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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]A me per esempio è saltato sotto raffica un Norseman di una sartia alta. Si è letteralmente spaccato in due come il burro.<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
COme questi, cosimo?
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da sailor13
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]A me per esempio è saltato sotto raffica un Norseman di una sartia alta. Si è letteralmente spaccato in due come il burro.<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
COme questi, cosimo?
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Orrore..... controllo il prima possibile se ho dei Norseman....
e li cambio subito....
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da sailor13
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]A me per esempio è saltato sotto raffica un Norseman di una sartia alta. Si è letteralmente spaccato in due come il burro.<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
COme questi, cosimo?
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<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
siete un patrimonio per questo forum e mi compiaccio della vostra esperienza e competenza.
Io per pulire le sartie (in maniera un pò empirica) mi sono costruito un tubo di 30 cm contenente una paglietta e una spugna che collegata sopra e sotto con sue sagolette la faccio scorrere su e giù e qualcosa fa, ma credo solo qualcosa! dentro gli ci metto il Chante Claire rosso che è ottimo per la ruggine. Mah ! e poi spero...
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da stevern
[quote]Messaggio inserito da sailor13
[quote].... gli ci metto il Chante Claire rosso che è ottimo per la ruggine. Mah ! e poi spero...
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Terribile!
Non c'è niente di peggio per per intaccare l'aisi316.
Agisce a livello molecolare rompendo i legami atomici.
Ormai hai attivato un processo, purtroppo, irreversibile!
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da edanade
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da sailor13
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]A me per esempio è saltato sotto raffica un Norseman di una sartia alta. Si è letteralmente spaccato in due come il burro.<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
COme questi, cosimo?
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Orrore..... controllo il prima possibile se ho dei Norseman....
e li cambio subito....
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]Allora si tratta di una partita di terminali difettosi, ma era diversi anni fa ed erano solo quelli da 6 e da 7 mm. Si rompono entro un paio di anni, e si riconoscono perchè diventano tutti ossidati.
Se non hanno queste caratteristiche, puoi benissimo lasciarli al loro posto.
Per la pulizia dei cavi che fanno l'ossido, usate la pasta passivante della Wichard. basta passarla sul cavo, lasciarla agire una mezz'ora e pulire con uno straccio. Pulisce e lascia uno strato protettivo.
Io, una volta l'anno, quando salgo in testa d'albero per lubrificare bozzellame e cosucce varie, spruzzo CRC su un panno e lo passo sopra sartiame, albero e canaletta.
Viene tutto lucido come nuovo.
Per i Norseman: yes, si sono spaccati esattamente così. Vedo che è una cosa ricorrente...
Li ho già tutti eliminati 2 anni fa quando ho cambiato arridatoi, paterazzo, sartie e strallo sostituendoli con l'impiombatura.
nelle ultime 4 regate fatte qui' ad Ancona...
sempre vento sopra i 15 di reale e mare formato..
si sono avuti tre diversi incidenti all'albero....
nessuno delle tre dovute al sartiame cioe' i cavi...
ma tutte agli attacchi...:
flange,attacchi,tornichetti,perni con dadi o coppiglie che saltano...
il cavo per se stesso e' facilmente controllabile ma il resto pur controllando presenta delle lesioni subdole,invisibili..
allora si preferisce ogni diversi anni cambiare tutto..
ma non e' detto perche si potrebbe verificare sul nuovo un difetto di assemblaggio...
mentre quello che hai su e' collaudato....
BOHHHH!!!!!!
Gianni, il sartiame è formato sia dal cavo, che dagli attacchi. Cede uno o l'altro, il risultato non cambia.
Un buon rigger sa cosa deve controllare, ma dovrebbe saperlo anche un buon marinaio. DI questi tre incidenti che ci sono stati, quando avevano fatto l'ultimo controllo serio (ossia con albero a terra)? scommetto non l'anno scorso nè due anni fa.
