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Versione completa: Rollaranda Sì (x rollarandisti): riduzione con rol
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Salve.

Ho seguito con attenzione l'interessante discussione sulla presa di terzaroli con randa classica.

Volevo porre lo stesso quesito ma riferito a randa con rollaranda.

Andatura e accorgimenti per effettuare una riduzione corretta.

Io con il mio rollaranda l'unico problema l'ho avuto durante una navigazione nelle bocche, al lasco, con vento progressivamente salito a più di 30 nodi.

Successivamente alla riduzione effettuata con successo, al momento di risvolgere la randa questa si era incastrata nell'albero: ho dovuto penare una ventina di minuti per riuscire ad estrarla.

Credo che il problema sia stato provocato dal fatto che il boma, al momento della riduzione della vela, era leggermente alzato. Questo ha creato derlle pieghe nella vela mentre si riavvolgeva.

Non ho il rinvio in pozzetto, e lavoro a base albero. Ho intenzione comunque di montare il sistema di rinvio, che è predisposto a base albero(devo solo aggiungere un winch e uno stopper in pozzetto).

Vostre esperienze ed accorgimenti?

Comunque, per me, rollaranda Sì!

Un saluto a tutti.
Stravento96
Un solo consiglio ... fai attenzione con il winch !
La randa te la tira dentro sicuramente ... ma come?
Io ho un rollaranda Facnor rinviato in pozzetto, e lo uso esclusivamente a mano e quando la rollo trattengo leggermente la cima di estrazione.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da pieros
Un solo consiglio ... fai attenzione con il winch !
La randa te la tira dentro sicuramente ... ma come?
Io ho un rollaranda Facnor rinviato in pozzetto, e lo uso esclusivamente a mano e quando la rollo trattengo leggermente la cima di estrazione.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Anche io faccio tutto manualmente,quando dovesse servire troppa forza fai attenzione,qualcosa non è a posto
....E gira sta prua al vento, 30 dico 30 secondi e se hai tutto in pozzetto l'hai già ridottaWink

E' meglio se il boma è leggermente all'insù,fatti un segno sull'amantiglio nella posizione che ti sembra vada meglio.

Buon Vento
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da stravento96
Salve.

Ho seguito con attenzione l'interessante discussione sulla presa di terzaroli con randa classica.

Volevo porre lo stesso quesito ma riferito a randa con rollaranda.

Andatura e accorgimenti per effettuare una riduzione corretta.

Io con il mio rollaranda l'unico problema l'ho avuto durante una navigazione nelle bocche, al lasco, con vento progressivamente salito a più di 30 nodi.

Successivamente alla riduzione effettuata con successo, al momento di risvolgere la randa questa si era incastrata nell'albero: ho dovuto penare una ventina di minuti per riuscire ad estrarla.

Credo che il problema sia stato provocato dal fatto che il boma, al momento della riduzione della vela, era leggermente alzato. Questo ha creato derlle pieghe nella vela mentre si riavvolgeva.

Non ho il rinvio in pozzetto, e lavoro a base albero. Ho intenzione comunque di montare il sistema di rinvio, che è predisposto a base albero(devo solo aggiungere un winch e uno stopper in pozzetto).

Vostre esperienze ed accorgimenti?

Comunque, per me, rollaranda Sì!

