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Versione completa: regolazione albero
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Leggo or ora su bolina circa la regolazione delle sartie e dell'albero in generale.
Nell'illustrare come procedere alla regolazione longitudinale (paterazzo) l'autore dice di utilizzare un peso alla fine della drizza randa e misurare la distanza tra albero e drizza.
Secondo l'autore per un appoppamento di 2,5° (ottimale) la distanza dovrebbe risultare di cm 4 per metro albero, per cui albero 10 mt distanza cm 40! e se l'albero è di 20 mt (come il mio) la distanza dovrebbe essere di cm 80?!!!!
Negli ultimi giorni della mia vacanza ho cercato di sistemare le sartie (in tondino). Ho portato avanti di circa cm 1,5 il piede dell'albero con l'intenzione di appoppare l'albero. A sartie e paterazzo mollati (completamente in bando) la drizza con il peso risultava parallela all'albero. Ho poi provveduto a ritesare le sartie (discontinue) riservandomi di uscire con 10kn di vento a verificare il tutto. Non ho potuto tesare il paterazzo a causa del cedimento di una guarnizione della centralina Navtec e della fuoriuscita dell'olio!!

Scusate la lunghezza del post, ma che ne pensate?
occhio a prendere i riferimenti giusti, nel senso che i 4cm su metro sen(2.5°)= 0.043 devono essere rispetto al tratto d'albero usato per la misura, se l'albero è passante e lungo 20m non devi considerare tutta la parte sottostante a quella in cui misuri la distanza.
Quindi armati di cordella metrica e spediscila in TA con la drizza usata poi come filo del piombo.
Se non ricordo male il suggerimento di un AdV era anche di far arrivare il peso dentro un secchio pieno d'acqua appoggiato in coperta, in modo da neutralizzare l'effetto dell'onda.
Per quanto riguarda l'avaria, la pazienza è la virtù dei forti.
Ok Clavy, ma anche prendendo quella come misura (P=16 mt), risulterebbe che 16mtXcm4=cm 64 che mi sembra una distanza a dir poco eccessiva, non credi?
Uhm, sui valori dai quali partire effettivamente non saprei dirti (tra l'altro penso varino da barca a barca9, anche se ricordo che Zankipal e Sailor13 hanno dato dei numeri in precedenti discussioni.
Ti segnalo anche una vecchia discussione del forum sulla metodologia da seguire (in modo che se differisce da quella di bolina tu possa avere le idee più confuseBig Grin)
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=7791
Se usi questa stringa di ricerca in google troverai altre discussioni in merito:
regolazione albero site:forum.amicidellavela.it
Premetto che non conosco il tuo albero, se è a crocette aqquartierate o dritte e che tipo di profilo albero hai, 2.5° sono un valore abbastanza alto ma possibile, la misura che risulta è quella indicata (non ho verificato ma penso di si), l'errore è di misurare il Rake dell'albero cioè l'inclinazione verso poppa, con le sartie in bando.
Mi siego meglio, la distanza tra il collare albero e la drizza attaccata a un peso definisce l'inclinazione attraverso un calcolo geometrico del triangolo risultante, essendo però il profilo dell'albero incurvato e essendo l'albero vincolato sul collare e non in testa, quando incurverai l'albero per dare il giusto 'giro d'albero' per seguire la forma dell'inferitura della randa, la testa si sposterà inevitabilmente indietro variando anche la distanza tra il collare e la drizza.

