Salve a tutti, credo che la domanda seguente sia un po' ingenua e che mi squalifichera' parecchio, ma è un dubbio che mi è venuto e vorrei se possibile togliermelo.
In occasione della mia ultima uscita in barca, ero ancorato in una baia per il pranzo, e alla ripartenza mi e' venuto il dubbio se issare la randa prima di levare l'ancora, visto che avevo molta acqua libera, o se cio' potesse essere pericoloso nel caso la randa quando la barca oscillava per effetto del vento iniziasse a portare facendo partire la barca prima di disancorare. Al tempo stesso mi chiedevo se invece la randa con la scotta libera non avesse invece contribuito a tenere la barca controvento. Credo di essere stato nel giusto a non issarla, ma volevo sapere l'opinione di velisti più esperti del sottoscritto.
Saluti a tutti.
La domanda non è ingenua ne ti squalifica, chi non ha dubbi è già morto...
A mio avviso dipende (ettepareva...
) dal vento e dalle onde ma soprattutto dal timoniere, se riesce a mantenere la barca nel letto del vento bene, altrimenti meglio di no. Comunque con vento sostenuto eviterei, un minimo di trazione in più sull'ancora c'è sicuramente
Issa issa
.
A mio avviso dipende ...
... se hai il motore o no, e se te ne fidi
io in genere parto sempre a vela dalla rada.
Alzo randa, che mi tiene circa prua al vento; corro a prua e tiro su l'ancora a mano, lasciandola fissata in coperta e non nel gavone perchè mi prende troppo tempo dovendola passare sotto la cimetta dell'avvolgifiocco; scappo alla barra e prendo la mura necessaria; appena libero da altre barche apro genoa e poi appena presa un'andatura costante vado a riporre l'ancora nel gavone.
Questo quando sono solo, se ho un'altra persona a bordo che mi tiene la barra mentre salpo l'ancora ripongo subito la stessa nel gavone a prua.
parto a motore solo quando c'è il panico di barche e bagnanti attorno e non ho la certezza di uscire in tranquillità, però per dire quest'anno, ferragosto a parte, sono quasi sempre partito cosi da caprera.
Ancoraggio e disancoraggio a vela sono passati un pò di moda ma un buon velista dovrebbe comunque essere in grado di eseguirli.
L'ho fatto diverse volte (con vento medio leggero) per il gusto di partire a vela. Scotta randa e vang mollati e quando la barca avanza sull'ancora tenere il più possibile la prua al vento. Quando l'ancora si libera, tenere ferma la barca facendo ancora sventare la vela o farla portare al minimo possibile.E' sempre una bella esperienza partire a vela.
come già è stato detto dipende dal vento e dal mare. Con poco vento sei in grado di correggere tutti i possibili errori. Con vento sostenuto....
Un po' di portanza la da sicuro ma lasciandola lasca e tonneggiandoti nel letto del vento puoi arrivare agevolmente al picco quindi spedi e salpi cazzi e intanto manovri, se sei da solo la cosa è un pelo più complessa ma non dimenticare che seppur con l'ancora a fondo la barca può comunque mavigare, l'importante e controllare la velocità e valutare i pericoli (se ce ne sono) e le vie di fuga.
Ho voluto riprovare dopo tanti anni a salpare l'ancora senza salpaancora ..pfiuuuuuuu che faticazza! e pensare che l'ho fatto per tanto tempo ed allora anziche'una delta da 15Kg avevo una CQR da 24Kg!
comunque con condizioni di vento leggero si fa ancora.
Quanto a partire a vela da un ancoraggio ..io lo faccio ancora ma ho ua barca molto manovrabile che on stalla facilmente ed inizia a scarrocciare. Provarci con una randa rollabile ci provai tanti anni fa con un Voyager 1250 in corsica e la randa era come non averla...sempre stallata e in scarroccio... impossibile partire a vela.
Un grosso ruolo lo gioca anche la chiglia che hai sotto. Se si stalla la barca parte in scarroccio e hai voglia a riprenderla
Scud
Io quest'anno nel golfo di castellammare, dove ci sono ampie spiagge e poco traffico di barche, mi sono concesso il lusso di ancorare arrivando a vela, e di ripartire senza accendere il motore. E' molto più bello
addirittura, siccome non c'era moltissimo vento, ho lasciato la randa issata per il tempo del bagno, cosa che ha agevolato il rimanere prua al vento della barca. Nessun problema, per ripartire... tra l'altro io non ho salpancora dunque sono obbligato a dare olio di gomito!
B.V.
... se la barca avanza troppo, si può 'scontrare randa' e la braca fa la retro.... per chi ha fatto corsi su derive è d'obbligo
io lo faccio sempre, per vezzo personale, ed anche se parto dal gavitello.
faccio presente che tu non hai precisato di volere salpare a vela, ma solo di togliere l'ancora con la randa issata.
molti si sono lanciati in spiegazioni sofisticate, ma io non ho letto da nessuna parte che tu non volessi proprio accendere il motore...
io isso sempre la randa prima di salpare, semplicemente perché così mi evito di manovrare dopo issandola in navigazione, ho l'amantiglio all'albero e mi briga altrimenti...
poi se c'è vento sostenuto salpo a motore, e una volta fuori dalla baia do solo il genoa, che quello è roller e non mi richiede fatica..
se c'è vento leggero invece salpo direttamente a vela.. lasciando la randa cazzata al centro per tenere la barca nel letto del vento, non ho salpaancora e mi alo a mano sulla mia ancora, se c'è poco vento ci riesco e mi tengo in allenamento.. quindi una volta libero dall'ancora torno in pozzetto srollo il genoa e faccio abbattere la prua, e da li è una procedura classica di partenza a vela.. occhio sempre sottovento.
grazie delle vostre risposte, effettivamente volevo issare la randa stando ancorato per effettuare la manovra piu' rilassato, senza dover timonare la barca controvento. Poi avrei probabilmante acceso comunque il motore per avere una migliore manovrabilità, e per il discorso del salpancora.
Però ho avuto paura che la randa, anche se con la scotta lascata, potesse portare e mi facesse rischiare di perdere il controllo dell' imbarcazione.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da Bonoz
grazie delle vostre risposte, effettivamente volevo issare la randa stando ancorato per effettuare la manovra piu' rilassato, senza dover timonare la barca controvento. Poi avrei probabilmante acceso comunque il motore per avere una migliore manovrabilità, e per il discorso del salpancora.
Però ho avuto paura che la randa, anche se con la scotta lascata, potesse portare e mi facesse rischiare di perdere il controllo dell' imbarcazione.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
la migliore risposta?
prova da solo in acque libere e con vento clemente...
ti risponderà un velista che conosci da tempo... te stesso!