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Versione completa: BOTTAZZO
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La mia barca ha un bottazzo di legno. E' bellissimo quando è lucido, appena verniciato, ma quando il flatting comincia a scrostarsi da quella sensazione di trascuratezza che proprio non mi piace. L'hanno scorso quando ha fatto carena l'ho fatto riverniciare dal cantiere, ma al giorno d'oggi è già tutto rovinato. Il cantiere gli avraà dato una romanella tanto per farmi contento, e il gioco è fatto.
Vorrei farmelo da solo, con la pazienza che ci vuole e con il giusto numero di mani di flatting. Ora mi domando: Come faccio a fare il lavoro in acqua? La mia barca sta ormeggiata in pontile tra altre due barche. Mica posso scendere in acqua col tender e verniciare e poi lasciare il bottazzo con la vernice fresca tra le altre barche. C'è qualche trucco o accorgimento da mettere in atto per risolvere iloproblema?
Prima di tutto hai bisogno di una buona vernice poliuretanica monocomponente oppure bicomponente. Nel tuo caso, visto che devi passarla in condizioni posturali precarie opterei per la monocomponente. Per non dover ridare la vernice dopo pochi mesi l'unica soluzione e dare tante mani...dalle 10 alle 12 e anche più. Io mi sono trovato molto bene con quella della Cecchi che consente di dare sino a 4 mani una di seguito all'altra (aspettando da un'ora a 20 minuti tra una mano e l'altra a seconda della temperatura). Devi stare attento a scegliere un giorno con vento pari a zero nodi! Diluente alla nitro in un barattolo di vetro per pulire e tenere a bagno un pennello di ottima qualità. Tra un ciclo di 4 mani ed un altro è necessario passare la carta vetrata sia per eliminare eventuali colature e gocce sia per rendere la superficie ruvida. Se non ci sono colature va bene pure la paglietta per opacizzare.
Ciao
Mario
ciao Ulisse47, ciao Mario
propongo un'altra cosa, diciamo ....di rottura.
portare il bottaccio a legno nudo, bel levigato, e trattarlo con tre di mani di olio di lino cotto, diluito appena con acquaragia...come si usava una volta.
Dopo bastera' ben poco per tenerlo in ordine; una passata con uno straccio grezzo e un'oliata ogni tanto, e non sfogliera' mai piu'.
L'operazione e' velocissima, e si puo' fare anche a straccio...
Io feci un restauro di un bel portoncino di ingresso, anni addietro, ed e' ancora a posto.
ciao
mauri
Ulisse certo che se ti piace il lucido è un altra cosa ma quoto in parte qullo ce h detto maumarti in effetti io tratterei per svariati motivi con un olio neutro duro (tipo Corolle)diluito al 50% con terpene questo ovviamente dopo aver tolto qualsiasi residuo di verniciatura precedente.
Il legno si impregna e il trattamento è ripetibile in pochissimo tempo senza impazzire.
Credo rimmarrai entusiasta del risultato
In alternativa se vuoi il lucido segui il consiglio di Mario ma hai visto quanto dura il risultato e che ti tocca fare... vedi Tu Big Grin

Buonvento

Giovanni
Ciao Ulisse47

prova a inserire una foto del bottazzo, così ci si fa un'idea migliore. E magari si trova anche il modo di lavorare con la barca in acqua.

Che ne so, ad sesempio mettendo i tuoi parabordi in una posizione diversa, oppure mettendoli sulla barca del vicino in modo da non toccare la vernice finchè asciuga.