Un saluto a tutti.
Stravento96
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Gli accorgimenti possono ridursi a tre:
1° inclinazione corretta del boma
2° cercare di avvolgere nel senso di avvolgimento (boma dal lato corretto)
3° attenzione a non eccedere sul winch
ciao
Concordo con Einstein, non ho mai avuto problemi,anche con 35 nodi di vento. E' basilare tenere il boma nel verso giusto (nel mio caso mure a dritta) per agevolare il senso di rotazione del rullafiocco interno. Il vantaggio del rullaranda, che pochi evidenziano, e che si può avere sempre la giusta superficie esposta, all'aumentare del vento, senza essere sottoinvelati o soprainvelati.
Quando succedono casini (tranne i casi di rottura) è sempre colpa dello skipper.
A.
Ora arriveranno tutti quelli che non lo sopportano....Big Grin comunque volevo dirti che io ho provato a montare il circuito in pozzetto (non mi manca niente), ma ho visto che pur essendo molto più preciso ed efficace nel riavvolgimento, mi creava problemi nello svolgimento per il winch a base d'albero che gira a vuoto e quindi l'ho eliminato.
Una regola fondamentale quando non si ha equipaggio:anticipare la riduzione della vela, tanto il decimo di nodo non è fondamentale per chi si sta divertendo....Wink
Jarife, perchè dici che il boma è meglio stia un pò all'insù. Per me deve stare orizzontale, per non fare pieghe nella randa al riavvolgimento.
Stravento, non ci dici se hai un sistema selden o sparcraft. Io ho un sistema Selden con rinvio in pozzetto e funziona benissimo. anni fa avevo un sistema posticcio bamar senza rinvio e la manovra all albero era terribile. Come ti è stato detto l'avvolgiranda da un senso di rotazione favorevole. Nel mio caso avvolgimento-svolgimento avvengono con vento mure a destra. Mure a sinistra non funziona. Francamente non mi è mai successo che la randa non si svolgesse, deduco quindi che hai un sistema sparcraft, probabilmente perche l'ho visto bloccarsi su un Wauquiez. Le regole per non avere problemi sono 2, la prima e' di cazzare a ferro la drizza evitando la formazione della orecchietta vicino al boma, la seconda eà come tu dici di mantenere il boma a 90 gradi. Io svolgo e riavvolgo con i whinch, talvolta uso l' elettrico, ma nonrmalmente non forzo. Se vi e' poco vento faccio tutto a mano, mettendo prua al vento. Per la presa delle mani vando di bolina e riduco usando manivella o elettrico, mai avuto problemi. Per il rinvio in pozzetto hai bisogno di 2 stopper per il circuito chiudo e di 2 whinch, uno per il circuito, l'altro per il tesabase. BV
io sono scettico sui rollaranda soprattutto dopo quest'estate...mi è capitato di trovarmi con 40nodi su un bavaria 47 charter e ci è toccata una smotorata perchè il rollaranda aveva deciso di non funzionareBig Grin
Molte cose non funzionano su certe barcheBig Grin, sui charter poiBig GrinBig GrinBig Grin



<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da ste-ta
io sono scettico sui rollaranda soprattutto dopo quest'estate...mi è capitato di trovarmi con 40nodi su un bavaria 47 charter e ci è toccata una smotorata perchè il rollaranda aveva deciso di non funzionareBig Grin
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ah...questo si però per me non è stato un bel 'battesimo' con il rollaranda!
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da palpao
Ora arriveranno tutti quelli che non lo sopportano....[:D]
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Eccomi!! Cool

E non sono il solo... cito testualmente un Marco Cobau a caso:

... issate la randa, ho scritto 'issate' e non 'svolgere', perchè se si trattasse di una randa avvolgibile preferirei usare l'espressione 'svolgere il perizoma'. Infatti una randa avvolgibile, per le sue intrinseche necessità di stivaggio nel profilo dell'albero, non può a buon diritto essere definita randa bensì una modesta superficie di tessuto priva di allunamento, di profilo alare e di stecche degne di tal nome.'
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Mansail
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da palpao
Ora arriveranno tutti quelli che non lo sopportano....[:D]
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Eccomi!! Cool

E non sono il solo... cito testualmente un Marco Cobau a caso:

... issate la randa, ho scritto 'issate' e non 'svolgere', perchè se si trattasse di una randa avvolgibile preferirei usare l'espressione 'svolgere il perizoma'. Infatti una randa avvolgibile, per le sue intrinseche necessità di stivaggio nel profilo dell'albero, non può a buon diritto essere definita randa bensì una modesta superficie di tessuto priva di allunamento, di profilo alare e di stecche degne di tal nome.'



