Nelle discussioni sulle ancore leggo che c'è un sacco di gente che appennella.
Personalmente all'estero se conto devo aver visto in quindici anni due, tre barche al massimo con le ancore appennellate: da dove deriva questa che mi sembra sia una specificità italiana?
Voglio dire in qualsiasi manuale di vela che sia francese inglese o italiano viene quasi sempre descritta la tecnica dell'appennellaggio, fra la altre possibili, ma come mai ha attecchito cosi' tanto in Italia in particolare ?
Forse perchè in italia in tanti hanno letto Malingri?
BV
He he... penso che anonimone abbia ragione..
Comunque penso che sia una buona abitudine per avere una sicurezza in più.. ben venga.
a me venne dopo aver letto Moitessier invece. Fermo restando che lo faccio solo se c'è un motivo.
Mah, su Voiles et Voiliers di luglio 2009 c'era un dossier sull'ancoraggio e consigliavano spassionatamente l'appennellaggio....
Io quest'estate ho appennellato due volte, in previsione di notte in condizioni non terribili (era previsto SW 5, che effettivamente c'è stato). Forse non era necessario, ma ho dormito più tranquillo.
Ho attaccato - proprio come suggerisce la rivista francese - la seconda ancora alla catena dell'ancora principale e non al diamante della stessa.
Operazione fatta direttamente sottacqua: con la barca all'ancora (Trefoil 13 kg) e la catena ben distesa ho legato ad un parabordo la seconda ancora (Delta 10 kg). A pinne l'ho trascinata sulla verticale del punto esatto e poi l'ho mollata giù. Sceso sul fondo l'ho fissata con uno spezzone di cima adeguato alla catena, ad una distanza di circa 1.5 volte la profondità.
L'indomani, in condizioni non dure, tirato su col vericello fino ad arrivare alla prima ancora, tolta e sistemata mentre la seconda mi teneva la barca ancora ferma, successivamente salpato il resto.
Io è un bel po' che non appennello....
Maurizio
Io ho usato speso le due ancore appennellate in due casi: situazioni non tranquille, quando avere un po di peso e di aggrappaggio in piu' non guasta; oppure con fondi misti eo difficili come accade spesso in Grecia, dove alghe o sabbia dura si alternano a sabbia 'normale' o roccia.
Io faccio cosi': Al diamante della mia Bruce (10 kg) collego con un grillo una piccola ammiragliato (10 kg) con uno spezzone di catena non piu' lungo di due o tre metri.
Il motivo di questo spezzone corto e' uno solo: essendo spesso solo, al momento di salpare -soprattutto con vento che ti fa scarrocciare - quando la bruce e' sul musone posso tranquillamente tornare a poppa e timonare per uscire da una baia magari affollata, senza rischio di agganciare con la seconda ancora la linea di barche vicine, visto che la mia seconda e' piu' o meno verticale sotto prua. Poi una volta franco da pericoli, metto il pilota automatico e vado a prua a recuperare la seconda ancora. Ancorare in questo modo richiede che al momento di calare la barca sia in leggera retromarcia per far si che le due ancore non cadano l'una sull'altra, il che richiederebbe di rifare la manovra. In decine di ancoraggi alle Cicladi, in questo modo, almeno finora, non ho mai avuto problemi ne' di tenuta ne' nell'alaggio.
Io ho sempre appennellato.....
Domanda fatta in altro post, senza risposta, appennellare è aggiungere una seconda ancora, con un grillo o moschettone alla catena dell'ancora principale o agganciare un'ancora con un moschettone alla catena dell'ancora, lasciata scivolare con un'altra cima?
A che distanza debbono stare le due ancora in tutti e due i casi?
Qual'è la soluzione più veloce, semplice e sicura?
Montecelio, scusa ma non ho capito.... quello che descrivi tu mi sembra un afforco ma forse non ho capito.
