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Versione completa: lavori di restauro
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Come si può notare dalle foto la mia “nuova” lanaverre menhir 5.10 necessita di un piccolo lifting.
1. Il problema è che non so da dove iniziare. come si può notare penso di dover fare qualche ritocco con la vetroresina.

2. Oltre a questo vorrei riverniciarla tutta per poi ripassare l’antivegetativo nuovo.
3. il problema è che la vetroresina non l’ho mai usata, e poi non conosco i vari processi, fondi e vernici per la finitura anche se con il fai date vado forte (legno, ferro, intonaci, ecc.) se qualcuno può aiutarmi passo passo guardando anche le foto ne sarei grato.


All’interno non so proprio come fare in quanto c’è un po’ d’acqua ma non so come farla a toglierla.

Sotto penso che si chiami deriva, è bloccata all’interno per la ruggine e non so proprio come farla uscire.
Dalla foto non si capisce molto ma visto che ha una deriva sia pure bloccata, penso che sia una barca a vela. Per quanto posso cercherò di aiutarti ma prima di parlare di restauro è necessario capire di che barca si tratta, magari con qualche foto.
In ogni caso se vuoi usarla a vela la prima cosa da fare è sbloccare la deriva che potrebbe essere a baionetta, cioè che si infila verticalmente nella scassa o ruotante su un pernio.
grazie per l'aiuto offerto allego altre foto per mostrare meglio il lavoro da fare

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Ciao linus,
la barca mi sembra un Capitan Cook che veniva costruito dal cantiere Tripesce di Vada, a 4 km da casa mia. In passato l'ho usata diverse volte alla vela. Senz'altro presso il circolo nautico Foce Cecina c'è ancora qualche esemplare. Alcune barche venivano allestite con la vela a sloop (randa e fiocco)con vele di Carozzo La Spezia, altre a pilotina con un motore f.b. La lunghezza f.t. dovrebbe essere sui m 5,5. Era stata copiata dalla deriva Alpa 5,5.
La tua sembra allestita a pilotina perché mi sembra di vedere sulla murata di destra il comando del f.b. Non è che in un angolo esterno a dx o a sx c'è la targhetta del cantiere Tripesce?
Che cosa vuoi fare? Allestirla alla vela o a pilotina?
Ti allego alcune foto del Cap. Cook che ho trovato su interner 'Capitan Cook barca'.


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è proprio lei ed è veramente molto bella, la mia vorrei allestire a pilotina
O.K. linus, vediamo che cosa siamo capaci di fare. Per me è un grande piacere, ero amico dei fratelli Gallesi, Franco e Massimo, entrambi prematuramente scomparsi, che erano i titolari del Cantiere Tripesce.
La tua barca ha i colori originali del gel coat mentre quella delle foto che ho pubblicato è stata riverniciata con dei colori non originali.
La prima cosa da fare è smontare tutta l'attrezzatura, pulpito (la ringhiera di prua), bottacino (gomma lungo il bordo) che fra l'altro si è ritirato lasciando scoperto l'angolo di poppa; quest'ultimo andrà sostituito; agugliotti del timone ecc.. ecc.. lasciando noda la barca e mettendo da parte tutto quanto perché dovrà essere rimontato. Devi cercare di togliere anche la derica a compasso realizzata in lamiera di ferro di circa 1 cm di spessore perché probabilmente c'è da intervenire sulla scassa di deriva per evitare ingressi d'acqua. Poi io la rimetterei perché dà stabilità alla barca in acqua.
Con il vetroresina si può fare di tutto e ottenere tutte le riparazioni necessarie.
Il bianco dello scafo e il verde della coperta non sono realizzati con vernici ma con geal coat di quei colori. Al termine dei lavori di restauro non sarè possibile riverniciare con geal coat ma con vernice piliuretanica bicomponente. A me piacciono molto i colori originali e se decidi di mantenerli, ti conviene procurarti un campione in modo di ottenere con il tintometro delle vernici uguali.
Devi toglieren tutta l'antivegetativa dallo scafo fino a riportarlo a geal coat.
Devi scattivare tutte le parti danneggiate fino ad arrivare al sano e ricostruire con strati di stoia di vetro impregnata di resina; scartavetrare e spianare fino ad ottenere le sagome originali, scartavetrare il tutto e preparare per la verniciatura. Se lo scafo e l'opera viva sono screpolati prima di verniciare c'è da valutare se fare un trattamento antiosmosi con prodotti specifici.
Per la lavorazione del vetroresina io uso resine epossidriche SP System, stoia e tessuto bidirezioinale che compro dai F.lli Mugnaini di Massarosa vicino a Viareggio (trovi il sito su Internet. Per altri materiali specifici per la nautica puoi rivolgerti al rappresentante di Napoli delle Forniture Nautiche Italiane signor Di Lella Mario tel e fax 0617623838 cell. 335 6277408.
La resina SP System va miscelata nella dose di 100 g di resina, 18 g di catalizzatore. Le dosi vanno rispettate ed è opportuno usare una bilancia abbastanza precisa. Non usare le pompette dosatrici che ti vengono proposte, preferisci un dosaggio in peso. Prepara piccole quantità in recipianti larghi in modo da disperdere il calore che la reazione sviluppa, in modo da prolungare i tempi di lavorazione. Cerca di lavorare all'asciutto, su pezzi puliti e non umidi, a una temperatura ambiente che ottimale sarebbe di 20°. Proteggi le mani con guanti usa e getta e quando scartavetri la respirazione con opportune mascherine. Bagni la parte da ricostruire con un pennello, applichi la stoia di opportuna grammatura (io uso una grammatura da 300/350 g) impregni la resina comprimendola con un pennello, aspetti che catalizzi un pò fino a diventare appiccicosa e continui con gli strati fino ad ottenere lo spessore desiderato. Cerca di non lasciare bolle d'aria che indeboliscono la strutttura eventualmente rullado con un rullo dentato. Se resini a distanza di tempo, dopo il completo indurimento della parte, prima di procedere occorre scartavetrare e pulire la parte riportandola al vivo e priva di untuosità,
Non è difficile se hai una certa manualità, sarebbe però opportuno essere affiancato da uno che ha esperienza, almeno per le prime volte.
Sono a tua disposizione un cordiale saluto
grazie per i preziosi consigli e mi dia del tu altrimenti mi sento un pò maturo, adesso posso iniziare anche lavori, le farò sapere appena finisco la prima fase
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ho iniziato i lavori ed è più dura di quanto pensassi, ma c'è la farò, ho iniziato togliere l'antivegetativo con una spatolina, sotto è venuto fuori uno strato di 'vernice' blu e sotto ancora uno bianco, volevo chiedere se devo arrivare a quello bianco e dato che in alcuni punti, ( la maggir parte) non viene via con la spatola posso usare una levigatrice orbitale o qualcos'altro grazie
Devi arrivare al geal coat che è bianco per togliere tutta l'antivegetativa. Puoi usare uno sverniciatore e spatolina e volendo anche l'orbitale o qualche elettroutensile cercando di non danneggiare il geal coat. Anche se lo scartavetri un pò, fa niente anzi meglio perché così crei l'aggancio per un prodotto antiosmosi. Attenzione che l'antivegetativa è tossica, usa una buona maschera, meglio se protegge anche gli occhi.
grazie mille
ciao Moby Dick,come vedi ho iniziato i lavori, certo che è dura, comunque penso che sto procedendo abbastanza bene, anche se sono ancora all'inizio, l'unica cosa che non sono ancora riuscito a fare è di far scendere la deriva, non so se c'è qualche leva da tirare o qualcos'altro
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