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Versione completa: cima 'cala randa'
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Premessa: quest'estate 'correndo' di poppa a randa piena, all'altezza di Capo Spartivento mi sono reso conto, che era opportuno ammainare la randa.
Pensato e fatto con decisione, con l'uomo all'albero ad aiutare la discesa, ma visto il mare formato, non l'ho invidiatoBlush.
Mi chiedevo se, soprattutto in caso di navigazione in solitario, non fosse opportuno e/o utile avere una cimetta rinviata al pozzetto che aiuta la randa a scendere. Un pò il meccanismo della calza del genn.
Controindicazioni vedo rischi di ingarbugliamento ma più all'issata e quindi meno pericolosa, ed il fastidio di avere tante cime in mezzo ma se si ha cura di tenerla sempre in tensione, il rischio è ridotto.
Qualcuno ha sperimentato qualcosa di simile?
b.v.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da juliska
Premessa: quest'estate 'correndo' di poppa a randa piena, all'altezza di Capo Spartivento mi sono reso conto, che era opportuno ammainare la randa.
Pensato e fatto con decisione, con l'uomo all'albero ad aiutare la discesa, ma visto il mare formato, non l'ho invidiatoBlush.
Mi chiedevo se, soprattutto in caso di navigazione in solitario, non fosse opportuno e/o utile avere una cimetta rinviata al pozzetto che aiuta la randa a scendere. Un pò il meccanismo della calza del genn.
Controindicazioni vedo rischi di ingarbugliamento ma più all'issata e quindi meno pericolosa, ed il fastidio di avere tante cime in mezzo ma se si ha cura di tenerla sempre in tensione, il rischio è ridotto.
Qualcuno ha sperimentato qualcosa di simile?
b.v.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Per ridurre la randa in solitario, con la ralinga sotto pressione, si usa il sistema della borosa doppia rimandata in pozzetto.

La cima (che passa dentro al boma) vicino al punto mura serve per tendere il nuovo punto mura, mentre la cima vicino alla varea, al momento di cazzare il sistema, tira giu la randa fino al punto giusto determinato dal velaio.

Se lo fai per due o tre mani, quando hai la randa cosi' bassa é molto scarica, poi la tiri giu a mano.

Cimetta lungo l'albero.. non saprei dove vincolarla alla randa. Ci vorrebbero occhielli come sulle tende...

Trovi schemi sul web...
io ho armato una sorta di 'borosa' che da un lato della base dell'albero passa dalla brancarella della seconda mano e torna giù dall'altro lato della base albero per poi essere rinviata all'organizer e quindi in pozzetto.
così non ho modificato il circuito della presa di terzaroli (che rimane tradizionale) ma dispongo di un aiuto quando non voglio, o non posso, andare all'albero per ridurre la randa.
può esserti utile: una volta che hai ammainato fino alla seconda mano è quasi fatta...
il sistema funziona bene e non ho mai incattivato niente.
ho anch'io le 'borose' sulle brancarelle della randa come dice ustica e confermo funzionano benissimo, anzi dirò di più mi è già capitato più volte che calando così la randa per la riduzione, l'anello del terzarolo vada a finire da solo sul gancio del boma. Mi chiedevo come completare l'opera senza troppe complicazioni!
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