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Versione completa: marinizzare un motore legalmente
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Marinizzare un motore di provenienza automobilistica non è la fine del mondo, lo diventa invece se lo si vuole legalizzare. Intendo dire, ammesso che uno abbia la possibilità tecnica di realizzare la marinizzazione, poi gli serve la dichiarazione di potenza... e qui.....casca l'asino dicevano i nostri vecchi.
Come ottenerlo? Occorre un collaudo?
La domanda è stata proposta in altri forum, ma sinceramente le risposte non mi hanno dato alcuna delucidazione anche perchè ho capito che c'è gente ancora ferma alle leggi borboniche.
Mio figlio mi ha promesso di sentire in capitaneria, ma anche lì mi sa che...aspetto da mesi.
Qualcuno di voi e informato su come ottenere il predetto documento e soprattutto se è possibile?
Un gravzie grande grande da subito.
La dichiarazione di potenza è una dichiarazione emessa dal costruttore/importatore/distributore/venditore del motore nel quale c'è scritto che il motore modello xyz numero di matricolo 1234 eroga 'x' hp corrsipondenti a 'Y' cavalli fiscali. Punto.


Prendiamo il tuo caso: ti è venuta la scimmia di marinizzare il motore della tua fida Fiat 'Uno' e montalo su un natante; dovrai chiedere a Marchionne o anche a Peppino (noto concessionario Fiat della tua zona) uno scritto con quanto sopra.

A questo punto tu sei felice e contento; stipuli una copertura RC per il motore e sulla polizza ci saranno esposti i dati scritti da Marchionne o da Peppino.
Grazie. Quel che dici mi pare quasi ovvio, ora che lo so.In poche righe hai fugato mesi di dubbi.
Altri mi avevano messo un sacco di dubbi e palesato millanta problematiche senza mai arrivare al punto.
Sai come disse un giorno Chiuchill, (credo che sia stato lui e che si scriva così) 'Chi parlatanto ha poco da dire.)Big GrinBig GrinBig GrinBig Grin
Sai, ho un motore fiat praticamente nuovo e mi sembrava uno spreco andare a comprarne un altro. Ci installo uno scambiatore ed un invertitore, vedrò che tipo, lo vernicerò maniacalmente, magari controllerò la parte elettrica proteggendola al meglio ed infine mi trovo un bel diesel giusto giusto per la barca che ho in cantiere.
Dovessi cambiare anche qualche cosa non costerà mai quanto un motore nuovo di pacca.
B.V.
Se ci lasci il cambio e la frizione + la retro ,puoi raggiungere velocità da motoscafo quando lanciata.Scherzo,però potresti fare anche un raffreddamento diretto ad acqua di mare evitando lo sacmbiatore se vuoi tribolare meno. Io con quel sistema non ho mai avuto problemi,salvo le pastiglie di zinco obbligatorie nel monoblocco.

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quanto da te allegato è il 'Certificato d' uso del motore' emesso dal Min. Infr. e trasporti ed è in bollo.
Io parlo dellla dichiarazione di potenza che sostituisce il certificato da te allegato.
Per essere maggiormente chiaro mi avvalgo di quanto tratto dal sito

http://www.marina.difesa.it/editoria/riv...azione.asp


Dichiarazione di potenza del motore
Tutti i motori fuoribordo nonché quelli entrobordo installati sui natanti da diporto, devono essere muniti della «dichiarazione di potenza del motore», dove sono riportati tutti i dati tecnici del motore. Detto documento, che va conservato a bordo, viene rilasciato dal costruttore del motore, dal suo rappresentante legale o dal rivenditore autorizzato stabilito nell’Unione Europea.
Prima dell’entrata in vigore del Codice della nautica era previsto un altro documento, denominato «certificato d’uso del motore», che si conseguiva presso gli uffici marittimi o gli uffici della ex Motorizzazione civile depositando, per l’appunto, la dichiarazione di potenza. Il legislatore ha inteso semplificare questa procedura, attribuendo direttamente alla dichiarazione di potenza il valore di documento di bordo. I certificati d’uso del motore già rilasciati mantengono la loro validità senza limiti di tempo.