Un cordiale saluto

Maurizio
Ma di che legno è fatto?Un bottazzo serve per prendere le botte(in teoria). Sarebbe meglio se fosse fatto di legno duro.Rifarlo in teak o iroko forse ti costa meno di riverniciarlo periodicamente.
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Il bottazzo penso sia di mogano. (non ci giurerei). Il motivo per cui ho chiesto consigli non è tanto sui cicli di verniciatura, ma sul modo di poter verniciare senza alare la barca, che abitualmente sta in banchina stretta tra altre due barche, con interposti 4 parabordi per lato. Verniciare in quelle condizioni vuol dire verniciare anche la barca del vicino, che non è detto sia d'accordoSmile.Questo è il dilemma. La soluzione più semplice è lasciare il bottazzo così com'è
I bottazzi, li ho sempre visti in legno nudo, mai verniciati,
solitamente in teak. ( devono essere anche ,facili da sostituire.)
Tante idee e tanti metodi e tanti prodotti aggiungo anch'io qualcosa:
la sayerlack produce un impregnate effetto cera all'acqua l'effetto e' mooolto ok, quando devi ritoccare il bottazzo basta una paglietta da carrozziere, pulire e con uno straccetto ripassi l'impregnante che dura parecchio.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Ulisse 47
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Il bottazzo penso sia di mogano. (non ci giurerei). Il motivo per cui ho chiesto consigli non è tanto sui cicli di verniciatura, ma sul modo di poter verniciare senza alare la barca, che abitualmente sta in banchina stretta tra altre due barche, con interposti 4 parabordi per lato. Verniciare in quelle condizioni vuol dire verniciare anche la barca del vicino, che non è detto sia d'accordoSmile.Questo è il dilemma. La soluzione più semplice è lasciare il bottazzo così com'è
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Ribadisco il mo consiglio di trattarlo con olio, dopo averlo messo a nudo completamente.
Hai eventualmente considerato la possibilita' di renderlo smontabile?
Io l'ho fatto smontabile nel mio open S. Lucia...con una serie di viti inox opportunamente incassate lo posso smontare in pochi minuti con un cacciavite a stella, per fare manutenzione facilmente in laboratorio, lasciando la barca dove e' piu' comodo.
maurizio


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Qualcuno mi ha suggerito di non verniciare il bottazzo, ma di lasciare il legno 'nudo'. Ho provato a fare un intervento 'campione'.
Lecondizioni del bottazzo, che come vi dicevo era stato riverniciato lo scorso anno, erano queste:


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Mi sono munito degli attrezzi ed ho sverniciato un piccolo tratto. ( ma la spugnetta abrasiva va usata asciutta o bagnata?):

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Il risultato è questo. Secondo voi che legno è? E' in ogni caso necessario un trattamento di protezione? Impregnante? Olio di lino? Olio per teak? Il bottazzo ha 30 anni.


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Usa tanto impregnante. Sul mio tucano (tientibene in mogano) funziona bene, però ogni anno bisogna dargli una carteggiata ed una passata!
ciao

a occhio sembrerebbe teak - l'odore dovrebbe togliere ogni dubbio, però non è riproducibile via forum

vedo ancora rimasugli della vernice (tracce bianche) - dovresti rimuoverli accuratamente eventualmente ripassando col raschietto e la carta vetrata

il tamponcino sul legno nudo lo userei a secco - la grana? farei prima una passata per vena con una 120 e poi la 180

se vuoi levarti gli impicci della verniciatura, puoi provare un prodotto impregnante Deks Olje D1. Va dato a mani continue fino a che il legno non assorbe più nulla. L'ho provato su un mezzo marinaio che ho lasciato all'aperto un anno intero e funziona egregiamente. Quando una parte scolora è sufficiente ripristinarla con qualche pennellata di prodotto.

Dimenticavo - è sopraverniciabile con la sua vernice specifica D1 oppure con una buona flatting

un saluto
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da maumarti
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Ulisse 47
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Il bottazzo penso sia di mogano. (non ci giurerei). Il motivo per cui ho chiesto consigli non è tanto sui cicli di verniciatura, ma sul modo di poter verniciare senza alare la barca, che abitualmente sta in banchina stretta tra altre due barche, con interposti 4 parabordi per lato. Verniciare in quelle condizioni vuol dire verniciare anche la barca del vicino, che non è detto sia d'accordoSmile.Questo è il dilemma. La soluzione più semplice è lasciare il bottazzo così com'è
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Ribadisco il mo consiglio di trattarlo con olio, dopo averlo messo a nudo completamente.
Hai eventualmente considerato la possibilita' di renderlo smontabile?
Io l'ho fatto smontabile nel mio open S. Lucia...con una serie di viti inox opportunamente incassate lo posso smontare in pochi minuti con un cacciavite a stella, per fare manutenzione facilmente in laboratorio, lasciando la barca dove e' piu' comodo.
maurizio


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x maumarti

ho seguito il tuo consiglio per il mio tambucio (in mogano) ma è venuto molto scuroSadsmileySadsmileySadsmiley. penso di carteggiare e usare il flatting
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da maumarti
ciao Ulisse47, ciao Mario
propongo un'altra cosa, diciamo ....di rottura.
portare il bottaccio a legno nudo, bel levigato, e trattarlo con tre di mani di olio di lino cotto, diluito appena con acquaragia...come si usava una volta.
Dopo bastera' ben poco per tenerlo in ordine; una passata con uno straccio grezzo e un'oliata ogni tanto, e non sfogliera' mai piu'.
L'operazione e' velocissima, e si puo' fare anche a straccio...
Io feci un restauro di un bel portoncino di ingresso, anni addietro, ed e' ancora a posto.
ciao
mauri

