26-08-2009, 16:15
Premessa: quest'estate 'correndo' di poppa a randa piena, all'altezza di Capo Spartivento mi sono reso conto, che era opportuno ammainare la randa.
Pensato e fatto con decisione, con l'uomo all'albero ad aiutare la discesa, ma visto il mare formato, non l'ho invidiato
.
Mi chiedevo se, soprattutto in caso di navigazione in solitario, non fosse opportuno e/o utile avere una cimetta rinviata al pozzetto che aiuta la randa a scendere. Un pò il meccanismo della calza del genn.
Controindicazioni vedo rischi di ingarbugliamento ma più all'issata e quindi meno pericolosa, ed il fastidio di avere tante cime in mezzo ma se si ha cura di tenerla sempre in tensione, il rischio è ridotto.
Qualcuno ha sperimentato qualcosa di simile?
b.v.
Pensato e fatto con decisione, con l'uomo all'albero ad aiutare la discesa, ma visto il mare formato, non l'ho invidiato
![Blush Blush](https://forum.amicidellavela.it/images/smilies/blush.gif)
Mi chiedevo se, soprattutto in caso di navigazione in solitario, non fosse opportuno e/o utile avere una cimetta rinviata al pozzetto che aiuta la randa a scendere. Un pò il meccanismo della calza del genn.
Controindicazioni vedo rischi di ingarbugliamento ma più all'issata e quindi meno pericolosa, ed il fastidio di avere tante cime in mezzo ma se si ha cura di tenerla sempre in tensione, il rischio è ridotto.
Qualcuno ha sperimentato qualcosa di simile?
b.v.