E come fai a dire che il cavo è facilmente controllabile? ogni cavo è formato da 19 trefoli, 12 esterni e 7 interni, quindi 1/3 dei trefoli non li vedrai mai.
Il pragone con i VOR mi sembra una str...ta, a parte che ormai l'acciaio non si usa più ma anche quando si usava non si può paragonare una barca del genere a quelle normalmente in produzione per la crocera.
Sicuramente il maggior numero dei disalberamenti è dovuto a perni e attacchi, a corrosioni dell'albero o a cupiglie cahe saltano ma questo non ci aiuta a rispondere alla domanda : quanto dura il sartiame?
Anche valutare il dimensionamento delle sartie tramite il dislocamento mi sembra un inesattezza, ci sono barche da regata leggerissime con un momento raddrizante esagerato e quindi sollecitazioni sulle sartie in proporzione.
Ci sono anche barche costruite molti anni fà, quando non esistevano i softwere di oggi, in cui i progettisti o stavano dalla parte del sicuro o esageravano in ottimismo.
Poi c'è il discorso della qualità sia del sartiame che degli arridatoi e attacchi, io i problemi li riscontro sempre sulle stesse marche mentre altre restano in ottimo stato anche dopo molti anni, per non parlare delle pressature, ad esempio ci sono sartie in spiroidale pressate con macchine che girano le guance e altre dove è il cavo a essere tirato e a far girare le guance di conseguenza, con un risultato molto diverso in termini di tenuta.
Anche gli attacchi non sono tutti uguali, ad esempio ci sono controplacche per i martelli realizzate stampando della lamiera e altre con fusioni di acciaio, ci cono Coque che non permettono al cavo di snodare e spesso anche solo di orientarsi correttamente e attacchi a landa che lo lasciano libero di seguire le deformazioni dell'albero.
Controllare è smpre bene, ma non sempre è un operazione facile, per le teste del tondino, ad esempio, occorre spesso disalberare con costi notevoli e a volte senza dare certezze.
In conclusione credo che la 'vaghezza' non sia tanto dovuta a mancanza di approfondimento ma alla varietà di situazioni che vanno giudicate una per una.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Maro
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da stevern
[quote]Messaggio inserito da sailor13
[quote].... gli ci metto il Chante Claire rosso che è ottimo per la ruggine. Mah ! e poi spero...
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Terribile!
Non c'è niente di peggio per per intaccare l'aisi316.
Agisce a livello molecolare rompendo i legami atomici.
Ormai hai attivato un processo, purtroppo, irreversibile!
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
beh sai potresti avere ragione . Ora mi rispolvero i miei testi di Chimica Organica per capire cosa succede ai doppietti elettronici del legame covalente delle molecole dell'AISI 316. ma forse dato che le sartie le cambierò l'anno entrante nel caso in cui non avessi ancora venduto la barca forse non sarà poi così preoccupante. grazie del consiglio, ciao!
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da sailor13
Gianni, il sartiame è formato sia dal cavo, che dagli attacchi. Cede uno o l'altro, il risultato non cambia.
Un buon rigger sa cosa deve controllare, ma dovrebbe saperlo anche un buon marinaio. DI questi tre incidenti che ci sono stati, quando avevano fatto l'ultimo controllo serio (ossia con albero a terra)? scommetto non l'anno scorso nè due anni fa.
E come fai a dire che il cavo è facilmente controllabile? ogni cavo è formato da 19 trefoli, 12 esterni e 7 interni, quindi 1/3 dei trefoli non li vedrai mai.
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Purtroppo la certezza dell'affidabilità al 100x100 non esisterà mai, come i tante altre cose. Esistono però alcuni accorgimenti e comportamenti che possono aiutarti a stare un pò più traquillo:
- scelta iniziale accurata dei materiali
- arridatoi ed altre parti di giunzione leggermente surdimensionate
- informazioni (soprattutto se si compra barca usata) sull'ultima sostituzione delle manovre fisse
- controlli periodici almeno annuali di tutto quanto, ed eventualmente dopo aver preso qualche briscola
- sistemare gli ormeggi in porto in modo che gli alberi delle barche adiacenti non possano toccarsi in caso di rollio (ho visto alcune sartie fare scintille :sadsmiley
- la pulizia di albero e sartiame diventa un'occasione per controllare se qualche trefolino si è spezzato o peggio se si è formata qualche incrinatura nell'albero.