Attenzione alla posizione del piede, essendo l'albero una curva se l'albero esce gia inclinato di 2.5° tra la mastra e il collare ti ritroverai un Rake effettivo molto più grande.
Si può ottenere un Rake molto ampio anche con l'albero che esce dalla barca verticale, cioè con il piede a piombo rispetto al collare, e avere un rake di 2.5°, ti ritoverai un profilo molto imbananato anche con il paterazzo mollato, come già detto in altri post non ci sono regole che valgono per tutti, occorre vedere le esigente caso per caso.
I valori proposti da Bolina sono esatti a meno dell'approssimazione (d'altra parte derivano da una semplice espressione trigonometrica); in particolare nel caso di albero di 20 m (sul ponte), per una inclinazione di 2,5°, la distanza è di 87 cm; per albero di 16 m la distanza è esattamente 70 cm (approssimazione ai 2 mm).
Attento però, spostando il piede albero in avanti, non appoppi l'albero, perchè se mantieni inalterata la lunghezza dello strallo, la testa d'albero resta sostanzialmente nello stesso posto.
Se vuoi appoppare l'albero alla ricerca, per esempio, di un diverso comportamento di bolina, impostando un rake di 2,5°, devi mantenere il piede inalterato, allungare lo strallo e accorciare il paterazzo e regolare di conseguenza le sartie.
Avendo avanzato il piede albero ottieni solo di rendere l'albero meno imbananato quando cazzi il paterazzo (classica regolazione da arie leggere).
Se invece sposti il piede verso poppa, cazzando il paterazzo favorisci la curvatura dell'albero smagrendo di conseguenza la randa (regolazione per vento forte).
Ulteriori approfondimenti a dopo.
Tecnicamente parlando di un arco penso sia anche possibile avere il piede dietro la mastra e con la flessione portare indietro la testa d'albero (sul beccacino, una deriva, c'è lo spingi albero in mastra per accentuare il pre-bend).

In prossimità dello o cmq iil calcolo trigonometrico sen(angolo in gradi) che ti dà un rapporto cm/metro abbastanza lineare:
1° = 1,7cm ; 2°= 3.4cm ; 3°= 5,2cm

@Zankipal:
a) la posizione del piede d'albero rispetto alle sartie va misurata rispetto al centro del profilato dell'albero?
b) L'ipotesi del piede arretrato dietro la mastra è praticabile anche con sartie senza quartiere o c'è il rischio di ottenere un abbanamento al contrario?
c) il valore di pre-bend è determinato solo dal giro d'albero? In quel caso come fare a misurarlo sulla vela ed eventulamente a spostare il punto di vertice della flessione dell'albero in corrispondenza?
Grazie per gli interventi. Devo però chiarire alcune cose:
non ho preteso di verificare il giro d'albero con le sartie in bando ma solo verificare se l'albero era dritto, perpendicolare al piano e sembra essere così. L'inconveniente alla centralina Navtec non mi ha consentito di proseguire la prova. Avevo tuttavia misurato in precedenza il giro e il triangolo conseguente con il paterazzo tesato ma il risultato era ben lontano da cm 70 all'altezza della trozza. Era in effetti molto modesto.
Alcune caratteristiche che non ho detto: crocette dritte albero I=18 mt P=16 mt. Il profilo è Reckmann (cm 240x160) e ha una inerzia laterale intorno a 1000.
Nel portare in avanti il piede ho anche modificato leggermente il caucciu nella mastra diminuendolo a poppavia.
Comunque mi sembra enorme la misura di cm 70 di distanza tra la drizza con il peso e l'albero a meno che l'angolo di 2,5° che viene definito ottimale non sia invece un tantinello esagerato. Per quelle che so un valore intorno ai 15 cm dovrebbe essere più esatto.
un rake di 2.0°-2.5° è realistico; il valore di 15 cm che proponi corrisponde ad un rake (su 16 m di albero) di poco supreriore al mezzo grado, assolutamente insignificante, cioè di albero verticale. Comunque dipende anche dalla barca (?) e dal suo comportamento di bolina.
Il rake va assolutamente misurato a paterazzo e (sartie) mollate.
Riguardo alla verifica della verticalità (longitudinale o trasversale?) dell'albero, attenzione che la centratura laterale della testa d'albero non può essere verificata con la drizza randa che spesso esce decentrata in testa d'albero perchè affiancata all'amantiglio.
chi ha scritto l'articolo su bolina?
E come la misuri? Non ho l'amantiglio ma ovvio che la drizza lavora su una delle due ruote di cui la testa è dotata. Comunque il problema è nato esclusivamente dalla centratura longitudinale ed è a quella che mi riferivo.
L'albero mi è sempre sembrato un po' appruato e questo potrebbe dipendere da più fattori: la barca è estremamente sensibile ai pesi, pertanto con 50 mt di catena e l'ancora la prua sembra essere oltremodo caricata. Senza il peso a prua (ho provato) è un'altra cosa. Ma non posso rinunciare ad una linea sicura d'ancoraggio. Sono stato quasi sempre in rada (il tempo è stato molto clemente).
Ho tentato quindi di agire un po' sul caucciu nella mastra e sul piede (portandolo un po' avanti) e qualcosina è cambiata ma molto lontana da valori di 2° o 2,5°.
Devo dire che la barca, prima ancora di questi cambiamenti, risultava abbastanza orziera:
con circa 18-20 kn apparenti, randa a riva e fiocco olimpico è andata in straorza (c'era un po' di onda e avevo il pilota quello Neco con catena).
Apprendo in una risposta a questo thread che portando in avanti il piede potrei addirittura aver peggiorato la situazione... d'altronde allungare lo strallo a prua potrebbe avere l'effetto di aumentare la catenaria...
Sailor, non è firmato
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da marceff
e... d'altronde allungare lo strallo a prua potrebbe avere l'effetto di aumentare la catenaria...
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

