ciao a tutti,
mi è sorto un dubbio che forse potrete chiarirmi, come si fanno a tagliare con precisione le varie parti di una barca in legno?
mi spiego, guardavo le foto di matteo della sua costruzione del buonvento, e mi son chiesto come avesse potuto tagliare quei pezzi di compensato con certa precisione.
avete capito? scusate l'italiano, la stanchezza (ah, la vita campagnola) fa brutti effetti...
un saluto a tutti
buona pasqua
Ciao Rock, i cantieri automatizzati usano pantografi al laser a controllo numerico. In poche parole c'è un braccio pilotato da un computer che sostiene un laser che taglia il legno.
I cantieri (ormai pochi, che io sappia) che possono vantare i maestri d'ascia usano ancora utensili manuali.
Il lavoro di Matteo, invece si ottiene tracciando una linea sul legno e prendendo come riferimento questa linea si riporta il disegno tecnico del progetto dalla sua scala alla scala 1:1. Poi si esegue il taglio con diversi utensili quasi tutti ormai cordless, quali una sega circolare con lama da 12cm di diametro, un seghetto alternativo ecc..
Per la precisione, non esistono solo pantografi al laser, ci sono anche quelli con mandrino elettrico che eseguono il taglio usando frese idonee a questo. Io ho un piccolo pantografo di questo tipo con cui taglio le ordinate dei miei modellini o faccio altri manufatti. Se ti interessa approfondire il discorso posso raccontarti qualche altra cosa.
si mi piacerebbe moltissimo matteo, grazie per la risposta
non ho capito bene
-o si fanno tagliare dai cantieri che hanno le loro macchine strafighe
-o si porta il disegno a 1:1 (come?) e poi si sovrappone e si taglia (giusto?)
ti spiego, la curiosità è nata vedendo le foto di matteo di bolzano e dalla mia voglia, avendo abbastanza tempo questa estate, di costruirmi un mini-buonvento, avendo io il progetto, lo spazio e il tempo (ma ignorando i materiali, ma sarà agomento magari di un'altro 3d)
Se hai soldi, tanti, da spendere vai dal cantiere/falegnameri/grossista di legnami che ha un pantografo a CNC, gli porti i disegni lui li rende digitali, li ridimensiona nella scala 1:1 e ti esegue il taglio sul legname/supporto che ti serve per costruire.
Soluzione alternativa che ha usato Matteo, che poi è la più vicina allo spirito di autocostruttore è quella di tracciare sul legno una linea, detta di fede (in scala 1:1), che userai come riferimento per riportarci sopra le misure che leggi dal piano costruttivo. Una volta tracciate tutte le quote fondamentali, congiungendo questi punti, avrai disegnato in scala naturale il tuo progetto. Segue quindi la fase di taglio.
TI faccio un esempio, spero di riuscirci:
Supponiamo che il tuo progetto prevede la costruzione di una figura piana regolare, quale ad esempio un rombo. Il progetto è stato stampato su un foglio, di dimensioni inferiori alle dimensioni del rombo che devi costruire, però essendo un disegno tecnico troverai indicate la scala del disegno che stai consultanto e le dimensioni del pezzo da costruire.
Sul disegno troverai indicazioni tipo queste: rispetto alla linea di base il primo vertice del rombo è distante Xcm, il secondo vertice che dista dal precedente Ycm ha quota 0rispetto alla linea di base, il terzo vertice è distante dalla linea di base Xcm e dista dal vertice precendete Ycm. Il quarto e ultimo vertice, (che è quello opposto al secondo vertice) è distante 2Xcm dalla linea di base ed è distante Ycm dal vertice precedente.
In realtà le indicazioni che ti ho detto non saranno esposta in maniera descrittiva ma con della simbologia tecnica: quasi sempre delle frecce che indicano le quota di un punto rispetto a un altro.
Ora riportando meticolosamente tutte queste informazioni sulla linea di base del tuo pezzo di legno e rispettando lo sviluppo in scala, avrai ottenuto il disegno del pezzo da tagliare.
E' più facile a farsi che a dirsi...come sempre!
Se costruisci il Buonvento, col progetto riceverai il libro dove ti verranno date ampie spiegazioni su come riportare le misure sul compensato, di ncome tagliarlo, persino quali trucchi usare per ottenere dei pezzi quali la forma del bulbo, ecc.
Vorrei puntualizzare che i tagli a volte vengono storti, la lama può scappare dalla riga, ma tagliando al di fuori di questa tutto può essere corretto con l'uso della carta vetrata o di un pialletto. La resina Epossidica inoltre permette di recuperare anche parti eventualmente... asportate di troppo.
Comincia e vedrai che dopo qualche incavolatura scoprirai che costruire (Detesto il termine autocostruttore,se uno costruisce un oggetto è un costruttore, che poi abbia un pezzo di carta appiccicato alla parete è' un altro discorso)...dicevo che scoprirai la soddisfazione di veder nascere la barca sotto le tue mani.
