I Forum di Amici della Vela

Versione completa: splendide barche d'epoca
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è lei Rob?
Big Grin
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Ciao marco
io avevo visto delle foto e mi sembra proprio lei Smile
Bene Nausica,
adesso che sei tornato possiamo ricominciare a parlere seriamente di barche da crocera...
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Pen Duick è la prima di una serie di sei barche celebri, che accompagnarono il francese Eric Tabarly per tutta la vita. Nel 1938 Eric acquista dalla famiglia Lebec a Nantes il Pen Duick e così iniziò il suo apprendistato di mare (varata nel 1898 con il nome di Yum, da un disegno del genio). E' stata abbandonata in periodi diversi e completamente ristrutturata per due volte. Oggi è la famiglia di Eric Tabarly, che naviga su questa barca leggendaria. In conformità con i desideri del padre, Marie Tabarly al compimento dei 18 anni nel mese di agosto 2002 è divenuta la nuova armatrice.

<< I grandi architetti dell'inizio del secolo furono Herreshoff, Watson, Nicholson et William Fife. Tra di loro Fife acquisì una particolare reputazione grazie all'aspetto e all'equilibrio delle sue barche e, per di più, quelle che hanno preso forma nel suo cantiere possedevano una costruzione ineguagliata >>. da Eric Tabarly.

Nella notte tra il 12 e il 13 luglio 1998 muore Eric Tabarly. Cadde fuoribordo durante una manovra di presa di terzaroli con circa 20 nodi d'aria, mentre stava navigando in trasferimento verso l'Irlanda per portare il Pen Duick a un raduno di barche disegnate da Fife.

Un connubio inseparabile fino alla morte Wink

Buon vento a tutti.


Grazie Lorena Wink; sempre in attesa della risposta di Baladin.

Rob complimenti per il video WinkWinkWink
e questa è il pen duick IV

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Navigando molto, ho poco frequentato il foum in questi ultimi tempi, ma che bella sorpera ritrovare qui NausicaBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig Grin
B.v.
Da bordo del Jonathan, Itaparica- Salvador de Bahia
Bentornato.....pero' qualche foto di barchi con vera anima tipo Bavaria potevi pure postarlaBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig Grin
Big GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig Grin

Big GrinBig Grin
Finalmente la risposta di Baladin è arrivata.
Le foto ovviamente sono della PBase (fotografo Patrick Debelencourt in occasione della Panerai Classic Yacht Challenge).
Lorena, tu mi fai domande che andrebbero rivolte direttamente ai 'pazzi Wink' che si cimentano in queste regate.
Ti posso dire che, oltre a quelle 'ufficiali':
nazionalità, cortesia, armatoriale, guidone sociale, di quarantena, gran pavese, segnaletiche
ci sono poi queste:
classe di appartenenza o di riconoscimento durante le regate (oltre il numero velico sulla randa) - quella che vedi;
del circuito;
oltre quella dell'armatore anche quella degli stessi componenti dell'equipaggio apparteneti alla stessa 'setta Big Grin' (sotto quella dell'armatore);
di assenza dell'armatore;
pasto dell'armatore;
ospite a bordo;
invito a bordo;
pasto dell'equipaggio;
del capo flottiglia o dell'organizzatore;
ecc....
oltre a vessilli, stendardi, striscioni pubblicitari, senza contare che ogni 'setta Wink' ha le sue magliette, le sue preghiere, i suoi rituali, le sue regole, i suoi saluti, ecc....

In merito al tuo amico, fa lo sborone, nel senso che lui è un navigatore e ha percorso parecchie miglia Wink

Bifrak Wink
Luigiotto mi dai dei riferimenti dove poter acquistare il tuo libro ? Wink

Murri e Stefanofinn Wink perchè no, almeno mettere in risalto, non tanto il fascino o l'anima (tanto è tempo perso Wink), quanto piuttosto il modo diverso di approcciare la vela e il mare. Lo dico seriamente.
Sono cambiati i tempi, per cui sono discorsi antichi ?
Bè, per me (rozzo come sono) la libertà è fondamentale, per cui soprattutto per mare troppe cianfrusaglie non ci devono essere. Bottoni, bottoncini, batterie, premi qua, spegni là, ti sei ricordato di, le chiavi di qua, le chiavi di là, il guantino, la tutina, l'occhialetto, il giornaletto, .... no ragazzi preferisco rimanere un rozzo. Fuori da circuiti, fuori da giornali, fuori da mode, fuori dai rompiautocensured. La libertà e l'imperfezione sono belle e ne sono geloso.

Le fredde barche a motore con la vela da diporto con mille cianfrusaglie ci sono e sono troppe Sadsmiley; ma perchè allora non produrre anche barche a vela emozionanti Cool ?
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boma in alluminio a sezione triangolare (che permette di regolare la curvatura della randa)
lo strallo di 45 m è rigido
ecc..... (facciamo notte per descriverla completamente)
tutto sottoposto a sforzi mostruosi
Ma l'intenzione era proprio quella: sviluppare potenza e maestosità.

Quando si vedono ai raduni non rendono per nulla l'idea della potenza di fuoco. Solo in mare e con vento (come del resto quasi tutte le barche d'epoca) dimostrano la loro schiacciante superiorità in termini di sicurezza e marinità. In porto non vanno viste, non rendono.

Difficile manovrare questo mostro, solo da veri marinai (diciamo circa 31); inoltre quando si fanno le manovre si va sottovento e ci si inzuppa di acqua.
E' inutile dire che i J class sono macchine da guerra per risalire il vento.
Infatti è la bolina che fa risaltare la grandezza di questo progetto e con qualsiasi tempo.

Che dire, non sò. Basta ho già i brividi Wink
Bè parla il progettista:
<< L'architettura degli yacht è ancora un'ARTE, più che una scienza esatta, e tale resterà. Non può essere modernizzata dalla precisione scientifica dei matematici. Noi disegnamo e ridisegnamo, ma la velocità dipende dalle LINEE, dalla SUPERFICIE VELICA e dalla sua EFFICACIA, dal VENTO e dalla QUALITA' DELLE MANOVRE, nient'altro >> da Nicholson.
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