03-10-2009, 19:44
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da studiodip
X afo, da quel che dici sembra che in un campionato a squadre 'fare gioco di squadra' significhi plasmare le regole. Però nessuno ha mai ritenuto poco sportivo marcare l'avversario del proprio compagno di squadra, figuriamoci protestarlo.
La protesta non è un dovere, è una facoltà.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Forse non ci siamo intesi.. io ho messo un 'NON'... NON è una competizione a squadre ma a barche individuali.
L'autopenalizzazione è un dovere sportivo (credo che non serva che mi metta a copiare regole e punti); la protesta non è un dovere sportivo ma io la ritengo un dovere morale. Se così non fosse:
- si accetta che la violazione ad una regola (la mancata autopenalizzazione) possa non avere l'eipologo previsto dal regolamento e quindi, implicitamente, che sia possibile non rispettare il regolamento,
- si penalizza ingiustamente, ovvero attaverso una mancata applicazione del regolamento, un'altro equipaggio (spagnolo, italiano, ukraino o chi ci pare)
Ne viene che, applicando le regole:
1- chi non si è tenuto discosto o non ha dato precedenza (a seconda di quella che si applica) senza autopenalizzarsi deve essere DSQ
2- chi non ha fatto la protesta non incorre in nessuna sanzione ma IMHO ha agito con poco spirito sportivo.
La 2 è una questione soggettiva e lasciata al buon gusto di ciascuno, la 1 è oggettiva e senza appello.
A me, per principio, non piace nessun modo di andare in barca che modifica il giudizio in funzione del giudicato o della comodità personale. Sarebbe un falso ideologico che sulla mia barca non vorrei.
A.-
X afo, da quel che dici sembra che in un campionato a squadre 'fare gioco di squadra' significhi plasmare le regole. Però nessuno ha mai ritenuto poco sportivo marcare l'avversario del proprio compagno di squadra, figuriamoci protestarlo.
La protesta non è un dovere, è una facoltà.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Forse non ci siamo intesi.. io ho messo un 'NON'... NON è una competizione a squadre ma a barche individuali.
L'autopenalizzazione è un dovere sportivo (credo che non serva che mi metta a copiare regole e punti); la protesta non è un dovere sportivo ma io la ritengo un dovere morale. Se così non fosse:
- si accetta che la violazione ad una regola (la mancata autopenalizzazione) possa non avere l'eipologo previsto dal regolamento e quindi, implicitamente, che sia possibile non rispettare il regolamento,
- si penalizza ingiustamente, ovvero attaverso una mancata applicazione del regolamento, un'altro equipaggio (spagnolo, italiano, ukraino o chi ci pare)
Ne viene che, applicando le regole:
1- chi non si è tenuto discosto o non ha dato precedenza (a seconda di quella che si applica) senza autopenalizzarsi deve essere DSQ
2- chi non ha fatto la protesta non incorre in nessuna sanzione ma IMHO ha agito con poco spirito sportivo.
La 2 è una questione soggettiva e lasciata al buon gusto di ciascuno, la 1 è oggettiva e senza appello.
A me, per principio, non piace nessun modo di andare in barca che modifica il giudizio in funzione del giudicato o della comodità personale. Sarebbe un falso ideologico che sulla mia barca non vorrei.
A.-