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Versione completa: Per chi avesse perso la poppa per strada...
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Salve a tutti, breve premessa spero che questo post possa dare agli inesperti e agli scoraggiati che hanno trovato brutte sorprese sotto la line di galleggiamento uno spunto per rimboccarsi le maniche e iniziare i lavori .
Sono Lorenzo 23 anni da Trieste e da 1 anno e mezzo a questa parte ho acquistato una passera lussignana da regata del 1951. Finita la scorsa stagione ho deciso di ispezionare con cura la barca e di scoprire cosa si celava sotto i 50 strati o più di pittura...
A malincuore ho scoperto aimè di avere tutta la poppa marcia tra cui l'ordinata adiacente allo specchio di poppa, coperta (zona poppiera)e dritto di poppa.
I lavori sono iniziati bonificando tutta la zona poppiera, alla fine della bonifica il risultato era questo
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Dall' immagine potete notare un traverso di mogano che va a collegare le falchette, di sotto al quale c'e' un pannello in compensato marino che ho dovuto resinare per ridare struttura alla coperta (nel mio caso fatta anch'essa in compensato marino)

Da qui iniziarono i problemi maggiori, ovvero come rifare lo specchio di poppa? che materiale usare?
Dopo varie considerazioni il primo problema da risolvere era quello di ricreare l’ultima ordinata adiacente allo specchio di poppa, Però creare un’ordinata che si andasse a incassare perfettamente sul fasciame era una cosa improponibile 'visto le attrezzature a mia disposizione' stesso discorso per lo specchio di poppa.
Quindi dovevo creare uno specchio di poppa 'esterno' che chiudesse le teste de fasciame.
Voleva dire avere una struttura solida ed affidabile sulla quale incollarlo e avvitarlo.... da qui la brillante idea!!!
Costruire in lamellare di mogano l' ultima ordinata che andasse a filo con le teste del fasciame Smile

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Inizio così l'incollaggio delle prime 'cartelle di mogano'.
Cartelle poiché il fasciame era talmente rovinato che preferii per i primi 3 spessori rinforzare la maggior superficie di fasciame possibile.
Da qui a poco iniziai ad incollare tronconi di cartelle sempre meno frazionati tra loro poiché man mano che proseguivo l' angolo d' incidenza delle cartelle sul fasciame andava a diminuire .
(Non ho foto a dimostrare questa delicata operazione, in ogni caso immaginate di avere delle tavole di mogano del diametro di 4mm con la sagoma interna della vostra barca e di doverle attaccare tra di loro a panino fino ad arrivare al diametro desiderato)
Per rendervi più facile l'idea ecco come era diventato il mio lamellare di mogano dopo 10 tavole attaccate tra loro
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La seconda foto è abbastanza complessa da descrivere, in ogni caso iniziando dall' alto troviamo il traverso in mogano che collega le falchette, sotto il quale c'e' il pannello in compensato che avevate già visto prima, a seguire il dritto di poppa al quale sono stati incollati tramite resina epossilica 5 rinforzi in rocco due laterali 2 frontali e uno dietro che serviranno da supporto ai perni del timone (che nel mio caso è enorme) a sinistra potete notare il lamellare di mogano e rocco (per le ultime due stesure). Il rinforzo invece che sto martellando serve invece a sostenere i carichi del rinvio tra trapezio e paterazzo.
A destra invece ho dovuto chiudere le teste del lamellare di mogano e del fasciame con una 'finta ordinata' poiché mi sono accorto che la barca era più corta a destra di 0.3mm

