09-10-2009, 03:15
Come richiesto da Max440 do un feedback circa l'installazione del dissalatore che ho realizzato su Kermit. Ovviamente non è mia intenzione fare pubblicità a questo o ad altro costruttore, anzi posso anticipare che i due principali costruttori che realizzano tali dispositivi, Shenker e Spectra utilizzano lo stesso tipo di membrane e componenti pertanto direi che la scelta è solo un fatto di marketing-estetico-economico. Io ho scelto Shenker essenzialmente perchè sono italiani ed in particolare napoletani .
La cosa fondamentale nella scelta del dissalatore è capire le proprie esigenze conciliandole con i consumi energetici. Il prodotto che ho scelto lo 'Smart' da 34 lt/ora quello che vedete in foto:
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E' composto principalmente di due unità che possono essere installate anche in luoghi separati, la pompa di bassa pressione (in secondo piano) e la pompa di recupero di energia ad alta pressione 'clark' (in primo piano) con annesso vessel della membrana osmotica. La pompa clark è il cuore dell'impianto ed è quella che permette di abbassare il consumo di corrente rispetto agli impianti tradizionali ad osmosi inversa. La pressione raggiunta è di 60 bar con un assorbimento di soli 9 A.
Tralascio in questa sede la spiegazione del processo ad osmosi inversa e del funzionamento del sistema e sintetizzo i dettagli dell'installazione.
E' necessaria un presa a mare dedicata possibilmente con griglia di protezione tipo quella della presa a mare motore ma installata con griglia verso la prua per facilitare l'ingresso d'acqua, misura minima 3/4'. Dopo la presa a mare è necessaria un filtro in rete d'acciaio con grado di filtrazione di 50 mesh.
Gli aspetti più delicati dell'installazione sono:
- cercare di mettere la pompa molto vicino alla presa a mare e più in basso possibile sotto il livello di galleggiamento. Nel funzionamento con barca sbandata si potrebbe disinnescare la pompa. Per questo ho inserito una valvola di non ritorno nel circuito che minimizza questo effetto.
- scegliere con cura il luogo d'installazione della pompa poichè comunque produce un certo rumore. Se avete spazio nel vano motore è il luogo ideale, io non avevo questo spazio e mi sono accontentato dello spazio sotto un sedile in dinette.
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Alcune note circa l'uso.
L'impianto va bene e produce acqua potabile di buona qualità. Quest'estate mi è stato utile poichè eravamo in giro per le Eolie in sei in barca e l'acqua si consumava molto, ma il dissalatore ha sempre fatto il suo lavoro. Ho saputo di persone che hanno avuto difficoltà a trovare acqua che nelle isole scarseggia d'estate. Veniva acceso preferibilmente durante i trasferimenti a motore, ma anche nelle soste in rada e stato acceso spesso con l'aiuto di un pannello FV di 80 watt che ho a bordo.
Nell'uso è preferibile mandare l'acqua prodotta in un solo serbatoio e tenersi l'altro di riserva con la normale acqua di banchina. Periodicamente fare un test dell'acqua con un semplice tester di TDS per verificare che il dissalatore produca acqua di buona qualità: Questo costa tester di TDS costa solo 16 dollari:
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Criticità
Il dissalatore va usato spesso altrimenti si rovina e l'acqua peggiora di qualità. Sono stati studiati dei prodotti chimici per la conservazione, ma io preferisco non usarli ed anche se non mi serve acqua lo accendo lo stesso quasi ogni settimana. Ovviamente se lo accendete anche in banchina con l'acqua di porto dovrete pulire spesso i filtri ma questo per me non rappresenta un problema. A questo proposito è bene avere sempre un paio di filtri di scorta (costo circa 10 euro l'uno) che essendo lavabili li mettete a rotazione senza fermare l'impianto. I filtri sono in carta plissettata con grado di filtrazione di 5 micron. Si vendono nei siti internet di varie marche (Liquatec, Harmsco ecc.), i migliori che ho usato sono quelli della Harmsco che hanno una superficie di filtrazione maggiore e durano di più.
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Visto che nessuno spiega come pulire i filtri io dico il mio metodo. Prendo un secchio di acqua possibilmente osmotizzata (che è migliore di quella di rubinetto) ci metto due bicchieri di varecchina e ci immergo il filtro. Dopo 24 ore prendo il filtro e lo scuoto sbattendolo delicatamente nel lavandino quindi lo faccio asciugare al sole. Torna nuovo.
