Per autocostruire un invaso da piazzale per una barca di 10 m. e circa 4000 kg. a cosa bisogna prestare attenzione? In particolare il sottostante carrello con ruote come deve essere realizzato (ruote grandi)?
Grazie
Riapro questa discussione alla luce dei notevoli rincari generalizzati dei costi di carenaggio almeno nella zona della Spezia.
Parlando fra amici abbiamo pensato di farci i lavori per conto nostro ma non abbiamo la giusta invasatura per barche da 8 a 9,5mt.
Frugando in rete ho trovato questo progetto che volevo sottoporre alla vostra attenzione (specialmente di Guest che sembra proprio del mestiere). L'idea sarebbe di dividere i costi e fare 'in economia'.
A La spezia siamo arrivati a sorpassare i 1000 euro solo per carenaggio!!!
Citazione:Cosimo ha scritto:
<blockquote id='quote'><font size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote'>Citazione:<hr height='1' noshade id='quote'>Messaggio inserito da palve
Per autocostruire un invaso da piazzale per una barca di 10 m. e circa 4000 kg. a cosa bisogna prestare attenzione? In particolare il sottostante carrello con ruote come deve essere realizzato (ruote grandi)?
Grazie
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Questo è quello che mi sono progettato e costruito per il mio Comet 910 che pesa circa 4.000 Kg.
Per i due assi, vanno bene quelli del Daily per intenderci, o similari. L'asse posteriore appoggia su doppia ruota per lato.
Il carrello è stato studiato per un veloce alaggio e varo della barca.
Specialmente nell'alaggio, che da noi avviene facendo entrare il carrello sullo scivolo direttamente in acqua col trattore, la barca si appoggia sulla sella anteriore frenata da una 'V' di cima (quella in rosso) e così si centra da sola in senso longitudinale. Due cime premisurate e legate dai montanti anteriori del carrello fin sulle bitte di poppa, centrano la barca in senso trasversale, dopo di chè il trattore tira carrello con barca sopra perfettamente già centrata.
Il carrello è stato studiato in modo da far poggiare la parte più pesante e rinforzata della barca sulle selle laterali e non sono quindi parallele.
Nella parte anteriore l'ho predisposto con una piastra su cui appoggio il martinetto per sollevare la barca a prua quando devo fare antivegetativa, dopo di chè, quando è ben asciutta la parte, abbasso la prua e sollevo la poppa con uno sgabellone robusto posto sotto (fatto con putrelle ad 'H'), su cui è appoggiato il martinetto che spinge in alto la barca sulla parte anteriore del calcagnolo.
Funziona alla grande.
Se ti servono foto di particolari fammelo sapere
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Sono interessato anche io alla costruzione di un invaso. Nel forum c'è una ampia letteratura.
Il mio problema progettuale sono le ruote. Il barchino che devono sostenere pesa 380 kg.
Dagli sfasciacarrozze si reperiscono solo ruote automobilistiche, purtroppo non più piccole, tipo quelle da carrelli.
Vengo al punto. Ammesso che io opti per le ruote automobilistiche più piccole reperibili, tipo Panda per esempio, come faccio a costruire degli assali che ne permettano la rotazione? E l'asse anteriore che dovrà dare la direzione come faccio a renderlo ruotabile o pivotante come credo che si dica? Sicuramente qualcuno ha già risolto il problema. Grassie!
BV
Giò
hai provato con le ruote di moto o ciclomotori, o quelle della vecchia 500 / 126?
Citazione:Guest ha scritto:
<blockquote id='quote'><font size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote'>Citazione:<hr height='1' noshade id='quote'>Messaggio inserito da PaoloB3
Quanto ai 'bozzi' dove la barca appoggia ... 1) quando si progetta l' invaso dedicato ad una barca si fanno corrispondere gli appoggi con una paratia o con un incrocio di nervature
E come no...
questa ho dovuto ripararla io.
[u]Complimenti al cantiere[u]... E la marina non ha voluto riconoscere al proprietario alcuna somma per l'imperizia degli addetti al taccaggio.
Abbiamo ragione noi a progettarceli da soli gli invasi...
Da quella volta ho imparato a fare selle su misura con un pò di termanto, e 1 ora al massimo per ciascuna...
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e come si procede per la riparazione?
a grandi linee, of course...giusto un'idea della tecnica.
Grazie,
N
Citazione:supergiovane ha scritto:
e come si procede per la riparazione?
a grandi linee, of course...giusto un'idea della tecnica.
Ci sono due presupposti da valutare.
- materiale fratturato o meno.
- Accessibilita dall'interno, tipo da un gavone o presenza di controstampo.
Raccontami meglio che ti faccio una schema di lavoro.
Citazione:Guest ha scritto:
Citazione:supergiovane ha scritto:
e come si procede per la riparazione?
a grandi linee, of course...giusto un'idea della tecnica.
Ci sono due presupposti da valutare.
- materiale fratturato o meno.
- Accessibilita dall'interno, tipo da un gavone o presenza di controstampo.
Raccontami meglio che ti faccio una schema di lavoro.
Curioso dell'eventualità ... tutto qui.
Facciamo il caso in figura, in cui assumo materiale non fratturato, no controstampo ed accessibile dal gavone ... che si usa, i divaricatori per l'edilizia, per capirci quelli che si posano in opera quando un serbatorio implode?
Ciao, e grazie,
N
Ciao Gest,
sono curioso anch'io di sapere come si deve procedere in assenza di fratture e accessibilità dal gavone?
grazie
...ciao anch'io devo costruirmene uno e penso che utilizzero' due ponti fissi posteriori di auto o di furgone uguali(reperibili allo sfascio) ,uno per dietro e uno davanti saldato all' invaso con una semplice piccola ralla per permetterli di sterzare.per i puntali usero' sei cristi da muratore che sono regolabili e posso abbassarli uno per volta per la manutenzione.per prima cosa iniziero' dal rettangolo in travi per la base poi ci montero' i ponti fissi e infine i puntali regolabili.la prima volta dovro' farmi tenere la barca dalla gru per fare la misura dei puntali mettendoli in tiro contro lo scsfo,e per le volte successive sara' gia' pronto......