Ecco a voi come si presentava lo scheletro che doveva andare a supportare lo specchio di poppa
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Da qui a poco iniziò la costruzione dello specchio di poppa vero e proprio. Anche qui idee ne piovevano a fiumi tra cui fare uno specchio di poppa interamente in mogano o in rocco e via dicendo; visto considerato che la cassa non permetteva spese eccessive dovetti ripiegare su uno specchio di poppa in okumè in questo caso però decisi di realizzare 2 specchi di poppa attaccati tra loro tramite resina ep. uno da 1.5 e l'altro da 2.
Il motivo era semplice se avessi fatto uno specchio di poppa unico nell' eventualità che ci fossero state infiltrazioni sarebbe andato a marcio tutto invece facendo 2 specchi attaccati tra loro con resina ep. li avrei resi indipendenti l' uno dall' altro poiché sarebbero stati isolati dalla resina.
Un ulteriore precauzione fu quella di fresare per 3mm il bordo dello specchio di poppa per fare una 'calza' che andasse a chiudere lo specchio al fasciame
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Finito ciò rimaneva la preoccupazione di chiudere le teste dello specchio di poppa (lato coperta) per questo decisi di utilizzare il teck nel sistema analogo allo specchio di poppa ovvero due traversi in teck indipendenti tra loro attaccati e pitturati con resina ep e trattati infine con un filtro uv.
La struttura di coperta alla fine delle operazioni risultava così
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Alla fine dei giochi ecco a voi lo specchio di poppa finito
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Mentre questa e una veduta interna della struttura (ancora da rifinire) dello specchio di poppa

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Infine inizio una fase di delirio mossa probabilmente da quella sensazione di onnipotenza data dalla realizzazione di qualcosa apparentemente impossibile che riassumo rapidamente con queste immagini Smile

Riporto a legno di tutta la sentina con relativa pitturazione con 2 mani di fibrodur, resina ep (per quanto riguarda vano motore) e relativa vernice grigio topo 'questa e la fase iniziale'
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Da qui la ragazza esclamò (probabilmente in maniera ironica) -già che sei potresti cambiare anche il motore ...
E così fu, sostituii il vecchio lister 9cv da 290kg con un bel Nanni farymann FK3 da 18cv e 90kg totalmente revisionato

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susseguii un intero restyling dell'impianto elettrico con tanto di ripartitore di carica, centralina di derivazione e chi ne ha più ne metta, una pitturazione completa della coperta compresa la tuga, la ristrutturazione intera dell'albero e altri piccoli lavoretti interni e finiture come mettere il sika bianco tra coperta e falcetta.... e ora mi domando cosa mi manchi se non di issare le vele e augurare a tutti buon vento
Gran bel lavorone e di tanta pazienza pure,complimenti,spero ad opera terminata ci farai vedere lo splendore della nuva poppa ihiiih
Ora o finito di postare tutto jinsertsmilie('Smile') e stata una faticaccia ritrovare tutte le foto comunque non e' ancora finita Tongue ho trovto altri due lavoretti da fare, la ragazza questa volta ha esclamato (- pero' a questa barca con tutto che ha un pozzetto enorme manca un prendisole )
A domani la realizzazione jinsertsmilie('Big Grin')
Dai su è venuto un lavoro a dir poco idilliaco ,cosi sembra dalle foto è tornata nuova,adesso con lo speccio di poppa rifatto potresti andarea a fare il rimorchiatore dei mercantili ihihihihih
Lo credo bene con tutta la struttura che ho tirato su per quello specchio di poppa ci mancherebbe altro Smile
Bellissima! Aspettiamo le foto del lavoro finito. Bravo!
Faccio il Nausica della situazione, ma a me il modo di procedere piace fino ad un certo punto.
Anzitutto spero che saprai benissimo che la Passera non è una barca da regata, ma una barca da lavoro...
Poi il lavoro che dici di avere fatto non è altro che la ricostruzione di un'ordinata in lamellare, ed del dritto di poppa. Quello che tu chiami rocco è un legno che non esiste, l'unico rocco che conosco ha fatto pure la pubblicità alle patatine! Big Grin Immagino sia Iroko... poi non credere al falso mito di avere reso indipendenti le due tavole sullo specchio di poppa incollandole tra loro. L'unica cosa che hai fatto è ottenere uno specchio di poppa del giusto spessore incollando due tavole, usando resina epossidica, e non epossilica. Non credere che se la tavola esterna dovesse marcire tu la possa cambiare così tranquillamente! La epox è più resistente del legno stesso che vai ad incollare. Non voglio fare nessuna critica, ma vorrei capire fino a che punto hai messo le mani sulla tua barca, al punto tale da non conoscere nemmeno i materiali e le essenze usate.