Penso che come prima spiegazione possa bastare. Chi ha domande può farle. BV
La cosa fondamentale nella scelta del dissalatore è capire le proprie esigenze conciliandole con i consumi energetici. Il prodotto che ho scelto lo 'Smart' da 34 lt/ora quello che vedete in foto:
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E' composto principalmente di due unità che possono essere installate anche in luoghi separati, la pompa di bassa pressione (in secondo piano) e la pompa di recupero di energia ad alta pressione 'clark' (in primo piano) con annesso vessel della membrana osmotica. La pompa clark è il cuore dell'impianto ed è quella che permette di abbassare il consumo di corrente rispetto agli impianti tradizionali ad osmosi inversa. La pressione raggiunta è di 60 bar con un assorbimento di soli 9 A.
Tralascio in questa sede la spiegazione del processo ad osmosi inversa e del funzionamento del sistema e sintetizzo i dettagli dell'installazione.
E' necessaria un presa a mare dedicata possibilmente con griglia di protezione tipo quella della presa a mare motore ma installata con griglia verso la prua per facilitare l'ingresso d'acqua, misura minima 3/4'. Dopo la presa a mare è necessaria un filtro in rete d'acciaio con grado di filtrazione di 50 mesh.
Gli aspetti più delicati dell'installazione sono:
- cercare di mettere la pompa molto vicino alla presa a mare e più in basso possibile sotto il livello di galleggiamento. Nel funzionamento con barca sbandata si potrebbe disinnescare la pompa. Per questo ho inserito una valvola di non ritorno nel circuito che minimizza questo effetto.
- scegliere con cura il luogo d'installazione della pompa poichè comunque produce un certo rumore. Se avete spazio nel vano motore è il luogo ideale, io non avevo questo spazio e mi sono accontentato dello spazio sotto un sedile in dinette.
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Alcune note circa l'uso.
L'impianto va bene e produce acqua potabile di buona qualità. Quest'estate mi è stato utile poichè eravamo in giro per le Eolie in sei in barca e l'acqua si consumava molto, ma il dissalatore ha sempre fatto il suo lavoro. Ho saputo di persone che hanno avuto difficoltà a trovare acqua che nelle isole scarseggia d'estate. Veniva acceso preferibilmente durante i trasferimenti a motore, ma anche nelle soste in rada e stato acceso spesso con l'aiuto di un pannello FV di 80 watt che ho a bordo.
Nell'uso è preferibile mandare l'acqua prodotta in un solo serbatoio e tenersi l'altro di riserva con la normale acqua di banchina. Periodicamente fare un test dell'acqua con un semplice tester di TDS per verificare che il dissalatore produca acqua di buona qualità: Questo costa tester di TDS costa solo 16 dollari:
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Criticità
Il dissalatore va usato spesso altrimenti si rovina e l'acqua peggiora di qualità. Sono stati studiati dei prodotti chimici per la conservazione, ma io preferisco non usarli ed anche se non mi serve acqua lo accendo lo stesso quasi ogni settimana. Ovviamente se lo accendete anche in banchina con l'acqua di porto dovrete pulire spesso i filtri ma questo per me non rappresenta un problema. A questo proposito è bene avere sempre un paio di filtri di scorta (costo circa 10 euro l'uno) che essendo lavabili li mettete a rotazione senza fermare l'impianto. I filtri sono in carta plissettata con grado di filtrazione di 5 micron. Si vendono nei siti internet di varie marche (Liquatec, Harmsco ecc.), i migliori che ho usato sono quelli della Harmsco che hanno una superficie di filtrazione maggiore e durano di più.
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Visto che nessuno spiega come pulire i filtri io dico il mio metodo. Prendo un secchio di acqua possibilmente osmotizzata (che è migliore di quella di rubinetto) ci metto due bicchieri di varecchina e ci immergo il filtro. Dopo 24 ore prendo il filtro e lo scuoto sbattendolo delicatamente nel lavandino quindi lo faccio asciugare al sole. Torna nuovo.
Penso che come prima spiegazione possa bastare. Chi ha domande può farle. BV