ì
Una marca da bollo sarebbe il minimo.
Quanto alla provenienza il motore in mio possesso è regolarmente fatturato.
Quanto alla battuta sul cambio, secondo me non è del tutto da<buttare nel cesso, cinque marce son troppe forse, e mi sentirei un pò a disagio a tirare le marce sul mare, ma sarebbe da provare.42424242
Avevo pensato anch'io a una cosa del genere e per i documenti mi avevano detto che bastava i dati del motore che trovi sul libretto e la fattura del del demolitore anche se la macchina era stata demolita ti fai fare una fattura alleghi i dati del motore E basta però farei piu attenzione sul scambiatore che a parere mio e indiSpensabile il motore produce scariche elettrostatiche (quella scossetta che prendi vicino alla portiera ogni tanto) che in assenza di antigelo eaumentano quindi se lo raffredderai co acqua marina i tappi in ferro che dedi vicino al monoblocco ti salteranno di continuo e farei molto attenzione al raffreddamento anche nei motori marini i pistoni sono costruiti diversamente hanno intercapetine x una maggiore ventilazione
Entro un pò OT ... ma quando sento di marinizzare un motore mi salta subito in testa l'idea di installare uno scambiatore sotto alla linea di galleggiamento (per esempio uno skeg cavo, o la pala stessa del timone ...). In questo modo ci sarebbe un solo citcuito di raffreddamento e perdipiù il liquido sarebbe un salutare prodotto per radiatori al posto della corrosiva acqua salata.
... ah ... dimenticavo: bisognerebbe anche fare un paio di calcoli sulla dissipazione del calore Big Grin
La mia era un'idea per utilizzare un motore , quello installato sulla TIPO diesel, per essere più precisi, sulla barca che sto costruendo.
I lavori da fare non sono pochi, ma per uno che se li fa con sentimento obbistico è un divertimento in più. Occorre pulire moolto bene il motore, verniciarlo con apposita vernice completamente, munirlo di un alternatore marino,magari più potente che caricghi anche la batteria per i servizi, collegarvi uno scambiatore di calore, aggiungerò anche impianto elettrico del tipo stagno, simile a quello delle campagnole versione militare, per intenderci.Il raffreddamento non ritengo, intendiamoci, è un mio personale parere che però ha trovato dei riscontri,che sia un grosso problema, purchè si facciano , come dice giustamente Sonmì, dei calcoli e delle prove pratichje siccome raffreddare poco è male, ma anche raffreddare troppo non va bene siccome potremmo avere un motore freddo che quindi non rende. Sono in pensione, non ho che da inventarmi del lavoro quindi lo farò, ma solo sapendo che se mi riesce potrò utilizzarlo, legalmente parlando, e non butterò via il mio tempo seppur gratuito. Un altro problema sarà l'invertitore, ma uno alla volta per carità! Si accettano comunque consigli in tal senso e magari qualche invertitore a buon prezzo o da rimettere(Riparare non vomitare) Big GrinBig Grin
Saluti dal questo matto di Renato
I lavori da fare non sono pochi, ma per uno che se li fa con sentimento obbistico è un divertimento in più. Occorre pulire moolto bene il motore, verniciarlo con apposita vernice completamente, munirlo di un alternatore marino,magari più potente che caricghi anche la batteria per i servizi, collegarvi uno scambiatore di calore, aggiungerò anche impianto elettrico del tipo stagno, simile a quello delle campagnole versione militare, per intenderci.Il raffreddamento non ritengo, intendiamoci, è un mio personale parere che però ha trovato dei riscontri,che sia un grosso problema, purchè si facciano , come dice giustamente Sonmì, dei calcoli e delle prove pratichje siccome raffreddare poco è male, ma anche raffreddare troppo non va bene siccome potremmo avere un motore freddo che quindi non rende. Sono in pensione, non ho che da inventarmi del lavoro quindi lo farò, ma solo sapendo che se mi riesce potrò utilizzarlo, legalmente parlando, e non butterò via il mio tempo seppur gratuito. Un altro problema sarà l'invertitore, ma uno alla volta per carità! Si accettano comunque consigli in tal senso e magari qualche invertitore a buon prezzo o da rimettere(Riparare non vomitare) Big GrinBig Grin
Saluti dal questo matto di Renato

Dai tuoi interventi mi pare di aver compreso, scusa la mia presunzione, che tu abbia un interesse particolare per le novità tecnologiche,proprio come me, infatti la mia letteratura tecnica non risale a decenni, ma a pochi mesi, sono in continuo aggiornamento. Colgo l'occasione di segnalarti l'argomento [u]Pile a Combustione[u], cerca su google e magari fammi sapere cosa ne pensi, sempre che ti interessi.
Buon vento
Dimenticavo, una volta finito di marinizzare il motore con successo, dopo varie prove per non dare consigli sbagliati, posterò sicuramente un diario dei lavori fatti, ma non prevedo che si a breve,.
Buon vento


Quando c'era la tassa di stazionamento la ragazza andava a fare i versamenti in posta compilando il semplice bollettino alla modica parcella ( sempre per evitare il burocratese) di 50 mila lire ....ogni mattina nei giorni di scadenza correva in posta in bicicletta a farne 50 ogni volta....
E ritorno sul tema ' marinizzare'....se passi tramite agenzia non ne esci piu'...se parli come fare con i meccanici del porto è molto piu' semplice ( per certi motori )
L'AIFO ad esempio ha prodotto almeno dieci modelli con sei cilindri in linea: CP3- 806M-8061-8361 piu' altri modelli turbocompressi.
Il ridicolo sta nel fatto che la targhetta con i numeri del motore è fissata SOLO sul coperchio delle valvole....
Big GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig Grin
Quando c'era la tassa di stazionamento la ragazza andava a fare i versamenti in posta compilando il semplice bollettino alla modica parcella ( sempre per evitare il burocratese) di 50 mila lire ....ogni mattina nei giorni di scadenza correva in posta in bicicletta a farne 50 ogni volta....
E ritorno sul tema ' marinizzare'....se passi tramite agenzia non ne esci piu'...se parli come fare con i meccanici del porto è molto piu' semplice ( per certi motori )
L'AIFO ad esempio ha prodotto almeno dieci modelli con sei cilindri in linea: CP3- 806M-8061-8361 piu' altri modelli turbocompressi.
Il ridicolo sta nel fatto che la targhetta con i numeri del motore è fissata SOLO sul coperchio delle valvole....
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