Non condivido poi le scelte fatte per il fondo della barca, che a quanto si vede era praticamente perfetto, ben protetto dalla pittura al minio, che tu hai pensato bene di togliere per impermeabilizzare, immagino, con il fibrodur, e mettere epossidica sotto il motore. Non ne capisco proprio il motivo. Spiace dirtelo, ma secondo me hai sicuramente rovinato la tua barca.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Moleskine
Faccio il Nausica della situazione, ma a me il modo di procedere piace fino ad un certo punto.
Anzitutto spero che saprai benissimo che la Passera non è una barca da regata, ma una barca da lavoro...
Poi il lavoro che dici di avere fatto non è altro che la ricostruzione di un'ordinata in lamellare, ed del dritto di poppa. Quello che tu chiami rocco è un legno che non esiste, l'unico rocco che conosco ha fatto pure la pubblicità alle patatine! Big Grin Immagino sia Iroko... poi non credere al falso mito di avere reso indipendenti le due tavole sullo specchio di poppa incollandole tra loro. L'unica cosa che hai fatto è ottenere uno specchio di poppa del giusto spessore incollando due tavole, usando resina epossidica, e non epossilica. Non credere che se la tavola esterna dovesse marcire tu la possa cambiare così tranquillamente! La epox è più resistente del legno stesso che vai ad incollare. Non voglio fare nessuna critica, ma vorrei capire fino a che punto hai messo le mani sulla tua barca, al punto tale da non conoscere nemmeno i materiali e le essenze usate.