- nel dubbio meglio sostituire o intervenire che poi piangere in cinese... (ma questo vale per tutta la barca)
- ecc
Purtroppo l'aisi316 non è un metallo che mi dà molto affidamento come resistenza, quindi, dove è possibile, conviene sovradimensionare.
Non per fare il terrorista, ma in Banchina ho visto un tread con una sequenza fotografica di un disalberamento finito bene per fortuna.
Poi c'è gente che se ne f...tte delle normali manutenzioni e controlli e non gli succede mai niente, ma questo è un altro discorso...
Molta troppa gente si affida alla casualita' e al c.....lo
Scusate una domanda chi e' il rappresentante dei Norsemann in Ialia?Grazie gio
La Norseman-Gibb, storica ditta inglese, fu comprata alla fine degli anni 90 dalla Statunitense Navtec.
La Navtec è distribuita per il tondino e l'idraulica dalla RIgg Service di Paolo Moretti a Chiavari, e per la linea cavi e terminali dalla Teci di Milano.
Se servono altre informazioni, chiedi pure.
e con la radiografia quali difetti si dovrebbero evidenziare? Se io piego una sartia e la raddrizzo, si vede? La fatica del metallo si vede?
Ho letto che tempo fa, le impiombature su terminali a pressare degli arridatoi, venivano fatte con presse a sezione esagonale, ora non piu' in uso. Sapete a livello di tenuta quale sia la differenza.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da ellediesse
Ho letto che tempo fa, le impiombature su terminali a pressare degli arridatoi, venivano fatte con presse a sezione esagonale, ora non piu' in uso. Sapete a livello di tenuta quale sia la differenza.
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Non c'è nessuna differenza a livello di tenuta, è solo una cosa estetica e di macchinario: ora la maggior parte delle presse per terminali inox hanno stampi rotativi; mi permetto di dare alcune dritte su funi e pressature:
1) La pressatura o crimpatura di un terminale su una fune di acciaio deve avere lo stesso carico di rottura della fune ( questo lo dice la normativa dei terminali a pressare)
2)La pressatura a freddo di un terminale consiste in una deformazione plastica dello stesso, e questa deformazione è dettata dal coefficiente di riempimento della fune; ( questo coefficiente è differente per funi spiroidali o funi a trefoli. Il coefficiente di riempimento è, in parole povere, la quantità di materiale del terminale che va a inserirsi negli intersizi dei fili della fune.
3)Il punto critico di una sartia o di un cavo con termiunale pressato in genere, è la linea sulla circonferenza appena sopra il terminale, in quanto se durante la pressatura la fune non è in asse con il terminale i fili esterni di questa si schiacciano e ciò comporta un invito a rottura. (In una pressatura l'unica parte che si deve deformare,restringere, è il terminale non la fune)
4)La corrosione, oltre che dalla salinità, può essere innescata anche da altri fenomeni: è capitato che una barca rimessata in cantiere vicino ad un'altra in fase di restauro, sia stata colpita da quel pulviscolo quasi invisibile di mola a smeriglio. Se il pulviscolo è di natura ferrosa si innesca il fenomeno di 'picking' ossia la particella ferrosa che ha colpito la parte in inox si ossida rapidamente ossidando anche la fune stessa.
Detto questo posso solo aggiungere che nel dimensionamento di una sartia, di solito, si utilizza un coefficente di sicuressa superiore a 3 il che ci da ragionevoli certezze che, a prescindere da eventi di stress eccezzionali, per 10 anni una sartia, se fatta bene, non da alcun problema.
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