconto l'utima.....Calliope Vismara 40 Fast Cruising, barca da crocera veloce ottimizata per equipaggio ridotto (Singolo in pratica), studio per ottimizzarlo per la regata Ha in origine il paterazzo sdoppiato per avere la poppa libera. Praticamente con albero in carbonio molto rigido il paterazzo è fisso e serve per tenere la testa quando si usa il code 0. Adesso Randa Square!! e in regata una regolazione per aprire la balumina.... Allora per non stare a snaturare la coperta con piatra e contropiastra, pensata così: L'attuale paterazzo è ancorato al fondo dello scafo sui due longheroni di irrigidimento e esce dalla coperta attraverso due tubetti.Tolto tutto, fatto un loop in spectra che parte da l longherone sul fondo scafo, esce da questo tubetto, due paterazzi ancorati con un bozzello a questo loop e diretti ai winch. (Questo principio è usato sui Coppa America ultima generazione).Semplice ed efficente..
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aleufo
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da aleufo
Vi racconto l'utima.....Calliope Vismara 40 Fast Cruising, barca da crocera veloce ottimizata per equipaggio ridotto (Singolo in pratica), studio per ottimizzarlo per la regata Ha in origine il paterazzo sdoppiato per avere la poppa libera. Praticamente con albero in carbonio molto rigido il paterazzo è fisso e serve per tenere la testa quando si usa il code 0. Adesso Randa Square!! e in regata una regolazione per aprire la balumina.... Allora per non stare a snaturare la coperta con piatra e contropiastra, pensata così: L'attuale paterazzo è ancorato al fondo dello scafo sui due longheroni di irrigidimento e esce dalla coperta attraverso due tubetti.Tolto tutto, fatto un loop in spectra che parte da l longherone sul fondo scafo, esce da questo tubetto, due paterazzi ancorati con un bozzello a questo loop e diretti ai winch. (Questo principio è usato sui Coppa America ultima generazione).Semplice ed efficente..
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aleufo
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
quanto adoro le foto....
....Quando sarà pronto la metto.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da mantonel
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da aleufo
Vi racconto l'utima.... CUT....
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aleufo
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quanto adoro le foto....
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
....quanto mi piacerebbe aver capito pur non avendo visto le foto...
Appena avrò la foto la inserisco, ma capisco, ho riletto e non è il massimo della chiarezza... Ci provo di nuovo.
Calliope è un 40 vismara, realizzato per la crociera veloce da portarsi da solo, quindi non ha certe regolazioni di fino di una barca da regata. Fra queste non ha una regolazione costante del paterazzo. Ha un albero in carbonio molto rigido, la randa è tagliata per questo albero e non necessita di tale regolazione, (per la crociera). Adesso è allo studio una ottimizzazione per la regata, sono previste varie modifiche, questa mi ha colpito.
Per aumentare la superfice è prevista una randa square ( tipo coppa america) Ha bisogno di due paterazzi per funzionare, proprio come i coppa america ( loro hanno volanti e paterazzi uniti).
In calliope come sulle barche normali, per non avere l'intralcio del paterazzo a metà dello specchio di poppa, ad un certo punto questo si divide e arriva agli angoli dello specchio. Ma per la pulizia della coperta, non ci sono due arridatoi, ma attreverso due fori piccoli, i due cavi in spectra vengono fissati a due longheroni sul fondo dello scafo che servono da rinforzi strutturali ( poi c'è un paranco per una regolazione, naturalmente regolabile dall'interno e quindi da usare solo prima di uscire in virtù del vento, ricordiamoci che è un fast cruise).
Quello che verrà fatto sarà: eliminare il paterazzo originale completamente. Sostituirlo con due paterazzi da mettere in forza a seconda delle mura (tipo volanti, ma che arrivano in testa) che dovranno essere regolati. Un paterazzo si regola o con un pistone idraulico o con un paranco con tanti rinvii. Per non snaturare comunque lo stile della barca e lasciare la coperta sempre pulita,la soluzione è questa.Dai longheroni sul fondo della barca partono due loop (praticamente due anelli di spectra) che fuoriescono dai fori al lato dello specchio. A questi viene attaccato un bozzello. I due paterazzi in PBO hanno una coda in spectra, questa coda passa nel bozzello ed arriva agli winch. Ammettiamo che stiamo navigando con mura a dritta. Il paterazzo sottovento è in bando (come una volante) il paterazzo sopravvento è messo in forza sul winch di sopravvento libero dalla scotta.
Spero di essere stato più chiaro,ma quando ci sarà la foto lo sarà ancora di più.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da aleufo
Appena avrò la foto la inserisco, ma capisco, ho riletto e non è il massimo della chiarezza... Ci provo di nuovo.
Calliope è un 40 vismara, realizzato per la crociera veloce da portarsi da solo, quindi non ha certe regolazioni di fino di una barca da regata. Fra queste non ha una regolazione costante del paterazzo. Ha un albero in carbonio molto rigido, la randa è tagliata per questo albero e non necessita di tale regolazione, (per la crociera). Adesso è allo studio una ottimizzazione per la regata, sono previste varie modifiche, questa mi ha colpito.
Per aumentare la superfice è prevista una randa square ( tipo coppa america) Ha bisogno di due paterazzi per funzionare, proprio come i coppa america ( loro hanno volanti e paterazzi uniti).