Non condivido poi le scelte fatte per il fondo della barca, che a quanto si vede era praticamente perfetto, ben protetto dalla pittura al minio, che tu hai pensato bene di togliere per impermeabilizzare, immagino, con il fibrodur, e mettere epossidica sotto il motore. Non ne capisco proprio il motivo. Spiace dirtelo, ma secondo me hai sicuramente rovinato la tua barca.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Aggiungo una precisazione, se mi e' consentito...
nella prima foto, il multistrato sembra normale pino russo...
mauri
Piccoli appunti.
Le costole che fanno da intelaiatura allo specchio di poppa
dovrebbero essere interne all' estremità delle tavole del fasciame
dello spessore dello specchio.
Spero avvitate e non incollate al fasciame.
Essendo il fasciame calafatato tradizionalmente,incollare lo specchio
sulla testa delle tavole di fasciame non promette niente di buono.
Complimenti,comunque,per la voglia di fare.
per Lorenzo85 suggerimenti costruttivi per la prossima volta
Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 56,97&nbsp;KB
il baglio deve essere vincolato sui dormienti come nella foto n.1
le ossature montate esterne ai dormienti e intestate nella chiglia come foto 1
i rinforzi delle lande tra il baglio e le ossature
il rinforzo del timone tra baglio e chiglia,
ai tre rinforzi ci stanno bene i relativi braccioli.
Non dovevi incollare le ossature al fasciame,la struttura portante della poppa è l'ossatura completa, su di essa si adagia il fasciame e il compensato dello specchio di poppa, come ti ha scritto succintamente Fanfulla, ricorda che sulla poppa gravita lo sforzo del paterazzo, il timone e le vibrazioni del motore, gli sforzi devono essere il più possibile distribuiti sullo scheletro dello scafo, ciao.
Perdonatemi se rispondo solo ora, ma in questi giorni non ho avuto tempo. Tra le tante cose domani è previsto il varo
Procedendo con ordine come dice Moleskine in quello che ho scritto ci sono delle in correttezze sia per quanto riguarda la resina epossidica sia per il legno iroko. Mi sento di dissentire però sulla scelta che ho fatto per quanto riguarda la sentina e lo specchio di poppa.
Forse non mi sono spiegato chiaramente, per la sentina che reputi “perfetta” ti facci notare che quel pezzo di legno adiacente alla stella morta di colore “nero” era originariamente alto 14 cm di cui 4 marci, mentre tra le costole se noti ci sono delle fessure di 2-3 cm che ho dovuto “bonificare poiché stranamente l’acqua ristagnando in quei punti aveva iniziato ad intaccare il legno.
Per quanto riguarda la scelta della resina epossidica ho trattato solo la zona sottostante il motore per il semplice motivo che essendo una parte molto difficile da raggiungere e spesso soggetta a ristagni d’ acqua,olio, nafta e chi ne ha più ne metta ho cercato di renderla più impermeabile possibile.
Fanfulla ti do perfettamente ragione. Magari mi sono spiegato male comunque ti confermo che lo specchio di poppa è avvitato sul lamellare di mogano e non sulle teste del fasciame.
Altamare ciò che dici probabilmente è esatto, da canto mio ho seguito la struttura originale della barca e non so se chi l’ ha costruita era ubriaco o di fretta.
Come mi fai notare il baglio nel mio caso non appoggia direttamente sui dormienti ma è anche vero che è resinato e avvitato direttamente sullo specchio di poppa che a sua volta e avvitato e resinato ai dormienti.
Le ossature sono intestate nella chiglia ma non nei dormienti (non chiedermi perché non l’ ho fatto). I rinforzi delle lande come hai disegnato tu non c’erano c’era invece una struttura analoga a quella in fotografia che però appoggiava all’ ultima costola che successivamente aveva gli incassi per le lande.
Non capisco cosa c’e’ che non va nel dritto di poppa che ho ricostruito …. Parte dalla chiglia e arriva in coperta dove e vincolato al baglio, per di più c’e’ una tavoletta in teck sovradimensionata rispetto al diametro delle teste in maniera tale che sia presa sia sulla coperta sia sulle teste del dritto di poppa …. Per di più originariamente il dritto di poppa aveva un diametro di 7 cm dove solo i prigionieri centrali del timone “lavoravano” mentre quelli esterni erano imbullonati su uno specchio di poppa che all’ epoca era di solo 3 cm. Ora invece tutti e 8 i prigionieri lavorano sul legno pieno di dimensioni abominevoli e vuoi dirmi che è peggio ?
L’unico dubbio che mi rimane e che le femminelle del timone non sono fissate tramite “dado e controdado” ma con otto viti mordenti da 18 cm (poiché non ho trovato una punta per trapano lunga 44cm) secondo voi basteranno a tenere il timone ? o sarebbe meglio sostituirle?