...ma accorci il paterazzo...quindi totalemente un nuovo assetto...
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da marceff
E come la misuri? Non ho l'amantiglio ma ovvio che la drizza lavora su una delle due ruote di cui la testa è dotata.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]garroccio dentro la canaletta, se hai la rotaia invece con un carrellino.
Strano che non sia firmato...
certo easy221, ho il sartiame in tondino quindi non posso accorciare il paterazzo e non so se riesco a recuperare dall'arridatoio in maniera sufficiente e poi il rollafiocco sarebbe + alto. Certo che a mali estremi...
Le sartie sono nuove e sono state fatte identiche a quelle originali (che personalmente ho smontato e portato a MaxSpar), quindi lo strallo di prua non dovrebbe essere + lungo
Scusa ma mi sembra che ci siano delle notizie contrastanti nel thread, magari dico cretinate però:
a) Zanki dice di misurare il rake a sartie tese e Mania2 lasche (e questo è la cosa da chiarire per prima)
b) non ho capito perchè con barca orziera hai deciso di dimnuire il rake (distanza poppa testa d'albero) aumentado l'inclinazione a poppa.
Una barca eccessivamente orziera avrebbe dovuto portarti a cercare di avanzare il CV, quindi a portare indietro il piede d'albero e recuperare di sartie la TA che sarà, alla peggio, inclinata in avanti con sartie in bando
Giusto Sailor. In merito all'articolo e quanto scritto nelle risposte, ancora non riesco a ammettere il fatto della distanza tra piombo e albero. Matematicamente è chiaro, empiricamente non mi risulta: ho misurato diverse barche (non tantissime) un First 37 e ad occhio la distanza era appunto di 15/20 cm. Inoltre chiedendo ad un rigger che assiste un cantiere (quasi) primario e diverse barche regata, mi parlava di una misura simile. Altro rigger che assisteva primario (quasi) alberaio mi confermava lo stesso...
Clavy, allora misurando con un piombo la distanza con l'albero all'altezza della trozza avevo addirittura una misura negativa!!
E' vero la barca è orziera ma è anche vero che la misura negativa indica un albero troppo appruato... cosa fare?
A questo punto mi sembra che qualcosa sia nato male, quindi
Se decidi di mettere l'albero in assetto diverso e la barca diventa ancora più orziera dovrai andare a farti correggere le vele, altrimenti se vuoi andare avanti con quello che hai scendi a compromessi e cerchi portare avanti il CV più che puoi o con albero verticale senza prebend (ma visto l'armo poi pomperebbe senza almeno uno stralletto) o addirittura con l'inclinazione negativa di cui ha parlato, non ho capito però se hai raggiunto il limite nella mastra o a piede d'albero, e se hai li paterazzo fisso non regolabile.
Allora: il piede dell'albero ora è stato portato avanti (proravia) di circa 12/15 mm che è il suo max.
Ho un baby stay idraulico e anche il paterazzo è idraulico (ma posso anche agire su un arridatoio).
A poppavia della mastra è rimasto il pezzo di caucciu + sottile.
Attualmente, senza aver tesato il paterazzo, l'albero risulta neutro, il piombo è parallelo (prima, come dicevo, era negativo).
La barca potrebbe essere orziera anche perchè a fronte di una randa a riva si contrappone un fiocco olimpico, forse dovrei
prendere una mano quando il vento supera i 18/20kn apparenti per ammorbidire il timone.
Come dicevo prima, l'appruamento potrebbe essere, in parte, determinato dal peso della catena a prua.
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