Comunque appennellare è questo
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Allora quella che descrivo io è una terza soluzione:
ho letto di un acoraggio eseguito dopo aver gettato l'ancora principale, lasciar scorrerebuna seconda ancora con nun moschettone o grillo, lungo la catena, questa seconda ancora ha una sua cima che arriva in coperta, perciò quest'ancora fa un pò anche da peso per tenere più bassa la catena.
Quella del disegno sembra una cosa che vada prepatata prima dell'ancoraggio.
Se io sto in una rada ed il mare dovesse un pò aumentare, che fare per rinforzare l'ancoraggio?
Se si vuole aggiungere il pennello successivamente, bisognerà servirsi del battellino di servizio. Si recupera il grippiale, (il grippiale serve anche a questo)
liberando la grippia e le si annoda il pennello con un nodo di ancorotto.
Si andrà poi a dare fondo al pennello nel punto prescelto sopravento all'ancora principale.
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io non ho mai appennellato niente ....ma se puo' servirti.
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Io appennello con un grappino smontabile in 3 pezzi come disegno di pippu, se la profondità non è alta faccio l'appennellaggio e il relativo smontaggio in apnea.
Qualche altra volta alla catena dell'ancoraggio principale ho legato uno spezzone di cima con catena e ancora,ma senza afforcare.
Qualche altra volta ho calato una seconda linea d'ancoraggio indipendente sempre senza afforcare.
quando si parla di appennelare l' ancora, io penso a questo...
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da rob
Nelle discussioni sulle ancore leggo che c'è un sacco di gente che appennella.
Personalmente all'estero se conto devo aver visto in quindici anni due, tre barche al massimo con le ancore appennellate: da dove deriva questa che mi sembra sia una specificità italiana?
Voglio dire in qualsiasi manuale di vela che sia francese inglese o italiano viene quasi sempre descritta la tecnica dell'appennellaggio, fra la altre possibili, ma come mai ha attecchito cosi' tanto in Italia in particolare ?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
io appennello(si può dire?) perchè ho una bruce che tiene solo sulla sabbia, possibilmente dura. qui in grecia mi ha fatto dannare e il prossimo acquisto sarà un rocna da 25 kg. e così la smetto di appennellare. e così nel gavone avrò 4 ancore, nel caso farei un appennellaggio a grappolo, tanto per stupire i francesi
Esiste anche un'altra scuola di pensiero sull'appennellare: qualcuno pensa che la seconda ancora quella appunto appennellata, che in genere è meno efficente della principale, possa incastrarsi o mordere una roccia o comunque fare più presa della principale per quAlche istante, e nel moments di trazione,l'ancora principalevenga sperata e sollevata.
A questo punto il metodo di filare laseconda ancora con unmoschettonesul calumo mi sembra la soluzione ideale
....e nessuno le ha mai messe a baffo?????
Io metto il grappino di malingri attaccato al diamante della CQR con due grilli ad uno spezzone di circa due metri catena.
Credo però che dall'anno prossimo userò del cavo da 22-24 mm più manegevole.
Non uso l'appennellaggio solo quando c'è molto vento, ma anche se voglio ancorarmi con poco/pochissimo calumo in spazi ristretti.
Come esempio limite posso dire di essermi ancorato su 5 mt di fondo con 12 (10+2) metri di calumo su sabbia e 24-28 nodi di vento, nessun probelma apparte
la tensione non ammortizzata che arrivava in barca (cmq presenti gancio rapido e cavo alle bitte)
Sul perchè gli italiani appennellino di più credo sia dovuto al fatto che usano mediamente anche più sottodimensionate dei nordeuropei o dei giramondo.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da stefanofinn
....e nessuno le ha mai messe a baffo?????
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
a baffo vuol dire afforcate?
Se tu o qualcun altro lo ha fatto, mi piacerebbe che spiegasse il procedimento.
Non l'ho mai vista ne provata, ma ho sempe pensatop che se per caso spedano entrambe le ancore fino a cozzare tra di loro l'ancoraggio va a cachì.