p.s. a breve posterò le foto della barca finita Wink
Cordiali saluti Lorenzo
A dimenticavo Moleskine quando lavoravo alla Sezione Velica interno Circolo Ufficiali di la Spezia mi sono inbattuto nel restauro di una barca in legno che aveva lo specchio di poppa in 2 strati di compensato resinati tra loro molto simili a quello che ho fatto io. Morale della favola il compensato esterno in corrispondenza della ferramenta aveva iniziato a marcire, per la riparazione è bastato eliminare con lo scalpello le parti marcie che pero' avevano intaccato solamente la parte esterna poiche' i due compensati erano resinati tra loro. I prò di questo metodo sono che in casi come questo non ti ritrovi con lo spiacevole inconvegnente di avere un bel buco oltre per oltre sullo scafo e di avere gia' pronta una struttura sulla quale lavorare.
Bravo Lorenzo, gran bel ottimo lavoro, complimenti e non dimenticarti di farci vedere la tua bella finita in acqua e con le ali al vento Smiley14
Buon Vento... Roberto.
Premesso che qui nessuno scrive per fare il professore,ma solo per
scambiare esperienze ed imparare a sua volta.
Valutare a distanza, anche con il supporto di foto ,è sempre difficile
e può portare a fraintendimenti.
A proposito delle femminelle vedo che sullo specchio ne hai fissate due,
ti riferisci a queste o a quelle sulla pala del timone?
Che potrebbero essere a loro volta maschi o femmine.
E sul calcagnolo cosa c'e'?
Ovvero ,hai tutte femmine(sullo specchio e sulla pala) e una bacchetta che le collega?
O hai maschi sulla pala e femmine sullo specchio?
Comunque sul calcagnolo un maschio (o una femmina che accolga l'asta) sono essenziali.
Per punte lunghe da trapano io ho questo sistema: faccio filettare l'interno di un tubo
di alluminio e l'esterno del gambo delle punte.
Ottengo così le mie punte lunghe.
Devi stare solo attento a non andare in retro altrimenti si svitano i due pezi in mezzo al legno.Ciao
Per le femminelle intendo quelle nella settima foto fissate sullo specchio di poppa tramite le viti mordenti menzionate prima. Il timone ha anche lui delle femminelle e a dire il vero non ho la piu' pallida idea di come siano incassate .
Il tutto si blocca con un' asta d'acciaio della lungezza di un avabraccio o poco via.
Sul calcagno invece c'e' una staffa di forma rettangolare sulla quale e saldata un' altra femminella che pero' non e' vincolata dalla stessa barra menzionata prima ma da un agugliotto montato sul timone fissato anch'esso con un staffa lunga tanto quanto la largezza del timone .

p.s. La piccola Vera è finalmente in acqua !!
Se ho ben capito,per avere problemi ad utilizzare bulloni per fissare
la ferramenta del timone, al dritto di poppa che si vede in foto devi avere aggiunto un controdritto
di dimensioni mostruose per spessore e larghezza.
Penso che tu possa stare tranquillo, in ogni caso non si strapperanno mai tutte insieme.
Come hai fissato, piuttosto ,i golfari dei tiranti del buttafuori del paterazzo?
Quelli sopportano tutto lo sforzo dell'attrezzatura.
Complimenti per il varo.
Vedere la propria barca galleggiare come una paperella,dopo averci tanto lavorato,
è una soddisfazione enorme.
Penso che tu intenda i tiranti del trapezio che convergono sul patarazzo.
Quelli sono fissati tramite 4 viti a croce in inox della lunghezza di 10cm in corrispondenza di quei due zocchi di legno distanti piu' o meno 40 cm dal dritto di poppa (si vedono nella 5a foto).

Mi sono imbattuto anche in un altra passera lussignana che pero' aveva fissato i tiranti del trapezio direttamente sul fasciame tramite due fettucce in inox. Pur avendo la possibilità non ho scelto la sua soluzione poichè far finire un carico tale sul fasciame non mi sembrava molto sicuro. In ogni caso nemmno la mia soluzione mi piace molto e penso che risudierò il tutto per mettere mooolto più avanti due bei golfari in acciaio inox con un bel dadazzo autobloccante Wink

p.s. Lavori di ieri : Ultimato il paliolato del pozzetto, installata la monoleva (marcia e gas), ultimato il 'prendisole', ultimato l' intero impianto elettrico. Ancora 2 giorni e sarò pronto per fare una bella crociera Smile
Perdonatemi se non ho ancora postato le foto.
Ecco qui le foto, dopo 8 mesi di travaglio finalmente galleggia !!

Prima chicca dei perfezionamenti vari il Prendisole (richiesto a gran voce dalla donna) , realizzato in 3 panelli di compenssato da 3,5cm che appoggiano su un profilo incollato ed avvitato sull' intero bordo del pozzetto. I due pannelli laterali oltretutto hanno un rinforzo sul quale va ad appoggiare il pannello centrale onde evitare che siano troppo flessibili.

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Veramente bella,complimenti.
grazie Smile
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