In calliope come sulle barche normali, per non avere l'intralcio del paterazzo a metà dello specchio di poppa, ad un certo punto questo si divide e arriva agli angoli dello specchio. Ma per la pulizia della coperta, non ci sono due arridatoi, ma attreverso due fori piccoli, i due cavi in spectra vengono fissati a due longheroni sul fondo dello scafo che servono da rinforzi strutturali ( poi c'è un paranco per una regolazione, naturalmente regolabile dall'interno e quindi da usare solo prima di uscire in virtù del vento, ricordiamoci che è un fast cruise).
Quello che verrà fatto sarà: eliminare il paterazzo originale completamente. Sostituirlo con due paterazzi da mettere in forza a seconda delle mura (tipo volanti, ma che arrivano in testa) che dovranno essere regolati. Un paterazzo si regola o con un pistone idraulico o con un paranco con tanti rinvii. Per non snaturare comunque lo stile della barca e lasciare la coperta sempre pulita,la soluzione è questa.Dai longheroni sul fondo della barca partono due loop (praticamente due anelli di spectra) che fuoriescono dai fori al lato dello specchio. A questi viene attaccato un bozzello. I due paterazzi in PBO hanno una coda in spectra, questa coda passa nel bozzello ed arriva agli winch. Ammettiamo che stiamo navigando con mura a dritta. Il paterazzo sottovento è in bando (come una volante) il paterazzo sopravvento è messo in forza sul winch di sopravvento libero dalla scotta.
Spero di essere stato più chiaro,ma quando ci sarà la foto lo sarà ancora di più.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]E la differenza con l'uso delle volanti quale sarebbe?
Se ho capito il vantaggio è che dovrebbe essere facilmente ripristinabile la 'versione' crociera, in questo modo.
Però temo che il rating venga ben penalizzato, considerandole volanti...
O non ho capito l'intenzione?
le volanti sono attaccate all'altezza dello strallo in un armo frazionato e servono mettee in tensione lo strallo, ma poi, normalmente, c'è anche n paterazzo che serve per regolare la balumina della randa, si usano, normalmente su attrezzature con crocette dritte. Con crocette acquartierate, normalmente, non servono. In questo caso con crocette con 18° di angolazione, i due paterazzi sono obbligatori perchè con la randa a testa quadra la vela non può passare da una parte all'altra. per questo le usi come le volanti, ma hanno principalmente la funzione di aprire la balumina. Ma servono anche in quanto code 0 e gennaker sono in testa, quindi servno anche a reggere l'albero con queste vele. Poi sul rating avrà molto più effetto la superfice della randa, quindi ci sarà uno studio per valutarne la superfice.
Questa soluzione è sempre più diffusa sulle barche open di ultima generzione, la randa square non da molte scelte e l'esperienza dei vari Solaris 36 hanno dimostrato che il paterazzo serve anche con alberi in carbonio.
La cosa interessante è l'attacco a scafo e come non fare entrare l'acqua nei tubetti.
c sono particolari guarnizioni, ma una goccia entra, comunque veramente poca roba.
Io ho randa a testa quadra, albero in carbonio con due ordini di crocette a 21 gradi (le basse) e 24,5 (le alte), strallo a circa 9/10, paterazzo sdoppiato in testa più volanti basse alla seconda crocetta, in corrispondenza dello strallo di trinchetta.
La mia esperienza mi dice che il paterazzo sdoppiato serve sia per il controllo della parte alta dell'albero, che con vento forte ed onda formata di bolina tende a spennare troppo, sia per il controllo della tensione dello strallo di prua e dunque della catenaria. Inoltre è indispensabile con il Code0 (che richiede un carico allo strallo antitorsione su cui è armato molto alto per lavorare bene) e con il gennaker di testa.
Si tratta comunque di paterazzo/volanti non strutturale, si stramba anche con vento forte senza (con cautela), e le sartie alte hanno un precarico molto alto (per avere un po' di preflessione dell'albero).
Va regolata con molta attenzione la lunghezza delle basse. Le abbiamo fatte fisse, devono essere abbastanza lunghe da consentire di flettere l'albero come si deve quando serve, se troppo corte si rischia di avere l'effetto opposto (inversione albero, aumento catenaria e rischio addirittura di rottura cazzando il paterazzo), e nel contempo permettere, insieme allo strallo di trinchetta, di bloccare il pompaggio dell'albero.
Si anche qui il paterazzo non è strutturale, ma per la tensione dello strallo non pensoche possa incidere molto.
Si, ma in tutto questo mi sfugge il significato del titolo della discussione.
Questa sotto è una foto del 2003 e la barca era attrezzata, salvo che per i bozzelli attaccati su un pad-eye anzichè su uno stroppo, come quella descritta.
Si vede lo strallo bianco in tessile a riposo.
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Ciao
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da aleufo
Si anche qui il paterazzo non è strutturale, ma per la tensione dello strallo non pensoche possa incidere molto.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Perchè no?[?]
guarda guarda ....aria di casa!!! Un bel fiore primaverile
Albert, quello che mi ha colpito è stato solo la semplicità di usare quello che già c'è, gli attacchi sui longheroni .che poi non è una novità perchè negli iacc c'è già, ma daltronde in fondo hai ragione perchè la mano è la stessa che ha fatto Margherita nel 2003.