La spesa del libro in argomento è irrisoria, 15 Euro compresa spedizione se non vado errato, ma li vale tutti non fosse proprio per i consigli che fo9rnisce l'architetto Foschi, il suo autore.
Se poi vuoi approfondifre l'argomento vai sul sito Seacube ed apri 'E.Boat Il sito per l'appassionato di nautica...l'autocostruzione...'
http://www.google.it/url?sa=t&source=web...paCBpCg.lì troverai dei faq dove ti insegnano a costruire una barca,dal progetto alla resinatura e magari ti propongono anche qualche barca da realizzare, potrai poi passare ad altri siti dove ti offriranno altre saoluzioni da costruire. Il buonvento, come ho detto in questo forum, è carino e relativamente facile da realizzare, ma c'è di meglio sul quale puntare. Se ne vuoi discutere più compiutamente contattami via e.mail
Giusto per occupare qualche minuto di una lunga serata piena di integrali di superfici non regolari, io credo che autocostruttore sia colui che costruisce da solo, studiando anche soluzioni non convenzionali per costruire e/o ottimizzare secondo le proprie esperienze parte del progetto. Ben inteso che io ho costruito modelli (non solo nel campo nautico) realizzando anche da me il progetto, ma in quel caso credo che stessi vestendo le vesti del progettista e dell'autocostruttore. Renato però, perfavore, non intravedere toni polemici in questa mia opinione. E'solo per confrontare con il massimo rispetto reciproco le proprie idee.
Nuovamente Auguri.
Mi dispiace Matteo, ma non sono in polemica con te, non ne vedo il motivo. Le mie sono considerazioni personali, mi riferisco alle etichettature che vengono appioppate a noi pazzi che ci cimentiamo nell'autocostruzione. Tutto quello che hai detto è giusto e lo quoto in totos, ho solo voluto dire la mia. Ho un gran rispetto per le opinioni altrui, credimi, oltretutto non conoscendoti potresti saperne molto più di me. Sono un costruttotre di barca per passione, ho la fortuna di avere la possilità di dedicarmici a tempo pieno e dopo errori, e prove mi sento di dire la mia, ma con tutta umiltà.
Autocostruttore non è sicuramente un termine dispregiativo, tutt'altro, ma a me piace poco, ecco tutto.
Hai tutta la mia simpatia.
E la mia stima!
E vai Rockdamned, un'altro Buonventista!!!
In caso di dubbi o chiarimenti non esitare a scrivermi...
grazie a tutti per la disponibilità!
bhè matteo, st'estate, quando mi cimenterò nel modellino di balsa in scala (non penso di andare oltre quelle misure
) ti contatterò...
e se possibile, mi prenoto anche un giretto sulla futura creazione
un saluto
Molto volentieri per il giretto!!
mi raccomando, posta un po' di foto della costruzione...
Visto che siamo ina rgomento, debbo precisare che ho cominciato come modellista. Tra le altre ho realizzato il buonvento in scala 1:10 ed 1.5, perfetto in ogni particolare. E' una cosa che consiglio quella di costruire prima la barca in scala, si uniscono così l'uitile al dilettevole, infatti nel modello troverete le identiche problematiche che poi ci saranno nella realizzazione reale. Se poi si vogliono apportare delle modifiche nel modello si possono effettuare e se si sbaglia...pazienza, è solo spreco di qualche centimetro di balsa.
Comunque, ragazzi, se avete problemi di spazio, il Buonvento è una bella barchina, veramente.
si infatti l'idea è per questa estate di farmi un buonvento 1:10...
Rock, se vuoi devo tagliare per Matteo di Bolzano le strutture del modellino del Buonvento con la mia fresa CNC, se vuoi le taglio anche per te e ti diverti a montartele.
eh, magari, fammi sapere quanto ti dovrei
grazie mille!
ma voi avete i disegni del buonvento in digitale?
Io li ho digitalizzati.
Dopo averli acquisiti come immagini, li ho convertiti in un formato atto a essere riconosciuto dal post processor che pilota la fresa.
Rock, il costo dell'operazione è di circa...una birra! Ma non ti preoccupare, mi capita di venire spesso a Roma e forse dovrei andare a Bracciano per vedere un Finn Devoti...mi sta rivenendo il tarlo!!!
bhè un signor tarlo, il finn devoti è una gran barca (menghia lo usano gli olimpionici!)
dove lo dovresti vedere?
Ho avuto un Roga, vendutomi da un certo Fusco che faceva Star al C.V. Bracciano, poi un Devoti comprato al 3V con albero alare, panchette ecc.. Entrambi armati harken.
apperò!!!
...mitico 3V (non potevo non metterlo, son di parte
)
il finn è una delle barche che più vorrei provare (insieme ad altre derive)