<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Vabbe'...conosco Cobau di persona....credimi esagera e non fa amici se non le poste per i milioni di raccomandate che esorta a scrivere. Le rande avvolgibili hanno fatto progressi impensati e Marco Cobau e' rimasto al palo. Non demonizziamo il rollaranda, u buon sistema ed una buona vela avvolgibile (sebbene non bellissima) puoà dare ottimi risultati.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mantonel
Vabbe'...conosco Cobau di persona....credimi esagera e non fa amici se non le poste per i milioni di raccomandate che esorta a scrivere. Le rande avvolgibili hanno fatto progressi impensati e Marco Cobau e' rimasto al palo. Non demonizziamo il rollaranda, u buon sistema ed una buona vela avvolgibile (sebbene non bellissima) puoà dare ottimi risultati.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Ok Michele, lasciamo Cobau alle sue idee.

Però io, del rollaranda ne vorrò fare il più possibile a meno. E leggendo solitamente i tuoi interventi, ero convinto di trovarti tra i tanti detrattori..
Per far ridurre senza problemi la randa avvolgibile la posizione del boma è fondamentale, il tiro della bugna deve essere sempre corretto.

Un altra cosa importante è che la vela appoggi sul profilo dell'albero che aiuta a standere il tessuto e a togliere le pieghe.
La cose migliore sarebbe ridurre di bolina mure a dx.


Per capire l'avvolgiranda bisogna resettare tutti i parametri delle rande normanli e pensare alla randa come a un altro fiocco, giocando con il boma e la base fino a fare avere l'angolo di incidenza giusto alla vela.
Sono perfettamente d'accordo con quanto detto da Zankipal, aggiungo che in riduzione di bolina con mure a dritta (nel caso di avvolgimento in senso antiorario come nel mio selden) mollo un pò anche il paterazzo (alber frazionato 9/10) per evitare una brutta piega che tende a formarsi in alto. Inoltre quando apro la randa cerco di non usare troppa forza e velocità sul tesabase, ma di fare un azione lenta e progressiva; agli inizi mi è capitato che svolgendo troppo velocemente una stecca (stecche verticali) si impuntasse per un attimo sul bordo di uscita con il 'frullo' che per inerzia continua a girare, causando un blocco all'uscita.
L'uso dell'avvogiranda necessita di un minimo di esperienza dopo di che è un dispositivo facilissimo da usare.
saluti
Ho avuto una barca con il rollaranda che si inceppava sempre, poi ho trovato il sistema per svolgerla.
Prendo il carrello scorrevole della bugna e lo fisso con una cima alla fine del boma, poi vado di winch.
Per riavvolgerlo lascio sempre un pò di tensione nel circuito.
con il rollaranda bisogna cercare di 'anticipare' i problemi.
Se devi ridurre è inutile aspettare i 30 Kn. fallo quando ce ne sono 25 Wink
il boma e l'albero devono formare un angolo di 90° altrimenti rischi pieghe o ben peggio.
Io adopero il winch elettrico ma stando molto attento alla potenza .
Con il winch elettrico riesci a ridurre anche con andatura di poppa e vento sostenuto l'importante è farlo in più fasi mettendo la randa al centro e inquel momento fare rientrare quello che puoi di randa senza sbilanciare troppo l'andatura, in 3 o 4 manovre riduci sensibilmente la randa.
Tieni presente che con l'avvolgi riduci la randa verso l'albero e non verso il boma e che quindi hai una resa molto diversa dalla comune riduzione di randa.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Masto
con il rollaranda bisogna cercare di 'anticipare' i problemi.
Se devi ridurre è inutile aspettare i 30 Kn. fallo quando ce ne sono 25 Wink
il boma e l'albero devono formare un angolo di 90° altrimenti rischi pieghe o ben peggio.
Io adopero il winch elettrico ma stando molto attento alla potenza .
Con il winch elettrico riesci a ridurre anche con andatura di poppa e vento sostenuto l'importante è farlo in più fasi mettendo la randa al centro e inquel momento fare rientrare quello che puoi di randa senza sbilanciare troppo l'andatura, in 3 o 4 manovre riduci sensibilmente la randa.
Tieni presente che con l'avvolgi riduci la randa verso l'albero e non verso il boma e che quindi hai una resa molto diversa dalla comune riduzione di randa.
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