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ARCIQUOTO.... Maumarti....
Il legno è meglio che respiri... con vernici bicomponenti e flatting tende a marcire... con l'olio... lo fai quando vuoi senza tanti problemi....
La Cecchi Gustavo ha da qualche anno una vernice trasparente, Spinnaker Wood Protection, che può essere data senza carteggiare la mano precedente, scartavetra tutto, eventualmente gli dai una mano di impregnante mogano e poi quella che ti ho indicata.
L'ho usata su un Piviere che di legno ne ha molto, e dopo due anni è ancora perfetto.
Ha un bellissimo effetto tra il satinato ed il lucido, dagli almeno tre mani, e quando necessario, pulisci soltanto e ripassi con una sola mano.

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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Montecelio
La Cecchi Gustavo ha da qualche anno una vernice trasparente, Spinnaker Wood Protection, che può essere data senza carteggiare la mano precedente, scartavetra tutto, eventualmente gli dai una mano di impregnante mogano e poi quella che ti ho indicata.
L'ho usata su un Piviere che di legno ne ha molto, e dopo due anni è ancora perfetto.
Ha un bellissimo effetto tra il satinato ed il lucido, dagli almeno tre mani, e quando necessario, pulisci soltanto e ripassi con una sola mano.

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Queste foto sono recenti o del lavoro appena ultimato? (vedo tappi non ancora levigati!!)WinkWinkWinkWink

BV
Chiaramente del lavoro in corso, neanche terminato, adesso quella barca non ce l'ho più, ma ti assicuro che fino a qualche settimana fà era perfetta.
ciao a tutti
il mio consiglio sull'olio era nello specifico per il bottaccio da trattare sulla barca all'ormeggio, dove il rapporto scomodita'-risultato deve essere prioritario rispetto ad altri parametri di scelta.
Una volta tolto completamente il film piu' o meno attaccato al legno, il trattamento ad olio e' a mio avviso il piu' semplice, sbrigativo, durauro e facilmente ripetibile tra tutti i sistemi proposti.
Basta una strofinata con uno straccio bagnato di olio, e il bottaccio torna in buone condizioni, senza cartavetrare nulla.
Tra l'altro l'aspetto del legno cosi' trattato a poro aperto e' molto bello.
Lo so anch'io che con dodici mani di un ottimo prodotto bicomponente si ha un gran bel risultato, ma il quesito iniziale di Ulisse47 non era questo.
Mi meraviglio di quanto scrive Velavagando circa il fatto che gli si e' scurito il tambucio.
L'effetto deve essere quello del legno come se fosse bagnato, non c'e' ragione che scurisca, a meno di non avere usato olio colorato....A me non e' mai successo.
Eventualmente con acqua ossigenata si puo' schiarire il legno, per poi trattarlo successivamente con olio...
a tutti ciao
maurizio
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da maumarti
ciao a tutti
il mio consiglio sull'olio era nello specifico per il bottaccio da trattare sulla barca all'ormeggio, dove il rapporto scomodita'-risultato deve essere prioritario rispetto ad altri parametri di scelta.
Una volta tolto completamente il film piu' o meno attaccato al legno, il trattamento ad olio e' a mio avviso il piu' semplice, sbrigativo, durauro e facilmente ripetibile tra tutti i sistemi proposti.
Basta una strofinata con uno straccio bagnato di olio, e il bottaccio torna in buone condizioni, senza cartavetrare nulla.
Tra l'altro l'aspetto del legno cosi' trattato a poro aperto e' molto bello.
Lo so anch'io che con dodici mani di un ottimo prodotto bicomponente si ha un gran bel risultato, ma il quesito iniziale di Ulisse47 non era questo.
Mi meraviglio di quanto scrive Velavagando circa il fatto che gli si e' scurito il tambucio.
L'effetto deve essere quello del legno come se fosse bagnato, non c'e' ragione che scurisca, a meno di non avere usato olio colorato....A me non e' mai successo.
Eventualmente con acqua ossigenata si puo' schiarire il legno, per poi trattarlo successivamente con olio...
a tutti ciao
maurizio

<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]<font face='Arial][color='Arial]
Ma come olio va bene quello per il teak, che vendono specificatamente? Lo chiedo perchè già ce l'ho. L'avevo comperato per le panche in teak ma,dopo la prima applicazione, visti i tanti commenti negativi di alcuni ADV (raccoglie sporcizia ecc.)non penso che lo userò più per le panche BV
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